Orlando, Florida
I match del kick-off
- Apollo Crews (c) batte Andrade e rimane United States Champion
I match del main show
- Bayley/Sasha Banks (c) battono Alexa Bliss/Nikki Cross e The IIconics [Peyton Royce/Billie Kay] in un triple treath tag team match e rimangono WWE Women’s Tag Team Champions
- Sheamus batte Jeff Hardy
- Asuka (c) v Nia Jax: doppio count-out. Asuka rimane Raw Women’s Champion
- Braun Strowman (c) batte The Miz/John Morrison in un 2-on-1 handicap match e rimane Universal Champion
- Drew McIntyre (c) batte Bobby Lashley e rimane WWE Champion
- Randy Orton batte Edge
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L’evento in sintesi
Prima del main show c’è, come di consueto il kick-off, in cui Apollo Crews si conferma campione statunitense, battendo Andrade, grazie a Kevin Owens che tiene a bada Angel Garza a bordo ring, evitandone l’inferferenza. Si comincia poi con lo show vero e proprio e con il triple treath per i titoli femminili di coppia. Sasha Banks e la campionessa femminile di SmackDown, Bayley, entrambe campionesse di coppia in carica, sfidano sia Alexa Bliss e Nikki Cross sia le IIconics. Match non particolarmente coinvolgente, che sembra giungere a una svolta quando le due campionesse sono fuori dal ring. Nikki Cross manda fuori dal ring anche Billie Kay, impedendole di rientrare. Alexa Bliss realizza il suo Twisted Bliss su Peyton Royce e sembra potercela fare. Ma dal nulla sbuca di nuovo Sasha Banks, che con un Roll-Up sorprende la ‘Goddess’ e ottiene la vittoria. Le ‘Role Models’ si confermano ancora campionesse femminili di coppia.
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Si passa al secondo match. Sheamus e Jeff Hardy si affrontano in un incontro molto duro. L’irlandese sembra dominare, ma il ‘Charismatic Enigma’ prende le contromisure e riesce a trovare la chiave per riprendere in mano il match. Momenti più coinvolgenti sono i near falls. iù tardi riprende il sopravvento l’irlandese, che sembra chiudere con la White Noise, ma Jeff esce al due dal pin. Hardy che riesce poi anche a liberarsi dalla Clover Leaf. Jeff riesce a mettere a segno la Twist of Fury e più tardi connette con la Swanton Bomb, ma il ‘Celtic Warrior’ tocca le corde con il piede durante il pin, salvandosi. Sfila via dal ring, ma quando Jeff lo raggiunge si becca un Brogue Kick. Sheamus porta il rivale nel ring e rifila un altro Brogue Kick. Game over. Vittoria per l’irlandese.
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Segue il match per il titolo femminile di Raw. La campionessa, Asuka, se la vede contro Nia Jax. Match complicato, ma che la ‘Empress of Tomorrow’ conduce nel modo giusto, compensando la stazza e la potenza maggiori della sua rivale, con la sua tecnica. Insiste molto sul braccio di Nia con varie manovre: Octopus Strecthc e Guillottine Choke, ma anche strinking come Running Splash, Spinning Back Fist e Hip Attack. La contesa si sposta fuori dal ring, dove Asuka chiude ancora la ‘Irresistible Force’ in una Cross Arm-Breaker. Le due si trattengono più del dovuto fuori dal ring e l’arbitro arriva al conto di dieci. Doppio count-out, che risolve la contesa in un nulla di fatto e con Asuka che rimane campionessa. Non contenta, la giapponese si lancia in Diving Hip Attack sulla Jax prima di tornarsene nel backstage.
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The Miz e John Morrison vanno all’assalto del titolo universale del campione, Braun Strowman, in un handicap match. Prima però presentano il loro singolo, davvero molto carino, dove si prendono gioco del ‘Monster Among Men’. Match dove i ‘Dirt Sheet’ giocano di strategia con continui tag, ma che ben presto fanno i conti con la potenza devastante di Strowman. Belli i voli di Morrison, che tra Suicide Dive, Springboard Enzenguiri e Shining Wizard crea non pochi problemi al campione. Le cose si mettono bene per gli sfidanti quando Miz piazza un Double Axe Handle e poi effettua con Morrison una manovra combinata: Skull Crushing Finale e Springboard Stomp. Morrison va a schienare il campione, ma il partner, The Miz, più o meno involontariamente interrompe il conteggio. La regola, d’altronde, è chiara: la vittoria andrebbe a entrambi ma il titolo solo a chi effettua il pin decisivo. Morrison è stupito, Miz chiede scusa e i due tornano a far squadra, ma intanto Strowman si riprende e velocizza le “pratiche” per andare a vincere. Chokeslam su Miz. Chop al volo su Morrison che si stava lanciando in Springboard. Quindi Braun si carica John per la decisiva Running Powerslam, che vale la vittoria. Il ‘Monster Among Men’ è ancora campione universale.
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Il campione WWE, Drew McIntyre, difende il suo titolo nel match contro Bobby Lashley, accompagnato come sempre da MVP ma non da Lana, da tempo costretta a non affiancare suo marito a bordi ring. Partenza razzo di ‘The All Mighty’, che va subito all’attacco dello scozzese. La furia di Lashley viene poi placata dal ‘come back’ di McIntyre, che rimette tutto in equilibrio. Match molto combattuto, dove Bobby fuori dal ring mette addirittura paura lanciandolo a terra e facendolo cadere pericolosamente col collo, per poi lanciarlo contro i plexiglas con un Belly to Belly Suplex devastante. I due non si risparmiano: One-Arm Spinebuster di Lashley e clamorosamente Drew esce al conto di uno; stessa cosa dopo una Spear di Bobby. Reverse Alabama Slam di Drew, ma Lashley poco dopo lo chiude nella Crossface e poi in Ankle Lock. Straordinaria prestazione di Lashley, che però viene poi chiuso in una Kimura Lock. Grande spettacolo: Superplex di McIntyre, ma Lashley riesce a trovare le forze per una Spear. Equilibrio totale. Ma ecco il colpo di scena. Lana arriva a bordo ring e distrae MVP e Lashley, che poco dopo viene spinto verso le corde dallo ‘Scottish Psychopath’ travolgendo proprio Lana, che vola addosso a MVP. Lashley si volta ma viene centrato in pieno dalla Claymore di McIntyre, che vale la vittoria. Drew rimane campione WWE. Festa per lo scozzese, disappunto per Lashley, che se ne va guardando malissimo Lana.
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Prima del main event dovrebbe andare in scena un match per i titoli di coppia di Raw tra i campioni, Street Profits, e gli sfidanti, Viking Raiders. Ma i quattro vengono beccati a darsele nel backstage. Ne viene fuori un simpatico e trash segmento cinematografico. Vediamo di tutto: l’auto di Braun Strowman distrutta; uno scontro tra scudi, palle da bowling e mazze da golf; un’alleanza temporanea contro uno squadrone di ninja guidato da Akira Tozawa e una lotta in cima a un tir, che termina quando tutti e quattro finiscono tra i rifiuti. Il loro match non avrà mai inizio.
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Ed eccoci ora al main event: il ‘greatest wrestling match ever’ tra Edge e Randy Orton. Prima alcuni accorgimenti scenici: l’arbitro vestito con il classico look con camicia azzurra e papillon anni Ottanta; il microfono calato dall’alto con la voce del celebre Howard Finkel editata che annuncia i due contendenti; alcune inquadrature meno classiche e con molti primi piani; e, infine, i cori dei tifosi editati in post-produzione per amplificare l’atmosfera e rendere onore all’evento. Poi, il match. Sublime. Non sarà forse davvero il match più bello di sempre, come indicava la tagline dell’evento, ma è certamente un incontro grandioso. Tanto più se consideriamo l’età dei due. Ancor più se ricordiamo che Edge per nove anni è rimasto lontano dal ring perché si era ritirato. Invece la ‘Rated-R Superstar’ è in grande forma, come anche ‘The Viper’, tanto da reggere una contesa di oltre 40 minuti. Tre quarti d’ora di grande wrestling. C’è tutto: rissa, storytelling, interpretazione, azione, tecnica. Non manca nulla. Fase lenta iniziale con tante prese al collo e alla testa; seconda metà geniale. Incredibile girandola di mosse. Edge chiude Orton nella Crossface; risposta di Randy, che si libera e piazza un micidiale Headlock Breakbreaker. Edge lanciato contro plexiglas, barricate e tavolo di commento. Superplex di Orton, Pendulum Kick e poi Edgecution del canadese. Ancora Edge con un Running Knee Lift, risposta di Orton con una Olympic Slam. Edge non ci sta e sfodera dal cilindro una Sit-Out Powerbomb. Altro momento iconico quando Orton piazza un Viper DDT, si prepara per la RKO, ma viene schivato dal rivale, che piazza la Edge-O-Matic. Orton evita la Spear, ma non la Unprettier. Edge prova quindi a chiuderla con la finisher del suo amico Christian. Ma non basta. Randy si riprende e connette con la finisher di Triple H, la Pedegree. Nulla da fare. Edge piazza la finisher di The Rock, ossia la Rock Bottom. Ancora nulla di fatto. Altra fase confusa e dal nulla arriva la RKO di Orton. Ma non basta ancora. ‘The Viper’ prova a caricare il Punt Kick, ma Edge lo anticipa con una Spear e poi ne piazza un’altra ancora. Ma Orton esce al due dal pin. Match favoloso. Edge prova a lanciarsi in Springboard sul rivale, ma Randy lo prende al volo con la RKO. Ancora una volta non basta per vincere. Edge con le ultime forze chiude Orton nella Standing Reverse Sleeper Hold. ‘The Viper’ è furbo a non farsi vedere dall’arbitro quando per liberarsi rifila un calcio nelle parti basse al canadese, per poi finirlo col Punt Kick, che da anni non sfoderava. Incredibile match e incredibile vittoria di Randy Orton. Match come raramente se ne vedono, soprattutto negli ultimi anni. ICONICO!!!!