Esistono, infatti, alcuni titoli che, pur non essendo più difesi, sono comunque citati nelle statistiche. Su tutti il titolo mondiale pesi massimi (dal 2002 al 2013, ndr) o i titoli mondiali di coppia (titolo storico della divisione tag team della WWF/WWE, ritirato nel 2010, ndr) o la vecchia versione del titolo femminile e del titolo ‘Divas’. Stesso dicasi per i vari titoli mondiali e di coppia delle acquisite WCW ed ECW o per i mai più reintrodotti titoli europeo, hardcore o pesi leggeri vecchia versione (quella WCW, acquisita poi dalla WWE, ndr). Tutti titoli che comunque sono citati ancora dalla WWE, sebbene oggi siano sostituiti da altri con albi d’oro a sé stanti.
Ma ci sono anche altri titoli, oggi dimenticati e che anche la stessa compagnia non cita mai. Uno di questi è proprio la prima versione dei titoli di coppia femminili, durata dal 1984 al 1989. Ma ce ne sono altri.
Prima ancora dell’attuale versione del titolo statunitense, che è la prosecuzione del titolo statunitense che veniva difeso in NWA e WCW, ci fu la versione dell’allora WWWF. Il WWWF United States Championship fu difeso tra il 1963 e il 1976 e vide in Bobo Brazil un dominatore, con ben sette regni.
Ma di statunitense ci furono anche i titoli di coppia. Parliamo del WWWF United States Tag Team Championship, difeso tra il 1958 e il 1967, che nell’albo d’oro vantano alcuni simboli della prima era del wrestling come Bruno Sammartino, Buddy Rogers e Gorilla Moonson.
Prima del boom avuto con la Golden Era, l’allora WWF introdusse anche altri titoli, poi ritirati. Nel 1959 e fino al 1984 esistette il titolo internazionale WWF (da non confondere col titolo intercontinentale, ndr). Il WWF International Heavyweight Championship nell’albo d’oro vede ben tre regni di Tatsumi Fujinami e due di Antonino Rocca. Tale titolo era in collaborazione con le promotion giapponesi della NJPW e della UWF.
Dal 1969 al 1985 è esistito anche il titolo internazionale di coppia, nominato esattamente WWF International Tag Team Championship, che tra i vincitori annovera anche il nostro Bruno Sammartino con ben due regni.
Altro titolo è il titolo nordamericano WWF, prima ancora dell’attuale omonimo titolo di NXT. Il WWF North American Championship durò pochissimo: solo nel 1979 e fu vinto tra gli altri da Ted DiBiase e Pat Patterson.
Qualche anno dopo la WWF ci riprovò con i titoli “geografici” introducendo nel 1985 il titolo canadese WWF. Ma il WWF Canadian Championship ebbe in Dino Bravo l’unico campione.
Tra i titoli “dimenticati” i più celebri, però, sono forse quello mondiale di arti marziali WWF e il ‘Million Dollar Championship’. Il primo, il WWF World Martial Arts Championship è esistito tra il 1978 e il 1989 in collaborazione con la NJPW e che, tolti 31 giorni nelle mani di Shota Chochishvili, vide in Antonio Inoki il suo unico campione; titolo creato proprio per esaltare le doti di artista marziale del giapponese e caratterizzato da match i cui colpi erano molto più realistici e vicini al ‘full contact’. L’altro titolo, il ‘Million Dollar Championship‘ fu creato simbolicamente per identificare il ‘Million Dollar Man’ Ted DiBiase, pressoché unico campione, salvo un breve regno di Virgil e uno di Ringmaster (una delle prime gimmick di Stone Cold Steve Austin, ndr). Fu reintrodotto ‘one night only’ nel 2010 e vinto dal figlio di DiBiase, Ted Jr.
La nostra carrellata si chiude con i pesi ‘leggeri’. Prima ancora anche del vecchio titolo ‘cruiserweight’ ereditato dalla WCW, la WWF introdusse due titoli di categoria. Dal 1965 al 1985 è esistito il titolo dei pesi massimi junior (WWF Junior Heavyweight Championship), che tra i suoi detentori ha avuto due atleti molto importanti prima del boom del wrestling, come Dynamite Kid e Tiger Mask. L’altro è il titolo dei pesi massimi leggeri (WWF Light Heavyweight Championship), in vigore dal 1997 al 2001, che tra i vari campioni ha avuto Dean Malenko, Christian, X-Pac, Jeff Hardy e Taka Michinoku. Fu poi sostituito dal titolo cruiserweight, vero antenato dell’omonimo titolo attuale.