Se esiste una superstar della WWE e del wrestling in generale, che più di ogni altra ha segnato le epoche, questa risponde certamente al nome di The Undertaker. Uno dei personaggi più riusciti, più duraturi, più vincenti e più influenti di sempre. Undertaker, diversamente dai vari Hulk Hogan, The Rock, Stone Cold o John Cena, non è il simbolo di un’era in particolare della WWE; ma le ha viste tutte e ne rappresenta la continuità. Un mostro sacro, che tutti gli amanti della disciplina devono conoscere.
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FOCUS SULLA CARRIERA (solo major e principali ‘indies’)
- 4 volte WWE Champion [con le denominazioni di WWF Champion, WWE Undisputed Champion]
- 3 volte World Heavyweight Champion*
- 6 volte World Tag Team Champion* [con la denominazione di WWF Tag Team Champion; 2 volte con Big Show, 2 volte con Kane, 1 volta con Stone Cold Steve Austin, 1 volta con The Rock]
- 1 volta WCW Tag Team Champion* [con Kane]
- 1 volta WWE Hardcore Champion*
- 1 volta vincitore della Royal Rumble
- PWI ‘feud dell’anno’ 1991 (con The Ultimate Warrior)
- PWI ‘feud dell’anno’ 2015 (con Brock Lesnar)
- PWI ‘ritorno dell’anno’ 2015
- PWI ‘match dell’anno’ 1998 (King of the Ring: v Mankind)
- PWI ‘match dell’anno’ 2009 (Wrestlemania XXV: v Shawn Michaels)
- PWI ‘match dell’anno’ 2010 (Wrestlemania XXVI: v Shawn Michaels)
- PWI ‘match dell’anno’ 2012 (Wrestlemania XXVIII: v Triple H)
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Dagli inizi alle Survivor Series 1990: dove tutto ebbe inizio
Il suo vero nome è Mark Callaway e nasce a Houston nel 1965 in una famiglia di cinque fratelli. Da ragazzo si applica nel basket, ma ben presto vira verso altre direzioni, allenandosi a Dallas. Inizia la sua carriera nel mondo del wrestling nel 1984, approdando nella WCCW, interpretando prima il personaggio di Texas Red e poi quello di The Punisher, vincendo anche un titolo, quello di WCWA Texas Heavyweight Champion. Nel 1988 passa alla CWA, poi nota come USWA. Qui diversi sono i personaggi che interpreta, ma quello di maggiore successo è certamente Master of Pain, con cui diventa USWA Unified World Heavyweight Champion. Il primo passo nel wrestling che conta lo fa nel 1989, quando approda nella emergente WCW. Qui è ‘Mean’ Mark Callous e fa coppia con Dan Spivey negli Skyscrapers, con cui debutta a Clash of Champions IX, perdendo per squalifica contro gli Steiner Brothers. Scala così rapidamente le gerarchie, che a The Great American Bash del 1990 arriva a sfidare l’esperto Lex Luger per l’NWA US Championship, venendo però sconfitto. Ma la gloria è alle porte. Verso la fine dell’anno viene messo sotto contratto dalla WWF. Il suo reale debutto va in scena nelle registrazioni di Superstars of Wrestling del 19 novembre 1990, con il nome di Kane The Undertaker. In realtà il suo match viene trasmesso qualche tempo dopo, così la prima apparizione in tv avviene durante le Survivor Series dello stesso anno. Sta andando in scena uno dei classici match a squadre e Ted DiBiase, una delle maggiori star del tempo, introduce un membro a sorpresa del suo team. Accompagnato dal celebre manager Brother Love, entra un personaggio oscuro e tetro, che si fa chiamare The Undertaker (senza il primo nome ‘Kane’ come nel vero esordio, ndr). Taker fa coppia, oltre che con DiBiase, anche con i Rhythm & Blues contro la Hart Foundation, Koko B Ware e Dusty Rhodes. E proprio questi ultimi due vengono eliminati da un Undertaker clamoroso. Alla fine per farlo fuori dal match devono trattenerlo fuori dal ring ed eliminarlo per countout. L’impatto è comunque incredibile. Sorprende tutti per l’oscurità del personaggio e per le sue qualità sul ring, che mischiano una buona agilità nonostante la mole non leggera e la potenza, come la sua mossa finale, la terribile Tombstone Piledriver.
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Survivor Series, un anno dopo: WWF Champion
A dare un ulteriore tocco di oscurità al suo personaggio, ci pensa il cambio di manager. Dal vivace Brother Love ben presto Taker si distacca, facendosi introdurre dall’altrettanto tetro Paul Bearer. Paul entra sempre precedendo il ‘becchino’ e portando con sé un’urna che contiene le ceneri e la potenza di Undertaker, che quando fissa l’urna tenuta da Paul si rialza anche nei momenti di maggiore difficoltà. Altra caratteristica di Taker è la sua abitudine a chiudere in sacchi per morti i loro avversari dopo averli sconfitti. Undertaker scala rapidamente le gerarchie col suo personaggio, che sembra inarrestabile. Nel 1991 partecipa alla sua prima Wrestlemania, la VII, vincendo agevolmente contro una star importante come Jimmy ‘Superfly’ Snuka. L’ascesa non si ferma e sfocia nel primo grande feud della sua carriera, quello con The Ultimate Warrior. Il ‘guerriero’ ha da poco perso il WWF Championship, ma è comunque uno dei favoriti del pubblico. Durante un episodio celebre del Funeral Parlour, lo show all’interno dell’evento tv Superstars of Wrestling, Undertaker attacca Warrior, arrivando a chiuderlo in una bara. I due hanno vari angle, ma un solo grande match: un Bodybag match al MSG di New York, dove Taker va vicino alla vittoria, ma Warrior riesce all’ultimo istante a non farsi chiudere nel sacco e a ribaltare la situazione. La fadida prosegue e ad arricchire il feud la presenza di Jake ‘the Snake’ Roberts, che aiuta Ultimate Warrior a combattere l’oscurità con varie prove, tra cui essere seppellito vivo o trovarsi in una stanza di serpenti. Proprio Jake Roberts tradisce, però, Warrior, schierandosi dalla parte di Undertaker e Paul Bearer ingannando Warrior e facendolo mordere da un cobra reale. La faida si sposta tra Robers e Warrior, ma Undertaker ormai si è fatto notare. Il presidente della WWF, Jack Tunney, decide di nominarlo sfidante ufficiale al WWF Championship detenuto dal leggendario Hulk Hogan. La sfida avviene alle Survivor Series. Appena un anno dopo l’esordio, Taker torna alle Series e lo fa da protagonista. Il match non è esaltante, ma lo vede portare a termine l’incredibile scalata al vertice. Il ‘Phenom’ riesce a sfruttare un’interferenza di Ric Flair, che attacca Hogan porgendo una sedia al centro del ring, con Undertaker che rifila una Tombstone Piledriver all’ ‘Hulkster’ sulla sedia, non visto dall’arbitro. Vince Undertaker, che a un anno dall’esordio, diventa per la prima volta WWF Champion. Importante traguardo, anche se in realtà non dura molto. Pochissimi giorni dopo si tiene un nuovo evento, denominato This Tuesday in Texas, dove avviene la rivincita tra Taker e Hogan. Incontro che si conclude con circostanze ancor più ambigue di quelle delle Series, con Hogan che per vincere ruba l’urna a Paul Bearer e butta la cenere negli occhi di Undertaker, schienandolo con un Roll-Up. Undertaker perde già il titolo, che torna a Hulk Hogan, anche se il presidente Tunney, visto l’accaduto, lo revoca e lo rende vacante.
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All’inferno e ritorno
The Undertaker prende parte alla Royal Rumble del 1992, che riassegna il titolo WWF, ma viene eliminato dopo meno di un quarto d’ora da Hulk Hogan. Ben presto, però, le attenzioni del ‘Deadman’ si spostano sull’amico Jake ‘the Snake’ Roberts, che lo attacca chiudendo la mano di Taker in una bara e colpendolo più volte con una sedia. La faida sfocia a Wrestlemania VIII in un match dove non bastano due DDT a Jake Roberts per avere la meglio su un avversario troppo forte come Taker, che vince la sfida. Dopo Roberts il 1992 è segnato dalla faida con il grosso Kamala, sconfitto per squalifica a Summerslam e battuto ancora alle Survivor Series in un nuovo tipo di match che contrassegnerà la carriera del ‘Deadman’, il Casket match, un incontro in cui per vincere bisogna chiudere l’avversario in una bara. Anno nuovo, avversari nuovi. Undertaker, nel 1993, partecipa alla prima Royal Rumble che assegna la title shot per sfidare il campione WWF a Wrestlemania. Ma neanche stavolta riesce a imporsi perché viene eliminato da un rivale molto grande: il gigantesco Giant Gonzalez, alto 2 metri e 32. La vendetta non si fa attendere e i due si affrontano a Wrestlemania IX. L’incontro è vinto da Undertaker solo per squalifica, quando Giant Gonzalez usa un panno imbevuto di cloroformio per addormentare il suo rivale; l’arbitro vede tutto e chiama la squalifica. Ma sorprende come pochi minuti dopo essere stato portato via quasi incosciente, Undertaker rientra e attacca Giant Gonzalez. La resa dei conti definitiva tra i due avviene qualche mese dopo a Summerslam, dove Undertaker trionfa in un Rest in Peace match. Taker è l’uomo di punta anche nella sfida delle Survivor Series tra gli All-Americans di Lex Luger e i Foreign Fanatics capitanati dal campione WWF, Yokozuna. Proprio con il campione qui nasce un’accesa faida. I due si autoeliminano dal match a squadre, attaccandosi a vicenda fuori dal ring e facendo scattare il doppio countout. La resa dei conti non si fa attendere e alla Royal Rumble del 1994 Yokozuna e Undertaker si affrontano col WWF Championship in palio in un Casket match. Taker sembra riuscire a tener testa al rivale, ma alla fine viene attaccato da ben dieci wrestler, che aiutano Yoko a chiudere l’avversario nella bara e a vincere il match. Ma a sorpresa a fine match Undertaker appare in video all’interno della bara, che caccia del fumo dal suo interno, e dice che lo spirito dell’Undertaker non svanirà mai e scompare anche dalla bara. Nell’estate del 1994 Ted DiBiase afferma che Undertaker è tornato ed effettivamente sul ring, sponsorizzato dal ‘Million Dollar Man’, si esibisce un atleta che sembra davvero essere il ‘Deadman’. Ma poco prima di Summerslam, il manager storico Paul Bearer ricompare per dire che quello che la gente sta vedendo è un impostore e che il vero Undertaker comparirà a Summerslam per sconfiggerlo. Così accade. Nel main event del ‘Biggest Party of Summer’, Undertaker torna e batte il suo sosia. Quindi decide di chiudere un discorso rimasto aperto, quello con Yokozuna, che ora però non è più campione WWF. I due si affrontano in un nuovo Casket match alle Survivor Series, con l’attore Chuck Norris nel ruolo di special enforcer per evitare interferenze esterne come accaduto alla Royal Rumble. E’ la rivincita del ‘Phenom’, che batte Yoko, chiudendolo nella bara.
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Il tradimento di Paul Bearer
Il 1995 è un anno che scorre senza particolari rivalità di spessore per Taker. In avvio di anno accade che King Kong Bundy, su ordine di Ted DiBiase, ruba a Paul Bearer l’urna che contiene i poteri soprannaturali di Undertaker. I due si affrontano a Wrestlemania XI, dove DiBiase afferma che lui ha lanciato Taker e che lui, attraverso Bundy, lo farà fuori. Ma così non accade, anzi è ancora Undertaker a trionfare, per la quarta volta consecutiva a Wrestlemania. Le restanti rivalità sono poca roba, tutte chiuse positivamente contro i vari Kama, King Mabel e Goldust. L’unica cosa che tiene viva queste rivalità di poco conto è la strada verso il recupero dell’urna dalla cricca di DiBiase, che avviene a fine anno. L’ascesa è comunque costante e così Undertaker si guadagna per la Royal Rumble del 1996 la possibilità di sfidare Bret ‘Hitman’ Hart per il WWF Championship. Qui il ‘Deadman’ va vicinissimo alla vittoria, che effettivamente arriva, ma solo per squalifica, a causa dell’interferenza di Diesel, che tira via l’arbitro mentre è intento nel pin decisivo. Così, ancora una volta, Undertaker si vede costretto a mettere da parte le sue velleità di conquista del titolo massimo della compagnia, per iniziare un feud con Diesel. La sfida col ‘Big Daddy Cool’ va in scena a Wrestlemania XII, dove il ‘Phenom’ trionfa ancora tenendo testa al grosso rivale. Ancora nessuno parla di ‘streak’, ma intanto è la quinta vittoria in altrettanti match allo ‘Showcase of Immortals’. A questo punto, però, si affaccia all’orizzonte un nuovo rivale. Si tratta del pazzoide Mankind, uno psicopatico autolesionista che se la prende con Taker. I due arrivano a sfidarsi a Summerslam dopo varie reciproche scorrettezze in alcuni match in cui erano impegnati. La sfida è un Boiler Room Brawl match, ossia un incontro che si svolge in un locale caldaia dell’arena e dove vince chi esce dalla caldaia e va a impossessarsi dell’urna detenuta da Paul Bearer al centro del ring. Il match è una vera e propria rissa senza esclusione di colpi, dalla quale sembra uscirne meglio Taker, che si avvia a prendere l’urna. Ma il suo manager inspiegabilmente si rifiuta di concedergliela, attaccandolo con la stessa e permettendo poi a Mankind di vincere. E’ il tradimento del manager storico, che da quel momento diventa il manager di Mankind.
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Il primo vero regno da WWF Champion e il primo Hell in a Cell
La faida è tutt’altro che conclusa. Undertaker attacca Mankind durante un match in cui quest’ultimo sfidava Shawn Michaels per il WWF Championship. Inevitabile una rivincita, che va in scena a IYH 11 Buried Alive, così denominato proprio in riferimento al match tra Taker e Mankind. Si tratta infatti di un Buried Alive match, un incontro in cui per vincere bisogna seppellire vivo il proprio avversario, altra specialità del ‘Deadman’. A vincere, nonostante le inferferenze di Bearer, è Undertaker. Ma a fine match vari atleti irrompono e attaccano Taker, tirando fuori Mankind dalla fossa e mettendoci dentro proprio il ‘Deadman’, che viene seppellito dai vari assalitori. Ma, colpo di scena, a un tratto dalla terra sbuca fuori la mano di Undertaker: il ‘becchino’ non è morto. Il ritorno è infatti solo questione di qualche mese e si palesa alle Survivor Series, quando Undertaker torna in versione signore delle tenebre (Lord of Darkness, ndr) e sembra ancora più imbattibile di prima. Lo sa bene Mankind, che viene sconfitto nel loro incontro di resa dei conti. A fine match inizia anche una rivalità con The Executioner, che si conclude con una vittoria del ‘Deadman’ a IYH 12 It’s Time.
Il 1997 di Undertaker inizia con la partecipazione alla Royal Rumble, dove entra come ultimo, ma viene eliminato dopo meno di dieci minuti dalla star in ascesa Stone Cold Steve Austin, che vincerà la rissa reale. Le vicende attorno al WWF Championship, però, creano confusione con Shawn Michaels costretto a rendere vacante la cintura. Il primo tentativo di conquista del titolo di Taker avviene a IYH 13 Final Four, dove sfida Stone Cold Steve Austin, che sfrutta già la title shot, Bret Hart e Vader in un Four Corners Elimination match, dove Taker risulta essere l’ultimo eliminato nel match vinto da Bret Hart. Il regno di Bret, però, dura appena un giorno, per via della vittoria di Sycho Sid ai suoi danni a causa di un’interferenza di Stone Cold. Hart e Austin, ai ferri corti, arrivano a sfidarsi a Wrestlemania 13. Rimasto Sycho Sid senza avversari e con il WWF Championship da difendere, la federazione tiene conto dell’ultimo eliminato nel Four Corners match di Final Four e nomina Undertaker sfidante ufficiale al titolo, nel main event di Wrestlemania 13. Il match è combattuto ed è caratterizzato dall’intromissione di Bret Hart, fresco di vittoria su Stone Cold. L’ ‘Hitman’ prima arriva a inizio match per attaccare verbalmente i due sfidanti, ma viene scacciato via da Sid. Torna però a fine match per attaccare Sid, con Undertaker che ne approfitta e chiude il match con la Tombstone, centrando la sesta vittoria consecutiva a Wrestlemania e diventando WWF Champion.
A differenza del primo regno ‘flash’, questo dura di più e vede Taker battere diversi avversari nelle sue difese: Mankind, Stone Cold, Faarooq e Vader. Durante questi mesi fa capolino di nuovo anche il suo ex manager, Paul Bearer, che spesso nomina la parola ‘fuoco’ per controllare Taker, che cambia stranamente espressione. Più avanti viene spiegato che Undertaker in gioventù ha dato fuoco alla sua casa, bruciando viva la sua famiglia. Ma suo fratello Kane, a sua insaputa, è rimasto vivo, sebbene sfigurato in volto, e sta preparando la sua vendetta. Ma c’è intanto un titolo da tenersi stretto, anche perché a Summerslam si para davanti al ‘Deadman’ nientemeno che Bret Hart. La sfida è arbitrata dall’acerrimo nemico di Hart, ossia Shawn Michaels. Lo ‘Show-Stopper’ prova a far rispettare le regole in un incontro davvero molto equilibrato ed emozionante. Ma a un tratto accade l’incredibile. Bret prova a utilizzare una sedia, che Michaels gli sottrae pur di non squalificarlo. Hart non la prende bene e sputa in faccia a Shawn. A quel punto ‘HBK’ sveste i panni dell’arbitro imparziale e scarica una tremenda sediata all’indirizzo del canadese, che però schiva e il colpo centra in pieno Taker. Michaels a malincuore è costretto a contare il pin in favore di Bret Hart, che diventa WWF Champion ponendo fine al regno di Undertaker.
Il ‘Deadman’ non la prende bene e inizia il suo feud con Shawn Michaels. Il feud prosegue a suon di attacchi tra i due e a suon di match non risolutivi. Prima il no contest di Ground Zero, poi l’attacco di Taker a One Night Only dopo il match che Michaels vince contro British Bulldog diventando WWF European Champion. Alla fine viene deciso che Shawn Michaels e The Undertaker si sfideranno in un nuovo e decisivo incontro a IYH Badd Blood, con in palio una title shot per il WWF Championship per le Survivor Series. Ma non sarà un incontro comune: sarà un Hell in a Cell match, altra specialità del ‘Deadman’. Match straordinario, dove Taker conduce le operazioni, ma anche Michaels fa la sua parte. Straordinario il volo che il ‘Deadman’ fa fare dalla cima della gabbia all’avversario, sul tavolo dei commentatori. La sfida sembra andare in direzione di Taker, ma ecco che all’improvviso si palesa colui che Undertaker credeva morto. Accompagnato da Paul Bearer appare per la prima volta Kane, il fratello di Taker che era stato bruciato vivo. La ‘Big Red Machine’ attacca un Undertaker incredulo con una Tombstone Piledriver e se ne va. Shawn Michaels ne approfitta per il pin e, seppur sfinito, vince l’incontro.
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Brothers of Destruction
L’impatto è shockante, ma Undertaker prova ad andare avanti per la sua strada e si rifiuta di affrontare suo fratello in un match. Kane ha un impatto devastante nei vari match che svolge, mentre Taker sembra distratto. Nonostante questo riesce a guadagnarsi una title shot per sfidare ancora Shawn Michaels, che intanto è diventato WWF Champion, e lo sfida in un Casket match alla Royal Rumble. Incontro intenso, dove ancora una volta è decisivo l’intervento di Kane. La ‘Big Red Machine’ attacca ancora il ‘Deadman’ e lo fa perdere, permettendo a Michaels di vincere anche questa volta. Ormai lo scontro è inevitabile e dopo altre settimane di provocazioni Undertaker accetta la sfida di Kane a Wrestlemania XIV. I due fratelli si scontrano allo ‘Showcase of Immortals’ in un incontro molto duro, dove però alla fine è Taker ad avere la meglio. Settimo successo consecutivo a Wrestlemania e importante vittoria al primo vero scontro tra i due; anche se a fine match Kane e il suo manager, Paul Bearer, attaccano il ‘Deadman’, tenendo vivo il feud. Feud che prosegue nei mesi successivi fino al nuovo scontro a Unforgiven in un Inferno match, un incontro in cui gli atleti lottano in un ring circondato da fiamme e in cui vince il primo che incendia il rivale. Vince ancora The Undertaker, che dopo questo successo rimane circa un mese lontano dalle scene.
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Specialista dell’Hell in a Cell
Il ritorno avviene con prepotenza per chiedere una chance per il WWF Championship, detenuto da Stone Cold Steve Austin. Ma il chairman Vince McMahon indice ancora un match tra Taker e Kane, ravvivando la faida, per decretare lo sfidante ufficiale al titolo. Il match lo vince Kane stavolta, ma è determinante l’interferenza di un vecchio rivale del ‘Deadman’, ossia Mankind. Taker mette da parte sia l’astio col fratello Kane sia le ambizioni titolate, allora, per regolare i conti con Mankind. I due si sfidano in un epico Hell in a Cell match a King of the Ring. La violenza la fa da padrona per uno dei match che segnano la storia della WWF/WWE. Mankind viene letteralmente annichilito: prima vola dalla cima della gabbia contro il tavolo di commento, poi Taker lo fa volare dal tetto della gabbia dritto nel ring, infine lo stende sulle puntine prese dallo stesso Mankind e lo finisce con la Tombstone. Un massacro, che sigilla il primato di Undertaker in questa specialità di incontri.
Ma quella stessa sera è anche un altro atto di Undertaker, che passa alla storia. Il main event di King of the Ring è la sfida per il titolo WWF tra il campione Stone Cold Steve Austin e suo fratello Kane, che minaccia di darsi fuoco se perderà. Taker allora interferisce nel match, favorendo la vittoria di Kane. La sera successiva il titolo torna ad Austin, con Taker che prova a riappacificarsi col ‘Rattlesnake’, che però non accetta le scuse. Nasce un nuovo feud, che porta a varie interferenze reciproche.Le tensioni tra i due vengono parzialmente stemperate nelle settimane successive, quando Undertaker e Stone Cold fanno coppia e arrivano a diventare WWF World Tag Team Champions battendo Kane e Mankind a Fully Loaded. Ma il regno dura appena due settimane a causa degli attriti tra i due e in un episodio di Raw dove va in scena il rematch di Fully Loaded, Undertaker subisce volontariamente una Chokeslam da Kane, perdendo match e titoli di coppia. Stone Cold ne ha abbastanza e la resa dei conti tra i due va in scena a Summerslam. Qui, in un match molto combattuto, Austin vince e rimane WWF Champion. Nelle settimane seguenti Undertaker passa finalmente dalla parte del fratello Kane, facendo così nascere i Brothers of Destruction. I due però comunque competono uno contro l’altro a Breakdown in un Triple Treath match contro Stone Cold Steve Austin per il WWF Championship. Qui, insieme, i due fratelli schienano il campione. Ma è impossibile decretare un solo vincitore e il titolo viene reso vacante. Viene indetto per Judgment Day un match risolutivo per definire il WWF Champion tra Kane e Undertaker, ma Stone Cold interferisce, facendo scaturire il no contest. Il titolo viene messo in palio in un torneo alle Survivor Series, dove Taker si ferma alle semifinali, sconfitto da The Rock per squalifica. Dopo le Series riprende il suo feud con Stone Cold, che sfocia in un Buried Alive match dove in palio c’è un posto nella prossima Royal Rumble. A vincere è Austin a causa di un’interferenza decisiva di Kane. Undertaker scompare per qualche tempo.
