E ora proseguiamo con la top 10 dei migliori wrestler uomini del main roster. Tenetevi forte e procediamo.
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Posizione n.10 – Kevin Owens
Il potenziale per posizionarsi molto più in alto c’è tutto, ma l’anno di Kevin Owens è stato abbastanza strano. Torna dopo il lungo stop per infortunio poco prima di Wrestlemania, ma non prende parte allo ‘Showcase of Immortals’. Rimane per un po’ nel giro del titolo WWE, senza mai conquistarlo e per poi uscirne. Rigenera il suo personaggio con la faida con Shane McMahon, dove si riscopre lo Stone Cold Steve Austin dei giorni nostri. Ma è nel finale di anno che con i suoi promo dimostra il suo valore. E’ sicuramente un punto di partenza per il 2020.
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Posizione n.9 – Daniel Bryan
Heel o face poco importa, Daniel Bryan è una sicurezza. Atleta completo. Nella prima parte, fino a Wrestlemania, dimostra grande personalità e tira avanti la faida con Kofi Kingston in maniera egregia. Poi lancia il tag team con Erick Rowan, vincendo anche i titoli di coppia di SmackDown. Rimane sempre in vista, tornando con prepotenza nel feud con ‘The Fiend’ Bray Wyatt, davvero ben condotto e che ha riportato lo Yes Movement, che tira ancora come ai bei tempi.
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Posizione n.8 – Rey Mysterio
Certamente si è distinto anche il buon Rey Mysterio. La parte più in vista del suo 2019 è certamente quella finale, con il bel feud con Brock Lesnar, coronato da un gran bel match alle Survivor Series, e poi con la conquista del titolo statunitense. Ma anche la prima parte non è da buttare: i vari ottimi match contro Andrade e una buona presenza con match di buonissima qualità fino all’infortunio di maggio. Non sarà quello dei tempi d’oro, ma Rey è sempre una sicurezza, c’è poco da fare.
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Posizione n.7 – AJ Styles
Rispetto agli anni precedenti, l’ultimo di AJ Styles è stato più sottotono. Ma neanche così tanto, se ci pensate bene. Certo, non l’abbiamo praticamente mai visto nel giro dei due titoli mondiali, a eccezione di Money in the Bank e del brevissimo feud con Seth Rollins. Ma il ‘Phenomenal One’ ha saputo comunque recitare egregiamente la sua parte, turnando heel e facendo riemergere l’alleanza con Luke Gallows e Karl Anderson negli OC. Ha detenuto per diversi mesi il titolo statunitense e comunque ha riservato alla platea alcuni match di alto livello: quelli contro Ricochet sicuramente, ma soprattutto lo spettacolare incontro con Seth Rollins a Money in the Bank. Insomma, meno in pompa magna degli altri anni, ma sempre di qualità.
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Posizione n.6 – King Corbin
La vera sorpresa di questo 2019. Baron Corbin o King Corbin, che dir si voglia, ha scalato posizioni e si è meritato l’uscita dall’anonimato e l’ingresso in top 10. Presuntuoso e irritante come deve essere un heel vecchia scuola. Corbin ha saputo destreggiarsi benissimo nel ruolo di general manager di Raw prima e di ‘re’ poi, dopo la vittoria del King of the Ring. Proprio le vittorie sono molto importanti: quella netta e rapida nel match di addio di Kurt Angle a Wrestlemania e quella del King of the Ring, oltre che quella sporca di TLC su Roman Reigns. Assolutamente da non buttar via.
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Posizione n.5 – Roman Reigns
Il ‘Big Dog’ è tornato e si sta facendo strada. Il 2019 di Roman Reigns è stato l’anno della ricostruzione del personaggio. Deve essere l’uomo di punta e stavolta la WWE sta lavorando con calma e cautela per farlo apprezzare dai fan, negandogli di tanto in tanto dei successi che in altri tempi sarebbero arrivati con la classica formula del ‘supereroe’. In più l’hanno messo contro atleti che sono palesemente bravi a farsi odiare: Shane McMahon, Drew McIntyre, Elias e ora King Corbin. E’ certamente uno dei favoriti per la prossima Royal Rumble e per vivere un 2020 da protagonista. Il ritorno dopo lo stop per leucemia è la notizia più bella, ma ora si punta a tornare al top.
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Posizione n.4 – Brock Lesnar
Compare poco ma quando lo fa impressiona. Brock Lesnar rimane saldamente nella nostra top 10. Il suo 2019 ha visto presenze centellinatissime, ma di qualità. Bel match alla Royal Rumble contro Finn Balor, perde il titolo universale contro Seth Rollins a Wrestlemania, ma si fa strada per riprenderselo andando a sorpresa a vincere il Money in the Bank e incassandolo con successo. Altro bel match contro Rollins (perso anche questo, ndr) a Summerslam; poi va a vincere il titolo WWE mettendo fine in 8 secondi al lungo regno di Kofi Kingston e lo difende con successo contro l’ex rivale di MMA, Cain Velasquez, e contro Rey Mysterio alle Survivor Series. E’ e rimane un’attrazione unica. Difficile spodestarlo.
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Posizione n.3 – Seth Rollins
Medaglia di bronzo per Seth Rollins, a lungo campione universale. Da face non ha convinto, ma senza dubbio è stato molto più in vista di altri che vedremo nella top 10. E’ stato certamente un anno di alti e bassi anche a causa di una scrittura non fantastica del booking team. Dopo la vittoria della Royal Rumble ha dovuto sopperire all’assenza di Lesnar mandando avanti la faida della Road to Wrestlemania praticamente da solo. Ma lui ha saputo compensare con ottimi match: AJ Styles a Money in the Bank, Brock Lesnar a Summerslam, Braun Strowman a Clash of Champions. La vera tegola sul suo personaggio face è stato il feud e i due match contro ‘The Fiend’, dove il suo character è stato distrutto. Meno male che la WWE non ha esitato a turnarlo heel, dove ora con l’alleanza con gli AOP è riuscito già a risollevare la sua figura. Rimane comunque un anno da assoluto protagonista.
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Posizione n.2 – Kofi Kingston
Kofi Kingston, che si è guadagnato la gloria a Wrestlemania con la sua storyline in crescendo. Kofi ha battuto molti nel suo regno, capitolando solo davanti a Brock Lesnar, sebbene in soli 8 secondi. Se guardiamo il suo regno, ha lasciato molto a desiderare nonostante i suoi 180 giorni. Se guardiamo l’atleta c’è certamente qualità. La costruzione di Wrestlemania, che ha portato al fantastico momento della ‘Kofi-Mania’ è qualcosa di unico. Perso il titolo WWE è tornato in tag team nel New Day, ma si lascia alle spalle un anno in singolo difficilmente ripetibile.
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Posizione n.1 – ‘The Fiend’ Bray Wyatt
Rigenerare Bray Wyatt e dargli il personaggio attuale, quello del maligno che interpreta benissimo, è una delle trovate migliori in casa WWE negli ultimi anni. Geniale questa doppia personalità: Bray Wyatt giocoso coi bambini, ma anche con alcuni improvvisi cambi di umore; poi ch’è The Fiend’, la sua versione cattiva, da demonio indistruttibile. Inevitabie fargli vincere il titolo universale. Ma ora la domanda è una? Come farà a perdere uno che subisce in un match 10 mosse finali e si rialza?