Soffia l’aria del vento del cambiamento in WWE; un vento che soffierà molto presto, già da ottobre. Torniamo con “Il Punto”, dopo mesi di latitanza dovuti a motivi personali e lavorativi. E lo facciamo parlando di ciò che sta per accadere. Ancora poche settimane e molte cose cambieranno: Raw rimarrà esclusiva del lunedì notte per l’emittente USA Network, che però perderà SmackDown, che passerà su Fox e al venerdì notte. Ma ci sarà anche la novità, e questa già dalla prossima settimana, di NXT, che non sarà più registrato ma sarà live il mercoledì notte e che non sarà più un prodotto del solo WWE Network, ma passerà in tv su USA Network per contrastare la rivale AEW che manderà in onda i suoi show il mercoledì sulla TNT.. Insomma, cerchiamo di capirci qualcosa in più.
Lo Shake Up classico del post-Wrestlemania è stato abbastanza inutile, diciamoci la verità. Passaggi di roster cambiati nel giro di pochi giorni (ricordate Andrade che passa da SmackDown a Raw per tornare a SmackDown dopo una settimana? ndr). Ma soprattutto la boiata della ‘wild card rule’. Praticamente l’annullamento del brand split. Ogni settimana quattro atleti di SmackDown potevano passare a Raw per una notte e viceversa. Poi si è scoperto che potevano anche essere più di quattro e che i tag team valevano per uno. Ma non si è raggiunto quello che era il vero obiettivo della WCR, ossia aumentare gli ascolti. Quelli sono aumentati solo quando le storie hanno finalmente iniziato a farsi più interessanti. A dimostrazione che non sono, o almeno non sempre, i singoli a fare la differenza, ma i contenuti.
La ‘wild card rule’ ha portato solo confusione. In questi mesi abbiamo visto faide incrociate come quella di Kofi Kingston contro Samoa Joe o, ancora adesso, quella di Shinsuke Nakamura contro The Miz. Ma anche in termini di racconto. Che senso ha spostare a SmackDown Roman Reigns, per rilanciarlo come nuovo volto del brand e della WWE, se poi lo si faceva ancora comparire a Raw. E questo è accaduto finché non si è chiusa la faida con Drew McIntyre. Ora sembra che finalmente abbiano capito che se è stato draftato a SmackDown è giusto che rimanga lì.
Ma soprattutto, al di là di Reigns, sembra che la compagnia abbia capito che questa stravagante regola non serve a niente. Così ha iniziato col limitare le presenze di membri di un roster all’interno di show diversi da quelli di appartenenza. E ora gira voce, autorevole ma non confermata, che da ottobre ci sarà un nuovo Draft, che mescolerà definitivamente le carte e porrà fine alla WCR. Il motivo è presto detto. Sia USA Network per Raw, che Fox per SmackDown, vogliono l’esclusiva su alcuni atleti e quindi la WWE dovrà calibrare i due roster equilibrandoli a seconda delle richieste e soprattutto rendendoli unici. Si diceva sul web che ci sarebbe stata una quota di atleti “libera”, cioè che avrebbe potuto lavorare sia in un brand che in un altro. Ma questo è ancora da confermare. La vera novità sembrerebbe riguardare NXT.
Il brand di sviluppo, infatti, sarà oggetto forse di una vera rivoluzione. Finora è stato il fiore all’occhiello della compagnia. Un prodotto per i veri amanti del genere perché incentrato sul lottato. Buonissime anche le storie, per carità. Il feud tra Johnny Gargano e Tommaso Ciampa di un anno fa ne è un magnifico esempio. Ma proprio prendendo ad esempio questa faida si nota che alla grandissima storia si sono affiancati ben tre match iconici. Lottato al centro. Ma questo era possibile fino a ieri perché il WWE Network non è per tutti. Il passaggio alla tv generalista comporta un’inevitabile maggiore attenzione alle storie e soprattutto a una maggiore “banalizzazione” delle storie, per renderle accessibili anche alle famiglie. Per alcuni potrebbe essere il completamento del prodotto, per altri la sua fine e il suo definitivo snaturamento. Lo scopriremo presto. Intanto sappiamo che, dopo alcuni ritorni dal main roster (i Breezango e Killian Dain, ndr), avremo presto nuove dipartite. Infatti il nuovo draft di ottobre dovrebbe quasi certamente riguardare anche atleti di NXT, richiesti magari da Fox per SmackDown più che da USA Network, che avendo acquisito lo show giallo non ha esigenza di spostare qualcuno a Raw.
Molte cose stanno per cambiare e, a giudicare dagli ultimi mesi che sembrano aver ridato una nuova linfa al prodotto WWE, probabilmente non è tutto così male.