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Phoenix, Arizona

  • R-Truth batte Shinsuke Nakamura (c) e diventa WWE United States Champion
  • R-Truth (c) batte Rusev e rimane WWE United States Champion
  • Four Corners Tag Team Elimination match: The Usos [Jimmy Uso/Jey Uso] battono The Bar [Cesaro/Sheamus], The New Day [Big E/Kofi Kingston] e Heavy Machinery [Otis Dozovic/Tucker Knight] e diventano #1 contenders per il WWE SD Tag Team Championship a Elimination Chamber – ordine di eliminazioni: The New Day, Heavy Machinery, The Bar

Fight of the night – The Usos v The Bar v The New Day v Heavy Machinery [Four Corners Tag Team Elimination match]
Story of the night – Daniel Bryan getta via il titolo WWE e lo sostituisce con una versione più eco
Voto alla puntata – 6.5

Si apre la puntata con l’ormai acclamatissima Becky Lynch. La vincitrice della Royal Rumble ripercorre i suoi ultimi giorni. Dice che la serata della Royal Rumble era iniziata male, ma poi è entrata nella rissa e ha vinto e la sera successiva è andata a Raw a sfidare Ronda Rousey. E ora non vede l’ora di passare dal kick-off dell’anno scorso al main event di quest’anno a Wrestlemania 35. Dice poi che Ronda non ha paura di lei, ma cambierà idea a Wrestlemania, quando davanti al mondo le romperà il braccio. Il pubblico è in delirio, ma ecco arrivare Charlotte Flair. La storica rivale di Becky si congratula, ma dice anche che se l’irlandese è ciò che è oggi è solo grazie a Charlotte stessa, che da lei ha tratto il meglio e le ha fatto conoscere il main event. La Lynch ne ha abbastanza e colpisce Charlotte con un pugno e se ne va. Ma la ‘Queen’ va a riprenderla sulla rampa e scatta una rissa furibonda tra le due. Nel destino di Becky Lynch c’è Ronda Rousey, ma Charlotte Flair rimane una minaccia.

Subito dopo è il momento di un match titolato. Dopo esser stato ‘derubato’ del suo ingresso numero 30 alla Rumble, R-Truth viene ricompensato ottenendo un match contro il campione statunitense Shinsuke Nakamura. Incontro senza sussulti, che però termina con un colpo di scena dopo pochi minuti. R-Truth evita una Landslide del giapponese e lo chiude in un Inside Cradle. Nakamura esce dal pin, ma quando arriviamo già al tre. Incredibile: R-Truth è il nuovo campione statunitense. Appena concluso il match anche Rusev irrompe sul ring chiedendo immediatamente un incontro per il titolo, che ottiene. Incontro ancor più breve di quello precedente: altro Roll-Up furbo di Truth, che anche stavolta vince. Dopo la conquista del titolo anche la prima difesa di successo. Rusev e Nakamura, però, fanno squadra e accecati dall’ira attaccano violentemente il nuovo campione con un Machka Kick e una Kinshasa.

In un segmento successivo assistiamo a un attacco alle spalle di Andrade ai danni di Rey Mysterio, che era sul ring ad attendere Samoa Joe per un match, che non ha mai inizio. In un altro Mandy Rose annuncia che lei e Sonya Deville saranno nell’Elimination Chamber femminile per l’assegnazione dei titoli femminili di coppia e poi spiega che il suo odio verso Naomi nasce nel 2015, quando a causa di un violento attacco della stessa Naomi, Mandy fu esclusa da Tough Enough e iniziò per lei un periodo d’inferno, dove anche il ragazzo la lasciò. Ora vuole vendicarsi e mettere fine alla sua storia con Jimmy Uso.

Intanto sul ring salgono i nuovi campioni di coppia, The Miz e Shane McMahon. Shane celebra il successo della Rumble con un video dove vengono ripercorsi i passaggi che hanno portato i due a unirsi e trionfare e poi regala a Miz un inatteso momento di gloria. Sul ring viene infatti invitato George Mizanin, il padre di The Miz, che dichiara a tutti di essere fiero di suo figlio. Abbraccio tra i due e momento molto bello. Ma Shane richiama tutti all’ordine dicendo che ora che hanno conquistato i titoli, sono chiamati a difenderli. Stasera ci sarà un Four Corners Elimination match tra quattro tag team. I vincitori sfideranno i campioni per i titoli a Elimination Chamber. A sfidarsi sono il New Day, gli Usos, i The Bar e gli Heavy Machinery. Proprio Dozovic e Tucker sorprendono tutti eliminando per primi il New Day, ma vengono poi fatti fuori loro più tardi. Nella fase finale gli Usos col loro classico Splash conclusivo eliminano i The Bar e vanno a vincere, guadagnandosi la title shot per i titoli di coppia.

L’ultimo segmento della serata vede protagonista il campione WWE, Daniel Bryan. Il ‘Planet Champion’ dice di aver salvato il mondo battendo AJ Styles alla Rumble, ma questo la gente non può capirlo. Inizia una lunga predica e poi invita a salire sul ring il suo nuovo alleato, Rowan, che ha con sé uno zaino. Daniel prosegue nella sua predica sull’ambiente e dice che è un ipocrita perché attualmente porta con sé il titolo WWE, che ha una struttura in pelle e che quindi qualche animale è stato ucciso per creare una cintura. Per questo chiede a Rowan di portare sul ring un bidone dell’immondizia, dove getta clamorosamente il titolo. Quindi dallo zaino fa estrarre a Rowan una nuova versione del titolo WWE fatta di stoffa e legno. Il pubblico rumoreggia, ma ecco entrare AJ Styles, che critica Bryan per il suo gesto. Neanche il tempo di rispondere che irrompe sullo stage anche Randy Orton. Subito dopo arriva anche Jeff Hardy. Al caos si aggiunge il giovane Mustafa Ali, che ricorda a tutti la sua ottima prestazione alla Rumble. Ecco arrivare anche Samoa Joe, che prima va a muso duro su Ali e poi se la prende con tutti. Quando AJ attacca Joe si scatena una rissa, con Bryan che esce dal ring e grida a tutti che nessuno di loro merita di sfidarlo e lui sarà campione per sempre. Ma sullo stage appare in video Triple H. Il COO della compagnia dice a Bryan che è vero che non sfiderà uno di loro, ma tutti loro e lo farà nell’Elimination Chamber. Altro supermatch fissato, dunque. Il titolo WWE sarà difeso dal campione, Daniel Bryan, in un Elimination Chamber nell’omonimo ppv, contro AJ Styles, Randy Orton, Samoa Joe, Jeff Hardy e Mustafa Ali. La strada è segnata.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns