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Bret Hart v Stone Cold Steve Austin
Submission match – WRESTLEMANIA 13

La storia

Bret Hart contro Stone Cold Steve Austin di Wrestlemania 13. Uno dei momenti più epici della storia di questo evento. Ma come si è arrivati a questo? E’ il 1997 e va in scena la classica Royal Rumble. Durante la rissa reale un gran bel duello che va in scena è quello tra il ‘Rattlesnake’, atleta emergente e tifatissimo, e l’ ‘Excellence of Execution’. I due sono in faida e già si sono sfidati in un grandissimo incontro alle ultime Survivor Series. Ma non sembra finita. A un tratto del match Bret riesce a eliminare Austin, ma nessun arbitro vede. Così Stone Cold rientra ed elimina per ultimo proprio ‘Hitman’. Stone Cold Steve Austin vince la Royal Rumble e diventa lo sfidante ufficiale al titolo WWF. Ma le irregolarità vengono subito fatte notare, così Bret Hart viene nominato la sera successiva sfidante ufficiale al titolo WWF al posto di Stone Cold. Sembra profilarsi una rivincita dell’epica sfida dell’anno prima contro Shawn Michaels, stavolta a ruoli invertiti. Ma la storia va diversamente. Michaels si infortuna e rende vacante il titolo, che viene messo in palio a IYH 13 in un match a quattro con coinvolti proprio Bret Hart e Stone Cold, oltre a The Undertaker e Vader. Vince Bret, che diventa campione WWF. Ma il suo regno dura appena un giorno. La sera successiva viene sfidato a Raw da Sycho Sid e il match viene vinto proprio da quest’ultimo grazie a una decisiva interferenza di Stone Cold. Bret decide di mettere da parte le sue mire titolate e di chiudere una volta per tutte con Austin. Così lo sfida a Wrestlemania in un Submission match, dove è quindi possibile vincere solo sottomettendo l’avversario, portandolo allo sfinimento. Austin accetta. Viene anche annunciato che arbitro speciale della contesa sarà l’ex stella della UFC (principale promotion di MMA, ndr), Ken Shamrock. 

Il match

La sfida arriva. Stone Cold Steve Austin, l’astro nascente e vincitore della Royal Rumble, sfida l’affermato e amato Bret Hart e lo sfida sul suo terreno: la sottomissione. Inizia il Submission match tra i due. Si parte e subito Austin la butta sulla rissa con un takedown selvaggio. Bret risponde colpo su colpo. Segue una lunga battaglia fuori dal ring, che poi si sposta in mezzo al pubblico.

E’ battaglia senza esclusione di colpi e Ken Shamrock fatica a riportarli nel ring. Di tecnica e sottomissioni se ne vedono poche perché i due si alternano nella rissa da strada che hanno intrapreso. Poi finalmente si torna nel ring, dove sembra dominare Austin. Ma poi sale in cattedra l’ ‘Excellence of Execution’, che inizia a prendere il sopravvento, concentrandosi sulla gamba sinistra del ‘Rattlesnake’. Ma incredibilmente l’azione del canadese viene interrotta da un’improvvisa Stunner.

Dura poco però perché non esistono schienamenti e la manovra risolutiva di Stone Cold serve a poco. ‘Hitman’ torna all’attacco della gamba sinistra, arrivando a chiudere Austin in una tremenda e dolorosa Figure Four Leglock al paletto di sostegno al ring. Bret insiste sulla gamba sinistra e addirittura afferra una sedia, in cui incastra la gamba del rivale. Vuole lanciarsi sulla sedia in volo dalla terza corda, ma Austin si libera giusto in tempo e gli rifila una devastante sediata.

Inizia la vendetta del texano, che rifila varie sediate a Hart e poi riparte con l’attacco: Suplex, Flying Knee e una sottomissione al braccio. Quindi chiude il rivale in una Boston Crab. Bret si libera e allora Stone Cold prova a chiuderlo nella sua stessa Sharpshooter, ma stavolta Hart lo scaccia via. Riparte la rissa selvaggia fuori dal ring, con Bret che riesce a far sanguinare il rivale in modo copioso dalla fronte. Ora Bret insiste sulla faccia del ‘Rattlesnake’ con ripetute manovre che variano da pugni a Flying Knee. Poi ancora alla gambe e ancora Figure Four Leglock, ma Austin non cede.

Il texano a tratti non si regge ma abbozza una reazione che si fa sempre più convinta, fino a stendere Bret con un Superplex. Poi afferra dei fili della corrente e prova a strangolare il canadese, che però si libera colpendolo in pieno volto con la campanella della time keeper area. Quindi lo chiude nella Sharpshooter. Austin non vuole cedere ma soffre maledettamente per il dolore finché sviene. Bret Hart vince un match grandioso. Ma non finisce qui.

Dopo anni da beniamino assoluto arriva un clamoroso turn heel. Bret Hart prova a infierire su un tifatissimo Stone Cold e solo Ken Shamrock glielo impedisce mettendolo ko con un German Suplex e costringendolo ad allontanarsi. Bret se ne va insultando il pubblico, che già durante il match sembrava avergli voltato le spalle. Lo stesso pubblico che va in delirio quando Austin, ancora intontito, si rialza e rifila senza motivo una Stunner a un arbitro che si stava accertando delle sue condizioni.

Di Mario Grasso

giornalista pubblicista, laureato in Giurisprudenza e potenziale avvocato. Da sempre appassionato di wrestling. Tra i suoi miti 4 nomi si tutti: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome