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Ecco il momento del consueto pagellone. L’evento in Arabia, la pessima costruzione e una card abbastanza debole. C’erano tutti gli ingredienti per un ppv scialbo. E invece la WWE non ha deluso. Sarà che non c’era molto hype, ma il fatto che lo show sia stato migliore del previsto rende il tutto molto positivo. Pochi incontri, invece dei soliti 10 e oltre. Storytelling buono e pochissimi match sotto la sufficienza. Picchi nell’opener e nel finale, ma il meglio lo riservano il secondo e il penultimo incontro. Show sicuramente positivo

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1) per il WWE Raw Women’s Championship: Becky Lynch (c) v Lacey Evans – Partenza buonissima. Becky e Lacey regalano alla platea un match solido, che parte lento, ma che poi decolla, pur senza clamori. Rispetto a quanto visto a Money in the Bank, stavolta abbiamo visto un incontro di buona fattura. Il finale veramente bello, con l’irlandese che tira fuori tutta la sua grinta, che l’ha contraddistinta finora. Bene. – voto: 6+

2) The New Day v Kevin Owens/Sami Zayn – Uno dei match migliori, se non proprio il migliore, della serata. Grande partenza con i due Superkick in rapida successione di Owens e con i due canadesi che sembrano andare vicinissimi alla vittoria rapida. L’andamento dell’incontro riesce comunque a evitare la chiusura-lampo. Ed è un bene, perché i quattro atleti ci regalano un match intenso e incerto, dove a più riprese non si riesce a capire chi possa spuntarla. Vincono Kevin e Sami, che accrescono il loro status, soprattutto Owens, autore del pin decisivo. – voto: 7,5

3) per il WWE United States Championship: Samoa Joe (c) v Ricochet – Positivo, ma non eccezionale. Bello e giusto far vincere Ricochet, anche se il regno di Joe non era affatto stato male. Scrittura prevedibile, con Samoa Joe che domina grazie alla sua stazza e il ‘One and Only’ che si difende al meglio grazie al suo atletismo. Incontro sufficiente, ma non di più. – voto: 6

4) per il WWE SD Tag Team Championship: Daniel Bryan/Rowan (c) v Heavy Machinery – Forse l’unica vera nota stonata della serata. Match che, a parte per qualche piacevole siparietto comedy degli sfidanti, regala poco quanto nulla. Non è stato un match esaltante e l’impressione è che tutti abbiano fatto solo il compitino. Senza mordente. – voto: 5-

5) per il WWE SD Women’s Championship: Bayley (c) v Alexa Bliss – Senza eccedere, ma il livello torna ad alzarsi con la sfida tra Bayley e Alexa Bliss. Entrambe mostrano le loro buone capacità atletiche. La ‘Goddess’ riesce a far vedere che, nonostante un impegno col ‘contagocce’ in questo 2019, sa il fatto suo. Bayley dimostra di avere qualità e accresce il suo status. Il match non regala particolari sussulti, se non nel finale, ma non annoia. Finale un po’ telefonato, ma sostanzialmente va bene così. – voto: 6

6) Roman Reigns v Drew McIntyre – Ritmi non elevati, ma match solido e buonissimo. I due sono riusciti a fare molto meglio rispetto alla sfida di Wrestlemania. Davvero molto bella la sequenza finale, con l’interferenza di Shane McMahon e Roman che riesce a trascinare col suo mix di resistenza e contrattacco. Finale che forse continua a penalizzare lo status di uno di grande potenzialità come McIntyre. Ma Roman difficilmente avrebbe perso ancora. Match positivo. Non da ricordare negli annali, ma certamente positivo. – voto: 7

7) Steel Cage match per il WWE Championship: Kofi Kingston (c) v Dolph Ziggler – Se la gioca col match di coppia tra New Day e Owens/Zayn per essere il match della serata. Tema dell’incontro centrato, con la gabbia che diventa la protagonista. Viene utilizzata per scavalcarla, per uscirne e anche come arma, con i due che a turno lanciano il rivale contro la parete d’acciaio che circonda il ring. Assolutamente un ottimo incontro. Spettacolari le trame di Ziggler, che più volte trasforma le manovre di Kofi in sottomissioni in suo favore. Bello il momento in cui lo ‘Show-Off’ va a segno con un Superkick, ma lo fa a ridosso della porta e per poco Kofi non finisce fuori. E poi originale e bello il finale. Kofi che in volo, in mezzo alle corde, anticipa Dolph nell’uscita dalla gabbia. Ziggler beffato per pochissimo. Grande incontro. – voto: 7+

8) per il WWE Universal Championship (special referee: Lacey Evans): Seth Rollins (c) v Baron Corbin – Main event buono. Sorprende tutti la scelta di Lacey Evans come arbitro speciale. Ne viene fuori un incontro che, in termini di narrativa, è scontato. Prevedibile un Corbin d’assalto sulle prime; prevedibile una reazione di Rollins, che finisce per dominare; prevedibile una Lacey Evans ostile e parziale nella sua conduzione della sfida. Abbastanza prevedibile anche l’intervento di Becky Lynch in aiuto del suo fidanzato. Ma in tutta questa prevedibilità rimane un dato di fatto: il match non annoia, si fa guardare e si avvale del segmento Lacey-Seth che è una piccola chicca di interpretazione nel wrestling. Non sarà eccezionale, ma non è stato un brutto main event. – voto: 6,5

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Come detto in apertura, sarà per il basso hype, ma questo evento non è assolutamente stato negativo. Se li si guarda bene i match andati in scena non sono nulla di straordinario, ma la media generale rimane costante sopra la sufficienza. Un po’ sottotono la fase centrale, ma l’avvio e il finale fanno da traino per la riuscita dell’evento. WWE che dimostra di lavorare male nella costruzione delle storie, ma che negli special event, a differenza del recente passato, raramente delude (evento in Arabia a parte, ndr). New Day protagonista della serata sia quando perde (nel match di coppia contro Owens e Zayn, ndr) sia quando vince (nello steel cage match di Kofi contro Ziggler, ndr). Bella la scena di Seth Rollins e Becky Lynch uniti e vincenti a fine serata. Bell’evento, che lascia ben sperare per il futuro, pur senza gridare al miracolo. – voto: 6,5

Di Mario Grasso

giornalista pubblicista, laureato in Giurisprudenza e potenziale avvocato. Da sempre appassionato di wrestling. Tra i suoi miti 4 nomi si tutti: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome