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1-0 – Wrestlemania VII: The Undertaker batte Jimmy Snuka
Il primo capitolo della ‘streak’ del ‘Deadman’ è a Wrestlemania VII. Il suo impatto con il mondo dell’allora WWF è incredibile e Taker è tra le stelle emergenti più in vista. Un altro tassello importante arriva proprio alla prima apparizione allo ‘Showcase of Immortals’, dove batte un atleta esperto come Jimmy ‘Superfly’ Snuka. Il samoano viene letteralmente spazzato via in pochi minuti. La leggenda di Undertaker parte da qui.
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2-0 – Wrestlemania VIII: The Undertaker batte Jake ‘the Snake’ Roberts
Passa un anno ed ecco un’altra vittoria importante. Nel corso del 1991 Taker intraprende una faida con Ultimate Warrior, dove trova in Jake ‘the Snake’ Roberts un alleato. Il connubio tra i due, però, termina bruscamente a inizio 1992, quando il ‘Deadman’ viene attaccato da Roberts durante un episodio del ‘Funeral Parlour’. La vendetta è inevitabile e a Wrestlemania VIII i due vengono allo scontro. Non basta a Jake una buona prestazione; Undertaker è imbattibile e lo travolge.
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3-0 – Wrestlemania IX: The Undertaker batte Giant Gonzalez per squalifica
E’ forse il più brutto dei 21 capitoli della ‘streak’ di Undertaker a Wrestlemania, ma c’è e quindi ne parliamo. Durante la Royal Rumble del 1993, un Undertaker lanciato verso la vittoria, viene clamorosamente eliminato da un gigantesco atleta dalle movenze limitate e dal look discutibile. Si tratta di Giant Gonzalez. Questi mette in seria difficoltà il ‘Deadman’, arrivando a sfidarlo a Wrestlemania IX. Qui Taker tiene testa al rivale, che ricorre all’uso di un panno imbevuto di cloroformio, passatogli da Henry Wippelman, per mettere fuori causa il becchino. Vittoria per Taker per squalifica. A fine match però il ‘Deadman’ torna dal backstage e allontana Giant Gonzalez. La faida proseguirà fino a Summerslam, dove Taker sconfiggerà il gigante una volta per tutte.
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4-0 – Wrestlemania XI: The Undertaker batte King Kong Bundy
Dopo lo stop forzato a Wrestlemania X per infortunio, Undertaker torna allo ‘Showcase of Immortals’ e lo fa perché il Million Dollar Team di Ted DiBiase l’ha privato dell’urna in cui ci sarebbero le ceneri che danno forza al ‘Deadman’. A operare il furto è stato King Kong Bundy, commissionato da DiBiase. Inevitabile la sfida a Wrestlemania XI, dove Undertaker riesce comunque a imporsi, anche se non riconquista l’urna, che viene rubata da Kama, un altro membro del Million Dollar Team. Col gruppo di DiBiase, il ‘Deadman’ avrà altri scontri fino a Summerslam, tutti chiusi positivamente e con il recupero definitivo dell’urna.
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5-0 – Wrestlemania XII: The Undertaker batte Diesel
Il quinto capitolo della ‘streak’ vede un avversario di livello per Taker. Il ‘Deadman’, infatti, intraprende un feud con Diesel, che ha trascorso quasi un intero anno (quello precedente, ndr) da campione WWF. La faida è tutta impostata su mind games con Taker che è intento a preparare bare che devono ospitare il corpo del suo rivale. Match buono, con un Diesel che offre una valida prestazione, ma che soccombe dinanzi alle azioni del ‘Deadman’.
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6-0 – Wrestlemania 13: The Undertaker batte Sycho Sid (c) in un No Disqualification match e diventa WWF Champion
Con la sesta vittoria sale il livello. Non tanto per qualità di incontro, ma per importanza. Infatti, per la prima volta in carriera, The Undertaker finisce nel main event dello ‘Showcase of Immortals’. A Wrestlemania 13 il ‘Deadman’ sfida Sycho Sid per il titolo WWF, detenuto proprio da Sid. Alla sfida si arriva in modo diverso dal solito. La title shot della Rumble di Stone Cold Steve Austin viene annullata per irregolarità. In un match a quattro, dove prende parte anche Undertaker, il titolo WWF lo vince Bret Hart, che però lo perde la sera dopo contro Sid a causa delle interferenze di Austin. Con il vincitore vero e quello morale della Rumble, ossia Stone Cold e Bret, impegnati nel loro feud, la scelta sullo sfidante per il titolo WWF ricade su colui che è stato l’ultimo (o sarebbe meglio dire penultimo, ndr) eliminato della Royal Rumble, ossia The Undertaker. La sfida è un No Disqualification match e questo aspetto la caratterizza. Bret Hart, fresco di vittoria su Stone Cold, irrompe sul ring nel pre-match, provocando entrambi, ma venendo attaccato e messo ko da Sid. Ma poi si prende la rivincita e attacca il campione, favorendo la finalizzazione di Undertaker. Il ‘Deadman’ vince ancora e stavolta sale sul tetto del mondo: è campione WWF.
