fbpx
Condividi

Da sempre è uno degli appuntamenti classici della WWE. Tra i 4 principali dell’anno, l’ultimo dell’anno solare. Survivor Series si è caratterizzato per la presenza nel suo evento dei classici match a squadre a eliminazione, dove vince chi ottiene più sopravvissuti. Negli ultimi anni, però, la formula è stata variata, inserendo come match caratteristico dell’evento il War Games. Una battaglia a squadre, senza eliminazioni, ma all’interno di una doppia gabbia. Molto più brutale. Spesso questi incontri si sono rivelati sensazionali, nonostante la loro struttura apparentemente ingarbugliata. Andiamo a vedere quali, secondo noi, sono i 10 che hanno lasciato il segno.

***

10) Survivor Series 2013 – Team Shield v Team Rhodes

Nel 2012 ha fatto irruzione in WWE, proveniente da NXT, una stable destinata a lasciare il segno negli anni futuri: lo Shield. Il trio composto da Roman Reigns, Seth Rollins e Dean Ambrose, ben presto diventa padrone degli show del main roster e in vista delle Survivor Series 2013 intraprende una rivalità con Cody Rhodes. La resa dei conti va in scena in un 5 contro 5 piazzato nel mezzo della card di Survivor Series. I tre mastini della giustizia si affidano anche agli All-Americans, Cesaro e Jack Swagger. Il Team Rhodes si avvale, oltre che dei fratelli Cody Rhodes e Goldust, anche di Rey Mysterio e degli Usos. Match che parte subito con dei colpi di scena niente male. Il Team Shield ne perde tre in un solo colpo: prima Dean Ambrose con un Roll-Up improvviso, poi Jack Swagger e poi Cesaro, anche lui con un Roll-Up. I soli Rollins e Reigns devono fronteggiare tutto il team nemico. E ci riescono. Reigns inizia l’opera eliminando con due devastanti Spear prima uno degli Usos (Jimmy, ndr) e poi il capitano della squadra rivale, Cody Rhodes. La parità la ristabilisce Rollins eliminando Jey Uso, ma poi proprio ‘The Architect’ viene fatto fuori da un Sunset Flip di Rey Mysterio. Roman Reigns si ritrova da solo, ma riesce a tener testa ai rivali, demolendo con le sue Spear prima Goldust e poi Rey Mysterio. Unico sopravvissuto e inizio della scalata verso il successo per il ‘Big Dog’.

***

09) Survivor Series War Games 2023 – Team Cody v Team Judgement Day

Alla sfida si arriva nell’ambito di un feud in cui Sami Zayn, prima con Kevin Owens, e poi da solo, intraprende una guerra contro il Judgement Day. Nel corso dei mesi trova degli alleati in Cody Rhodes, Jey Uso e nel campione mondiale, Seth Rollins. Dopo settimane in cui accade di tutto, tra titoli strappati, incassi di MITB mancati e risse varie, viene sancito il War Games tra le due fazioni, che si avvalgono di nuovi ulteriori alleati. Il Judgement Day trova l’inatteso supporto di Drew McIntyre, mentre Cody Rhodes annuncia che il quinto membro del suo team sarà nientemeno che Randy Orton, al suo ritorno dopo uno stop per infortunio. Un war games bello. Non tanto nel suo incedere, tutto sommato lento, quanto nella scrittura della parte conclusiva. Uno spettacolo. Prima di arrivare alla sequenza finale vediamo ottimi momenti di storytelling. Cody Rhdes e Seth Rollins che mettono da parte i loro attriti e lavorano insieme con la bull rope (citazione a Dusty Rhodes, un’istituzione dei war games). Poi gli stessi Cody e Seth che litigano perché Randy Orton ancora non si è fatto vivo, con il ‘Visionary’ che mette in dubbio il lavoro di Rhodes. Poi il finale. Bellissima la trovata di far tentare l’incasso del MITB a Damian Priest su Rollins nel corso del match. Ma poi Randy Orton arriva e tutto salta per il Judgement Day. Inizia una fase molto coinvolgente, con anche un tenativo, poi abortito, di Orton di attaccare Jey Uso (non avendo dimenticato l’infortunio causatogli quando era ancora nella Bloodline, ndr). E poi la bellissima RKO al volo di Randy su JD McDonagh e la chiusura di Cody Rhodes, che fissa quello che doveva essere l’obiettivo: elevarsi per mettere le basi per il suo grande 2024. E poi? Vogliamo parlare del post match? Quando ormai siamo ai saluti, ecco tornare CM Punk. Bravi i booker a non coinvolgerlo nel match e a regalare l’ovazione del suo ritorno in un contesto staccato dall’incontro

***

08) Survivor Series 2016 – Team Raw v Team SmackDown

Sul finire del 2016 viene reintrodotta la brand extension e il roster della WWE viene nuovamente diviso in Raw e SmackDown. In vista di Survivor Series viene deciso di sancire una sfida tra i due brand. Tutte le varie rivalità vengono sospese e messe da parte in favore della supremazia del proprio brand. E’ così per quella tra il duo Kevin Owens/Chris Jericho con Roman Reigns; è così per quella tra AJ Styles e Dean Ambrose. Il team di Raw punta sul campione universale Kevin Owens, su Chris Jericho, su Roman Reigns, su Seth Rollins e sul gigante Braun Strowman. Quello di SmackDown si affida al campione WWE AJ Styles, al commissioner Shane McMahon, a Dean Ambrose e alla rinnovata Wyatt Family con Bray Wyatt e Randy Orton. Per la prima eliminazione passa molto tempo, dove assistiamo a diversi screzi: quelli tra Owens e Jericho contro Roman Reigns, ma anche e soprattutto quello tra AJ Styles e Dean Ambrose, che addirittura vengono alle mani, venendo separati. La prima sorpresa è proprio l’eliminazione del ‘Lunatic Fringe’ per mano di Strowman. Ma proprio Strowman viene eliminato per count-out a sorpresa, quando il piccolo James Ellsworth lo trattiene fuori dal ring. Pagherà per questo venendo demolito sul titantron. Viene poi eliminato Owens per utilizzo di una sedia su AJ Styles, e subito dopo anche Chris Jericho, messo ko da Randy Orton. SmackDown sembra in controllo, ma Shane McMahon viene fatto fuori. Roman Reigns e Seth Rollins fronteggiano AJ Styles. Bel duello che si sposta fuori dal ring, dove però ricompare a sorpresa Dean Ambrose, che ormai non si importa più del suo brand e attacca il ‘Phenomenal One’, riunendo per qualche istante lo Shield con i vecchi amici Rollins e Reigns, con cui distrugge Styles con la Shield Bomb sul tavolo di commento, per poi farlo eliminare. Ristabilita la parità, ma per poco perché la Wyatt Family fa squadra, grazie anche all’arrivo dal backstage di Luke Harper, ed elimina Rollins. Rimane il solo Roman Reigns, che sembra tener testa a Orton e Wyatt. Ma se riesce a stendere Randy, senza comunque eliminarlo, con la Spear, gli va male contro Bray, che lo mette ko con la Sister Abigail e va a vincere. Trionfo per SmackDown con ben due sopravvissuti e finale tutto per la Wyatt Family

***

07) Survivor Series War Games 2023 – Team Bianca v Team Damage CTRL

E diamo finalmente spazio anche alle donne. Già, perché sicuramente va ricordato il war games femminile del 2023. La storia prende il via quando la campionessa femminile WWE, Iyo Sky, riesce a conservare il titolo battendo Bianca Belair grazie all’aiuto non di Bayley, sua leader nelle Damage CTRL, bensì della ritornata Kairi Sane. Pochi giorni dopo la giapponese fa sapere di aver messo da parte i suoi vecchi dissapori con Bayley e di essere entrata anche lei nelle Damage CTRL, unendosi a Bayley, Iyo Sky e Dakota Kai, seguita poco dopo anche da un’altra giapponese. Infatti Asuka tradisce l’alleanza con Bianca Belair e Charlotte Flair, costrette a contare solo su Shotzi. La crescita delle Damage CTRL le spinge a lanciare la sfida per un war games. Il trio ‘face’ fatica a trovare una quarta partner, ma a sorpresa, da Raw, si fa avanti Becky Lynch, che diventa la principale alleata del team di Bianca Belair. Ma i due team non sembrano affiatatissimi. Le Damage CTRL sembrano via via allontanarsi da Bayley.  Ma ancor più dura sembra la situazione nel team di Bianca perché Charlotte Flair e Becky Lynch non hanno messo da parte i loro vecchi. Con questa situazione si arriva alla sfida, che risulta essere una delle versioni meglio riuscite del war games nel main roster, certamente una delle migliori femminili. Molto bella la dinamica. Ottime azioni e grandi spot: i voli di Iyo e Charlotte sono davvero tanta roba. E poi la scrittura. Charlotte e Becky che mostrano poco feeling, ma che poi si riappacificano e lavorano insieme come ai bei tempi. E il finale? Bayley si sacrifica per evitare che Iyo subisca la Spear di Charlotte, ma la giapponese che rimane a terra e lascia che la sua leader venga letteralmente massacrata, subendo le finisher da parte di tutte le rivali

***

06) Survivor Series 2005 – Team Raw v Team SmackDown

Nel 2005 i general manager di Raw e SmackDown, Eric Bischoff e Teddy Long iniziano un feud tra loro, convinti della superiorità dei propri roster. Gli atleti dei due brand si intrufolano negli show dei roster diversi dal loro e danno vita agli attacchi. Unica soluzione è lo scontro tra roster, un cinque contro cinque alle Survivor Series: Raw contro SmackDown. Eric Bischoff per Raw sceglie: i giganti Big Show e Kane, i giovani talenti Carlito e Chris Masters, e l’esperto Shawn Michaels. Teddy Long per SmackDown punta: sulla potenza di Bobby Lashley, sulla furbizia di JBL, sull’agilità di Rey Mysterio, sulla certezza Randy Orton e soprattutto sulla prepotenza del campione mondiale pesi massimi, Batista. Lashley sembra dominare, ma è il primo a essere eliminato, quando viene messo ko da una Chokeslam di Kane e schienato da Shawn Michaels. Batista fa valere la sua potenza ed elimina Kane. Poi però la grande sorpresa: un malconcio Batista viene eliminato da Big Show. SmackDown, però, prende le redini dell’incontro con tre eliminazioni del team rivale. E lo fa con i due meno quotati del suo team, ossia Rey Mysterio e JBL. Prima Rey elimina Big Show, grazie alla 619; poi l’ex APA fa fuori Carlito; quindi Rey elimina anche Chris Masters. Shawn Michaels rimane praticamente da solo. Ma lo ‘Show-Stopper’ regala due immense Sweet Chin Music, che eliminano entrambi gli eroi del team di Long. Esattamente come due anni prima, a contendersi l’ultima eliminazione sono Shawn Michaels e Randy Orton. Fase intensa e bellissima. JBL torna sul ring per colpire Michaels con una sedia, ma Shawn schiva e gli rifila la Sweet Chin Music. Ma la distrazione è fatale: RKO di Randy e vittoria per SmackDown. Finale con tutto il roster di SmackDown a festeggiare Randy Orton. Ma nel bel mezzo della festa succede qualcosa: luci basse, una bara sul titantron e un fulmine che colpisce in pieno il ring spaventando Orton. The Undertaker è tornato per vendicare la sconfitta subita contro il ‘Legend Killer’ a Summerslam. Sarà anche un’altra storia, ma è uno dei finali più belli di sempre.

***

05) Survivor Series 2004 – Team Orton v Team Triple H

Dopo un anno trascorso a mostrare il suo talento nelle file dell’Evolution, la stable capitanata da Triple H, Randy Orton ha finalmente coronato il suo sogno. A Summerslam è diventato campione del mondo pesi massimi, battendo Chris Benoit e prendendosi anche i complimenti del canadese. Ma l’invidia di ‘The Game’ non ha eguali e nel giorno della celebrazione del ‘Legend Killer’, Triple H e tutta l’Evolution, voltano le spalle al neocampione, attaccandolo ed estromettendolo dal gruppo. Ben presto Triple H torna campione, battendo proprio Orton, ma la loro rivalità prosegue con l’Evolution che fa perdere a Orton un match contro Ric Flair approfittando del controllo di Raw preso per una settimana, vista l’assenza del general manager Eric Bischoff. Proprio Bischoff allora mette pepe a tutto, annunciando un quattro contro quattro alle Survivor Series tra un team capitanato da Randy Orton e uno da Triple H. Il team vincitore avrebbe assunto per un mese il controllo di Raw, con una settimana a testa per ogni suo membro. Il ‘Legend Killer’ si affianca degli esperti Chris Benoit e Chris Jericho e dell’emergente Maven, che però viene brutalmente attaccato da Gene Snitsky prima del match. Il Team Triple H punta, oltre che su ‘The Game’, anche sul devastante Batista, su Edge e sul grosso Gene Snitsky. Le prime eliminazioni sono di lusso: prima tocca Chris Benoit, steso da un Pedegree di Triple H e da una Spear di Edge; poi tocca addirittura a Batista, colpito con la cintura di campione mondiale da Orton e poi steso da Jericho. Dal backstage intanto torna Maven, che va all’attacco di tutti e in particolare di Snitsky. Finisce in rissa. Prima Snitsky lo colpisce con una sedia, facendosi squalificare e quindi eliminare. Poi Maven, rimasto al tappeto e con Triple H che ha campo libero per schienarlo. Le cose si complicano per il Team Orton quando anche Chris Jericho viene eliminato da Edge. Randy rimane solo contro due avversari. Sembra impossibile, ma l’ ‘Apex Predator’ fa fuori Edge con la sua RKO. Duello finale con Triple H con finale memorabile: Orton esce dalla posizione di Pedegree e dal nulla tira fuori la RKO vincente. E’ lui l’unico sopravvissuto e il suo team ha la meglio.

***

04) Survivor Series War Games 2022 – Team Brawling Brutes v Bloodline

Una perla, non tanto di wrestling lottato ma soprattutto in campo di wrestling raccontato. Davvero un capolavoro.  La dimostrazione che il wrestling non è e non può essere solo atletismo, ma è tanto tanto spettacolo. Una costruzione che è partita da lontano, con Sami che si è inserito nella Bloodline creando disappunto in Jey Uso. Poi Kevin Owens che entra in faida con la stable di Roman Reigns e prova ad aprire gli occhi all’amico di sempre, fino ad arrivare a questo grande incontro, che non si incentra sulla potenza della Bloodline, ma sul rapporto Sami-Kevin. Non siamo davanti a un match bello tecnicamente (ammesso che con questa stipulazione sia possibile, ndr). Non si vedono voli, super-spot e neanche tanti oggetti. Eppure è un capolavoro di storytelling. Fin dall’inizio è stato incentrato sulla figura di Sami Zayn: i suoi attriti con Jey Uso, il suo rapporto con Kevin Owens e i dubbi del suo capo, Roman Reigns. Ma quando di fronte alla scelta della vita, tra stare con l’amico di sempre o dimostrare la fedeltà alla Bloodline, Sami sceglie quest’ultima, la storia tocca vette straordinarie di epicità. Bravissimo lui ad esitare e poi a sferrare il colpo. Un finale eccezionale, che crea hype per come evolverà la storia tra lui e la Bloodline.

