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E’ arrivato il momento di dare qualche voto ai match della grande notte della Royal Rumble.

Prima uno sguardo ai nostri pronostici: su sei match abbiamo indovinato tre incontri. Abbiamo sbagliato alla grandissima sulle due risse reali, dove i nostri favoriti (Alexa Bliss e AJ Styles, ndr) hanno deluso uscendo di scena fin troppo presto; siamo stati invece felicissimi di aver sbagliato il pronostico su Goldberg. Comunque chiudiamo questo primo giro di pronostici dell’anno con un “salomonico” 3-3.

Diamo i voti ora alla card, considerando solo il main show

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Drew McIntyre (c) v Goldberg per il WWE Championship ⇒ S.V.
Era più o meno quello che ci aspettavamo. Il classico match di Goldberg, ossia una grande sequenza di mosse finali da una parte e dall’altra per pochi ma intensissimi minuti. L’incontro non è valutabile visto lo scarsissimo storytelling. Ma almeno apprezziamo la scelta saggia di non far perdere il titolo a un atleta così ben costruito come McIntyre per favorire il solito part-timer

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Sasha Banks (c) v Carmella per lo SmackDown Women’s Championship ⇒ 6+
Match onesto. Assolutamente sufficiente, ma non di più. Carmella fa una buona impressione, come era già accaduto anche a TLC. Ma l’incontro è appena qualcosa in più di un match da tv show settimanale. Scrittura molto classica: la heel domina, la face vince con poche ma decisive mosse. Si fa guardare, nulla di più

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women’s Royal Rumble match ⇒ 6,5
Per buona parte della rissa non c’è stato l’atteso salto di qualità che volevamo vedere in una Rumble femminile. Qualche ritorno gradito (Victoria, la sempre presente Torrie Wilson, Mickie James, Alicia Fox), certo, ma fine a sé stesso. Così come è stato un autentico spreco, utilizzare gli arrivi da NXT solo per far numero (passi Santana Garrett, ma come si fa a far uscire di scena così facilmente gente come Shotzi Blackheart, Dakota Kai, Toni Storm ed Ember Moon? ndr). Altra delusione, che però, allo stesso tempo, è un colpo di scena che rende tutto meno scontato, è l’eliminazione lampo di una favoritissima come Alexa Bliss. A salvare tutto è il finale, davvero ben fatto. Il momento spot di Naomi; Lana che torna ed elimina Nia Jax; Natalya che sembra rinvigorita e fa una buona figura; Charlotte che traghetta le straordinarie Rhea Ripley e Bianca Belair verso l’ultima fase intensa. Il duello tra ‘Nightmare’ e ‘EST’ è l’epilogo più giusto: le due migliori della rissa, nonché i due migliori prospetti della divisione femminile, che battagliano tra loro. Giustissimo così. Il finale, insomma, salva quella che era stata fino a quel momento una rissa mediocre

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Roman Reigns (c) v Kevin Owens in un last man standing match per l’ Universal Championship ⇒ 8,5
Davvero peccato per il finale “botchato” perché questo è stato un gran bel match. Una sfida selvaggia, cattiva, con Kevin che merita una statua per i voli in cui si è prestato: lanciato dall’impalcatura da Reigns contro un tavolo; si schianta su altri tavoli prima in Frog Splash e poi in Swanton Bomb; quindi anche una Spear subita contro i led di acciaio. Davvero merita il mondo. E lo merita anche Reigns per l’interpretazione del suo ruolo nel match. Ennesimo grandissimo scontro sfoderato tra i due, anche se visto l’esito sarà probabilmente l’ultimo. Unico peccato il botch del finale, dicevamo, con Heyman che ci mette troppo a togliere le manette a Roman e con l’arbitro che se ne rende conto quando arriva al conto di sei e senza particolari motivi ferma il conteggio. Quando tutto finisce, Owens si fa intrappolare nella Guillottine come se la stesse aspettando, dopo che in realtà aveva anche avuto molto tempo per rifiatare. Un finale andato storto, che però non deve penalizzare il giudizio generale. A mani basse è stato il match della serata

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men’s Royal Rumble match ⇒ 7,5
Non è stato il capolavoro dell’anno scorso, ma questo era difficilissimo. Ma non è stata affatto una brutta rissa. Contrariamente a quella femminile, qui abbiamo visto una Rumble ben gestita, con qualche bel ritorno come quelli di Carlito, che non si vedeva da anni, ma anche di Kane e soprattutto di Christian. Bellissima la partenza con Edge e Randy Orton che fanno match a parte, con ‘The Viper’ costretto a uscire di scena per tutta la sfida o quasi. I big sono rimasti in gara abbastanza; molto buono il debutto di Damian Priest. Fantastica la prestazione di Edge e di Daniel Bryan e soprattutto di Riddle; durato poco, ma apprezzato il ruolo di AJ Styles con Omos, così come il segmento tra King Corbin e Dominik Mysterio o come quello in cui Edge e Christian fanno squadra come ai vecchi tempi. Finale davvero ottimo. Il ritorno di Seth Rollins e di Braun Strowman alzano il livello, ma è la sequenza conclusiva che nella sua rapidità risulta intensa e molto bella. Rollins che elimina Strowman e Christian, ma viene sorpreso da Edge, che però ritrova ancora Randy Orton dal nulla con tanto di RKO. Ma quando sembra fatta per la vittoria del ‘Legend Killer’ ecco che l’ ‘Ultimate Opportunist’ la spunta per un nuovo grande momento di gloria nella sua carriera. Non una rissa capolavoro, ma assolutamente tra le migliori viste nell’ultimo decennio. Sulla vittoria di Edge apriamo una parentesi: meritatissima dopo una grandiosa prestazione; ma uno come lui aveva davvero bisogno di vincere una Rumble e di andare a Wrestlemania a lottare per un titolo mondiale? Certamente no. Ma accettiamo il verdetto

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voto complessivo: 7
Nessun incontro insufficiente, ma solo uno forse va davvero oltre la media. La sfida tra Owens e Reigns pecca solo nel finale, ma rimane un gran bel last man standing match. Delle due risse senza dubbio è migliore quella maschile, anche se la vittoria di Edge è un po’ discutibile visto che parliamo di un veterano e non di un talento emergente. Al contrario, la rissa femminile va premiata per l’esito, dove Bianca Belair e Rhea Ripley sono state indubbiamente le più meritevoli e sono senz’altro i prospetti migliori; ma l’intera rumble, pur sufficiente, non è stata esaltante. Comunque un buonissimo evento, che si lascia seguire senza annoiare mai. La Royal Rumble difficilmente tradisce

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns