fbpx
Condividi

Orlando, Florida

I match

  • The Boss ‘n’ Hug Connection [Bayley/Sasha Banks] battono Alexa Bliss/Nikki Cross
  • Daniel Bryan batte Cesaro
  • Jeff Hardy batte King Corbin

***

 

Storyline
Puntata surreale. L’emergenza coronavirus costringe la WWE ha ripiegare sul Performance Center di Orlando e senza pubblico, in un inedito assoluto per il mondo del wrestling. Tra l’altro è stato confermato che il Performance Center a porte chiuse sarà anche il teatro del prossimo episodio di Raw e di tutti i prossimi episodi di marzo di NXT. In questa atmosfera spettrale a introdurci allo show è il COO, Triple H, che a sorpresa si accomoda al tavolo di commento.

La serata è aperta da Sasha Banks e dalla campionessa femminile, Bayley. Le due subito chiedono dove sia Paige, con cui hanno un incontro, ma vengono informate dell’assenza della britannica a causa di problemi con il volo. Le due ironizzano, ma vengono presto interrotte da Alexa Bliss e Nikki Cross. La ‘Goddess’ prima rinnova il suo appello alle Kabuki Warriors per sfidarle per i titoli femminili di coppia, poi sfidano Sasha e Bayley. Match discreto, che ha la svolta quando a sorpresa arriva una delle due campionesse di coppia, ossia Asuka, che attacca la Bliss mettendola ko. Sul ring Sasha chiude Nikki Cross nella Bank Statement, aggiudicandosi il match per lei e per la partner, Bayley.

Roman Reigns viene intervistato da Michael Cole in vista del suo match contro il campione universale Goldberg a Wrestlemania. Il ‘Big Dog’ dice di aver lavorato duro in questi anni per arrivare a questo punto e per questo merita di diventare campione universale. Lo merita più di Goldberg, un part-timer vecchio che avrà la lezione che merita.

Per occupare lo spazio tv vuoto, viene mandato in onda integralmente l’Elimination Chamber di coppia vinto da The Miz e John Morrison, che si sono confermati campioni. Al termine sono proprio Miz e Morrison al centro del ring che si autocelebrano e scherzano sull’assenza del pubblico, dicendo che almeno non sentiranno gli odiosi cori in favore del New Day o degli Usos.

Nel backstage ci sono prove di intesa tra Daniel Bryan e Drew Gulak, col primo che si congratula con il neozelandese per l’ottimo match di Elimination Chamber. A interromperli c’è la cricca del campione intercontinentale, Sami Zayn, con Bryan e Cesaro che sembrano avere problemi tra loro. Ne scaturisce un match. L’incontro è vinto da Bryan, ma a fine match Zayn e Nakamura vanno all’assalto dello ‘Yes Man’. Gulak interviene per salvare Daniel. Scatta la rissa. Probabili futuri sviluppi.

Un grande ritorno va in scena poco dopo. Jeff Hardy, dopo un anno di assenza o quasi, torna per sfidare King Corbin. Match buono, dove però la svolta si ha quando Elias, che sembra avere problemi con Corbin negli ultimi tempi, lo distrae mettendosi a suonare a bordo ring. Jeff ne approfitta e piazza la Twist of Fury e la Swanton Bomb che lo portano alla vittoria.

Il main event vede tornare ancora una volta John Cena, per essere intervistato da Michael Cole. Il leader della Cenation dice che se Wyatt lo sfida per vendicare la sconfitta di Wrestlemania XXX sta dicendo una stupidaggine. Se Wyatt non è al top è solo perché si è fermato. Cena dice di aver perso contro molti atleti in carriera, ma è rimasto al top perché si è sempre rialzato. Ha accettato di sfidare Bray perché sa che è solo un sopravvalutato, ma il futuro della WWE è rappresentato da altre stelle. Bray però arriva e sale sul ring. Dice che battendolo a Wrestlemania sei anni fa, Cena gli ha tolto qualcosa e da lì ha iniziato a sentire dentro di sé voci sempre più forti e difficili da frenare. Quando ha deciso di lasciarsi andare al ‘Fiend’, lui l’ha ricostruito e ora è pronto per prendersi la sua vendetta. Wyatt saluta Cena e chiude la puntata guardandolo negli occhi e dicendo il classico ‘Let me in’.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns