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Il 2018 si è chiuso con una grande novità: la famiglia McMahon riprende in mano sia Raw che SD Live e dichiara l’inizio dell’era in cui sono i fan a decidere; il WWE Universe sarà ascoltato e tenuto in grande considerazione. Proviamo a capire il perché di questa mossa e a cosa potrà portare.

Le cause. Sono diverse. Sicuramente il punto di partenza è rappresentato dagli ascolti degli show televisivi, che non vanno a gonfie vele. Soprattutto Raw, che è lo show di punta, ogni settimana fa registrare record negativi. I motivi? Un campione mondiale assente (Brock Lesnar, ndr), qualità di match sostanzialmente scarsa salvo rare eccezioni (quasi sempre l’eccezione è Seth Rollins, ndr), storyline banali e poco coinvolgenti. E poi, senza ipocrisie, diciamola tutta: ora tutti lo osannano quasi per incoraggiarlo per la sua malattia e perché forse si rendono finalmente conto di quanto manchi a Raw, ma fino a prima del triste annuncio dell’addio per via della leucemia, Roman Reigns, individuato come il volto della WWE, è stato odiato da tutti. Come fu per John Cena, ma anche peggio. Il ‘Big Dog’ come simbolo della compagnia proprio non piaceva a nessuno. Naturale che la WWE ora dovrà davvero sentire i fan: chi vogliono che emerga come paladino della compagnia, creare storie che coinvolgano la gente e migliorare la qualità del lottato. In un certo senso con SD Live, forse anche per il minor tempo a disposizione dello show, questa strada è già stata intrapresa.

Il 2019 cosa porterà? Difficile prevederlo ora, ma potrebbero davvero esserci grandi novità. Atleti sottovalutati che potranno finalmente ricevere il push che si meritano, storie avvincenti, match più curati. E poi non dimentichiamoci della grande novità che arriverà sul finire dell’anno. Da ottobre 2019, infatti, SD Live andrà in onda su Fox, che sposterà lo show al venerdì sera e che darà un’impronta più sportiva al prodotto WWE, concentrandosi, dunque sull’aspetto lottato piuttosto che su quello dell’intrattenimento. Raw rimarrà sulla rete generalista e per famiglie USA Network. Questo porta a pensare alla fine del brand split con uno show in cui si costruiscono storie, Raw, e uno dove si lotta di più, SD Live. Ma per adesso questi rumors sono categoricamente smentiti. Effettivamente riunire i brand con l’abbondanza di star presenti al momento potrebbe essere controproducente. Ma ci sarà da mettere d’accordo due emittenti diversissime tra loro e allo stesso modo esigenti, su quali superstar dovrà accaparrarsi lo show rosso e quali lo show blu.

Sarà, dunque, forse un anno di cambiamenti. Si spera in meglio. Bisogna dare una svolta. Il main roster della WWE (di NXT non parliamo perché andrebbe fatto un discorso a parte, ndr) è quanto di meglio si possa chiedere. La qualità di oggi, forse, raramente c’è stata. Eppure il talento del roster è terribilmente sprecato da un booking superficiale e banale. La strada di ascoltare i fan, allora, potrebbe davvero essere una soluzione. Ascoltando cosa vuole la folla, si potrà dare alla gente ciò che vuole. Se così sarà, preparatevi a un grande anno.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns