Royal Rumble match
per il WWF Championship – ROYAL RUMBLE 1992
Sul finire del 1991 è scoppiata la faida tra Hulk Hogan e The Undertaker. Un feud che ha portato prima alla vittoria del titolo WWF da parte del ‘Deadman’ alle Survivor Series, grazie al determinante aiuto di Ric Flair, storico campione della NWA e della WCW, passato alla WWF. Hogan, però, si prende la rivincita e torna campione pochissimi giorni dopo all’evento This Tuesday in Texas. Ma lo fa in circostanze controverse, gettando la cenere negli occhi del rivale e sorprendendolo con un Roll-Up. Il presidente Jack Tunney revoca immediatamente il titolo. I pretendenti sono tanti e allora ecco la grande decisione. Il titolo WWF sarà assegnato al vincitore della Royal Rumble. Una rissa reale ricca di grandissimi nomi. C’è l’eroe del momento, Hulk Hogan. Ma anche il nuovo arrivato Ric Flair. L’astro nascente The Undertaker. Il ritornato ‘Macho Man’ Randy Savage. Il grosso Sid Justice. E poi altre icone del tempo: Roddy Piper, Ted DiBiase, Sgt Slaughter, British Bulldog, Jimmy Snuka. E ancora: un futuro grande campione come Shawn Michaels e varie stelle del passato come Greg Valentine e Nikolai Volkoff. Uno star power incredibile.
Il match
L’attesa è spasmodica per una rissa reale che metterà di fronte i migliori in circolazione e uno di loro sarà il nuovo campione WWF. Partenza col botto: il numero uno è The British Bulldog, mentre il numero due è il ‘Million Dollar Man’ Ted DiBiase. Insomma, già due potenziali favoriti. Equilibrio tra i due, fino al primo colpo di scena. DiBiase sembra eliminare British Bulldog ed esulta, ma il rivale rimane in gioco e quando Ted se ne accorge è troppo tardi perché viene eliminato. Ma non c’è tempo per festeggiare perché parte il primo countdown della serata. Altro super ingresso. Numero 3 è nientemeno che il ‘Nature Boy’ Ric Flair.
Bulldog e Flair si fronteggiano e a nulla servono i successivi ingressi di Jerry Sags (dei Nasty Boys, ndr) e Haku, entrambi eliminati subito. Il ring, però, diventa decisamente un luogo di confusione con i successivi ingressi, nell’ordine di: Shawn Michaels, all’epoca un giovane promettente, Tito Santana, The Barbarian, The Texas Tornado, Repo Man, Greg Valentine e Nikolai Volkoff, che però viene eliminato quasi subito. Il tredicesimo ingresso è Big Boss Man, che anticipa di poco l’eliminazione di Greg Valentine, seguito da Repo Man. Quindi Ric Flair elimina British Bulldog prima e Texas Tornado poi.
Entra Hercules, ma dura poco perché viene eliminato da Big Boss Man; poco prima Ric Flair aveva eliminato The Barbarian. Flair in formissima, elimina anche Boss Man, facendo piazza pulita sul ring. Il ‘Nature Boy’ solo soletto sul quadrato. Ma non per molto perché l’entrata numero 15 è quella di ‘Rowdy’ Roddy Piper. Dopo un bel segmento con un duello serrato tra i due, arriva il momento di un’altra leggenda: Jake ‘the Snake’ Roberts. Gran bello scontro a tre, interrotto dall’ingresso di ‘Hacksaw’ Jim Duggan. Il ring si ripopola ancora con gli ingressi di IRS e di Jimmy ‘Superfly’ Snuka. Ma il grande ingresso è il numero 20: The Undertaker. Il ‘becchino’ è qui e non per fare la comparsa.
Il ‘Deadman’ domina fin dalle prime battute ed elimina Jimmy Snuka. A interrompere il dominio di Undertaker ci pensa l’ingresso di un altro grandissimo, ‘Macho Man’ Randy Savage, che parte in quarta ed elimina Jake Roberts, inseguendolo poi anche fuori dal ring finché Undertaker lo attacca. Altro ingresso è quello di The Berzeker, seguito poi da Virgil, il maggiordomo di Ted DiBiase. Più avanti tocca a Colonel Mustafa, che viene eliminato quasi subito. Siamo quasi alla fine ed ecco entrare Rick Martel. Ma il vero grande ingresso, che fa esplodere il pubblico è il numero 26: quello di Hulk Hogan, il più amato.
L’Hulkster regola una volta per tutte i conti con il suo rivale del momento, eliminando The Undertaker e facendo fuori poco dopo anche Berzeker. Prova a eliminare anche Ric Flair, senza riuscirci. Virgil e Jim Duggan si autoeliminano a vicenda. Entra intanto anche prima Skinner e poi un altro grande dell’epoca, Sgt Slaughter. Skinner viene eliminato, ma subito dopo ecco l’ingresso numero 29, un altro papabile per la vittoria finale: Sid Justice. La confusione regna e intanto si arriva all’ultima entrata, quella di Warlord.
Sid è una macchina da guerra ed elimina Slaughter lanciandolo all’angolo. Poi Warlord elimina IRS. Duello senza esclusione di colpi tra Hogan e Flair sia nel ring che fuori, ma più tardi Hogan e Sid fanno squadra per eliminare Warlord. Quindi un Sid devastante fa fuori contemporaneamente Rick Martel e Roddy Piper. Si arriva alle battute finali in quattro. E che nomi. Hulk Hogan, Ric Flair, Sid Justice e Randy Savage. Hogan si concentra sul ‘Nature Boy’, Sid su ‘Macho Man’, riuscendo quasi a eliminarlo. Il colpo di grazia a Randy Savage lo dà Ric Flair che dà la spinta decisiva per eliminarlo.
Ma Hogan e Sid sembrano un team infallibile e Flair è in balia dei due rivali. Ma proprio mentre Hogan insiste nell’indebolire l’avversario, Sid lo tradisce arrivando alle spalle e buttandolo fuori. L’Hulkster è incredulo. E’ fuori dalla Royal Rumble, ma non ci sta. Afferra fuori dal ring il braccio di Sid Justice e fa di tutto per tirarlo fuori. Ric Flair, da buon opportunista, collabora ed elimina Sid. Il ‘Nature Boy’ vince la Royal Rumble e per la prima volta in carriera diventa campione WWF. Non è il primo titolo mondiale per lui, anzi. Ma è la prima volta nella compagnia dei McMahon e arriva in un’occasione straordinaria come la Royal Rumble. Una delle più belle, con lo star power più alto di sempre.