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Ministry of Darkness
Il ritorno avviene nel gennaio del 1999 e Undertaker assume una veste ancora più oscura. Si ripresenta come un sacerdote occulto, a tratti satanico, che guida una setta chiamata il Ministry of Darkness. Si riappacifica con Paul Bearer, che entra nella setta, di cui fanno parte anche altri atleti come il The Brood (Edge, Christian e Gangrel) e gli Acolytes (Bradshaw e Faarooq). In questo periodo non disdegna momenti oscuri come wrestler intrappolati e rapiti per essere sottoposti a sacrifici. Sfruttando il suo ruolo potente e demoniaco, Taker minaccia di voler prendere il controllo della WWF e dà inizio al feud tra il suo Ministry of Darkness e la Corporation di Vince McMahon. Il chairman gli pone contro il suo enforcer, Big Boss Man, che viene però letteralmente annichilito a Wrestlemania XV, dove Undertaker trionfa in un Hell in a Cell match al termine del quale addirittura impicca l’avversario. A Backlash, McMahon gli manda contro allora Ken Shamrock, altro membro della Corporation, ma Taker vince ancora, anche se stavolta solo per squalifica a causa dell’interferenza di Bradshaw. Il feud ha un altro momento topico quando Taker arriva a osare, rapendo la figlia del chairman, Stephanie McMahon. Stephanie viene costretta a sposare il ‘Deadman’ in un matrimonio nero. Così Vince McMahon chiede aiuto al suo rivale storico Stone Cold Steve Austin, che arriva a salvare Stephanie, iniziando il suo feud col leader del Ministry of Darkness. I due si sfidano per il WWF Championship, detenuto da Austin, a Over the Edge in un incontro con arbitro speciale il figlio di Vince McMahon, Shane. Qui altro colpo di scena: Austin viene tradito ancora dalla Corporation, con Shane che favorisce la vittoria di Undertaker, che per la terza volta in carriera diventa WWF Champion. Ministry of Darkness e Corporation, dopo mesi di battaglie, diventano una cosa sola, nasce il Corporate Minsitry. Undertaker rivela come fin dall’inizio il potere principale era stato di Vince e che era tutta una messa in scena contro i simboli della compagnia. Taker arriva a sfidare The Rock, altra icona della WWF di quegli anni, a King of the Ring, vincendo anche in quell’occasione grazie all’interferenza di una stella emergente come Triple H. Ma il regno da WWF Champion di Taker termina la sera successiva in un episodio di Raw, dove Stone Cold Steve Austin riesce a battere Taker. Il feud tra i due prosegue, con il ‘Deadman’ che arriva addirittura a crocifiggere il ‘Rattlesnake’ in un episodio di Raw. La resa dei conti va in scena in un First Blood match a Fully Loaded. La stipulazione prevede che in caso di vittoria del ‘Deadman’, Stone Cold non solo perderà il titolo ma non avrà altre chance per riconquistarlo, ma in caso contrario Vince McMahon non potrà più apparire in tv. A vincere in un incontro particolarmente duro e aggressivo è Stone Cold, che conserva il titolo. Con questo incontro si scioglie definitivamente il sodalizio tra la Corporation e il Ministry of Darkness. I mesi successivi vedono il ‘Deadman’ unirsi al gigante Big Show, formando la Unholy Alliance. I due diventano WWF Tag Team Champions quando a Summerslam battono Kane e X-Pac. E’ un regno lampo perché appena otto giorni dopo perdono i titoli in un episodio di Raw contro la Rock ‘n’ Sock Connection di The Rock e Mankind. Ma appena altri otto giorni dopo in un Buried Alive match che va in scena a SmackDown, la Unholy Alliace si impone sulla Rock ‘n’ Sock Connection e così Big Show e The Undertaker tornano WWF Tag Team Champions. I titoli vengono però nuovamente persi dopo tredici giorni in un altro episodio di Raw, dove The Rock e Mankind si impongono in un Dark Side Rules match, in cui tutti i membri del Ministry of Darkness sono autorizzati a interferire; ma non basterà. Durante questo periodo Taker ‘usa’ Big Show, obbligandolo a fare ciò che lui desidera e costringendolo a lottare da solo. Tutto questo finché il chairman Mr McMahon non si spazientisce e obbliga Undertaker a sfidare il suo nuovo ‘figlioccio’, Triple H, in un Casket match a Unforgiven, minacciando di cacciarlo in caso di rifiuto. Allora Undertaker fa tutto da solo: rifiuta e se ne va da solo. In realtà dietro questa decisione c’è la necessità di curare alcuni infortuni.
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The American Badass
Il ritorno stavolta avviene dopo diversi mesi e si ha a Judgment Day del 2000. Siamo nel pieno dell’Iron Man match per il WWF Championship tra The Rock e Triple H. I due sono sul 5-5 e manca poco alla fine del match: tutti gli heel sono sul ring e circondando il povero The Rock. Ecco allora che appare sullo stage proprio lui, Undertaker, ma in una versione rinnovata. Non più l’oscuro signore della morte, ma un biker, il classico motociclista americano, un American Badass. Taker è però sempre devastante e attacca Triple H e tutti gli heel a suon di Chokeslam. Causa però la squalifica ai danni di Rocky, portando ‘The Game’ sul 6-5 e permettedogli di diventare campione. Per rifarsi Taker, a King of the Ring, fa coppia con The Rock e con suo fratello Kane in un tre contro tre contro Triple H, Vince e Shane McMahon, dove chi avesse schienato Triple H sarebbe diventato campione. Taker è leale, impedendo a Kane di usufruire di questa possibilità e rispettando il patto con The Rock, favorendo la vittoria del team e il pin decisivo del ‘Brahma Bull’. Nei mesi successivi le sue faide lo vedono coinvolto con l’ex campione olimpico Kurt Angle, battuto a Fully Loaded, e con il fratello Kane, con cui finisce in no contest a Summerslam, dove però riesce a strappargli la maschera. Undertaker è lanciatissimo in questa veste rinnovata e arriva a lottare per il WWF Championship, passato intanto nelle mani di Kurt Angle. I due si sfidano alle Survivor Series, dove l’ ‘Olympic Hero’ ha la meglio con una furbata: riesce a farsi sostituire dall’identico fratello Eric, rientrando nel match nel momento decisivo e battendo il rivale. Undertaker chiede e ottiene una nuova shot per un grandioso Hell in a Cell match a sei in scena ad Armageddon, dove promette di rendere ‘famoso’ qualcuno. Oltre ad Angle e Taker, nel match ci sono tutte le icone della Attitude Era come Triple H, Stone Cold Steve Austin, The Rock e l’inedito Rikishi. Proprio a quest’ultimo tocca la penitenza di essere reso ‘famoso’, quando l’ ‘American Badass’ lo fa volare dalla gabbia. A vincere è comunque ancora Kurt Angle. Ma il 2000 di Undertaker non è ancora finito. Infatti la sinergia con The Rock, iniziata a maggio, prosegue quando i due arrivano a far coppia e a diventare WWF Tag Team Champions battendo Edge e Christian in un episodio di Raw. Il regno dura pochissimo: dopo appena tre giorni, in un episodio di SmackDown, Edge e Christian si riprendono i titoli battendo l’ ‘American Badass’ e ‘The Great One’ in un match con Kurt Angle arbitro speciale.
