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Tanti gli uomini che hanno fatto la differenza in questo decennio. Un decennio in cui in abbiamo visto veterani giocare ancora un ruolo importante nella compagnia, sebbene in stint molto più ridotti rispetto al passato, per dare spazio alle nuove generazioni. Ma anche nuovi grandi personaggi che si sono affacciati con prepotenza nel mondo WWE. In questa top 10 abbiamo tolto alcuni nomi che però vogliamo menzionare almeno per gli onori doverosi. Si tratta anzitutto di The Miz e Kevin Owens, due ottimi interpreti e personaggi, che hanno un grandissimo futuro davanti. L’altro nome è quello di un veterano come Chris Jericho, oggi nella rivale AEW, ma che nei suoi stint di questo decennio è stato davvero iconico, dimostrazione di come col passare del tempo riesce sempre a migliorare. Altro nome escluso da questa classifica, ma comunque fondamentale in questo decennio, è quello di Dean Ambrose, il più pazzo ma anche il meno decorato dello Shield, che oggi però si sta riprendendo tutto (e con gli interessi, ndr) nella AEW.

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#10 – Randy Orton

Passano gli anni, ma Randy Orton è una certezza per la WWE. Il suo decennio è stato certamente importante. Se in quello precedente ‘The Viper’ si è consacrato, in questo si è reso protagonista per essere sempre stato presente e per aver gestito alcune importanti faide. Certamente il momento migliore è stato a cavallo tra la metà del 2013 fino all’edizione 2014 di Wrestlemania. L’incasso del Money in the Bank su Daniel Bryan a Summerslam, che lo riporta al titolo WWE. Il feud con Bryan. Quello con John Cena, che lo porta a unificare titolo WWE e titolo mondiale pesi massimi a fine 2013. Fino ad arrivare da campione alla trentesima edizione di Wrestlemania. Altro bel momento è il feud con Bray Wyatt, che lo porta prima ad abbracciare il nemico entrando nella Wyatt Family, per poi voltare le spalle dopo la conquista della Royal Rumble, andando a vincere il titolo WWE contro l’ ‘Eater of Worlds’ a Wrestlemania 33, in un match costruito egregiamente ma pessimo nella sua esecuzione. 

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#09 – Triple H

Il decennio di Triple H l’ha visto più impegnato dietro la scrivania che sul ring. Il suo tempo tutto sommato è finito ed è ora di pensare a creare il futuro della compagnia. ‘The Game’ lo sa bene e ha lavorato benissimo sulla sua creatura NXT, che da roster di sviluppo ormai è a tutti gli effetti (o quasi, ndr) il terzo roster della WWE. Ma non sono mancate le sue presenze on screen. Come leader dell’Authority nella prima metà della decade, arrivando alla rivalità con Daniel Bryan prima e con l’icona WCW, Sting, l’anno dopo, sfociate in due match sul quadrato a Wrestlemania. Ma anche sul ring. Le due epiche sfide contro Undertaker di Wrestlemania XXVII e XXVIII. La resa dei conti con l’ex pupillo Seth Rollins a Wrestlemania 33. O ancora la grande sfida contro Batista, finalmente battuto per la prima volta in carriera a Wrestlemania 35 o il feud che ha portato a tre incontri durissimi contro Brock Lesnar a inizio decennio. Insomma, anche se non più con la frequenza dei tempi d’oro, prescindere da ‘The Game’ è impossibile.

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#08 – The Undertaker

Nella PG Era si ha l’ultimo stint significativo di questa leggenda in WWE, che culmina con i grandissimi match di Wrestlemania contro Shawn Michaels e Triple H, con la ‘End of an Era’ che rappresenta il punto massimo della sua straordinaria carriera. Un Taker che ormai appare solo a Wrestlemania (o quasi). Che regala un altro favoloso match contro CM Punk nella ventinovesima edizione. Con la fine della streak l’anno dopo contro Brock Lesnar, il ritiro sembra vicino. Ma invece Taker torna e dà vita a un nuovo grande feud contro ‘The Beast’, battendolo a Summerslam e perdendo a Hell in a Cell, in due grandissimi match (forse gli ultimi davvero belli della sua pluriennale carriera, ndr). Sembra destinato a ritirarsi dopo la sconfitta a Wrestlemania 33 contro Roman Reigns, ma il ‘Deadman’ torna ancora, sebbene le sue condizioni fisiche ormai lascino molto a desiderare. Ma la sua leggenda non finisce qui.

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#07 – AJ Styles

Stella delle promotion indipendenti, in età avanzata approda finalmente in WWE a furor di popolo. AJ Styles lo fa da assoluto protagonista, riuscendo anche a entrare nella top 10 dei regni da WWE Champion più lunghi di sempre; il terzo dell’era moderna. Dal suo arrivo in WWE tira fuori (soprattutto nei primi due anni, ndr) incontri strepitosi: quelli contro John Cena su tutti, ma anche contro Brock Lesnar, Daniel Bryan e Finn Balor sono assolutamente fantastici; belli anche quelli contro Chris Jericho e Roman Reigns. Una garanzia di qualità Leggenda. Anzi, ‘phenomenal’

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#06 – Seth Rollins

Uno dei protagonisti del decennio. Seth Rollins prima si distingue come il più tecnico dello Shield, poi diventa uno straordinario atleta da singolo. Prima da heel col tradimento alla sua stable e con il primo storico regno da WWE Champion con incasso del Money in the Bank a Wrestlemania. Poi come face, nella seconda parte del decennio, dove scala “la montagna” diventando prima campione intercontinentale e poi mettendo fine per ben due volte al regno di Brock Lesnar, diventando campione universale. 

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#05 – Roman Reigns

Fino all’improvviso ritiro per via della leucemia, fortunatamente con ritorno quasi immediato, il ‘Big Dog’ è stato senza dubbio il simbolo di questi ultimi anni. Leader dello Shield, più volte campione WWE, sempre fino in fondo nelle varie Royal Rumble in cui prende parte (una vinta), vittorie importanti contro star di punta. Paga forse l’eccessivo accanimento della WWE nel proporlo come star di punta e come main eventer, soprattutto a Wrestlemania. La gente non digerisce molto la cosa, ma lui si dimostra indubbiamente uno dei migliori

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#04 – Brock Lesnar

Dopo anni passati nelle MMA, ‘The Beast’ torna nel 2012 in WWE e lo fa come part-timer. Questo fa infuriare i fan più accaniti che vorrebbero vederlo sempre, ma anche col ‘contagocce’ Lesnar è un’incredibile attrazione. Ma Brock, anche se da part-timer, è assoluto protagonista del decennio. I vari regni da campione WWE e universale. Alcune devastanti vittorie: su John Cena e Randy Orton a Summerslam ad esempio; ma anche su altre stelle della compagnia. E poi l’impresa principe di questi anni: ha messo fine alla streak di Undertaker a Wrestlemania. Nessuno l’avrebbe mai pensato. Ma lui è ‘The Beast’.

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#03 – Daniel Bryan

Il babyface più acclamato di sempre; passerà alla storia il suo essere arrivato al main event di Wrestlemania XXX per volere unanime del popolo dello ‘Yes Momevement’; da decenni non si vedeva un face così amato da tutti. Ma Daniel ha dimostrato di saperci fare anche da heel. Dopo aver passato un anno circa acclamato ancora dai fan dopo il suo ritorno in ring a tre anni dal prematuro ritiro, diventa clamorosamente heel e riesce benissimo. Funziona talmente bene che la sua Wrestlemania 35 è l’alterego della sua Wrestlemania XXX. Da uno stadio tutto per lui del 2014 si passa a uno stadio tutto per il suo rivale nel 2019. E poi vogliamo parlare dei match? Daniel Bryan ha sfoderato in questo decennio alcuni incontri iconici per la compagnia: contro John Cena a Summerslam 2013, i due disputati a Wrestlemania XXX, quelli contro AJ Styles nel 2018, quello contro Kofi Kingston a Wrestlemania 35. Atleta fantastico.

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#02 – John Cena

Cosa dire di John Cena che non sia stato già detto? Tanto quanto nel decennio precedente, almeno fino alla metà (e anche qualcosina oltre) del decennio passato, ‘Big Match John’ ha saputo fare la differenza. Vittorie e sconfitte eclatanti. C’è tutto ciò che fa sì che anche nella PG Era sia senza dubbio uno dei protagonisti. Con i suoi innumerevoli titoli mondiali e con le sue grandi faide, su tutte quelle con Randy Orton, CM Punk ed AJ Styles, ‘Super Cena’ ha catalizzato ancora una volta le attenzioni. Il culmine a inizio 2017 con la conquista del sedicesimo titolo mondiale in carriera, che gli ha permesso di eguagliare un’icona come Ric Flair in questo speciale record. Ma è anche l’inizio del suo distacco dal mondo del wrestling. Da qui in poi non mancheranno stint brevi e altre apparizioni, ma ormai ha preso la via del cinema e la WWE passa sempre più in secondo piano. Ma non certo senza aver lasciato il segno anche in questa decade.

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#01 – CM Punk

L’uomo più tifato e amato della PG Era. Colui che non guarda in faccia a nessuno e ‘sputa’ tutto ciò che pensa nella celebre ‘Pipe Bomb’ in una puntata di Raw. L’autore del regno più lungo dell’era moderna da WWE Champion. Straordinario sia da heel che da face, ha cambiato la percezione dell’essere campione mondiale, dimostrando che può esserlo anche chi ha un fisico nella media, ma ha grandi doti sul ring e al microfono. CM Punk ha agito in un lasso di tempo anche breve, a ben vedere, in questo decennio. A inizio 2014 già aveva lasciato la compagnia. Eppure il segno che ha lasciato tra i fan è stato indelebile. Ancora oggi nelle arene cantano il suo nome. Ribelle e sfrontato. Come vuole la gente. Non sono pochi quelli che ancora oggi sognano un suo ritorno.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns