Il decennio appena concluso, almeno a partire dalla seconda metà, è stato quello della ‘Women’s Revolution’. Prima abbiamo visto affermarsi nuove stelle. Poi la nascita di nuovi e più considerati titoli femminili. Quindi i primi match a stipulazione speciale: il primo hell in a cell, il primo Money in the Bank, il primo last woman standing match, il primo ppv tutto al femminile, la prima Royal Rumble e soprattutto il primo main event di Wrestlemania tra sole donne. Ma quali sono state le dieci icone femminili di questo decennio? Andiamolo a scoprire, sempre partendo dalla decima posizione e risalendo fino alla prima.
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#10 – Alexa Bliss
A cavallo tra la fine del 2016 e la metà del 2018, Alexa Bliss, arrivata senza grandi pretese da NXT, si è rivelata una heel formidabile. Con un bagaglio tecnico non esagerato, ma con una personalità incredibile. Ha monopolizzato il 2017 con un lunghissimo regno da campionessa femminile, soprattutto a Raw. Una delle star di punta, sebbene già da fine 2019 sia leggermente calata come attrazione. Ma le sue indubbie capacità comunicative la rendono una delle gemme preziose di questo roster.
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#09 – Asuka
La streak lunghissima di vittorie, addirittura superiore a quella di Goldberg in WCW, la rende una delle donne più in vista di questo decennio. La ‘Empress of Tomorrow’ si afferma prima a NXT con una serie incredibile di vittorie e un regno di circa un anno e mezzo, interrotto solo da un infortunio, senza essere mai sconfitta. La sua undefeated streak è proseguita inesorabile anche nei primi mesi di main roster, culminati col trionfo nella prima storica Royal Rumble femminile, che fa entrare la giapponese nella storia della compagnia. Dalla sconfitta a Wrestlemania 34 contro Charlotte inizia una fase calante, che non le impedisce però di vincere il titolo femminile di SmackDown a fine 2018 e di rielaborare in chiave anche più comedy il suo personaggio.
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#08 – Nikki Bella
Tra le pioniere della Women’s Revolution c’è certamente Nikki Bella. Bagaglio tecnico essenziale, ma grande personalità, che la porta ad avere il regno più lungo di sempre da Divas Champion. Quasi un anno da campionessa. Lei e, in parte minore, la sorella Brie, costituiscono l’asse su cui si svilupperà la futura rivoluzione femminile della compagnia. Il giusto riconoscimento arriva in due incontri che simboleggiano il traguardo: la prima Royal Rumble femminile, dove Nikki è l’ultima eliminata, e il main event del primo e unico ppv per sole donne (Evolution, ndr), dove lotta e perde per il titolo di Raw contro Ronda Rousey.
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#07 – AJ Lee
Altro pilastro della futura Women’s Revolution. AJ Lee col suo personaggio sbarazzino, aiutata anche dalla sua accoppiata fantastica con CM Punk, si rivela una delle più geniali personalità dell’universo femminile in crescita nella compagnia. Prima che le donne si imponessero con prepotenza nel roster, lei è stata una delle più in vista per le sue qualità tecniche. Il massimo esempio del passaggio dalla ‘diva’ alla ‘wrestler’.
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#06 – Paige
E come non parlare dell’inglesina più amata da tutti. Paige entra subito nei cuori dei fan col suo personaggio ribelle a NXT, che la porta a essere la prima storica campionessa del roster di sviluppo. E da campionessa approda nel main roster shockando il mondo nel Raw post-Wrestlemania 32, battendo AJ Lee e diventando Divas Champion. Infortuni e vicende private la tengono lontana dal ring quando avrebbe potuto sfondare sfruttando il grande momento della Women’s Revolution. Quando torna è ancora più sfortunata perché subisce un infortunio talmente grave da mettere fine anzitempo alla sua carriera. Ma ha un ottimo stint da general manager a SmackDown, prima di uscire di scena per comparire solo saltuariamente.
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#05 – Ronda Rousey
Non è una delle protagoniste della Women’s Revolution. Né ha agito per un lasso di tempo ampio. Eppure il suo stint, iniziato con l’apparizione al termine della Royal Rumble 2018 e terminato col main event di Wrestlemania nel 2019, è significativo. Un’ex campionessa del judo e della UFC che approda in un mondo nuovo, come il wrestling, e che lo fa spaccando di brutto. Dopo pochi mesi arriva a detenere il titolo di Raw, con un regno lunghissimo, la cui durata sarà superata solo qualche tempo dopo da Becky Lynch. Main eventer nello speciale ppv femminile di Evolution e soprattutto a Wrestlemania. Non è lei il simbolo della Women’s Revolution, ma ne rappresenta il significato della sua espansione: talmente grande da poter spaziare verso star di altri mondi.
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#04 – Bayley
I primi quattro posti non possono che essere per le ‘Four Horsewomen’. Sono loro il simbolo indiscusso dell’evoluzione del wrestling femminile in WWE. A ridosso del podio c’è Bayley. Atleta molto brava, che soprattutto a NXT si mette in mostra per le sue indubbie qualità. Eppure nel main roster, pur riuscendo a togliersi le sue soddisfazioni, non sfonda. Finché è face non riesce a convincere in pieno. Entra comunque nella storia insieme all’amica Sasha Banks, quando le due diventano le prime campionesse di coppia femminili di sempre. La vera scossa la dà nell’ultimo anno del decennio: vittoria del Money in the Bank, nuovo giro titolato e turn heel, che ridà linfa al suo personaggio.
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#03 – Sasha Banks
La ‘Legit Boss’. Indubbiamente un’icona della rivoluzione femminile in WWE. Fin dai tempi di NXT e della sua rivalità con l’amica Bayley. Ma anche nel main roster si fa notare. La sua faida lunghissima con Charlotte Flair nel 2016 rimane epocale. Abilità tecniche e parlate straordinarie. Insieme a Bayley è la prima storica campionessa di coppia femminile. Un solo peccato: tanti titoli ma tutti di breve durata e persi alla prima difesa. Ma col giusto booking saprà certamente dire la sua.
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#02 – Becky Lynch
‘The Man’: l’icona assoluta della WWE di questi ultimi anni. Delle ‘Four Horsewomen’, vuoi per sfortuna vuoi per booking scellerato, nonostante le indubbie qualità tecniche, è stata sempre quella meno in vista. Mai campionessa a NXT e fino alla metà del 2018, un solo titolo femminile. Era stata la prima in assoluto a vincerlo a SmackDown, ma durò poco. Poi tanti apprezzamenti, ma mai la gioia di una vittoria. Fino al radicale cambio di personaggio. Dopo anni all’ombra della sua grande amica Charlotte, Becky le volta le spalle e diventa ‘The Man’. Conquista il titolo femminile di SmackDown e lo difende a suon di grandi match. La gente la adora, tanto che il turn heel viene ben presto accantonato e Becky diventa il simbolo della compagnia, più anche dei colleghi uomini Roman Reigns e Seth Rollins. Il giusto premio è il trionfo nel main event di Wrestlemania 35 e il lunghissimo regno da campionessa di Raw, che ripagano anni di sacrifici.
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#01 – Charlotte Flair
Ma se Becky Lynch è il simbolo, il personaggio, l’icona, Charlotte Flair è l’emblema della Women’s Revolution. Trionfi, grandi match, un personaggio sulla falsariga del celebre Ric Flair (suo padre, ndr), ma straordinariamente unico. Charlotte è la più titolata di sempre. Ben 10 titoli femminili nel main roster: ultima Divas Champion, titolatissima sia a Raw che a SmackDown. Premiata anche col main event di Wrestlemania 35. Assoluto esempio di professionalità. Heel favolosa, ma brava anche nei rari stint da face. Degna erede di suo padre e di una dinastia di assoluto rispetto nel mondo del wrestling. Una certezza: anche il nuovo decennio dovrà essere nel segno della ‘Queen’