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7-0 – Wrestlemania XIV: The Undertaker batte Kane
Spettacolare la ‘Road to Wreslemania’ del 1998 per Undertaker. Il suo ex manager Paul Berarer nomina spesso il nome del suo fratellastro Kane, che sarebbe sopravvissuto a un incendio provocato dallo stesso Taker nella sua vecchia casa, e che ora cerca vendetta. Kane compare a sorpresa durante il primo storico Hell in a Cell match tra Undertaker e Shawn Michaels a Badd Blood, attaccando il fratellastro incredulo e favorendo il successo di ‘HBK’. Nei mesi seguenti Undertaker si rifiuta di attaccare il fratello, che invece continua nella sua vendetta. Inevitabile lo scontro a Wrestlemania XIV. Gran bel match, dove per la prima volta Undertaker deve penare davvero per averla vinta. Ben tre saranno le Tombstone che serviranno per ottenere il successo. Ma ancora una volta è vittoria.
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8-0 – Wrestlemania XV: The Undertaker batte Big Boss Man in un Hell in a Cell match
Per Wrestlemania XV Undertaker lotta in un match che è la sua specialità: l’Hell in a Cell. Il ‘Deadman’ interpreta un personaggio ancor più oscuro e demoniaco, come leader di una setta pseudo-satanica, ossia il ‘Ministry of Darkness’. Questa setta entra in collisione con la Corporation di Mr McMahon. Il chairman della WWF allora gli manda contro i suoi scagnozzi. Uno di questi è Big Boss Man, la guardia personale della McMahon Family. Ma non c’è praticamente mai storia. Taker vince facile e a fine incontro rende onore alla sua natura sadica, impiccando il rivale sconfitto.
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9-0 – Wrestlemania X-Seven: The Undertaker batte Triple H
Dopo l’assenza per infortunio di Wrestlemania 2000, Undertaker torna allo ‘Showcase of Immortals’ a Wrestlemania X-Seven. Ma è una versione completamente nuova. Via le storiche vesti oscure e cupe, ora è un biker tamarro e pronto allo scontro, l’ ‘American Badass’. La storia del suo match contro Triple H al ‘Grandaddy of them All’ parte da lontano. Nel 1999 Undertaker viene licenziato da McMahon dopo essersi rifiutato di sfidare il suo rampollo Triple H in un Casket match. Ma a metà 2000, Undertaker nella sua nuova versione ritorna e attacca proprio ‘The Game’ e i suoi scagnozzi, durante un incontro tra Triple H e The Rock. Quindi interrompe, qualche mese dopo, un promo dello stesso Triple H, che si vantava di aver battuto chiunque. Taker gli fa notare di non aver mai battuto lui e iniziano una serie di attacchi reciproci. Si arriva allo scontro finale, che ufficialmente è un uno contro uno, ma che di fatto prende le sembianze dello Street Fight match per via degli spot molto cruenti e del combattimento che a lunghi tratti si estende fuori dal ring. A trionfare è comunque ancora una volta Undertaker, ma al termine di un incontro molto intenso e incerto.
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10-0 – Wrestlemania X8: The Undertaker batte Ric Flair in un No Disqualification match
Il decimo sigillo arriva a Wrestlemania X8 e la vittima è una leggenda del wrestling: Ric Flair. Tutto nasce quando durante un match tra The Undertaker e The Rock, il ‘Nature Boy’, divenuto co-proprietario della WWE, impedisce al ‘Big Evil’ di colpire Rock con il tubo d’acciaio della sua moto. Undertaker non la prende bene, anche perché perde quell’incontro. Così sfida più volte Flair a un match tra loro, ma Ric rifiuta sempre. Finché non cede alle provocazioni, quando Taker attacca violentemente sia l’amico storico Arn Anderson sia il figlio David Flair. Ric allora accetta la sfida, che sarà un No Disqualification match. Incontro molto bello, dove Flair tira fuori alla sua età di 53 anni una prestazione di tutto rispetto. Undertaker fa la sua parte. Match intenso, dove l’ ‘American Badass’ trionfa e mostra le dita di entrambe le mani a fine incontro, a simboleggiare le dieci vittorie nel principale evento di wrestling. Nessuno come lui. Ma la sua streak è ancora lunga. Molto lunga.
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11-0 – Wrestlemania XIX: The Undertaker batte Big Show/A-Train in un 2-on-1 Handicap match
La rivalità tra Undertaker e Big Show nasce a inizio 2003, quando il gigante prova a infortunare The Undertaker. Ma l’ ‘American Badass’ torna alla Royal Rumble e si vendica eliminando Show e arrivando fino alla fine, venendo eliminato per ultimo. Altro punto in favore di Taker a No Way Out, dove batte Big Show uno contro uno; ma il ‘World’s Largest Athlete’ trova un alleato in A-Train. I due attaccano Taker, che riesce a trovare un alleato nell’emergente Nathan Jones. A Wrestlemania XIX dovrebbe andare in scena un tag team match tra le due coppie. Dovrebbe. Infatti in avvio di show, Nathan viene attaccato da Show ed A-Train, che insieme vanno a sfidare il solo Undertaker in un Handicap match. Grazie al decisivo intervento nel finale proprio di Nathan Jones, però, Undertaker ha la meglio, realizzando il pin decisivo su A-Train e portando a 11 i suoi successi.
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12-0 – Wrestlemania XX: The Undertaker batte Kane
Per la prima volta, Undertaker sfida a Wrestlemania un rivale già affrontato in passato, suo fratello Kane. La rivalità riaffiora dopo anni di ‘pace’ a causa del fatto che la ‘Big Red Machine’ qualche mese prima ha seppellito vivo Undertaker durante un match tra questi e Mr McMahon. Taker rimane fuori dalle scene per qualche mese, ma poi torna con vari mind games che fanno andare fuori di testa Kane, invitato a presentarsi a Wrestlemania XX. Kane qui si ritrova davanti a suo fratello, che è tornato a vestire i panni del ‘Deadman’. Prova a sconfiggerlo, ma Undertaker è tornato più forte di prima. Match quasi a senso unico. L’uomo della morte è tornato: e sono 12.
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13-0 – Wrestlemania 21: The Undertaker batte Randy Orton
A mettere il bastone tra le ruote di Undertaker nel 2005 è un giovane talento, ossia Randy Orton. Randy, che è emerso nella Evolution, è stato il più giovane campione mondiale di sempre e ha la fama di ‘Legend Killer’, avendo sconfitto molti atleti importanti nel business. Randy si spinge oltre, dicendo di essere pronto a mettere fine alla ‘streak’ di Undertaker. Nella faida si avvale anche dell’aiuto di suo padre Bob Orton. A Wrestlemania 21 ne viene fuori un bel match, dove Orton piazza una delle RKO più belle della sua carriera. Ma non basta. Troppo forte il ‘Deadman’, che alla fine lo batte e mantiene intatta la sua ‘streak’. Randy si prenderà la sua rivincita qualche mese dopo a Summerslam, prima di capitolare ancora.
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14-0 – Wrestlemania 22: The Undertaker batte Mark Henry in un Casket match
Il quattordicesimo successo di Undertaker arriva in una specialità della casa: il Casket match. Il 2006 parte con un atleta in grande spolvero: il grosso Mark Henry. Il ‘World’s Strongest Man’ si fa notare per infortunare il campione mondiale Batista e per mettere spesso il bastone fra le ruote a Kurt Angle. Ma l’ ‘Olympic Hero’ riesce sempre a spuntarla: elimina per ultimo proprio Henry durante la Battle Royal per la riassegnazione del titolo e poi lo batte nel match titolato tra i due alla Royal Rumble. Sì, ma Undertaker cosa c’entra? Eccolo spiegato. A No Way Out il ‘Deadman’ è lo sfidante ufficiale al titolo mondiale pesi massimi di Angle. L’incontro, bellissimo, lo vince Kurt, ma Taker ci riprova qualche sera dopo a SmackDown. Qui vince solo per squalifica a causa dell’interferenza di Mark Henry, che non gradisce la presenza di Taker nel giro titolato. L’attacco rimane impresso nella mente del ‘Deadman’, che lancia la sua sfida: a Wrestlemania 22 in un Casket match. Sfida di buona intensità, dove Mark riesce anche a mettere Taker nella bara, ma non a rinchiuderlo, così Taker lo ributta dentro e va a vincere il match. Il suo quattordicesimo a Wrestlemania.
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15-0 – Wrestlemania 23: The Undertaker batte Batista (c) e diventa World Heavyewight Champion
Dopo un grandissimo ed epico finale, The Undertaker per la prima e unica volta in carriera vince la Royal Rumble. Ora ha diritto a scegliere chi sfidare a Wrestlemania 23: Batista per il titolo mondiale pesi massimi o John Cena per il titolo WWE. La scelta ricade su ‘The Animal’, con cui inizia un feud molto duro. Ad aggravare le cose ci si mette anche la WWE, che a No Way Out indice un match a coppie dove coloro che si sfideranno per i due massimi titoli della compagnia devono fare squadra. Così Undertaker e Batista insieme sfidano John Cena e Shawn Michaels. Il ‘Deadman’ e ‘The Animal’ non legano e una Spinebuster di Batista causa la sconfitta con Taker che subisce il pin decisivo. La vendetta però è dietro l’angolo. A Wrestlemania 23 arriva finalmente lo scontro tra i due, che è davvero bellissimo. Incontro stupendo, dove alla fine trionfa Undertaker, che diventa campione mondiale pesi massimi.
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16-0 – Wrestlemania XXIV: The Undertaker batte Edge (c) e diventa World Heavyweight Champion
A distanza di 11 edizioni da quella che era stata la sua unica volta nel main event, Undertaker torna a chiudere lo ‘Showcase of Immortals’ e lo fa ancora una volta da sfidante per il titolo mondiale pesi massimi. Con la faida per il titolo WWE avviata, rimane da decretare lo sfidante di Edge per il titolo mondiale pesi massimi. Undertaker si guadagna questa occasione vincendo un Elimination Chamber a No Way Out, eliminando per ultimo con un grandissimo finale, nientemeno che Batista. Durante il feud il ‘Deadman’ spesso si ritrova a fronteggiare anche le ingiustizie e gli attacchi della general manager Vickie Guerrero, fidanzata di Edge, e quelli degli Edgheads, gli scagnozzi della ‘Rated-R Superstar’. Ma a Wrestlemania è sfida vera. A nulla servono le interferenze degli Edgeheads. Si capisce fin da subito che il campione deve farcela con le sue forze. E in uno dei main event di Wrestlemania più belli di sempre, il canadese va vicino all’impresa. Ma quando sembra fatta, dopo una Spear devastante subita, Undertaker tira fuori dal cilindro la mossa che non ti aspetti. Edge va per schienarlo, ma il ‘Deadman’ lo blocca nella Hell’s Gate e lo fa cedere. Undertaker porta la streak sul 16-0 ed è nuovo campione mondiale pesi massimi. La faida con Edge proseguirà con altri picchi clamorosi, fino al grandissimo epilogo di Summerslam.
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17-0 – Wrestlemania XXV: The Undertaker batte Shawn Michaels
La venticinquesima edizione di Wrestlemania si arricchisce di un match tra due autentiche leggende come Undertaker e Shawn Michaels, che tornano dopo anni a scontrarsi in un match uno contro uno. ‘HBK’ si fa avanti quando JBL, sconfitto poche sere prima a No Way Out, si fa a sua volta avanti per sfidare il ‘Deadman’ e porre fine alla sua ‘streak’ di Wrestlemania. Michaels trova anche in Vladimir Kozlov un rivale, ma riesce a battere sia Kozlov che JBL, guadagnandosi la sfida contro il ‘Phenom’. Inizia un feud fatto di mind games da parte di Taker e di colpi alle spalle da parte di Michaels. A Wrestlemania la resa dei conti in mezz’ora di autentico spettacolo. Probabilmente il match più bello della storia di Wrestlemania e forse di tutta la storia della WWE. Uno spettacolo incredibile tra due personaggi iconici. Michaels arriva a un passo dalla vittoria dopo un match equilibrato. Ma alla fine un suo Moonsault viene intercettato e Taker lo sfonda con la sua Tombstone, portando a quota 17 i suoi successi e la sua streak. Ma che spettacolo. Un match che andrebbe rivisto almeno 100 volte e forse non basterebbero per apprezzarlo.
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18-0 – Wrestlemania XXVI: The Undertaker batte Shawn Michaels in un No Disqualification No Countout Streak v Career match
La sconfitta dell’anno precedente, con onore e dopo un grande match, rimane un cruccio per Shawn Michaels, che chiede a gran voce una rivincita a The Undertaker, che intanto è campione del mondo pesi massimi. Il ‘Deadman’, però, si rifiuta e Shawn è costretto a cercare la sfida per altre strade. Sfodera una prestazione incredibile alla Royal Rumble, ma non riesce a conquistare la title shot perché eliminato sul più bello. Lo ‘Show-Stopper’ non ragiona più: per una distrazione perde i titoli di coppia col suo amico Triple H, aggredisce arbitri, va di matto e inizia a dire che la sua carriera non ha senso se non batterà Undertaker a Wrestlemania. E intanto il ‘Deadman’ continua a non calcolarselo. Ma Shawn sa cosa fare: a Elimination Chamber irrompe nella ‘camera’ nelle battute finali e attacca Taker, consegnando di fatto il titolo mondiale nelle mani di un incredulo Chris Jericho. A questo punto Undertaker accetta la sfida, ma fissa le condizioni. Sarà un match senza squalifiche e senza countout e Shawn Michaels metterà in palio la sua carriera: ‘HBK’ accetta. I due, che stavolta lottano nel main event della serata, riescono quasi a ripetere l’incredibile spettacolo dell’anno precedente. Sfida incredibile, dove ancora una volta Michaels regala una prestazione da urlo, che si accompagna all’incredibile prova anche del ‘Phenom’. Finale bellissimo con Shawn stremato che con le ultime forze a disposizione schiaffeggia Undertaker, che quasi voleva risparmiarlo, ma che, davanti a questa provocazione, gli rifila la Tombstone che mette fine alla carriera di ‘HBK’. Comunque a fine match il ‘Deadman’ rende omaggio al rivale, lasciandogli la standing ovation.
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19-0 – Wrestlemania XXVII: The Undertaker batte Triple H in un No Holds Barred match
Passa un anno e dopo una lunga assenza dalle scene, The Undertaker torna ad apparire. Ma il ‘Deadman’ non ha neanche il tempo di parlare a Raw, che sullo stage compare anche Triple H, che senza dire una parola indica il logo di Wrestlemania. Il messaggio è chiaro: vuole sfidare il ‘Phenom’, vuole rompere la sua streak e vuole vendicare l’amico Shawn Michaels, che un anno prima ha dovuto mettere la parola fine sulla sua carriera. La sfida viene arricchita da due elementi: la stipulazione che viene scelta, ossia un No Holds Barred match; l’arrivo proprio di Shawn Michaels, che saggiamente ricorda all’amico Triple H che Undertaker a Wrestlemania non può essere battuto. La sfida che va in scena è bellissima. Ruvida, intensa, cattiva, estrema. I due se le danno di santa ragione. Ma più volte sembra che il ‘Cerebral Assassin’ sia vicinissimo a rompere la streak. Come mai accaduto prima, The Undertaker è esanime al tappeto, distrutto dalle innumerevoli sediate che Triple H gli rifila. ‘The Game’ non riesce però a chiuderla e allora prova a far ricorso al suo inseparabile Sledgehammer, ma quando prova a usarlo, il ‘Deadman’, da terra, sfodera la sua arma segreta: la Hell’s Gate. Triple H viene intrappolato e non riesce a utilizzare lo Sledgehammer. Incredibile, ma ‘The Game’, pur vicinissimo alla vittoria, cede drasticamente. Vince ancora Undertaker, ma la vittoria morale è di Triple H. Infatti mentre lo sconfitto si rialza poco dopo aver ceduto alla sottomissione, il vincitore non si regge in piedi ed è costretto a essere trasportato nel backstage dalla security e dai medici. Vince Taker, ma nella storia della streak non era mai uscito così male da un suo incontro.
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20-0 – Wrestlemania XXVIII: The Undertaker batte Triple H in un Hell in a Cell match [special referee: Shawn Michaels]
‘End of an Era’: quattro parole che identificano molto più di un match. Il finale dell’anno precedente porta con sé degli strascichi. Triple H, ormai datosi al ruolo da dirigente, è comunque soddisfatto e si vanta di aver ridotto ai minimi termini Undertaker un anno prima. Così il ‘Deadman’, come raramente accaduto in carriera, invece di aspettare che qualcuno lo sfidasse, si fa avanti per una rivincita, sebbene sia stato lui a vincere un anno prima. L’onta della ‘vittoria morale’ di Triple H è troppo dura da digerire: Undertaker vuole vincere e distruggere ‘The Game’ una volta per tutte. Triple H sulle prime rifiuta, ma davanti a numerose provocazioni, che tirano ancora una volta in ballo l’amico Shawn Michaels, non può fare altro che accettare. Ma la stipulazione scelta è da favola: sarà un Hell in a Cell e Shawn Michaels sarà l’arbitro speciale. La presenza di queste tre incredibili star nello stesso ring deve segnare la fine di un’era. A Wrestlemania XXVIII va in scena uno dei più grandi capolavori mai concepiti nella storia della WWE. Match incredibile per violenza, intensità, equilibrio. Shawn Michaels che tiene a lunghi tratti fede al suo ruolo imparziale, ma che poi cede alla voglia di attaccare Taker e favorire l’amico Triple H, colpendo il ‘Deadman’ con una Sweet Chin Music seguita subito da un Pedegree del ‘Cerebral Assassin’. Ma Taker resiste e la sfida va avanti. Momenti spettacolari. Alla fine è ancora il ‘Deadman’ a spuntarla e a raggiungere il traguardo record delle 20 vittorie su 20 match disputati a Wrestlemania. Finale epico con i tre che insieme si abbracciano e si avviano verso il titantron, salutando il pubblico in estasi che li applaude. E’ davvero la fine di un’era: l’immagine che simboleggia il passato che se ne va.
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21-0 – Wrestlemania 29: The Undertaker batte CM Punk
Si cambia registro. Dopo la ‘carneficina’ della ‘End of an Era’ sembrava che Undertaker dovesse saltare la sua classica apparizione allo ‘Showcase of Immortals’. Ma non è così. Viene annunciato che il ‘Deadman’ ci sarà e così viene indetto un match per decretare il suo sfidante. A vincerlo è CM Punk, reduce da un regno da campione WWE tra i più lunghi e coinvolgenti dell’era moderna. Il ‘Best in the World’ si avvale dell’appoggio del suo manager Paul Heyman, che lo spinge anche ad atti coraggiosi, come impossessarsi dell’urna con le ceneri che danno forza a Taker, rubandola a Paul Berarer, lo storico manager di Undertaker, che proprio in quei giorni muore. Undertaker prova a riconquistarla, ma grazie anche a Heyman, Punk ha sempre la meglio e proclama al mondo che metterà fine alla streak del ‘Deadman’. Il match tra i due è bellissimo e intenso. CM Punk fa una grandissima figura, ma Undertaker è Undertaker e a Wrestlemania ha da sempre una marcia in più. Il ‘Deadman’ vince ancora. La streak arriva sul 21-0. Imbattibile!
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21-1 – Wrestlemania XXX: Brock Lesnar batte The Undertaker
Paul Heyman ci riprova. A un anno dal tentativo fallito con CM Punk, ‘the Advocate’ punta ancora la ‘streak’ di Undertaker e lo fa col suo pupillo storico: Brock Lesnar. ‘The Beast’ dopo anni è tornato in WWE e sta riguadagnando consensi nel WWE Universe. Eppure non avendo chance titolate si stizzisce e sembra ormai pronto a lasciare di nuovo la compagnia. Ma ecco che Undertaker si fa avanti e dice a Brock che prima di andarsene, dovrebbe provare a fare qualcosa che nessuno ha fatto: batterlo a Wrestlemania. Brock accetta e i due arrivano allo scontro. Il match in sé non è eccezionale. Tra Brock e Taker ce ne sono stati di più belli prima (tra il 2002 e il 2003) e dopo (vedi Hell in a Cell di quello stesso anno, ndr). Ma questo incontro è destinato a entrare nella storia. Dopo ben tre F5, Brock Lesnar riesce dove nessuno mai era riuscito. Batte The Undertaker a Wrestlemania. Lo shock è incredibile. Surreale è il silenzio della Mercedes-Benz Arena di New Orleans, che precede di qualche minuto la meritata ovazione per il ‘Deadman’. The ‘streak’ is over!
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Ovviamente la rottura della streak non rappresenta la fine delle apparizioni di Undertaker a Wrestlemania. Dopo di questa si segnalano altri quattro incontri, tre dei quali vinti. Vittoria al ritorno a Wrestlemania 31 su Bray Wyatt; altra vittoria in un gran bel Hell in a Cell contro Shane McMahon a Wrestlemania 32; sconfitta nel main event di Wrestlemania 33 contro Roman Reigns in un No Holds Barred match che sembrava dovesse segnare la fine della carriera del ‘Deadman’; vittoria in appena due minuti al ritorno sul ring a Wrestlemania 34 contro John Cena.