***

03) Survivor Series 2003 – Team Austin v Team Bischoff

Nel 2003, non potendo lottare per problemi fisici, Stone Cold Steve Austin intraprende un altro ruolo, condividendo con Eric Bischoff la carica di co-general manager del roster di Raw. Ma il ‘Rattlesnake’ è un elemento scomodo perché gestisce le cose attaccando spesso le superstar più vicine a Bischoff. Gli viene perciò data una restrizione: può attaccare le superstar solo se provocato fisicamente. Ma Bischoff rilancia: lo sfida a un match a squadre alle Series; se vincerà Austin, cadrà la restrizione; se però sarà sconfitto, dovrà lasciare per sempre la WWE. Eric Bischoff sceglie di affidarsi a Chris Jericho, all’astro nascente Randy Orton, a Christian e ai grossi Mark Henry e Scott Steiner. Stone Cold punta invece su Booker T, su Rob Van Dam, sui Dudley Boyz e sull’esperienza di Shawn Michaels, con cui in realtà da sempre non corre buon sangue. Il match è sensazionale. Il Team Austin parte bene: Booker T elimina Scott Steiner, viene eliminato da Mark Henry, ma poi proprio Henry viene eliminato da un’azione combinata dei Dudleyz. Ma l’inerzia del match cambia radicalmente. Grazie anche a furbate, il Team Austin perde prima Rob Van Dam e poi entrambi i Dudleyz. Il solo Shawn Michaels, in passato grande rivale di Stone Cold, si ritrova a fronteggiare ben tre rivali. Viene brutalmente aggredito e il suo volto è una maschera di sangue. Ma ‘HBK’ mette da parte ogni dissapore passato e lotta con le unghie e con i denti per salvare la carriera di Austin. Prima elimina Christian con la sua Sweet Chin Music. Poi con un furbo Roll-Up elimina anche Jericho, pareggiando i conti e rimanendo solo contro Randy Orton. Il confronto è serrato, ma Bischoff prova a barare entrando nel ring. A quel punto anche Austin attacca, colpendo Orton con una Stunner e poi trascinando verso il titantron Bischoff. Ma la distrazione è fatale. Approfittando anche dell’arbitro ko, entra nel ring Batista, che va ad aiutare il suo compagno di stable dell’Evolution, Randy Orton, atterrando Shawn Michaels con la Batista Bomb. Orton a fatica posiziona il suo braccio sullo ‘Show-Stopper’ per il pin della vittoria. Incredibile: Stone Cold Steve Austin è fuori per sempre dalla WWE. A fine match standing ovation quando Stone Cold si congratula con Shawn Michaels per la sua prova e lo abbraccia.

***

02) Survivor Series 2014 – Team Cena v Team Authority

Nel corso del 2014 l’Authority è saldamente al comando della WWE con i suoi abusi di potere. Triple H e Stephanie McMahon decidono a loro piacimento le sorti del roster, avvalendosi del sostegno di fidati collaboratori come Kane, la JJ Security e il ‘Mr Money in the Bank’, il furbissimo Seth Rollins. Ma John Cena, simbolo di correttezza e giustizia, rifiuta di piegarsi al sistema e annuncia un match 5 contro 5 tra un suo team e quello dell’Authority. Al match viene però aggiunta una stipulazione: se il Team Cena vince l’Authority perderà ogni controllo, ma se la squadra del leader della Cenation perde, tutti i suoi componenti saranno licenziati. John si affianca per l’occasione di Dolph Ziggler, Erick Rowan, Big Show e Ryback. L’Authority punta tutto su Seth Rollins, Kane, il campione intercontinentale Luke Harper, il campione statunitense Rusev e Mark Henry. Match fantastico e intenso come pochi. Pronti-via e Big Show elimina Mark Henry. Parità ristabilita quando in una fase di confusione Ryback viene eliminato da Rusev. Ma proprio Rusev viene eliminato per count-out dopo una rissa fuori dal ring con Dolph Ziggler, al termine della quale mentre lo ‘Show-Off’ riesce a rientrare all’ultimo istante nel ring, il bulgaro rimane fuori. Parità ancora ristabilita quando Luke Harper elimina Erick Rowan. L’equilibrio si rompe improvvisamente con un volta-faccia inatteso. Big Show colpisce John Cena con un KO Punch, tradendo il suo team e unendosi all’Authority: Cena viene schienato ed eliminato, mentre Big Show se ne va facendosi eliminare per count-out. Rimane il solo Dolph Ziggler a fronteggiare ben tre rivali (più Triple H e la JJ Security fuori dal ring, ndr). Ma Dolph prima elimina Kane con la Zig-Zag e poi Harper con un Roll-Up. Finale mozzafiato e bellissimo con Dolph Ziggler e Seth Rollins che vanno tantissime volte vicini alla vittoria. Ziggler sembra farcela, ma Triple H irrompe nel ring e mette ko l’arbitro prima e poi proprio Dolph, posizionando Rollins su di lui. Sembra finita, arriva un altro arbitro dal backstage e inizia il conteggio. Ma le luci si abbassano e a sorpresa fa per la prima volta irruzione in WWE una leggenda del wrestling come Sting. Il ‘Vigilante’ attacca Triple H e favorisce il pin vincente di Ziggler. L’Authority perde nel modo più incredibile e inatteso il suo controllo sulla WWE.

***

01) Survivor Series 2001 – Team WWF v Team Alliance

Il mese di giugno del 2001 ha segnato un’inattesa rivoluzione in WWF (il nome che aveva all’epoca la WWE, ndr). Dopo l’acquisizione delle due storiche rivali ECW e WCW, gran parte degli atleti delle due ormai defunte promotion irrompono nel roster della compagnia di Mr McMahon, col supporto di Paul Heyman e soprattutto dei figli del boss Shane e Stephanie McMahon. Le intenzioni sono serie: sovvertire l’ordine e prendere il comando della WWF. La fazione viene chiamata Alliance e nelle sue file ha nientemeno che un traditore di lusso, ossia Stone Cold Steve Austin, che detiene anche il titolo WWF. Per un lungo periodo a Raw, a SmackDown e nei ppv vengono difesi anche i titoli della WCW e nascono diversi feud tra atleti della WWF e dell’Alliance. I principali sono quelli che vedono Austin e Kurt Angle contendersi il titolo WWF, ma anche quello che vede il rientrante The Rock arrivare in soccorso di McMahon, conquistando il titolo WCW e intraprendendo feud prima con Booker T e poi con Chris Jericho. Si arriva alla resa dei conti di Survivor Series. Qualcuno dovrà prevalere e viene indetto un cinque contro cinque per decretare la fazione che prenderà il comando. Poche settimane prima assistiamo a due clamorosi voltafaccia: Chris Jericho passa a sostegno della WWF, mentre Kurt Angle, dopo mesi passati a battagliare con Austin, passa all’Alliance. Il match mette in scena il meglio del roster dell’epoca. L’Alliance si schiera con Shane McMahon, Booker T, Rob Van Dam, il nuovo acquisto Kurt Angle e il campione WWF, Stone Cold Steve Austin. La WWF risponde con i veterani Big Show, The Undertaker e Kane, con il nuovo acquisto Chris Jericho e col campione WCW, The Rock. Big Show è il primo a essere eliminato, dopo una bella azione combinata dell’Alliance. Ma il conto torna in parità quando viene eliminato Shane McMahon. Le cose si fanno difficili per la WWF quando in rapida successione vengono eliminati prima Kane e poi The Undertaker. Jericho e The Rock sono chiamati agli straordinari, ma riescono a eliminare sia Booker T che Rob Van Dam. The Rock elimina Angle, mentre Jericho viene eliminato da Stone Cold. Ma subito dopo ‘Y2J’ attacca The Rock, voltando le spalle alla WWF. Sembra finita, ma il ‘People’s Champion’ resiste e assistiamo a uno scontro incredibile tra i due eterni rivali Rock e Austin. Per Stone Cold sembra fatta, ma nella confusione della fase finale, l’arbitro è ko e sul ring irrompe Kurt Angle, che a sua volta tradisce l’Alliance e attacca Austin, che viene poi definitivamente eliminato dalla Rock Bottom di The Rock. La WWF vince e l’immagine di Vince McMahon che alza le braccia al cielo sul titantron è il simbolo del trionfo della WWF sulle rivali WCW ed ECW.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns