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Orlando, Florida

I match 

  • Damian Priest (c) batte Johnny Gargano e rimane NXT North American Champion
  • Kushida batte Velveteen Dream
  • Santos Escobar (c) batte Isaiah ‘Swerve’ Scott e rimane NXT Cruiserweight Champion
  • Io Shirai (c) batte Candice LeRae e rimane NXT Women’s Champion
  • Finn Balor (c) batte Kyle O’Reilly e rimane NXT Champion

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L’evento in sintesi

Lo scenario è il Performance Center di Orlando, ma decisamente rinnovato e rinominato Capitol Wrestling Center. Pubblico interattivo come per il Thunderdome nel main roster e anche qualche wrestler inattivo a fare da contorno casinaro a bordo ring. In questa location va in scena Take Over 31. Il match di apertura è la sfida con in palio il titolo nordamericano tra Johnny Gargano e il campione, Damian Priest. Buon opener, ben lottato da entrambe le parti. Prima fase con Priest che domina grazie anche alla maggiore stazza, ma Gargano riesce comunque a dire la sua. Johnny agisce di rimessa e riesce a piazzare una Standing Sliced Bread e una Northen Lariat, ma è solo conto di due. Reazione di Damian con la South of Heaven, ma Gargano esce al conto di due. Johnny esce dal ring e finge di star male, l’arbitro si distrae nel chiamare aiuti e Gargano ne approfitta per colpire Priest con un colpo basso, seguito da un Superkick. Ma ancora non basta. Prova con la GargaNo Escape, ma Priest si libera; allora doppio Superkick, ma quando va per la One Final Beat, Damian lo blocca tra le corde e piazza la decisiva Reckoning. Vittoria sofferta, ma vittoria per Damian Priest, che si conferma campione nordamericano.

nell’opener della serata Damian Priest si conferma campione nordamericano, superando Johnny Gargano

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Tocca adesso alla sfida tra Kushida e Velveteen Dream. Match che sorprende per la grandissima capacità del giapponese di mettere a segno sottomissioni in qualunque situazione. Primo tentativo di Purple Rainmaker di Dream, ma Kushida lo chiude in una Armbar. Dream si libera raggiungendo le corde e mette a segno una Powerbomb: parte il conteggio, ma dopo il due, Kushida lo chiude ancora in una Armbar. Velveteen reagisce stoicamente, piazza la DVD e prova la Purple Rainmaker, ma è sfinito per effettuare il pin. Kushida ne approfitta e lo porta a terra chiudendolo nella Hoverboard Lock. Dream prova a resistere, ma il nipponico non molla la presa e alla fine Velveteen cede. Kushida vince, ma non ne ha abbastanza. Dopo i festeggiamenti di rito torna da Velveteen e lo chiude ancora in un’ennesima presa al braccio con gli arbitri che a fatica lo allontanano. Grande dimostrazione di tecnica e forza per il giapponese.

uno scatenato Kushida batte Velveteen Dream nel secondo match della serata

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Il terzo match della serata mette in scena la sfida per il titolo dei pesi leggeri tra il campione, Santos Escobar, e lo sfidante, Isaiah ‘Swerve’ Scott. Match interessante, dove a turno entrambi hanno buone fasi di dominio. La fase clou si ha quando Mendoza e Wilde del Legado del Fantasma provano a interferire per aiutare il loro leader, ma vengono sorpresi dall’arrivo di Ashante ‘Tee’ Adonis, che li attacca e li mette fuori causa. E’ però una distrazione per Scott, che viene sorpreso dalla Phantom Driver di Escobar. Ma incredibilmente non basta per vincere. Isaiah trova coraggio e riprende in mano il match arrivando quasi a vincerlo, quando mette a segno un House Call Kick e il 450 Splash. Ma Santos resiste ancora. Scott ci crede, ma viene spinto contro il turnbuckle e poi subisce la decisiva Double Underhook Facebuster, che consegna il successo a Santos Escobar. Più tardi in un’intervista, Ashante Adonis spiega il suo attacco al Legado del Fantasma e si propone come nuovo sfidante al titolo dei pesi leggeri, ancora saldamente nelle mani del messicano.

