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Archiviate le Survivor Series, è arrivato il momento del nostro pagellone. Un evento buono sicuramente, ma che vista la card poteva essere ottimo. Non si è osato, se non nel match per il titolo NXT. Proprio NXT è stata la chiave: la compagnia ha scritto un evento intorno al brand giallo, facendogli vincere la battaglia dei brand, ma tutelando il main roster con vittorie sporche (vedi Strong su Styles e Nakamura) o con post-match contentino (vedi Becky dopo la vittoria di Shayna Baszler). E facendo invece uscire il roster giallo a testa altissima dove perde (vedi il match a squadre maschile con un grande Keith Lee). Ma vediamo per bene quali sono stati gli alti e i bassi di questo evento, certamente positivo, ma non esaltante.

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1) 15-Women Triple Treath Survivor Series match: Team Raw v Team SmackDown v Team NXT – Buonissimo opener con una bella fase con sequenze di mosse finali da tutte le parti e una bella scrittura, che ci narra la storia delle difficoltà del Team NXT, costretto da subito a dover fare a meno di Io Shirai e Candice LeRae, ma che anche in inferiorità numerica si fa onore e elimina le varie rivali. Bella anche la parte dei dissidi interni a Raw tra Asuka e Charlotte Flair, con l’abbandono della prima e l’eliminazione dell’altra. Volendo trovare un difetto lo troviamo in qualche eliminazione nel finale troppo poco credibile e troppo frettolosa (vedi quella di Natalya). Bello comunque il segmento finale col ritorno di Shirai e LeRae a dare manforte a Rhea Ripley, che consacra la sua stella dopo l’affermazione nel War Games match della sera prima, eliminando nientemeno che Sasha Banks e portando il Team NXT alla vittoria. Buono lo storytelling, lottato di buon livello. Buona partenza – voto: 7+

2) Triple Treath Champion v Champion v Champion match: AJ Styles v Shinsuke Nakamura v Roderick Strong – Altro bel match, dove i tre fanno un grandissimo lavoro e danno vita a una contesa ricca di azione e con poche pause. Bella la prestazione di AJ Styles, ma anche quella di Nakamura, che sembra finalmente che stia venendo fuori dopo anni in oblio nel main roster. Strong fa il suo con qualche bella manovra, ma soprattutto racconta benissimo il suo ruolo di opportunista in pieno stile Undisputed Era, rubando il pin della vittoria ad AJ Styles e portando a casa NXT un altro successo nella guerra dei brand. Non stiamo parlando di un match favoloso, ma di un incontro solido con pochi punti deboli – voto: 7

3) per il NXT Championship: Adam Cole (c) v Pete Dunne – Una sola parola: spettacolare! Hanno lottato 24 ore prima in due match dispendiosi (il triple treath per Dunne, il War Games per Cole). Eppure hanno sfoderato un match grandioso senza risparmiarsi. Un festival di spot e manovre incredibili. Una su tutte, la Sunrise di Adam Cole sull’apron; oppure il Superkick al volo sempre di Cole mentre il ‘Bruiserweight’ si sta lanciando in Splash. Match fantastico, che serve a promuovere NXT, che nel ppv del main roster si va a prendere la palma del match migliore della serata. Poco altro da aggiungere, se non “riguardatelo” – voto: 8,5

4) per il WWE Universal Championship – ‘The Fiend’ Bray Wyatt (c) v Daniel Bryan – Qui, invece, partono le note dolenti della serata. Un incontro costruito molto bene, finisce col deludere. Certo, c’è qualcosa di interessante, come il ritorno di Daniel Bryan alle movenze del vecchio leader dello Yes Movement. Una buona fase centrale con Daniel molto carico. Ma nel complesso il match è bruttino e tutto incentrato sulla figura indemoniata e indistruttibile di ‘The Fiend’. Continuiamo a chiederci cosa si inventeranno quando quel titolo dovrà perderlo? In attesa ci “godiamo” questo match brutto, che però potrebbe essere solo il primo capitolo della faida tra i due. – voto: 5+

5) 15-Men Triple Treath Survivor Series match: Team Raw v Team SmackDown v Team NXT – Il match a squadre maschile si può suddividere in due parti: tutto ciò che precede la parte finale e la parte finale stessa. Ciò che accade prima è poco più di un onesto match, dove assistiamo a qualche spot carino, ma anche a tanta inconcludenza, con qualche eliminazione avventata (Kevin Owens, su cui si poteva lavorare molto più e molto meglio) o addirittura ridicola (Braun Strowman per countout), e qualche segmento scontato (Reigns e Corbin che litigano). Ma il finale salva quasi tutto con la sua sequenza coinvolgente. A partire dai duelli di Roman Reigns e Seth Rollins contro Tommaso Ciampa, passando per il fantastico angle di Keith Lee, che da solo tiene in piedi NXT eliminando Rollins e tenendo testa a Roman Reigns. Alla fine, come forse un po’ prevedibile, il ‘Big Dog’ è il ‘sole survivor’ della serata e il team di SmackDown vince. Ma la sequenza conclusiva è degna di nota. Un po’ come i primi match della serata: nulla di epocale, ma buono sicuramente. – voto: 7-

6) No Holds Barred No Disqualification match per il WWE Championship: Brock Lesnar (c) v Rey Mysterio – Chiariamoci subito. Se vogliamo parlare di lottato, c’è poco da dire. Vuoi per la stipulazione, vuoi per la disparità di peso e stazza, vuoi per la scrittura del match, il lottato è stato pressoché inesistente. Ma è stata bella la parte con il figlio di Rey che interviene per aiutare il padre e insieme quasi arrivano a distruggere ‘The Beast’. E’ stata ripresa la formula vincente dei match delle Series passate tra Lesnar e AJ Styles prima e Daniel Bryan poi. Ma è stato tutto rielaborato in chiave più sporca, essendo un No Holds Barred. Breve, ma piacevole. Un rammarico? Forse si poteva sfruttare ancora meglio la stipulazione con qualche momento più aggressivo, al di là delle sediate e bastonate con cui Mysterio ha colpito Brock. Ma va bene così. – voto: 7,5

7) Triple Treath Champion v Champion v Champion match: Becky Lynch v Bayley v Shayna Baszler – Questo evento ha regalato poche delusioni, ma una di queste è purtroppo il main event. Match troppo normale per essere quello principale di uno dei quattro big eventi dell’anno in WWE. Ci aspettavamo Baszler e Becky, abbiamo visto un’ottima Bayley. Ottima rispetto alle altre due, ma comunque il match è stato poco coinvolgente. Anche nei momenti topici è mancata quella scintilla che fa cambiare passo. Vince la Baszler che consacra il primato di NXT e consolida la sua posizione dominante (attenzione a Rhea Ripley però a NXT, ndr). Per tutelare Becky Lynch, la sconfitta di ‘The Man’ è stata coperta dalla sottomissione decisiva della ‘Queen of Spades’ su Bayley (ma non aveva detto che voleva far cedere Becky? ndr), e poi dal finale con il ritorno di ‘The Man’, che si prende la rivincita attaccando Shayna e chiudendo la serata da vincitrice morale. Tutto troppo improvvisato. Ci aspettavamo di più. – voto: 5,5

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Tutto sommato va bene. Ma a differenza dell’edizione di un anno fa, che fu uno dei migliori special event dell’anno, quest’anno lo show si perde in mezzo agli altri. Merito, anzi, demerito del main event e del match tra Bryan e Wyatt, vere delusioni della serata. I due match a tema si lasciano guardare, ma non sfondano. Decisamente meglio il triple treath tra i campioni di seconda fascia e soprattutto il match per il titolo NXT, davvero una perla. Lesnar e Mysterio dura poco, ma centra il bersaglio e intrattiene. Si poteva fare di più? Assolutamente sì ed è questo forse il rammarico, visto che la card era davvero interessante. Ma come spesso accade, più c’è hype, più si rimane delusi. Comunque sufficienza superata sicuramente. Quanto alla lotta tra brand, è stata chiaramente una vetrina per lanciare NXT in chiave lotta del mercoledì sera per gli ascolti contro la AEW, già battuta dopo un paio di mesi di gloria. – voto: 7-

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns