Philadelphia, Pennsylvania
I match del kick-off
- The Viking Raiders [Erik/Ivar] battono Curt Hawkins/Zack Ryder
I match del main show
- Daniel Bryan batte Drew Gulak
- Andrade (c) batte Humberto Carrillo e rimane United States Champion
- The Miz/John Morrison (c) (ingresso n.4) battono The Usos [Jimmy Uso/Jey Uso], The New Day [Big E/Kofi Kingston], Dolph Ziggler/Robert Roode, Heavy Machinery [Otis/Tucker], The Lucha House Party [Lince Dorado/Gran Metalik] in un Men’s Tag Team Elimination Chamber match e rimangono SmackDown Tag Team Champions – ordine di eliminazioni (tra parentesi l’ingresso): The Lucha House Party (3), Heavy Machinery (5), Dolph Ziggler/Robert Roode (6), The New Day (1), The Usos (2)
- Aleister Black batte AJ Styles in un no disqualification match
- The Street Profits [Angelo Dawkins/Montez Ford] (c) battono Seth Rollins/Murphy e rimangono Raw Tag Team Champions
- Shinsuke Nakamura/Cesaro/Sami Zayn battono Braun Strowman (c) in un 3-on-1 handicap match e Sami Zayn (autore del pin decisivo) diventa Intercontinental Champion
- Shayna Baszler (ingresso n.4) batte Asuka, Ruby Riott, Natalya, Liv Morgan e Sarah Logan in un Women’s Elimination Chamber match e diventa #1 contender per il Raw Women’s Championship a Wrestlemania 36 – ordine di eliminazioni (tra parentesi l’ingresso): Sarah Logan (3), Ruby Riott (2), Natalya (1), Liv Morgan (5), Asuka (6)
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L’evento in sintesi
Siamo all’ultimo step prima di Wrestlemania. Apertura affidata all’ultimo match annunciato in termini cronologici: Daniel Bryan contro Drew Gulak. Match fantastico. Molto tecnico, dove Gulak fa una grandissima figura, ma alla fine si arrende alla Yes Lock di Bryan, che conclude stoicamente il match nonostante una bruttissima caduta sul collo.
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Si prosegue con il match per il titolo statunitense. Ennesima rivincita tra Humberto Carrillo e il campione, Andrade. Incontro ricco di spot aerei bellissimi, soprattutto da parte di Carrillo. I due regalano alla platea un grandissimo spettacolo, che si conclude con l’ennesima beffa per Humberto, ancora una volta sorpreso con un Roll-Up, che permette a ‘El Idolo’ di confermarsi campione.
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Eccoci alla prima Chamber della serata, quella dedicata ai titoli di coppia di SmackDown. A iniziare il match sono due tag team di sicuro affidamento come New Day e Usos, che nei primi minuti di match intrattengono il pubblico con grande qualità, ripercorrendo i vecchi scontri del 2017 e 2018. Poi arriva il momento della prima entrata, quella dei Lucha House Party. I piccoletti messicani regalano una prestazione bellissima con incredibili voli e manovre aeree continue. Ritmo sempre alto. Poi arriva il momento dei campioni di coppia, The Miz e John Morrison, che alternano la furbizia dell’ ‘A-Lister’ con l’atleticità di John. Tocca poi agli Heavy Machinery, con Otis in grande spolvero. Le manovre spettacolari si susseguono senza sosta, su tutte un fantastico volo dalla cima della struttura di Lince Dorado, che si tuffa su tutti. Ma proprio i Lucha House Party sono i primi a essere eliminati quando Otis e Tucker mettono ko Gran Metalik. Gli ultimi a entrare, come già sapevamo dopo la vittoria nel gauntlet di SmackDown, sono Dolph Ziggler e Robert Roode. Gli Heavy Machinery si concentrano soprattutto su di loro, ma la svolta arriva quando Otis prova a caricare Ziggler, che si scansa, e finisce per schiantarsi contro i plexiglass, lasciando solo Tucker, eliminato dall’azione combinata di Roode e Ziggler. Proprio questi ultimi vengono però poi eliminati dal New Day con Trouble in Paradise e Big Ending. New Day e Usos si alleano contro i campioni, ma quando finiscono per attaccarsi tra loro, Miz e Morrison ne approfittano, schienando Kofi dopo uno Splash sbagliato ed eliminando il New Day. L’ultimo ostacolo sono gli Usos, che vengono beffati da un pin irregolare di The Miz, che fa leva sulle corde. The Miz e John Morrison si confermano campioni.
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Passiamo ora al no disqualification match tra Aleister Black e AJ Styles, accompagnato come sempre da Luke Gallows e Karl Anderson degli OC. Match fantastico. Lo striking e i voli di Black contrapposti alla tecnica di Styles. AJ si concentra sulle gambe di Aleister, che comunque risponde a tono. La sfida diventa anche una rissa da strada quando i due iniziano a usare sedie, kendo stick e tavoli. Bellissimo il Double Knee di Black che schianta il ‘Phenomenal One’ contro un tavolo fuori dal ring. Sembra fatta, ma a questo punto intervengono gli OC, che malmenano Aleister e gli rifilano la Magic Killer. AJ Styles si prepara al Phenomenal Forearm, ma le luci si spengono e quando tornano c’è sul ring The Undertaker, che mette ko gli OC. AJ prova ad attaccarlo, ma il suo volo è intercettato e lui si becca una Chokeslam. Luci ancora via e quando tornano Aleister Black si rialza per chiuderla con la Black Mass. Match bellissimo.
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Il match successivo è quello che mette in palio i titoli di coppia di Raw. I campioni, Street Profits, sono chiamati a difendere i titoli nella rivincita a parti invertite contro Murphy e Seth Rollins, accompagnati dagli AOP. Incontro frizzante e ricco di manovre veloci. Una prima svolta sembra esserci quando gli AOP provano a interferire attaccando i campioni, ma vengono interrotti nell’azione dall’arrivo dei Viking Raiders, che li assalgono. La sfida prosegue ma c’è un’altra presenza che incide sul match. Dal pubblico sbuca Kevin Owens che mangia dei popcorn e si accomoda a bordo ring. Seth Rollins lo vede e prova ad attaccarlo, ma la distrazione è fatale perché viene messo fuori causa. Sul ring si scatena la confusione con l’arbitro distratto e Owens che entra e connette con una Stunner sul ‘Monday Night Messiah’. Mossa decisiva per dare la vittoria agli Street Profits, che si confermano campioni. A fine match Owens irride Rollins, che ormai medita vendetta.
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Il campione intercontinentale, Braun Strowman, si prepara a difendere il suo titolo contro ben tre avversari: Sami Zayn e i suoi discepoli Shinsuke Nakamura e Cesaro. Match dove la fanno da padrone le provocazioni di Zayn al più grosso Braun, che però sembra reggere alla grande l’inferiorità numerica. La svolta si ha quando il ‘Monster Among Men’ viene lanciato contro il ring post e subito dopo subisce una Kinshasa da Nakamura. Cesaro e Nakamura sollevano il gigante e spianano la strada allo Halluva Kick di Zayn, che effettua il pin vincente. Vittoria ai tre e Sami Zayn campione intercontinentale. Gioia infinita per il canadese di origini siriane, che mai aveva vinto un titolo in singolo in quattro anni di main roster.
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Arriviamo ora al main event: la Chamber femminile. In sei si contendono un posto per sfidare la campionessa femminile di Raw, Becky Lynch, per il titolo a Wrestlemania. La contesa parte con Natalya e Ruby Riott, che si scambiano colpi molto pesanti. Alle due si aggiunge più tardi Sarah Logan, prima entrata. Le tre danno vita a un duello senza esclusione di colpi dove Natalya sembra quella che ne esce peggio e dove Sarah Logan sembra quella più in palla. Ma l’equilibrio è rotto quando il secondo ingresso si rivela essere quello della favoritissima Shayna Baszler. La ‘Queen of Spades’ in appena un minuto elimina tutte le presenti sul ring. Prima Sarah Logan cede alla Kirifuda Clutch. Poi tocca a Ruby Riott. Quindi, dopo qualche scazzottata in una cella all’angolo del ring, anche Nattie cede alla sottomissione di Shayna. In attesa della terza entrata passano due ‘infiniti’ minuti dove non succede nulla, con la sola Baszler ad autocelebrarsi al centro del ring. Poi entra finalmente Liv Morgan, che dura poco. Viene lanciata con violenza contro la struttura e poi chiusa all’angolo nella Kirifuda Clutch davanti alla cella dove è chiusa Asuka. Proprio la ‘Empress of Tomorrow’ è l’ultima a entrare, dopo un altro abbondante minuto di soli mind games. Contro Asuka la Baszler ha più difficoltà e viene anche chiusa nella Asuka Lock. Ma non basta alla giapponese per vincere. Dopo le difficoltà iniziali, la ‘Queen of Spades’ reagisce chiudendo con la sequenza: Powerslam, ginocchiata e Kirifuda Clutch. Asuka perde i sensi e l’arbitro ferma il match. Shayna Baszler trionfa e a Wrestlemania sarà lei a sfidare Becky Lynch per il titolo femminile di Raw.