Dopo aver analizzato la situazione nella divisione femminile in vista del Money in the Bank match, vediamo che aria si respira tra gli uomini. Qui il pronostico è meno scontato e sembra più difficile individuare un probabile vincitore. Ma vediamo con ordine.
Daniel Bryan. Uno dei due tra i sei protagonisti ad aver già vinto questo tipo di incontro. Con lo storico incasso nel 2011 cambiò effettivamente la sua carriera. Oggi Daniel Bryan è un atleta affermato e riconosciuto in tutto l’ambiente. Ma ha davvero bisogno della ‘briefcase’? Secondo noi no. Un anno fa ha avuto un ottimo regno da campione WWE, tra l’altro anche nell’insolita e riuscitissima veste heel. Oggi dargli la valigetta, facendolo magari incassare, sarebbe un inutile modo per penalizzare l’ascesa di qualche altra star promettente del roster. La sua presenza servirà probabilmente ad accrescere lo star power dell’incontro e magari a costruire meglio quella che sembra la sua prossima faida, quella contro King Corbin.
Rey Mysterio. Vale un po’ lo stesso discorso fatto per Bryan. Sebbene in tanti anni sia questa la sua prima storica partecipazione a un Money in the Bank match e sebbene potrebbe essere un giusto riconoscimento alla sua grandissima carriera, ragionando con un po’ di logica, non avrebbe troppo senso far vincere Rey. Il ‘folletto di San Diego’ ha scritto pagine importanti nella storia della WWE e il suo ruolo oggi è quello di lanciare le superstar emergenti. Il successo nel Money in the Bank sarebbe un altro tassello in una carriera che volge al termine, ma sarebbe decisamente inutile e confermerebbe la crisi di idee del booking team.
Aleister Black. Sì, ma allora i favoriti chi sono? Uno di questi potrebbe essere Aleister Black. In misura decisamente minore, con Black si sta facendo un lavoro che somiglia a quello fatto con la Baszler tra le donne. Da quando è arrivato nel main roster è stato gestito male, ma c’è un dato di fatto. Nei match uno contro uno ha perso una sola volta e in modo assolutamente poco pulito (contro AJ Styles in un episodio di Raw, dove però aveva battuto entrambi gli OC prima di sfidare il ‘Phenomenal One’, battuto poi a Elimination Chamber, ndr). C’è chi dice che non abbia bisogno della briefcase, ma forse ci può stare. Accrescerebbe il suo status. E poi l’incasso può essere anche pulito. Certo, sarebbe meno avvincente, ma è possibile. E poi perché non immaginare una difesa della briefcase in più occasioni, che accresca ancora lo status di Aleister e preceda il decisivo incasso?
King Corbin. Come Bryan ha già vinto questo match, ma diversamente da Daniel lui quando ha incassato, ha fallito. Ma dalla vittoria del King of the Ring, sebbene abbia comunque rimediato molte sconfitte, Corbin si è fatto notare molto. Heel nato, rissaiolo, scorretto. Ha tutto per poter rivincere e prendersi la sua rivincita. Una sua vittoria non è assolutamente da dare per scontata. Ma abbiamo solo un dubbio. Ultimamente sembra molto immischiato nelle vicende di Daniel Bryan e Drew Gulak. L’impressione è che queste possano in qualche modo incidere sul Money in the Bank match, impedendogli la vittoria. Ma è comunque uno dei favoriti. Una valigetta per rimediare all’incasso fallito tre anni fa sarebbe narrativamente buono. Anche se, alla sola idea che possa eguagliare il record delle due vittorie di CM Punk, viene un tremendo mal di stomaco.
Otis. Ascesa incredibile. Dalla Road to Wrestlemania, Otis si è almeno per ora sganciato dagli Heavy Machinery e ha iniziato una finora più che buona carriera in singolo. Il suo essere pacioccone, impacciato, divertente, unito alla love story con Mandy Rose, l’hanno reso tremendamente over. E non è facile capire chi sia over e chi no in tempi come questi, dove il pubblico non è presente negli show. La seconda vittoria su Ziggler non ce l’aspettavamo e lancia Otis nel match per la briefcase. Ma la vediamo come un premio e nulla di più. In un modo o nell’altro la sua presenza nell’incontro si incrocerà con Ziggler, Sonya e Mandy, costandogli caro. Giusto però premiarlo con la presenza nel match per la valigetta. Ha carisma, lavora bene, ci sta.
Chi altro da Raw? Apollo Crews è out. Sarà sostituito dal vincitore di un gauntlet match di cui non sono stati annunciati i partecipanti. Vediamo cosa propone il roster di Raw. Un po’ di materiale c’è. In primis il trio guidato dalla manager Zelina Vega: i promettenti Angel Garza e Austin Theory, ma soprattutto il campione statunitense Andrade, forse quello con maggiori chance non solo di far parte dell’incontro, ma anche di vincerlo. Il suo personaggio furbo e arrogante, unito alle ottime doti da manager scorretta di Zelina, potrebbero funzionare benissimo con la briefcase. Altro che avrebbe ottime chance è Bobby Lashley. Dopo la sconfitta di Wrestlemania, tra promo e squash sta ricostruendo il suo personaggio e la sua storia con Lana, che lentamente va verso lo split. Ci sono poi veterani che però sono al momento lontani dalle scene. Uno è Randy Orton, che ha già vinto una volta questo match e che come heel con la valigetta starebbe benissimo a rappresentare un’insidia al regno di Drew McIntyre. L’altro è AJ Styles, di cui è stato annunciato il ritorno a Raw per lunedì. Il ‘Phenomenal One’ ha vissuto un 2019 in secondo piano dopo tre anni da protagonista dal suo arrivo in WWE. A Raw non ha inciso come ha fatto a SmackDown. Ci può stare un ritorno in grande stile, ma molto dipenderà dalle sue reali condizioni fisiche. Una presenza importante sarebbe stata quella di Kevin Owens, ancor più dopo il successo su Rollins a Wrestlemania, ma ci sono due problemi. Uno: andrebbe turnato heel per contrastare McIntyre, ma da face sta funzionando troppo bene e sarebbe un peccato. Due: è infortunato, quindi per la sua ascesa al vertice bisognerà prendere un’altra strada. Altri grandi nomi non ne vediamo.