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E’ passato un anno e il tema è lo stesso: Finn Balor contro Brock Lesnar per il titolo universale alla Royal Rumble. Cosa è cambiato? Tante cose, ma una su tutte: stavolta il match si fa davvero,

Esattamente prima della Royal Rumble del 2018 si parlava di un Finn Balor davvero over, lanciatissimo verso la ‘sfida impossibile’ contro ‘The Beast’. C’era poi il discorso della clausola di rematch ancora non sfruttata. Proprio l’irlandese era stato il primo a vincere il titolo universale, ma era durata appena un giorno a causa di un infortunio. Perse il titolo senza mai averlo perso davvero. Gli spettava un rematch, ma quell’occasione non arrivava mai. Sembrava dovesse arrivare alla Rumble, ma all’ultimo il buon Vince McMahon ci ripensò, ritenendolo non abbastanza over. Non avrete certo dimenticato i tweet provocatori di Balor dove mostrava spesso folle osannanti intorno a lui, quasi a voler screditare ciò che il chairman credeva. Sta di fatto che alla Rumble a sfidare Lesnar andarono due giganti come Kane e Braun Strowman.

Balor fu comunque ricompensato con un abbozzo di push. Una grandissima prestazione alla Royal Rumble, dove entra come secondo e rimane sul ring per quasi un’ora, finendo tra gli ultimi quattro rimasti. Altra ottima prestazione nell’Elimination Chamber e poi la title shot per il titolo intercontinentale. Ma a Wrestlemania vinse Rollins contro lui e Miz. Poi un solo grande match per il titolo intercontinentale, contro Rollins a Raw, perso. Da qui una discesa nel dimenticatoio di un 2018 anonimo e piatto.

L’irlandese alla fine il suo rematch per il titolo universale lo ottiene a sorpresa nel Raw post-Summerslam contro il neocampione Roman Reigns. Ma figuratevi. Poteva mai battere l’uomo di punta della compagnia? Così anche l’alibi del rematch viene accantonato e il 2018 scorre piatto.

Ma d’un tratto la situazione di Finn cambia. La WWE punta alla nuova era, quella dove sono i fan a dettare legge. La compagnia capisce che il WWE Universe avverte un senso di insoddisfazione per la gestione di Balor e allora ecco che finalmente si punta su di lui. Vittorie una dopo l’altra dopo tanto anonimato. L’apparizione a sorpresa a NXT UK Take Over Blackpool per sfidare e vincere contro Jordan Devlin. E poi il fantastico Raw, dove si fa avanti per una title shot, risponde a tono a Vince McMahon che esprime dei dubbi sulla sua corporatura. Supera l’ “esame” Jinder Mahal per rientrare nel Fatal Four Way match finale e poi vince schienando la leggenda John Cena, che con un promo gli offre la platea. Balor c’è. Un anno dopo sarà lui contro Brock per il titolo universale.

Sfida impari? Sfida scontata? Forse sì. Difficile rendere credibile una vittoria del piccolo Finn sulla ‘bestia’, a meno di clamorosi escamotage da studiare comunque bene. Più credibile se il contratto di Brock, ormai prossimo al ritorno in UFC, dovesse terminare alla Rumble. Ma onestamente riteniamo poco probabile che un’attrazione mediatica come Lesnar non sia presente (e con il titolo in vita, ndr) a Wrestlemania, evento storicamente attrattivo per un pubblico non di soli appassionati di wrestling “esperti”.

Tutto gioca contro di lui, ma a noi piace sognare. Non lo vediamo favorito assolutamente e ve lo confermeremo nei pronostici della prossima settimana. Ma ci piace sognare. Non ce ne voglia Brock Lesnar, uno dei preferiti di sempre di chi scrive in questo momento. Ma c’è bisogno di una svolta nel giro dello Universal Championship e vogliamo sperare che sia l’ex Prince Devitt del Bullet Club a farcela. Difficile, ma noi ci crediamo. Let’s go Finn! Let’s go!

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns