Orlando, Florida
I match del kick-off
- R-Truth batte Drew Gulak
I match del main show
- Roman Reigns (c) batte Jey Uso in un hell in a cell ‘I quit’ match e rimane Universal Champion
- Elias batte Jeff Hardy per squalifica
- The Miz batte Otis e conquista il Money in the Bank
- Sasha Banks batte Bayley (c) in un hell in a cell match e diventa SmackDown Women’s Champion
- Bobby Lashley (c) batte Slapjack e rimane United States Champion
- Randy Orton batte Drew McIntyre (c) in un hell in a cell match e diventa WWE Champion
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L’evento in sintesi
Dopo il classico kick-off concluso da un confusionario match tra R-Truth e Drew Gulak per il titolo 24/7 (per nostra scelta mai troppo citato nei report, ndr), arriviamo al main show. Inizia un attesissimo Hell in a Cell.
Partenza col botto. Subito in scena il hell in a cell ‘I quit’ match per il titolo universale, dove Jey Uso andrà ancora all’assalto del titolo detenuto dal cugino, Roman Reigns. Match condotto dal ‘Tribal Chief’, ma che vede Jey avere una buona reazione con qualche Superkick e uno Splash con cui risponde a ben due Spear subite a inizio incontro. Ma un’altra Spear di Roman riporta l’inerzia della sfida dalla parte del campione. Una nuova reazione di Jey si ha quando sfugge ai colpi di suo cugino e inizia a frustarlo e addirittura a strangolarlo con una cintura. Ma il ‘Big Dog’ non cede e, anzi, diventa più cattivo. Altra Spear, Guillottine Choke e inizia un vero e proprio massacro. Jey non reagisce più ma non pronuncia le parole “I quit”. Roman, quasi contrariato, continua rifilandogli anche dei pesantissimi Drive By sull’apron. Arbitri e dirigenti intervengono per stoppare il match, entrando nella gabbia. Ma Reigns li caccia via e continua a massacrare suo cugino. Arriva ancora una volta Jimmy Uso a supplicare Roman di smetterla. Reigns sembra quasi pentirsi e scoppia in lacrime, ma è una finta. Dopo aver stretto la mano a Jimmy, lo chiude nella Guillottine Choke. Jimmy chiede disperatamente aiuto a Jey, che rinviene in tempo per dire “I quit” per salvare suo fratello, perdendo però il match. Roman Reigns è ancora campione universale e si erge a ‘Tribal Chief’ della famiglia samoana degli Anoa’i. Leadership sancita quando a fine match sul titantron viene abbracciato e premiato dai Wild Samoans, Afa e suo padre Sika.
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Elias entra suonando una sua nuova hit, prendendo in giro il suo prossimo avversario, Jeff Hardy, che subito arriva a interromperlo. Parte il match tra i due, che viene risolto in modo inaspettato. Dopo una sofferenza iniziale, il ‘Charismatic Enigma’ prende le misure e mette a segno prima un Whisper in the Wind e poi una Twist of Fate. Sembra fatta e Jeff prepara la sua Swanton Bomb. Ma Elias scivola fuori dal ring e guadagna metri che fanno rinunciare Hardy alla sua finisher. Elias afferra la chitarra, ma incredibilmente Jeff gliela sfila dalle mani e gliela fracassa sulla schiena. Inevitabile la squalifica, ma sorprende che a commettere questo gesto sia stato il ‘face’ dell’incontro.
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Ed eccoci ora a un altro match tanto annunciato da pochissimo quanto atteso. Money in the Bank contract in palio tra il detentore, Otis, e lo sfidante, The Miz. Miz accompagnato come sempre da John Morrison, mentre il fedele Tucker è al fianco di Otis. Match bruttino, dove Otis domina, resistendo anche ai tentativi di interferenza di Morrison. Sembra fatta quando l’arbitro si avvede delle scorrettezze di John e lo caccia via dalla ringside area. Con l’ ‘Awesome One’ ormai solo e abbandonato al suo destino, la vittoria di Otis sembra cosa fatta. E invece ecco il colpo di scena. Non visto dall’arbitro, Tucker colpisce il suo partner degli Heavy Machinery con la ‘briefcase’. The Miz è incredulo, ma ne approfitta ed effettua il pin vincente. Incredibile. Tradimento negli Heavy Machinery e The Miz è il nuovo ‘Mr Money in the Bank’. E’ lui ora in possesso della speciale valigetta con all’interno la speciale title shot per uno dei due titoli mondiali. Nel backstage più tardi Tucker dice di aver agito così perché si è speso per anni al fianco di Otis non ricevendo nulla in cambio; Otis torna infuriato e tra i due finisce in rissa.
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Altro match molto atteso è il hell in a cell match per il titolo femminile di SmackDown tra la campionessa, Bayley, e la sua ex migliore amica, Sasha Banks. Match subito intenso, dove fin dall’avvio le due rivali utilizzano vari armi contundenti per la supremazia. Bellissima la Meteora di Sasha Banks correndo in salita su un tavolo, con Bayley sulla parete della gabbia. Grandissima risposta con Bayley che schianta ben due volte la ‘Boss’ contro dei bastoni da kendo piazzati tra l’apron ring e la parete della gabbia. E che dire di Sasha quando utilizza l’estintore contro la campionessa o ancora della ‘Role Model’ che si vendica a suon di sediate e bastonate e facendo capitolare la Banks con la testa contro una scala posizionata tra due sedie. Il finale è straordinario. Bayley prova l’Elbow Drop con Sasha sulla scala, ma va a vuoto e centra in pieno la scala; reazione di Sasha che ruba la finisher piazzando il Bayley to Belly sulla scala, ma la campionessa non molla. Reazione della ‘Role Models’ che va a segno lei con il Bayley to Belly, ma Sasha resiste. Ma la vittoria sembra vicina, piazza una sedia all’angolo del ring, facendoci finire in pieno la ‘Boss’. Prova a chiudere con un Bayley to Belly sulla sedia, ma Sasha è bravissima a farla cadere a terra e a infilare la testa della campionessa in mezzo alla sedia. Quindi la ‘Legit Boss’ chiude Bayley nella Bank Statement, costringendo la rivale a cedere. E’ fatta. L’aveva promesso e così è accaduto. Sasha Banks ha vinto ed è lei la nuova campionessa femminile di SmackDown. Termina dopo 380 giorni il regno record di Bayley.
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Durante il kick-off Mustafa Ali ha ancora una volta lanciato una sfida con la sua Retribution. Poco prima del main event questa sfida viene raccolta dagli Hurt Business, con MVP che lancia sul ring il campione statunitense, Bobby Lashley, pronto a difendere il suo titolo contro un membro della Retribution. Tra i vari componenti gli viene mandato contro il ‘leggerino’ Slapjack, che in pochi minuti viene polverizzato. Ma subito a fine match ‘The All Mighty’ viene attaccato da Mace e T-Bar con Ali a dare ordini fuori dal ring. Ma proprio quando anche Ali sale sul ring per attaccare Lashley, arrivano gli altri Hurt Business, che mettono in fuga la Retribution.
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E adesso il main event. Altro hell in a cell match, in palio il titolo WWE. Ancora una volta contro il campione, Drew McIntyre, e lo sfidante, Randy Orton. Partenza subito a razzo con Orton travestito da cameraman, che attacca McIntyre prima ancora che possa iniziare l’incontro. Drew riesce comunque a prendere le contromisure e a entrare nella gabbia insieme al rivale. Prima fase selvaggia con entrambi che si spingono i loro volti alla parete della gabbia. All’interno della struttura la contesa rimane equilibrata. La svolta si ha quando Orton afferra una tenaglia e apre la gabbia. McIntyre lo raggiunge e lo schianta contro le barriere, ma ‘The Viper’ riesce ancora a respingere gli assalti e scala la gabbia salendo fino in cima, invitando Drew a fare altrettanto. Lo ‘Scottish Psychopath’ lo raggiunge e inizia la battaglia sul tetto, dove Orton ha la meglio colpendo McIntyre con un tubo d’acciaio. Randy prova a scender, ma anche Drew fa altrettanto. Battaglia sull’esterno della parete, ma è il campione ad avere la peggio crollando sul tavolo di commento. Sembra fatta con Randy che ormai trascina il rivale fin dentro la gabbia. Silver Spoon DDT che sembra precedere la RKO, ma McIntyre schiva e piazza la Claymore. Ma incredibilmente Orton esce al due dal pin. Drew non si arrende e prende la rincorsa per una nuova Claymore, che stavolta va a vuoto. Il ‘Legend Killer’ si rialza subito e piazza la RKO, che si rivela decisiva. Finisce il regno di Drew McIntyre. Incredibile! Randy Orton al terzo tentativo ce la fa. Randy Orton è il nuovo campione WWE. Per lui è il 14.mo titolo mondiale in carriera, come Triple H. Meglio di lui solo Ric Flair e John Cena con 16. Leggenda!