Santos Escobar batte Isaiah ‘Swerve’ Scott e rimane campione dei pesi leggeri, nonostante l’interferenza di Ashante Adonis contro il Legado del Fantasma

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E ora è il momento del match per il titolo femminile. La campionessa, Io Shirai, se la vede contro Candice LeRae. Match davvero intenso. Il canovaccio è chiaro: Io sfrutta tecnica e agilità, Candice prova a spuntarla con furbate e scorrettezze. La svolta sembra arrivare quando LeRae connette con uno Springboard Moonsault, ma la Shirai esce al due dal pin e chiude Candice in una Crossface, da cui esce con grande fatica. La giapponese comunque controlla e va per il Moonsault, ma Candice alza le ginocchia e nel cadere la nipponica centra in pieno l’arbitro, che finisce ko. Candice ci crede e piazza la Wicked Step Sister. L’arbitro viene sostituito incredibilmente da Johnny Gargano, marito di LeRae, che indossa la divisa da arbitro. Ma incredibilmente il pin si ferma a due. Gargano va a prendere la cintura per darla a Candice per colpire la campionessa, ma intanto rinviene l’arbitro che discute con Johnny per cacciarlo. Ma intanto Candice ha in mano la cintura e, non vista dall’arbitro, colpisce Io Shirai. L’arbitro parte col conteggio, che si ferma ancora al due. Una stoica Shirai riprende in mano la situazione e piazza una fantastica Spanish Fly, seguita dal decisivo Moonsault, che vale la vittoria. Nonostante le molte difficoltà, Io Shirai vince ancora e si conferma campionessa femminile. 

Io Shirai rimane campionessa femminile battendo Candice LeRae in un match incredibile. Ma a fine match fa i conti con due ritorni: Toni Storm, prossimo all’approdo da NXT UK, ed Ember Moon, direttamente dal main roster dopo un lungo infortunio

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Eccoci al main event della serata. Titolo NXT in palio. Kyle O’Reilly della Undisputed Era va all’assalto dell’alloro di Finn Balor. Match molto dinamico e tecnico. La fase centrale è la migliore, soprattutto quando Kyle evita una 1916 e chiude il campione in una Kneebar; reazione di ‘The Prince’, che si libera e chiude O’Reilly in una Sharpshooter, da cui il membro della Undisputed Era esce a fatica. I due arrivano allo stremo delle forze e Kyle sembra potercela fare quando dopo aver subito una 1916, evita la Coupe de Grace e chiude ancora Finn in una Kneebar prima e in una Double Heel Hook dopo. L’irlandese a mala pena si regge in piedi, ma riesce a riprendere le redini del match e connette poco dopo con uno Shotgun Dropkick, che precede la decisiva Coupe de Grace, che vale la vittoria. A fine match sincera stretta di mano tra i due, ma un altro colpo di scena è in arrivo. Mentre O’Reilly viene raggiunto e consolato a bordo ring da Roderick Strong e Bobby Fish della Undisputed Era, arriva Ridge Holland che porta in spalla il loro leader, Adam Cole, privo di sensi. Holland lo scarica come fosse un sacco di patate. I tre increduli chiedono spiegazioni a Balor, ma anche il campione NXT non ne sa nulla. Chiusura di show col mistero.

Finn Balor batte Kyle O’Reilly nel main event e si conferma campione NXT. Ma a fine match tiene banco l’attacco subito dal leader dell’Undisputed Era, Adam Cole, a opera di Ridge Holland

Di Mario Grasso

giornalista pubblicista, laureato in Giurisprudenza e potenziale avvocato. Da sempre appassionato di wrestling. Tra i suoi miti 4 nomi si tutti: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome