Le Survivor Series sono note per gli incontri che le caratterizzano, ossia le sfide a squadre a eliminazione. In genere cinque contro cinque, altre volte quattro contro quattro. Le primissime edizioni addirittura prevedevano una card esclusivamente composta dai classici “survivor series” matches. Ma la storia di questo evento ha saputo regalare anche ben altre gemme, alcune davvero iconiche. Vogliamo ripercorrere le tappe di questo evento con la nostra personalissima top 10 dei match più belli delle Survivor Series, che non siano stati dei match consueti a eliminazione. Prima di cominciare, però, ecco qualche necessaria menzione d’onore.
- Survivor Series 1994) Bret Hart (c) v Bob Backlund in un submission match per il WWF Championship
- Survivor Series 1998) The Rock v Mankind nella finale del Deadly Games per il WWF Championship
- Survivor Series 2007) Randy Orton (c) v Shawn Michaels per il WWE Championship
- Survivor Series 2011) Alberto Del Rio (c) v CM Punk per il WWE Championship
- Survivor Series 2018) Ronda Rousey v Charlotte Flair
- Survivor Series 2019) Adam Cole (c) v Pete Dunne per il NXT Championship
* quest’ultimo potrebbe tranquillamente entrare in top 10, ma essendo due atleti non appartenenti al main roster che si sono esibiti in esso in una circostanza particolare di storyline, l’abbiamo tenuto fuori
E ora l’attesa top 10!
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10) Survivor Series 1996 – Bret Hart v Stone Cold Steve Austin
La nostra top 10 si apre con una piccola gemma. Sta finendo il 1996 quando il leggendario Bret ‘Hitman’ Hart accetta la sfida lanciatagli da un talento emergente della compagnia, proveniente dalla rivale WCW, ossia Stone Cold Steve Austin. La sfida mette in palio una title shot per sfidare il campione WWF per il titolo in un prossimo match. L’incontro è in realtà molto altro: è l’inizio di una grande rivalità che sfocerà nel bellissimo submission match di Wrestlemania 13, di cui questo incontro può considerarsi la prova generale. La tecnica di Bret, l’aggressività di Austin, un mix straordinario tra il match tecnico e la rissa da strada. Cose che saranno perfezionate qualche mese più tardi. La vittoria va a Bret, ma da qui Stone Cold inizia a costruire la sua straordinaria carriera nella compagnia dei McMahon, di cui negli anni a venire sarà un eccellente portabandiera.
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09) Survivor Series 1997 – Bret Hart (c) v Shawn Michaels per il WWF Championship
Lo ‘screwjob di Montreal’. L’ultima delle grandi sfide tra due fenomeni del ring, rivali anche nella vita reale, come Bret Hart e Shawn Michaels. La storia: Bret è campione da Summerslam, quando per un errore di Shawn Michaels, arbitro speciale, batte Undertaker; ‘HBK’ si guadagna la title shot quando vince il primo storico hell in a cell match a Bad Blood contro Taker, grazie all’interferenza di Kane. Ed eccoci così alla grande sfida, che arriva nel bel mezzo di una disputa contrattuale che vede Bret Hart vicinissimo al passaggio alla WCW, con il chairman McMahon che prova a convincerlo a cedere il titolo che detiene, ma che il canadese mai vuole perdere contro l’odiato Michaels. Il match è ormai celebre. La beffa della vittoria non programmata di ‘HBK’ e la reazione violenta nel backstage di ‘Hitman’, che poco prima sputa pubblicamente in faccia Mr McMahon, che mai gli avrebbe concesso di passare alla rivale WCW da campione WWF. Storia triste, ma in molti dimenticano che questo è stato anche un gran match. Certo, diverso dai loro canoni classici. Bret e Shawn non ci regalano il solito susseguirsi di spot e di tecnica, o almeno non subito. Fin dagli ingressi inizia una rissa da strada, dove emerge tutto l’odio che corre tra i protagonisti. Solo dopo inizia l’incontro vero e proprio, che ripercorre la falsariga dello spettacolare iron man match di Wrestlemania XII, in tempi più brevi ovviamente. Il finale rovina tutto e passa alla storia per altro, ma riguardatelo. Questo è un gran match, che meriterebbe di essere ricordato anche per altro, non solo per lo ‘screwjob’.
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08) Survivor Series 2005 – Ric Flair v Triple H in un last man standing match
E chi l’avrebbe mai detto che il ‘Nature Boy’ all’età di 56 anni fosse ancora capace di sfoderare incontri di intensità simile! Riguardate questo incontro e siate sinceri: è eccezionale? Triple H torna da un infortunio ma della sua vecchia Evolution non rimane più nulla, con Randy Orton e Batista che ormai hanno preso altre strade. Rimane il solo Ric Flair, addirittura campione intercontinentale, ma a cui ‘The Game’ a sorpresa volta le spalle, ritenendolo ormai un “cimelio” del passato. Flair lo smentisce battendolo in uno steel cage match a Taboo Tuesday con il titolo intercontinentale in palio. Ma qualche tempo dopo arriva la rivincita. Nessun titolo in palio (anche perché intanto Flair lo perde contro Edge, ndr), ma l’onore: un last man standing match. Sfida senza esclusione di colpi, dove stupisce l’incredibile spirito guerriero del ‘Nature Boy’, capace di rialzarsi innumerevoli volte per tornare a combattere dopo alcuni Pedegree del rivale. Ma il ‘Cerebral Assassin’ alla fine la spunta dopo un Pedegree eseguito sui ring step portati sul ring. Non il trionfo della tecnica, ma certamente un trionfo di intensità e di storytelling, come solo due fenomeni come loro potevano realizzare
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07) Survivor Series 2018 – Brock Lesnar v Daniel Bryan in un champion v champion match
Negli ultimi anni le Survivor Series si sono trasformate nell’occasione per lo scontro tra Raw e SmackDown. Una serata in cui i due brand si confrontano non solo nei classici match a squadre, ma anche in sfide tra i rispettivi campioni. Incontri che talvolta hanno saputo regalare delle gemme. Una su tutte è questo match tra Brock Lesnar e Daniel Bryan. Il primo si presenta da indiscusso campione universale, titolo principale di Raw; il secondo da una settimana è diventato campione WWE, titolo principale di SmackDown, mettendo fine al lungo regno di AJ Styles e segnando il suo turn heel. E’ la classica sfida tra Davide contro Golia. Storia facile e vista mille volte, ma che riesce sempre ad avere il suo fascino. Lesnar che all’inizio sembra veleggiare verso una facilissima vittoria, ma Daniel gli rifila un colpo basso e inizia a infierire sulle gambe di ‘The Beast’, dando inizio alla sua escalation, sfiorando più volte la vittoria. Ma alla fine Brock ce la fa e, pur soffrendo, riesce a battere il rivale. Grandissimo incontro con un difetto: pecca di originalità. Infatti, pur bellissimo, riprende quasi totalmente la formula dell’anno precedente, già vista nel match tra Brock Lesnar ed AJ Styles, che infatti troverete più in alto in questa classifica.
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06) Survivor Series 1992 – Bret Hart (c) v Shawn Michaels per il WWF Championship
Molto prima dell’iron man match di Wrestlemania XII, molto prima ancora dello screwjob di Montreal. Bret Hart contro Shawn Michaels, la prima perla è datata 1992. Bret è già da qualche anno uscito dalla Hart Foundation e da qualche mese detiene il titolo WWF, conquistato per la prima volta in carriera. Shawn Michaels si sta da poco affacciando alla carriera da singolo, dopo anni passati in coppia con Marty Jannetty nei Rockers, e già si è tolto qualche soddisfazione, diventando campione intercontinentale. Entrambi saranno due leggende e costruiranno i loro successi sul reciproco astio. Ma prima ancora che tutto decolli si affrontano quasi per caso in questo incontro, costruito anche male, senza una particolare storia dietro. Eppure se lo guardate rivederete proprio tutto ciò che metteranno in mostra in futuro. Intensità, pathos, storytelling e la solita grandissima tecnica. I voli di Shawn, la pulizia dell’esecuzione di Bret. Una sfida straordinario, che alla fine vede il canadese avere la meglio, mettendo il suo primo vero sigillo nel suo primo regno da campione WWF. Ma onore a un grandissimo ‘HBK’, che fa capire per la prima volta che la compagnia non sbaglierà a puntare su di lui in futuro.
