Hell in a Cell, una delle stipulazioni più crudeli e violente ma anche più eccitanti mai concepite dalla WWE. Due rivali rinchiusi in una struttura d’acciaio che circonda il ring e l’apron. Non si può uscire. Dentro può succedere di tutto. Massacro puro. Botte su botte. Nessuna squalifica, nessun colpo è proibito. In vista del prossimo evento a tema vediamo la nostra top 10 dei più belli Hell in a Cell match di sempre.
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Prima di passare alla top 10 vi citiamo qualche menzione d’onore. Incontri molto belli con questa stipulazione, che però non abbiamo ritenuto di dover inserire nelle prime dieci posizioni, ma che consigliamo di andare a riscoprire. Eccoli:
- Survivor Series 2007 – Batista (c) v The Undertaker per il World Heavyweight Championship
- Armageddon 2000 – The Undertaker v Stone Cold Steve Austin v Triple H v The Rock v Kurt Angle v Rikishi
- Hell in a Cell 2015 – The Undertaker v Brock Lesnar
- Hell in a Cell 2017 – The New Day (c) v The Usos per lo SmackDown Tag Team Championship
- Hell in a Cell 2017 – Shane McMahon v Kevin Owens
- Hell in a Cell 2019 – Becky Lynch (c) v Sasha Banks per il Raw Women’s Championship
- Hell in a Cell 2020 – Bayley (c) v Sasha Banks per lo SmackDown Women’s Championship
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11) Crown Jewel 2021 – Edge v Seth Rollins
Edge, ormai da quasi due anni è tornato stabilmente (sebbene da part-timer) nel roster della WWE, dopo una lunga assenza per infortunio, che sembrava averne decretato il ritiro. Nell’estate del 2021 la ‘Rated-R Superstar’ entra in faida con Seth Rollins, che gli costa la sconfitta nel match per il titolo universale contro Roman Reigns a Money in the Bank. Il primo round se lo aggiudica Edge a Summerslam al termine di un gran match, ma in uno speciale episodio di SmackDown al MSG, Rollins non solo vince ma infortuna gravemente il canadese. Quando Edge torna il feud si accende, con Seth che addirittura invade la casa dell’ ‘Ultimate Opportunist’. Inevitabile la resa dei conti, che va in scena a Crown Jewel in un hell in a cell. Due grandi amiche nel ring e fuori. Storica coppia, le prime a essere campionesse femminili tag team. Si ritrovano sul finire del 2019 da ‘heel’ e insieme danno vita a una coalizione arrogante e terribilmente dominante. Ne viene fuori un match incredibile, con tavoli, sedie, kendo stick, liberamente usati all’interno della struttura d’acciaio. Né il ‘Visionary’ né Edge si risparmiano e regalano colpi su colpi incredibili, piazzando anche mosse di altri wrestler. Il clou, però, si ha quando Seth sembra poterla spuntare ma non riesce a chiuderla né col Pedegree né col Frog Splash. Edge è sfinito e si becca vari Superkick con il piede di Seth avvolto da una catena. Ma al momento dello Stomp, Edge piazza un low blow che cambia le sorti della sfida. Rollins viene chiuso nella Crossface, ma pur sofferente non cede. Edge si prende la sua rivincita e va a chiuderla rubando la finisher al rivale: una Stomp micidiale su una sedia. Intensità elevatissima per un match davvero unico, che chiude la bellissima faida tra i due.
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10) No Mercy 2002 – Brock Lesnar (c) v The Undertaker per il WWE Championship
Storyline semplice ma sempre efficace. Brock Lesnar è agli esordi ma è talmente devastante da aver raggiunto in tempi brevissimi il traguardo di diventare campione WWE. Sulla sua strada arriva un veterano come The Undertaker, in quegli anni in versione motociclista. La sfida tra i due arriva già a Unforgiven, ma termina con una doppia squalifica. Seguono reciproche scorrettezze con interferenze dell’uno e dell’altro, che penalizzano sia ‘The Next Big Thing’ che ‘The American Badass’ nei loro vari match a SmackDown. Alla fine la decisione della general manager Stephanie McMahon: nuovo match col titolo WWE in palio a No Mercy e sarà un Hell in a Cell. Sfida violentissima. Taker lotta con un braccio ingessato a causa degli attacchi subiti nelle settimane precedenti. Eppure è aggressivo come non mai. Lesnar non bada a spese. Straordinario il momento in cui con una corda lega la mano infortunata di Taker alla gabbia e lo colpisce a sediate. Ma Undertaker non muore mai e sfodera una prestazione incredibile. Match costantemente in bilico. Il sangue si spreca. Alla fine si decide tutto quando Lesnar rovescia un tentativo di Tombstone Piledriver in una devastante F5. Brock rimane campione in uno dei match più significativi della sua carriera
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09) Vengeance 2005 – Batista (c) v Triple H per il World Heavyweight Championship
In uno dei momenti storici di Wrestlemania 21, Batista nel main event sconfigge il suo ex leader dell’Evolution, Triple H diventando campione del mondo pesi massimi. ‘The Animal’ ribadisce il suo dominio, battendo ‘The Game’ anche nella rivincita di Backlash. Sembra finita. Ma non è così. Triple H irrompe durante un episodio di Raw attaccando Batista, fresco di difesa del titolo contro Edge, che aveva vinto un torneo per diventare primo sfidante. Dopo l’attacco il ‘Cerebral Assassin’ sfida Batista in un Hell in a Cell match a Vengeance. La sfida è una delle più brutali di sempre. Nel main event dello show Batista e Triple H danno vita a un incontro violentissimo. ‘The Game’ colpisce più volte il campione con una sedia avvolta dal filo spinato e sulla stessa gli rifila un DDT. Triple H riesce a colpire l’ ‘animale’ anche con lo Sledgehammer e con una catena d’acciaio. Ma nulla basta. Neanche il Pedegree. La resistenza di Batista è straordinaria e alla fine ‘The Animal’ la chiude con una Batista Bomb anticipando il rivale che stava per colpirlo ancora con lo Sledgehammer. A fine match applausi a scena aperta per Triple H, ma il campione rimane Batista
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08) Summerslam 2008 – The Undertaker v Edge. Una delle rivalità più belle e intense mai concepite quella tra il ‘Deadman’ e la ‘Rated-R Superstar’. Dopo gli screzi del 2007 (l’incasso di Edge ai danni di Taker per il titolo mondiale e l’attacco dello stesso Edge durante un incontro tra Taker e Batista alle Survivor Series), tutto sembra culminare a Wrestlemania XXIV, dove nel main event The Undertaker diventa campione mondiale pesi massimi superando Edge. Taker si aggiudica anche la rivincita di Backlash e, anche se solo per count-out, quella di Judgement Day. In un episodio di SmackDown vince ancora il ‘Deadman’, ma utilizzando la Hell’s Gate, che era stata bandita. Il titolo viene reso vacante e rimesso in palio a One Night Stand in un TLC match, dove vince Edge, che diventa campione e, come da stipulazione scelta da Vickie Guerrere, general manager e fidanzata del canadese, Undertaker è costretto a lasciare la WWE. Intanto nei mesi successivi cambiano molte cose. Edge perde il titolo da CM Punk e tenta un assalto all’altro titolo più importante, quello WWE. Ma contro Triple H va male a causa di incomprensioni con la sua Vickie. I due litigano, Edge cerca di farsi perdonare, ma la GM si vendica: riammette in WWE Undertaker e fissa un Hell in a Cell match tra i due a Summerslam. Incontro sensazionale dove Edge non si risparmia, nonostante la cattiveria e la potenza devastante del becchino. Una Spear di Edge sfonda la parete della gabbia. Taker risponde lanciando il rivale contro un tavolo. I gradoni d’acciaio, le scale e perfino una telecamera vengono utilizzate dall’uno e dall’altro per farsi male. Alla fine vince il ‘Deadman’ grazie alla sua Tombstone. Ma non è finita. Undertaker torna dal titantron per concludere l’opera e ‘mandare all’inferno’ Edge. Gli rifila una Chokeslam dalla cima di una scala e il canadese sprofonda sotto il ring e da lì si alzano le fiamme dell’inferno. Uno dei finali più epici di sempre.
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07) Bad Blood 2004 – Shawn Michaels v Triple H
L’Hell in a Cell match più lungo di sempre. Oltre 47 minuti mozzafiato. Da storici amici dei tempi della DX, Shawn Michaels e Triple H hanno dato vita a una grande rivalità sul finire del 2002, scambiandosi tra loro il titolo mondiale. Il feud riaffiora nel 2004, dove in un gran bel Last Man Standing match con in palio il titolo mondiale, detenuto da Triple H, i due pareggiano e la cintura rimane a ‘The Game’. Nel feud si inserisce Chris Benoit, che diventa campione in uno splendido Triple Treath match nel main event di Wrestlemania XX, ripetendosi a Backlash. A Judgment Day solo Shawn Michaels ottiene un’ulteriore chance per sfidare Benoit, ma viene sconfitto a causa dell’interferenza di Triple H. Necessaria una resa dei conti tra i due: a Bad Blood, in un Hell in a Cell. Ne viene fuori qualcosa di incredibile, come solo due mostri sacri del ring come ‘HBK’ e il ‘Cerebral Assassin’ possono regalare. Il sangue la fa da padrone, grazie all’uso dei gradoni d’acciaio di ‘The Game’ sull’avversario. Shawn risponde usando una scala contro il rivale e schiantandosi su di lui poi con un Diving Elbow Drop dalla cima della scala su un tavolo posizionato a centro ring. Nessuno dei due vuole cedere: Michaels resiste al Pedegree, Triple H alla Sweet Chin Music. Sfida sensazionale con i due atleti sfiniti sul ring. Alla fine con ben due Pedegree Triple H ha la meglio, ma Shawn Michaels si becca la meritata standing ovation per l’ennesimo match pazzesco della sua carriera
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06) Hell in a Cell 2022 – Cody Rhodes v Seth Rollins
Il 2022 è l’anno del ritorno del ‘figliol prodigo’, Cody Rhodes. Tutto inizia quando a Wrestlemania 39, Seth Rollins, rimasto senza avversari, si palesa sul ring per chiedere a gran voce che qualcuno abbia il coraggio di affrontarlo sul più grande palcoscenico mondiale. Così, le luci si spengono, e fa il suo grande ritorno dopo i successi raccolti in Giappone e in AEW, Cody Rhodes. Già la sfida di Wrestlemania è bellissima, così come la rivincita di Backlash, entrambe vinte da Cody. Ma il ‘Visionary’ non si arrende e pretende un’ultima grande sfida, che sarà in un hell in a cell, nell’omonimo evento. Peccato che poche settimane prima dello scontro, Cody si infortuna gravemente al pettorale. Chiunque darebbe forfait, ma l’ ‘American Nightmare’ stringe i denti e combatte lo stesso, nonostante un visibile ematoma. Rollins infierisce durante il match, rendendo il tutto ancor più spettacolare e sadico. Belle anche le trame narrative di Rollins, vestito come Dusty Rhodes e che ha insistito sul petto infortunato del rivale. Belli i near falls. Hanno reso l’infortunio reale di Cody un elemento trainante della storia del match, con Rollins che addirittura colpisce col bastone l’ ‘American Nightmare’ sul petto dolorante. Cody ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e, guidato da un grandissimo ‘Visionary’, ha tirato fuori una prestazione di sacrificio incredibile. Il finale, poi, è davvero emozionante, con Cody che una volta per tutte pone fine al feud aggiudicandosi il terzo incontro su tre contro il suo avversario
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05) Bad Blood 2024 – CM Punk v Drew McIntyre
Dopo aver stupito tutti con il suo ritorno a Survivor Series War Games del 2023, il 2024 è l’anno dell’effettivo ritorno di CM Punk. Il ‘Chicago Made’ sogna un grande match per il main event di Wrestlemania XL, ma tutto va storto fin dall’inizio dell’anno. Arriva fino in fondo alla Royal Rumble, ma viene beffato da Cody Rhodes, ma cosa ancor più triste, durante uno scontro con Drew McIntyre si infortuna ed è costretto a saltare lo ‘Showcase of Immortals’. Drew ironizza sulla cosa provocandolo spesso. Punk non risponde, ma quando Drew a Wrestlemania riesce a vincere il titolo mondiale, battendo Seth Rollins, e va a sbattergli in faccia la cintura, il ‘Best in the World’ reagisce. Lo attacca alle spalle, provocando l’incasso del MITB di Damian Priest e facendo immediatamente perdere il titolo allo scozzese. Nei mesi seguenti, Punk rovina la vita di McIntyre, facendogli perdere varie chance titolate. Poi, quando torna idoneo a lottare, iniziano anche gli scontri tra i due, preceduti da alcuni attacchi pesantissimi di Drew, che sottrare a Punk anche un braccialetto di famiglia. Si arriva ad un primo match a Summerslam, vinto dallo scozzese, ma Punk riesce a prendersi la rivincita battendolo a Bash in Berlin in uno strap match. Ma nuovi attacchi e nuove pesantissime provocazioni alzano il tiro della faida, che sfocia in un hell in a cell a Bad Blood. Hell in a cell vecchia scuola. Sangue, violenza, crudezza, intensità. Sono stati due guerrieri e hanno saputo intrattenere come pochi. Sfida davvero ottima, nulla da dire. Nel periodo dal 2010 ad oggi è probabilmente la migliore contesa vista in un hell in a cell. Conclusione straordinaria di una faida epica
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04) No Way Out 2000 – Triple H (c) v Cactus Jack per il WWF Championship
Mick Foley, leggenda del wrestling hardcore, dopo un 1999 straordinario nelle vesti di Mankind, dove per ben tre volte conquista il titolo WWF, esce di scena per ritornare a inizio 2000 nelle vesti di Cactus Jack, una delle sue gimmick più estreme. Perde un durissimo e bellissimo Street Fight match per il titolo WWF contro il campione Triple H alla Royal Rumble. Ma non si dà per vinto e chiede e ottiene un rematch in un Hell in a Cell a No Way Out. Ma viene aggiunto un po’ di pepe: in caso di sconfitta Foley (Cactus Jack, ndr) dovrà porre fine alla sua carriera. La sfida è violentissima, con Foley che tira fuori il suo lato più violento schiantando più volte il campione contro la parete della gabbia, rompendola, e colpendolo ripetutamente con un bastone avvolto dal filo spinato. La reazione comunque arriva. ‘The Game’ fa volare Cactus Jack dalla parete della gabbia sul tavolo dei commentatori; Foley risale, ma viene ‘accolto’ dai colpi del bastone col filo spinato, ora passato nelle mani di Triple H. La sfida continua in cima alla gabbia e qui il momento epico: Foley prova a colpire ‘The Game’ col bastone che ora è incendiato, ma per tutta risposta viene proiettato in Back Body Drop e una parete della gabbia cede, con Cactus Jack che sprofonda nel ring, rompendolo. Foley a stento si muove ma prova a non darsi per vinto. E allora Triple H chiude i giochi col Pedegree vincendo e confermandosi campione. La carriera di Foley finisce qui. Non sarà esattamente così (sarà premiato entrando nel main event di Wrestlemania 2000 come ultimo desiderio e avrà altri stint in WWE, ndr), ma questa è un’altra storia.
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03) Wrestlemania XXVIII – The Undertaker v Triple H [special referee: Shawn Michaels]
Facciamo un passo indietro all’edizione precedente di Wrestlemania. Triple H non è riuscito a rompere la streak di Undertaker, ma è lui il vero vincitore morale del No Holds Barred match contro il ‘Deadman’, avendolo costretto a uscire in barella, nonostante fosse Taker il vincitore. Questo brucia e molto per il ‘Phenom’, che, come raramente accade, è lui a chiedere una rivincita. Non perché sconfitto l’ultima volta, ma perché vuole dominare. Ma tante cose sono cambiate. Triple H non lotta più stabilmente, ora è in giacca e cravatta, fa il general manager, promuove la WWE in giro per il mondo. ‘The Game’ rifiuta perfino dopo essere stato definito uomo interessato solo ai soldi o addirittura codardo. Ma Undertaker trova la chiave: accusa il ‘Cerebral Assassin’ di rifiutare perché sa di non riuscire laddove neanche il suo grande amico migliore di lui, Shawn Michaels, è riuscito, porre fine alla streak del ‘Deadman’ a Wrestlemania. Stavolta Triple H, colpito nell’orgoglio, accetta e annuncia che sarà la fine di un’epoca: ‘The End of an Era’. A poche settimane dalla sfida, il match si arricchisce di un altro particolare: Shawn Michaels, sconfitto e costretto al ritiro proprio contro Undertaker due anni prima, sarà l’arbitro speciale. La sfida è una perla. Uno dei match più belli della carriera di entrambi i protagonisti, nonché uno dei più belli di sempre di Wrestlemania. Prima il lottato, con qualche azione pericolosa e un po’ di sano wrestling, con Triple H che con una Powerbomb rovescia una Hell’s Gate. Poi si passa alle maniere forti: ‘The Game’ prima schianta il rivale contro i gradoni d’acciaio e poi prova ad annientarlo con varie sediate, costringendo Michaels ad accertarsi delle condizioni di Taker. Shawn è imparziale e per rispetto di Taker evita che Triple H possa colpirlo anche con lo Sledgehammer. Ma il ‘Deadman’ non apprezza e chiude ‘HBK’ nella Hell’s Gate, mettendo l’arbitro della contesa fuori causa. Taker chiude Triple H nella Hell’s Gate, il rivale cede, ma l’arbitro Shawn Michaels è ko. Ne arriva un altro: Taker stende Triple H con una Chokeslam, ma il conto è di due e preso dall’ira il ‘Phenom’ mette ko anche quest’altro arbitro. Ma si riprende Shawn Michaels, che si prende la sua rivincita. Taker prova la Tombstone, ma Triple H la evita e subito Shawn Michaels rifila una Sweet Chin Music al ‘Deadman’, seguita immediatamente dal Pedegree di ‘The Game’. La streak è finita? No. Undertaker esce dal conteggio al due. Incredibile. Shawn Michaels si mette all’angolo quasi impaurito e incredulo. Reazione di Taker, che chiude tutto con la Tombstone, ma non basta; Triple H non cede e ‘rilancia’, mettendo a segno un altro Pedegree. Ma ancora niente da fare. Undertaker, però, riprende le redini del match: calpesta la mano con cui il rivale sta per afferrare lo Sledgehammer e lo colpisce varie volte sia con lo Sledgehammer stesso sia con una sedia. Infine ecco al Tombstone decisiva. La streak di Undertaker resiste, ma che match. Davvero la fine di un’era, testimoniata dall’abbraccio collettivo dei tre protagonisti a fine incontro. Iconico.
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02) King of the Ring 1998 – The Undertaker v Mankind
Mick Foley torna a interpretare il personaggio di Mankind e torna ad allearsi, come nel 1996, con Paul Bearer, storico manager di Undertaker e ora padre e manager di Kane, il fratellastro del ‘Deadman’. Mankind e Kane attaccano The Undertaker e Stone Cold Steve Austin. La faida esplode e si divide, con Kane che sfida Austin, mentre Mankind passa all’attacco del ‘Phenom’. La sfida è violentissima e regala due spot epici. Fin dalle prime battute il match si combatte non dentro la gabbia, ma in cima e qui il primo grandioso momento. Undertaker lancia Mankind dalla cima contro il tavolo dei commentatori. Foley è ‘fuori uso’ e viene portato via in barella e col collare. Sembra finita, ma Mankind si rialza, si toglie la maschera e torna in cima alla gabbia. Qui l’altro spot sensazionale. Undertaker mette a segno una Chokeslam, ma una parete della struttura cede e Mankind vola ancora, stavolta nel ring. Vari arbitri e Terry Funk provano a interrompere il match, ma Taker li butta via. Mankind dopo un po’ si rialza e la sfida prosegue nel ring. Foley reagisce a vari colpi subiti contro i gradoni d’acciaio e colpisce Taker con un Piledriver su una sedia e poi con un Legdrop sempre su una sedia. Non basta e allora lo chiude nella Mandible Clow. Ma il ‘Deadman’ non cede e schianta Mankind di schiena su delle puntine posizionate da questi sul ring. Poi lo rifà, stavolta con una Chokeslam e infine chiude tutto con la Tombstone. Il match è uno dei più brutali della storia della WWF/WWE e Foley riportò numerosi infortuni, dovuti principalmente ai due voli pazzeschi subiti.
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01) Bad Blood: In Your House 1997 – The Undertaker v Shawn Michaels
Il meglio del meglio del meglio. Un incontro epico, eccezionale, emozionante, sorprendente, senza un attimo di tregua. E chi poteva regalarci tutto questo se non due artisti come Shawn Michaels e The Undertaker? La storia inizia a Summerslam, dove ‘HBK’ è arbitro speciale del match dove The Undertaker mette in palio il titolo WWF contro Bret ‘Hitman’ Hart. Durante il match Shawn prova a far perdere il rivale storico, Bret Hart, ma per errore rifila una sediata al ‘Deadman’, regalando di fatto la vittoria al nemico di sempre. Taker ovviamente non la prende bene e dà il via alla sua faida con Shawn Michaels. Dopo un no contest a Ground Zero e vari attacchi, la resa dei conti viene decisa per Badd Blood. Shawn Michaels, che intanto è diventato campione europeo (titolo oggi non più esistente), e The Undertaker si sfideranno in un incontro per decretare lo sfidante ufficiale al titolo WWF e lo faranno nel primo storico Hell in a Cell match della storia. Pronti-via, si spengono le luci e Undertaker è già nel ring alle spalle di Shawn Michaels. ‘HBK’ è sorpreso e sulle prime subisce la veemenza e la potenza del ‘Deadman’. Taker fa largo uso dei gradoni d’acciaio e spesso lancia il rivale contro la parete della gabbia. Shawn reagisce e con qualche volo dei suoi mette in difficoltà il rivale. Quindi anche sediate, Flying Elbow e la classica Sweet Chin Music: ma non basta. La sfida si sposta fuori dalla gabbia e qui torna al comando Taker, che porta il rivale a combattere fino in cima alla gabbia, per poi lanciarlo da lì sul tavolo dei commentatori con un volo incredibile. Shawn Michaels è una maschera di sangue e il massacro prosegue nel ring a suon di sediate. Il becchino si prepara a chiuderla, ma le luci si spengono e dal titantron arriva qualcuno. Ad accompagnarlo è lo storico manager di Taker, Paul Bearer. E’ un tizio mascherato, vestito di rosso, grosso. Ma chi è? Entra nella gabbia rompendo la porta. Nessuno sa chi sia, ma Undertaker sembra conoscerlo. Qualche settimana dopo si scoprirà l’identità: è Kane, il fratellastro di Undertaker, sopravvissuto a un incendio anni fa, appiccato proprio dal ‘Deadman’. Kane sorprende suo fratello e gli rifila una Tombstone devastante. Poi mette il braccio di uno stremato ‘HBK’ sul corpo di Undertaker e se ne va. L’arbitro fa partire il conteggio e Shawn Michaels, che non ha neanche le forze per esultare, vince un match pazzesco. ‘HBK’ diventa lo sfidante ufficiale al titolo WWF per le Survivor Series in quella che sarà la notte dello Screwjob di Montreal, ma questa è un’altra storia.