Le carte sono state mischiate (di nuovo, o avete già dimenticato lo Shake Up post Wrestlemania? ndr). Il Draft ci ha tenuto compagnia nella puntata di SmackDown della scorsa settimana e in quella di lunedì scorso a Raw. Quattro giri di scelte nello show blu, più altri sei nello show rosso, più varie pick comunicate sul sito internet della WWE successivamente. Ma chi è andato meglio? Vediamolo divisione per divisione.
Divisione femminile. Partiamo dalle donne. A Raw la parte del leone è recitata da Becky Lynch e Charlotte Flair. Sono loro a posizionarsi decisamente avanti alle altre. Ci sarebbe anche Asuka, ma in singolo da quando è nel main roster, la WWE non ha mai seriamente puntato su di lei e poi ora è immischiata nel tag team con Kairi Sane per i titoli di coppia. Il resto sembra oggettivamente poca roba: Sarah Logan, Liv Morgan, le IIconics, Natalya. Oggettivamente poco per impensierire ‘The Man’ e ‘The Queen’. Un solo nome potrebbe rompere gli equilibri: se tornerà, Ronda Rousey. Senza Ronda sarebbe difficile trovare alternative alla scontatissima faida Charlotte-Becky. Meglio a SmackDown dove ci sono Sasha Banks e Bayley a dominare la scena, ma c’è anche altro. C’è molto intrattenimento con ottimi personaggi come Alexa Bliss, Nikki Cross, Carmella e la promettente Lacey Evans. Ma anche le Fire and Desire, su cui bisogna puntare. Insomma, se Sasha contro Bayley dovrebbe essere il feud su cui puntare nel lungo periodo, ci sono tante altre superstar che possono inserirsi come sfidanti di transizione, senza per questo sfigurare. Nel complesso ci sentiamo, quindi, di ritenere il roster femminile di SmackDown superiore.
Divisione tag team. Raw punta tutto sui Viking Raiders, che però avranno pane per i loro denti una volta che entreranno in azione gli AOP. C’è anche molto intrattenimento con i promettenti Street Profits e con gli OC. Ma SmackDown rimane più completo. Il New Day è garanzia di successo. Ma anche Revival e Heavy Machinery sono una sicurezza di solidità per la categoria. Se poi la neonata coppia Ziggler/Roode dovesse integrarsi bene il gioco è fatto (in fin dei conti, in passato, Sheamus e Cesaro sono nati dal nulla e hanno creato un gran bel tag team, ndr). Tra le due divisioni tag team, quindi, puntiamo anche qui maggiormente sullo show blu.
Mid-carding e upper-carding. Passiamo alla cospicua divisione maschile. Ma non entriamo nella zona main event e teniamoci nel mid e nell’upper card. Raw ha davvero tanta scelta e ha davvero molta qualità nel lottato. Abbiamo AJ Styles, sebbene il campione statunitense oggi sia più preso nel lavoro da leader della sua stable, piuttosto che nella carriera da singolo. Ma sappiamo che uno come lui può emergere in qualsiasi momento. Raw, dicevamo, può contare su tanti atleti di qualità: Ricochet, Samoa Joe, Drew McIntyre, il sempreverde Rey Mysterio; le grandi promesse Andrade, Aleister Black, Cedric Alexander, Buddy Murphy, Humberto Carrillo, Akira Tozawa. Intrattenimento garantito anche dai segmenti hot con Rusev e Bobby Lashley a contendersi Lana. A SmackDown il midcarding e l’uppercarding ci sembra più debole. C’è la qualità sia nel lottato, come con Daniel Bryan e Ali, sia nei promo, con The Miz e King Corbin. C’è l’intrigante coppia Sami Zayn/Nakamura. Ma tutto sommato, rispetto a Raw siamo diversi passi indietro.
Main event. Ma è nella zona main event che SmackDown riprende il sopravvento. Le scelte di Raw sono tutte scommesse, su cui il booking team dovrà lavorare per far emergere atleti da midcarding a veri maineventer. Oggi c’è solo Seth Rollins. Ci sarebbe Randy Orton, ma può essere solo una soluzione temporanea puntare su un veterano come lui. Punteremmo di più su Kevin Owens, che però al momento è ancorato anche lui nel midcarding. Decisamente meglio SmackDown. Ha Brock Lesnar, che è una garanzia di attrazione. Ha ‘The Fiend’ Bray Wyatt, che è forse il personaggio più indovinato dell’ultimo decennio in WWE. C’è Braun Strowman, ancorato nel midcarding oggi, ma che con la sua prestanza fisica è certamente un’attrazione indiscutibile e qualora si puntasse su di lui con decisione, sarebbe senza dubbio uno che potrebbe monopolizzare l’area main event. E poi c’è sempre Roman Reigns, destinato presto o tardi a tornare nel palinsesto principale dello show e nel giro titolato.
Di Raw ci convince solo l’alta qualità del lottato della divisione maschile, ma ai punti ci sentiamo di dire che sia stato SmackDown a guadagnarci da questo Draft. Contrariamente all’attitudine più sportiva di Fox, le scelte più di ‘intrattenimento’ sono state fatte proprio a SmackDown. Lesnar, Wyatt, Reigns, Strowman, la Bliss, il New Day. Tutti hanno una maggiore appetibilità televisiva rispetto alle scelte di Raw. Il discorso si capovolge, ma solo in parte, per le donne: tante scommesse, ma più varietà a SmackDown; due certezze che valgono per cento a Raw, dove però si rischia seriamente la monotonia. Staremo a vedere.