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05) Survivor Series 2017 – Brock Lesnar v AJ Styles in un champion v champion match
Come anticipato, la nuova brand extension sancisce lo scontro tra Raw e SmackDown in occasione delle Survivor Series. E nell’edizione del 2017 i campioni vanno a confronto. Sfida a cinque stelle. Brock Lesnar, da mesi campione universale in rappresentanza di Raw; AJ Styles, campione WWE in rappresentanza di SmackDown, fresco di conquista del titolo dopo aver messo fine al regno pessimo di Jinder Mahal. Incontro che fa scuola: come in pochi minuti si può realizzare una perla con uno storytelling molto semplice; il piccolo che soffre, ma che quasi riesce a beffare il gigante. Brock Lesnar domina e annichilisce l’avversario nelle prime battute, dandogli il benvenuto nella sua ‘Suplex City’. Ma poi AJ riesce a trovare nelle gambe di ‘The Beast’ il punto debole. Insiste nel colpirle, indebolendolo. Quindi va all’attacco senza sosta. Realizza tutte, o quasi, le sue finisher: va a segno con la 450 Splash, chiude Brock nella Calf Crusher, piazza anche il Phenomenal Forearm, ma non basta. La bestia è dura da mandare giù. Ma AJ sa di essere sulla strada giusta e prova un altro Phenomenal Forearm, ma stavolta viene intercettato e finisce per subire la devastante F5, che chiude i giochi. Brock Lesnar vince contro un grandissimo AJ Styles.
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04) Survivor Series 2007 – Batista (c) v The Undertaker in un hell in a cell match per il World Heavyweight Championship
Se parliamo di hell in a cell match non possiamo certo farlo senza citare The Undertaker. E infatti il main event delle Survivor Series 2007 è un iconico hell in a cell match con il ‘Deadman’ protagonista. Sono passati diversi mesi da Wrestlemania 23, dove Taker in un grandissimo incontro ha battuto Batista, divendando campione mondiale pesi massimi. Ne è già passata di acqua sotto i ponti: Edge incassa sul ‘Phenom’ il Money in the Bank, poi però si infortuna proprio contro Taker e cede il titolo; quindi torna ‘The Animal’ che si riprende il titolo dopo un discutibile regno di The Great Khali. Si rifà vivo allora The Undertaker che, memore della vittoria di Wrestlemania e dei pareggi di Backlash e di un episodio di SmackDown, lancia la sua sfida in una sua specialità: hell in a cell. Match intensissimo, dove i due utilizzano tantissimo sedie, bastoni, ring step e tavoli. Non manca proprio nulla. Sfida incerta, ma alla fine sembra che il ‘Deadman’ possa farcela. Batista resiste a una prima Tombstone, ma sembra non poter nulla quando ne subisce un’altra sui ring step. Ma il pin viene interrotto da Edge, che è nella gabbia travestito da cameraman. Anche la ‘Rated-R Superstar’ è tornata e, prima di puntare ancora al titolo, vuole vendicarsi su Taker e lo attacca selvaggiamente con la telecamera, permettendo a Batista di vincere in modo rocambolesco, conservando il titolo. Confrontato con altri hell in a cell match, forse fatica a entrare nelle posizioni alte, ma in una top 10 delle Survivor Series ci entra senza problemi. Spettacolare.
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03) Survivor Series 2002 – Edge/Rey Mysterio (c) v Chris Benoit/Kurt Angle v Los Guerreros in un triple treath elimination match per il WWE Tag Team Championship
L’edizione del 2002 è ancora oggi una delle più riuscite. Se ci aggiungiamo che ha al suo interno due incontri davvero unici, che infatti sono di diritto nel nostro podio, il gioco è fatto. Da qualche mese, con la prima storica brand extension, sono stati introdotti i titoli di coppia WWE, esclusivi di SmackDown, come contraltare degli storici titoli mondiali di coppia, appartenenti a Raw. Kurt Angle e Chris Benoit sono i primi a vincerli, ma li perdono a causa delle loro incomprensioni, contro la ben più collaudata coppia composta da Rey Mysterio ed Edge. Ma spesso si sono fronteggiati anche contro i due cugini Los Guerreros, ossia Chavo e l’indimenticato Eddie Guerrero. I sei (Chavo un po’ meno a essere sinceri, ndr) sfoderano di settimana in settimana match straordinari a SmackDown, entrando tutti nel cuore dei fan per le loro grandissime abilità, unite al loro carisma. Inevitabile il grande scontro che arriva alle Series in un triple treath a eliminazione. Fino al primo “out”, però, assistiamo a un’autentica battaglia. Spot a non finire. Soprattutto gli spot incrociati, dove chi subisce una mossa da qualcuno la realizza allo stesso tempo su un altro. Tecnica, agilità, furbizia, storytelling. Capolavoro. Tra i migliori match tag team mai realizzati. Manco a dirlo, i primi a uscire di scena sono Angle e Benoit, che pagano le loro liti, che sfoceranno in un grandioso incontro alla Royal Rumble qualche mese dopo. Edge e Rey sembrano meritare la vittoria, ma la furbizia dei due Guerrero prende il sopravvento. Non visti dall’arbitro colpiscono Mysterio con una delle cinture, favorendo ‘Latino Heat’, che chiude il folletto di San Diego nel Lasso from El Paso, aiutandosi facendo leva sulle corde. Vittoria sporca in pieno stile Guerrero, ma geniale.
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02) Survivor Series 2009 – John Cena (c) v Triple H v Shawn Michaels in un triple treath match per il WWE Championship
Forse vi stupirete. In alcune classifiche questo match, pur riconosciuto come ottimo incontro, lo troverete molto più in basso. Certamente non sul podio. Ma non qui. La pensiamo diversamente. Questo triple treath match è davvero un incontro straordinario tra tre grandissimi performer. John Cena è il campione WWE, ma viene letteralmente sorpreso quando gli viene detto che alle Series dovrà sfidare Shawn Michaels e Triple H in un triple treath match. Brutta notizia non solo perché sono due top della compagnia, ma anche perché i due si sono recentemente riuniti nella DX e questo fa del match di fatto un handicap match. E anche l’ingresso sembra confermarlo, con ‘HBK’ e ‘The Game’ che entrano insieme sulle note della theme song della DX. Ma è un triple treath e solo uno può uscirne da campione. Ed ecco l’inizio shock: pronti, via e subito Sweet Chin Music di Shawn su Triple H, che lascia anche Cena stupito. I tre si alternano da questo momento in confronti singoli: prima Shawn contro Cena, poi John contro Triple H, poi ‘The Game’ contro ‘HBK’. Quindi lo scontro a tre senza esclusione di colpi. Momenti spettacolari: la Sweet Chin Music di Michaels che colpisce Triple H, che però finisce sul corpo di Cena e quasi vince per sbaglio; Cena schienato da entrambi della DX, ma che esce ancora al due dal pin. E poi il finale grandioso. Ennesima Sweet Chin Music su Triple H, ma ‘HBK’ finisce nelle mani di Cena, che piazza la AA, facendolo atterrare sul corpo di Triple H. John vince uno dei suoi match più belli disputati in carriera.
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01) Survivor Series 2002 – Triple H (c) v Shawn Michaels v Chris Jericho v RVD v Kane v Booker T in un elimination chamber match per il World Heavyweight Championship
Non è un ‘survivor series match’, ma il concetto di eliminazione è la linea portante. Al primo posto non può che esserci il primo elimination chamber di sempre. Tutto nasce quando si crea un’enorme confusione di pretendenti al titolo mondiale pesi massimi, detenuto da Triple H. Così il gm di Raw, Eric Bischoff, sancisce per la prima volta l’elimination chamber, una gabbia di catene e acciaio, con quattro atleti rinchiusi in celle agli angoli che man mano si aggiungono ai due che avviano l’incontro: una combinazione tra Royal Rumble, classico Survivor Series match e War Games. Vengono annunciati gli avversari: ci sono gli ultimi rivali, ossia RVD, Booker T, Chris Jericho e Kane. Ma c’è anche Shawn Michaels, tornato mesi fa e che sembrava destinato a un nuovo lunghissimo stop, dopo l’infortunio provocatogli proprio da Triple H al termine del match del suo ritorno nel ring a Summerslam. La prima chamber di sempre rimane ancora oggi la più iconica per la sua straordinaria intensità. I voli incredibili di RVD, che però è il primo a lasciare la contesa. La potenza di Kane, contro cui si alleano tutti per eliminarlo, riuscendoci. Il bravissimo Jericho, che dà spettacolo prima di subire la Sweet Chin Music di Michaels, che lo elimina. E quindi il gran finale. La resa dei conti tra gli ex amici ai tempi della DX: Shawn e ‘The Game’. Sfida senza esclusione di colpi, con ‘HBK’ stoico: prima resiste a un Pedegree e poi sfodera la Sweet Chin Music vincente, che lo rende campione mondiale pesi massimi. Quattro anni dopo il suo ritiro, che sembrava definitivo, Shawn è di nuovo al top. Non durerà molto e sarà anche l’ultima run da campione mondiale in carriera (nonostante si ritirerà solo nel 2010, ndr). Ma quella sera rimane uno dei momenti più belli di sempre.