Il 2001 inizia con la partecipazione alla Royal Rumble, dove è uno degli ultimi a essere eliminato. Prosegue con la riunione con il fratello Kane, con cui ha definitivamente appianato le rivalità passate, creando il solido sodalizio dei Brothers of Destruction. I due, insieme, falliscono però nel tentativo di diventare WWF Tag Team Champions, perdendo a No Way Out in un Tables match contro Edge e Christian e i Dudley Boyz. Ma subito dopo questo evento inizia un nuovo feud. Undertaker inizia ad avere screzi sempre più importanti con Triple H. I due arrivano a sfidarsi a Wrestlemania XSeven. Incontro durissimo e molto bello, dove i due non si risparmiano. Alla fine trionfa Undertaker grazie alla Last Ride Powerbomb, che gli permette di centrare la nona vittoria in altrettanti match allo ‘Showcase of Immortals’ e finalmente qualcuno si accorge di questo incredibile record. Si inizia finalmente a parlare della ‘streak’ di Undertaker a Wrestlemania.
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Fedelissimo della WWF durante l’Invasion
Dopo Wrestlemania prosegue il feud. Allo ‘Showcase of Immortals’ c’è stato il clamoroso turn heel di Stone Cold Steve Austin, passato dalla parte di McMahon dopo anni di battaglie e diventando WWF Champion. Austin si allea con Triple H, diventato intanto WWF Intercontinental Champion. Così a contrastare i due, che si fanno chiamare Two Men Power Trips, in assenza di The Rock, alle prese sia con infortuni che con le sue prime avventure cinematografiche, ci sono solo The Undertaker e Kane. I due Brothers of Destruction fanno sul serio e in un episodio di Raw battono Edge e Christian diventando WWF Tag Team Champions. Prosegue il feud tra il Power Trip e i Brothers of Destruction, che culmina in un Winners Takes All match a Backlash. Se avesse vinto il Power Trip, Triple H e Stone Cold sarebbero diventati anche campioni di coppia, oltre a mantenere i loro rispettivi titoli. Se avessero vinto i Brothers of Destruction, Kane e Taker avrebbero difeso i loro titoli di coppia e ci sarebbe stato il cambio di titolo in favore di colui che avrebbe realizzato il pin decisivo nei confronti di colui che l’avrebbe subito. Alla fine vincono Triple H e Austin, con il regno dei Brothers of Destruction che termina. La faida termina qui, anche perché una nuova minaccia si scaglia sul mondo WWF. L’acquisizione di WCW e ECW porta a una guerra interna con atleti delle due promotion scomparse, che invadono la compagnia per prendersi il controllo. The Undertaker, fedelissimo della WWF, diventa uno dei punti di riferimento di Vince McMahon per vincere la battaglia. Nei mesi dell’Invasion Undertaker intraprende una faida con DDP, che impersona uno stalker della moglie del ‘Badass’, Sara. Durante questi mesi i titoli della WCW vengono difesi in WWF, in attesa della resa dei conti definitiva. Accade così che due portabandiera della WWF come i Brothers of Destruction diventano WCW Tag Team Champions battendo Chuck Palumbo e Sean O’Haire e arrivano poi a unificare i titoli di coppia diventando anche WWF Tag Team Champions, battendo DDP e Chris Kanyon in uno Steel Cage match a Summerslam. I due regni da campioni di coppia unificati durano poco. Poche settimane dopo, Kane e Taker, prima perdono i titoli di coppia WWF contro i Dudley Boyz e poi quelli di coppia WCW contro Booker T e Test. Ma è tutta la storyline dell’Invasion che sta per giungere al termine. La resa dei conti avviene alle Survivor Series in un classico match a eliminazione dove il team vincitore tra la WWF e l’Alliance, avrebbe preso il controllo. E’ un match tra icone. Per l’Alliance ci sono: Shane McMahon, Rob Van Dam, Booker T, Kurt Angle e Stone Cold Steve Austin. A guidare la WWF c’è The Rock, affiancato da Chris Jericho, Big Show, Kane e, ovviamente, The Undertaker. Taker viene eliminato, ma comunque il suo team ottiene la vittoria.
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Big Evil
Sul finire del 2001, Undertaker, pur vestendo sempre i panni del biker, assume un atteggiamento più cattivo, facendosi soprannominare ‘Big Evil’. Durante questo periodo diventa WWF Hardcore Champion battendo Rob Van Dam. Detiene il titolo per qualche mese, ma l’inizio del 2002 è sorprendente. Prende parte alla Royal Rumble, dove è uno dei favoriti, ma a sorpresa viene eliminato dal giovanissimo Maven, che poi subisce un pestaggio di vendetta. I due arrivano a sfidarsi qualche tempo dopo per il titolo hardcore e vince ancora Maven, con The Rock che deride Taker per l’accaduto. La resa dei conti con il ‘People’s Champion’ avviene a No Way Out, ma qui accade che Taker perde ancora a causa di un’interferenza inattesa, quella di Ric Flair. La leggenda vivente vuole un match a Wrestlemania X8 contro colui che a Wrestlemania non ha mai perso. Undertaker e Flair si sfidano in un bellissimo No Disqualification match, dove nonostante l’ottima resistenza, il ‘Nature Boy’ alla fine capitola. The Undertaker fa 10 su 10 allo ‘Showcase of Immortals’. Leggenda.
Archiviato questo capitolo viene inaugurata la prima divisione tra brand della WWE, con Undertaker che entra a far parte esclusivamente del roster di Raw. Il ‘Big Evil’, messa da parte l’ennesima affermazione a Wrestlemania, torna a puntare al titolo massimo, che ora si chiama WWE Undisputed Championship, che ancora non è divenuto esclusiva di alcun roster e viene ancora difeso sia a Raw che a SmackDown. Taker interferisce a Backlash nel match tra Triple H e il rientrato Hulk Hogan, favorendo la vittoria di quest’ultimo, contro comunque il volere dello stesso Hulkster. La faida tra i due nasce e culmina in un match a Judgment Day, dove il ‘Big Evil’ si impone diventando per la quarta volta in carriera WWE Undisputed Champion. Titolo che viene difeso con successo a King of the Ring dall’assalto di Triple H, in cerca di vendetta dopo quanto accadutogli qualche mese prima. Ma è alla successiva difesa che il regno del ‘Big Evil’ termina. Undertaker se la deve vedere contro ben due avversari: The Rock e Kurt Angle. I tre si affrontano in un grandissimo Triple Treath match che va in scena a Vengeance e che vede imporsi The Rock.
Ma Undertaker continua a puntare il WWE Undisputed Championship. Nei mesi successivi il regno di The Rock termina per mano di un’autentica macchina da guerra: il giovanissimo e già devastante Brock Lesnar. Il nuovo campione sembra non avere rivali, ma Undertaker non è dello stesso parere e tra i due inizia un feud molto intenso. Dopo un no contest a Unforgiven viene deciso che i due si affronteranno in un Hell in a Cell match a No Mercy. Nelle settimane precedenti Lesnar prova a indebolire il ‘Big Evil’ infortunandolo a una mano. Ma Taker si presenta lo stesso al match, che è straordinario. Entrambi sanguinano e non si risparmiano. Alla fine vince Brock Lesnar, ma dopo un incontro combattutissimo. Dopo questo match Undertaker rimane fuori fino alla fine del 2002 per curarsi da qualche infortunio.
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Buried Alive
Il ritorno avviene nella Royal Rumble del 2003 e riparte così come era terminato. Undertaker arriva fino in fondo alla rissa reale, come mai accadutogli prima in carriera, ma di fronte a lui l’ultimo rimasto da eliminare è ancora lui, Brock Lesnar. ‘The Next Big Thing’ ha ancora la meglio. Ma Taker c’è e nei mesi successivi intraprende un feud con Big Show e A-Train, che minacciano di interrompere la sua streak a Wrestlemania XIX, in un match di coppia dove il ‘Big Evil’ deve far coppia con l’emergente Nathan Jones. Poco prima del match quest’ultimo viene attaccato, costringendo Undertaker a combattere da solo in un Handicap match. Grazie comunque all’intervento di Jones, Undertaker riesce a vincere anche stavolta, portando a 11-0 la sua streak a Wrestlemania. Qualche tempo dopo un altro giovane emergente arriva a sfidarlo. Si tratta di un rapper che si diverte a essere irrispettoso verso delle leggende, si chiama John Cena. I due si scontrano una prima volta in un episodio di SmackDown vinto da Cena, ma la resa dei conti arriva a Vengeance, dove nonostante le scorrettezze di John, Undertaker riesce a imporsi. Una serie di successive vittorie riportano il ‘Big Evil’ nel giro titolato e così a No Mercy, un anno dopo il fantastico Hell in a Cell match, The Undertaker sfida di nuovo Brock Lesnar per il WWE Championship in un Bikers Chain match, dove bisogna utilizzare una catena da biker appesa a un angolo del ring. Decisiva è l’interferenza di Mr McMahon, che favorisce la vittoria di Lesnar in un altro grande match tra i due. Pochi giorni dopo Paul Heyman, non più manager di Lesnar ma general manager di SmackDown, annuncia a Undertaker che battendo Brock Lesnar e Big Show in un Handicap match avrebbe potuto scegliere avversario e stipulazione per le Survivor Series. Taker riesce nell’impresa e decide di regolare i conti con il Chairman in un Buried Alive match alle Survivor Series. La sfida sembra essere a senso unico, ma McMahon ha l’asso nella manica. Da una ruspa posta in prossimità della fossa in cui deve essere buttato l’avversario, spunta Kane, che ferisce Taker, lo butta nella fossa e lo seppellisce vivo. Undertaker “rest in peace”… forse.
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Ritorno del ‘Deadman’
Nelle settimane successive, con Undertaker lontano dalle scene, Kane giustifica il suo gesto, dopo anni in cui i suoi attriti con Taker sembravano messi da parte. La ‘Big Red Machine’ afferma che Undertaker che abbiamo visto in questi anni non era suo fratello, era uno come gli altri, non l’oscuro signore della morte che aveva conosciuto e per questo ha fatto sì che scomparisse. Ma tutto questo si rivela un errore. Kane viene eliminato dalla Royal Rumble a causa di un improvviso blackout con rintocco di campana, che lo distrae. Anche nelle settimane seguenti appaiono vari video in cui compare The Undertaker che annuncia il suo imminente ritorno per sfidare suo fratello a Wrestlemania XX. La sfida arriva. L’ingresso di Taker è preceduto sia dal ritorno ‘one night only’ dello storico manager Paul Bearer, sia dall’arrivo di una compagnia di druidi incappucciati con con fiaccole infuocate. Quindi eccolo, The Undertaker di nuovo dei panni del ‘Deadman’. Kane è incredulo, ma prova a combattere il fratello. Non c’è storia. Undertaker è tornato più forte di prima e vince ancora con la sua Tombstone Piledriver. La sua streak a Wrestlemania ora è sul 12-0.
In realtà il 2004 di Undertaker, che intanto passa a SmackDown, non è caratterizzato da particolari feud. Quello principale lo vede sfidare JBL per il WWF Championship. A Summerslam vince ma solo per squalifica grazie a un artificio del campione, che viene comunque letteralmente massacrato. A No Mercy nuova sfida in un Last Ride match, ma stavolta vince JBL a causa di un’interferenza di Heidenreich, con cui Undertake regola i conti alle Survivor Series, battendolo, e poi ancora a inizio 2005 alla Royal Rumble, battendolo nuovamente in un Casket match. Ma un nuovo rivale si scaglia contro il ‘Deadman’. Nell’ultimo periodo sta emergendo un atleta molto valido che si fa chiamare il ‘Legend Killer’ per la sua particolare attitude a battere atleti famosi: si tratta di Randy Orton. Randy minaccia di porre fine alla streak del ‘Deadman’ allo ‘Showcase of Immortals’. I due si sfidano in un buonissimo match a Wrestlemania 21, dove però è ancora una volta Undertaker ad avere la meglio, portando a 13-0 il suo record. La faida è, però, tutt’altro che conclusa. Dopo qualche mese, infatti Orton attacca ancora il ‘Deadman’, sfidandolo per una rivincita a Summerslam. Stavolta vince Randy grazie all’interferenza decisiva del padre, l’ex superstar degli anni Ottanta, ‘Cowboy’ Bob Orton. A No Mercy Randy e Bob Orton mettono fine al ‘Deadman’ battendolo in un Handicap Casket match. Undertaker sembra finito, ma alle Survivor Series il ‘Phenom’ ricompare a sorpresa interrompendo le celebrazioni di Randy Orton, che ha appena condotto il team di SmackDown alla vittoria sul team di Raw nel main event della serata. La resa dei conti avviene ad Armageddon in un Hell in a Cell che vede trionfare The Undertaker, che chiude in suo favore il feud.
Come spesso accaduto negli anni precedenti, Undertaker rimane fuori qualche tempo per poi riapparire alla Royal Rumble. Nell’evento compare al termine del match che vede Kurt Angle confermarsi World Heavyweight Champion contro Mark Henry. I due iniziano un feud, che sfocia in un match a No Way Out, molto intenso e bello, dove Angle riesce a vincere con un gran gesto atletico, invertendo in pin una Hell’s Gate che sta subendo. La rivincita tra i due avviene in un episodio di SmackDown poche settimane dopo, ma stavolta a far perdere Taker è un’interferenza del grosso Mark Henry. Inevitabile uno scontro tra i due, che viene programmato per Wrestlemania 22 in un Casket match. Qui il ‘Deadman’ riesce a superare il ‘World Strongest Man’ e a portare la sua streak allo ‘Showcase of Immortals’ sul 14-0. Il feud sembra concluso, ma in realtà qualche settimana dopo a SmackDown si ha una rivincita tra i due. Ma serve solo a dare il via a un nuovo feud: infatti Taker perde per via di un’interferenza di The Great Khali. Inizia così una nuova faida, che vede prima vincere Khali a Judgment Day e poi Undertaker in un Last Man Standing match andato in scena in un episodio di SmackDown precedente a Summerslam. Il resto del 2006 vede Taker impegnato in faide di secondo piano per la conquista del WWE US Championship di Mr Kennedy, che fallisce sistematicamente a causa delle interferenze di MVP. Nei mesi seguenti il titolo non è più nelle mani di Mr Kennedy, ma prosegue il feud che diventa a quattro con Kane al fianco di Undertaker e MVP al fianco di Mr Kennedy. Alle Survivor Series proprio MVP aiuta Mr Kennedy a vincere un First Blood match contro Undertaker, che però chiude in suo favore il feud vincendo il Last Ride match che va in scena ad Armageddon. Si chiude così il 2006, che anticipa un 2007 importantissimo per il ‘Deadman’.
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Royal Rumble e World Heavyweight Champion a Wrestlemania
Il 2007 è però il vero anno trionfale del ‘Deadman’. Prende parte alla Royal Rumble entrando per ultimo e arrivando a giocarsi la vittoria in un epico finale con Shawn Michaels. I due danno vita a un vero e proprio match nel match, ma alla fine è il ‘Phenom’ a spuntarla e a vincere per la prima volta la Royal Rumble, potendo così scegliere per quale titolo mondiale competere a Wrestlemania 23. La scelta di Taker ricade sul World Heavyweight Championship, detenuto da Batista. ‘The Animal’ si ritrova così a dover fronteggiare a Wrestlemania colui che allo ‘Showcase of Immortals’ non ha mai perso. In un incontro davvero molto bello e intenso, Undertaker riesce a battere l’ostico avversario e a laurearsi World Heavyweight Champion per la prima volta (in realtà considerando anche il titolo WWF/WWE, vinto quattro volte, sarebbe il quinto titolo mondiale del ‘Deadman’, ndr). Ma la faida con Batista è tutt’altro che terminata. ‘The Animal’ va all’assalto del titolo di Undertaker in altre due circostanze. La prima a Backlash, dove in un Last Man Standing match la sfida tra i due termina in pareggio. Poche settimane dopo in un episodio di SmackDown, Undertaker e Batista si sfidano ancora, stavolta in uno Steel Cage match. Altro incontro molto duro ed equilibrato, che termina ancora in pareggio, ma qui ecco il colpo di scena. Edge irrompe e incassa il Money in the Bank, originariamente vinto da Mr Kennedy, ma conquistato dalla ‘Rated-R Superstar’ due sere prima, proprio a Backlash. Edge incassa con successo e mette fine al regno del ‘Deadman’, che viene portato via dai druidi e rimane fuori dalle scene per qualche mese.
Il ritorno avviene a Unforgiven, quando batte Mark Henry. Quindi torna all’assalto del World Heavyweight Championship, passato di nuovo nelle mani di Batista. I due si affrontano a Cyber Sunday in un match con Stone Cold Steve Austin arbitro speciale. Vince Batista, ma la rivincita è dietro l’angolo. Viene indetto un nuovo incontro tra ‘The Animal’ e il ‘Deadman’: un Hell in a Cell match alle Survivor Series. Sfida molto bella, che si chiude con un colpo di scena. Quando sembra che Taker possa farcela, ecco che un cameraman lo attacca. Il cameraman si rivela essere Edge, che favorisce la vittoria di Batista. E’ il preludio al Triple Treath match che va in scena ad Armageddon, dove Batista mette in palio ancora il World Heavyweight Championship non solo contro Undertaker ma anche contro Edge. Ed è proprio Edge a spuntarla, diventando campione.
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Il feud con Edge
Ma Undertaker rimane in scia e col mirino puntato sul titolo mondiale. A differenza dell’anno precedente, entra come primo alla Royal Rumble, ma stavolta Shawn Michaels si prende la rivincita eliminandolo. Ma il vincitore, John Cena, sceglie il WWE Championship. Così lo sfidante al World Heavyweight Championship viene decretato da un Elimination Chamber match a No Way Out. Nessuno tra Bid Daddy V, MVP, Finlay, il gigante The Great Khali e il fortissimo Batista, riesce a contrastare la potenza del ‘Deadman’. Undertaker vince e conquista la title-shot per sfidare il campione Edge a Wrestlemania XXIV. Il ‘Phenom’ e la ‘Rated R-Superstar’ si sfidano nel main event dello ‘Showcase of Immortals’ e danno vita a un incontro stupendo. Edge arriva vicinissimo a battere Undertaker, ma il ‘Deadman’ a Wrestlemania non perde mai e alla fine, quando sta per subire il pin decisivo, tira fuori la Hell’s Gate, facendo cedere il canadese. Undertaker porta a 16-0 la sua streak e diventa World Heavyweight Champion. La rivincita tra i due va in scena a Backlash, dove però è ancora Undertaker a vincere. Ancora grazie alla Hell’s Gate. A questo punto accade, però, che la general manager di SmackDown, Vickie Guerrero, fidanzata di Edge, dichiara la manovra di Undertaker proibita e, avendola il ‘Deadman’ utilizzata, lo priva del titolo. Il titolo è vacante, ma sono sempre Undertaker ed Edge a contenderselo. Nuova sfida tra i due a Judgment Day: vince ancora Taker, ma solo per countout e il titolo non gli viene assegnato. Viene così deciso che dovrà essere assegnato una volta per tutte in un TLC match a One Night Stand, con la particolare stipulazione che prevede il licenziamento di Undertaker in caso di sua sconfitta. Il match è qualcosa di incredibile. Spettacolare fino alla fine, con Edge che riesce a schiantare il rivale contro dei tavoli fuori dal ring e a vincere. Undertaker è costretto a lasciare la compagnia. Ma qualche tempo dopo accade un colpo di scena nel rapporto tra Edge e Vickie Guerrero: la general manager scopre dei tradimenti del suo fidanzato, che intanto non è più campione, e decide di punirlo reintegrando Undertaker e sancendo per Summerslam un Hell in a Cell match tra i due. Altro capitolo epico del loro feud. Quello conclusivo. Dopo un incontro eccellente e combattutissimo, Undertaker batte Edge e a fine match lo punisce con una Chokeslam dalla cima di una scala, che sfonda il ring, che viene poi incendiato in quello che sembra un vero e proprio rito con Edge come vittima. Si chiude così un feud davvero molto intenso tra i due.
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Due capolavori a Wrestlemania
Il prosieguo del 2008 di Undertaker lo vede impegnato in un feud con Big Show, iniziato con una sconfitta per ko a No Mercy e proseguito con due vittorie: una a No Mercy in un Last Man Standing match e una alle Survivor Series in un Casket match. Il 2009 vede comunque Big Show prendersi una rivincita su Taker, eliminandolo dalla Royal Rumble. Un mese dopo a No Way Out va in scena un Elimination Chamber match per il WWE Championship, diventuto con il draft il titolo principale di SmackDown. Gli avversari non sono niente male: il campione in carica Edge, Vladimir Kozlov, il nuovo rivale Big Show, l’atletico Jeff Hardy e il sempre pericolosissimo Triple H. Undertaker si spinge fino alla fine, arrivando a contendersi la vittoria con Triple H. Ma in un epico finale la spunta ‘The Game’, che diventa campione. Ma si avvicina Wrestlemania XXV e c’è una nuova leggenda che intende sfidare Undertaker e rompere la sua streak, un rivale che il ‘Deadman’ non ha mai battuto: Shawn Michaels. ‘HBK’ si fa avanti, convinto di poter battere il ‘Phenom’. La sfida tra i due va in scena a Wrestlemania XXV ed è a parere di molti il match più bello mai disputato nella storia della WWE. Inserirlo come il match più bello di sempre a Wrestlemania, che già sarebbe un riconoscimento importante, è riduttivo. I due danno vita a uno spettacolo memorabile, che si conclude quando un Moonsault di uno stoico Shawn Michaels viene intercettato da Undertaker, che chiude con la Tombstone Piledriver e porta sul 17-0 la sua streak. Neanche Shawn Michaels ha fermato il ‘Phenom’ a Wrestlemania.
Dopo questa vittoria, Undertaker si prende una pausa, ma sorprende tutti a Summerslam. Si è appena concluso il main event, dove l’emergente e ottimo atleta CM Punk ha appena conquistato il World Heavyweight Championship battendo Jeff Hardy in un gran bel TLC match. Ma ecco che si spengono le luci e quando si riaccendono non c’è più Jeff Hardy, ma Undertaker, che torna e attacca CM Punk con una Chokelsam, lanciando un chiaro segnale: vuole sfidarlo per il titolo. I due si affrontano a Breakin’ Point in un Submission match. Taker riesce a vincere chiudendo il rivale nella Hell’s Gate. Ma la mossa è ancora illegale e l’arbitro fa ripartire il match, che termina con una ‘ladrata’ nei confronti del ‘Deadman’. CM Punk lo chiude nella Anaconda Vise, Taker non cede, ma l’arbitro sancisce la vittoria del ‘Best in the World’. Poche settimane dopo la Hell’s Gate viene riammessa e Undertaker chiede il rematch a Hell in a Cell in un Hell in a Cell match. Stavolta vince proprio The Undertaker, che per la terza volta diventa World Heavyweight Champion. In tanti provano a togliergli il titolo, ma stavolta il regno del ‘Deadman’ sembra durare a lungo. Undertaker vince un Fatal Four Way match a Bragging Rights contro CM Punk, Rey Mysterio e Batista. Poi ci provano Batista e Chris Jericho alle Survivor Series in un Triple Treath match, ma vince ancora Taker. Quindi, a TLC, è di nuovo scontro con Batista in un Chairs match; ma ancora una volta vince il ‘Deadman’. Intanto sul finire dell’anno il match disputato a Wrestlemania XXV contro Shawn Michaels riceve premi su premi e ‘HBK’ inizia a meditare una rivincita.
Alla Royal Rumble Undertaker conserva ancora il titolo battendo Rey Mysterio, mentre Michaels fa di tutto per vincere e andare a sfidare Taker per il titolo mondiale, ma sul più bello della sua straordinaria prestazione nella rissa reale termina per mano di Batista. Sfidare Undertaker inizia a essere un’ossessione, anche perché Taker rifiuta categoricamente la rivincita. Shawn prova a conquistarsela, provando a qualificarsi all’Elimination Chamber match con il titolo in palio, ma perde. Poi perde anche i titoli di coppia e inizia a dire che la sua carriera non ha più senso, l’unica cosa che può rilanciarla è un match contro Undertaker, che in un modo o in un altro avrà. Per ottenerlo è necessario provocare in modo forte il ‘Deadman’. Shawn lo sa e lo fa. A Elimination Chamber va in scena un Elimination Chamber match per il World Heavyweight Championship, dove Undertaker difende il suo titolo dall’assalto di CM Punk, Rey Mysterio, Chris Jericho, R-Truth e John Morrison. Taker è il favorito e infatti arriva fino alla fine, ma a un tratto Shawn Michaels entra nella struttura e stende Taker con una Sweet Chin Music, favorendo la vittoria di Chris Jericho, che mette fine al regno del ‘Phenom’. A Undertaker non rimane che accettare la sfida lanciatagli nuovamente da Shawn Michaels, ma fissa le regole: in caso di sconfitta, lo ‘Show-Stopper’ dovrà ritirarsi. A Wrestlemania XXVI nel main event va in scena un incredibile No Disqualification No Countout Streak v Career match. Incontro di poco inferiore a quello dell’anno precedente per bellezza. Altra straordinaria prestazione di entrambi e un finale che sembra quello di un film drammatico: Shawn Michaels che resiste a una Tombstone, ma con le ultime forze si aggrappa a Undertaker per combattere ancora; il ‘Deadman’ mostra rispetto rinunciando ad attaccare, ma quando Michaels gli tira un ceffone, Taker gli rifila un’ultima devastante Tombstone, che porta la streak del ‘Deadman’ a Wrestlemania sul 18-0. Anche stavolta Shawn Michaels non riesce a battere Undertaker allo ‘Showcase of Immortals’ e stavolta gli costa caro perché è costretto a ritirarsi. Undertaker comunque rende omaggio a ‘HBK’ con un sincero abbraccio a fine match.
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End of an Era
Dopo la consueta breve pausa post-Wrestlemania, Undertaker torna per battere il campione mondiale Jack Swagger in un match non titolato in un episodio di SmackDown. Quindi batte Rey Mysterio conquistando una title-shot per il titolo, ma si infortuna ed è costretto a rinunciare. Durante la sua assenza, il fratello Kane più volte dice di averlo visto in stato vegetativo. Ma Undertaker prima o poi torna sempre. Così a Summerslam, durante un Casket match tra Kane, diventato intanto campione mondiale, e Rey Mysterio, Undertaker compare improvvisamente da una bara e attacca il fratello, che però riesce a difendersi dall’assalto. I due iniziano un feud, dovuto alle dichiarazioni di Taker, che afferma di essere stato attaccato proprio da Kane tempo fa, venendo costretto allo stop. La sfida tra i due col World Heavyweight Championship in palio va in scena a Night of Champions in un No Holds Barred, dove vince però Kane. La rivincita viene annunciata per Hell in a Cell in un Hell in a Cell match. Prima del match Undertaker si riunisce con lo storico manager Paul Bearer, che però lo tradisce proprio a Hell in a Cell, favorendo la vittoria di Kane. L’ultimo capitolo dell’ennesima faida con Kane arriva a Bragging Rights, dove i due si sfidano in un Buried Alive match, che però vince ancora Kane, che riesce a seppellire vivo il fratello, che rimane così lontano dalle scene per un po’.
Il ritorno arriva stavolta molto più tardi del solito, ben dopo la Royal Rumble. Ritorno che avviene non a SmackDown, bensì a Raw, essendo terminato il brand split nel 2011. In un promo Undertaker ritorna, ma viene subito raggiunto da Triple H. I due si guardano e senza dire alcuna parola fanno intendere che si sfideranno a Wrestlemania. Sarà così Triple H, storico amico di Shawn Michaels, che proverà a vendicare il suo amico e a interrompere la streak del ‘Deadman’. A Wrestlemania XXVII i due si affrontano in un epico No Holds Barred match. Sfida durissima e sensazionale. Triple H le prova tutte, perfino battere Undertaker con la sua Tombstone. Ma il ‘Deadman’ a Wrestlemania è imbattibile. Sebbene fatica a stare in piedi ed è visibilmente infortunato, Undertaker riesce a tirar fuori dal cilindro la mossa della disperazione: chiude il ‘Cerebral Assassin’ in una Hell’s Gate e vince un match che sembrava destinato a vederlo soccombere. La streak di Undertaker a Wrestlemania arriva sul 19-0, ma chi esce malconcio da questo straordinario incontro è proprio il ‘Deadman’.
Su questo aspetto ci marcerà per molto sopra proprio Triple H, vero vincitore morale di questo incontro. Undertaker rimane fuori dalle scene per molto tempo per recuperare dall’infortunio. Il ritorno arriva anche stavolta intorno al mese di febbraio del 2012. Come raramente accade è il ‘Deadman’ stavolta a elemosinare una rivincita, pur avendo vinto l’anno prima. Triple H sembra troppo preso dal suo nuovo ruolo di dirigente in WWE e rifiuta più volte. Ma quando Taker lo attacca nell’orgoglio, dicendogli che è un codardo e che da una vita vive nell’ombra dell’amico Shawn Michaels, allora ‘The Game’ risponde alla sfida. Ma fissa le condizioni: sarà un Hell in a Cell match e Shawn Michaels sarà l’arbitro speciale. A Wrestlemania XXVIII va in scena quello che viene definito la ‘End of an Era’, il match che deve segnare la fine di un’epoca. E lo sarà. Altro match bellissimo, tra i più belli di sempre nella storia dello ‘Showcase of Immortals’. Immortale come The Undertaker, che esce da una combo di Sweet Chin Music di Shawn (imparziale per lunghi tratti, ma che poi arriva a favorire l’amico Triple H, ndr) e Pedegree di ‘The Game’. Alla fine, Undertaker riesce a prendere il sopravvento ancora una volta e a battere un eroico Triple H, portando la sua streak all’incredibile record di 20-0. Venti incontri a Wrestlemania, nessuno ha mai battuto il ‘Deadman’. Il post-match è storia: Undertaker e Shawn Michaels sollevano da terra Triple H e i tre, acclamatissimi, salutano il pubblico con un grande abbraccio sul titantron. E’ davvero la fine di un’era.
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Shock in WWE: la fine della ‘streak’
Le presenze on screen di Undertaker iniziano a essere sempre più saltuarie. Dopo l’ennesimo successo di Wrestlemania XXVIII, il ‘Deadman’ fa capolino in WWE solo in occasione della millesima puntata di Raw, per venire in soccorso di Kane, assalito da sei wrestler. Dopo un lungo letargo, come da tradizione degli ultimi anni, il ‘Phenom’ si ripresenta durante la Road to Wrestlemania. In un episodio di Raw viene indetto un Fatal Four Way match per decretare colui che proverà a interrompere la leggendaria streak di Undertaker. A vincere è CM Punk, appena reduce da uno dei più lunghi regni da campione WWE della storia moderna. Il feud viene rinvigorito da un evento inatteso: la morte di Paul Bearer, storico manager di Undertaker. Pochi giorni dopo il decesso, CM Punk e il suo manager Paul Heyman rubano l’urna che deteneva Bearer, dove sono racchiusi i poteri del ‘Deadman’. Punk interrompe una cerimonia di ricordo di Bearer, attaccando Undertaker e anche Kane. Necessaria la resa dei conti, che avviene in uno splendido match a Wrestlemania 29. Punk è bravissimo a sopperire col suo talento l’enorme differenza fisica. Ma alla fine vince ancora una volta Undertaker, che riesce a portare la sua streak a 21-0. E’ imbattibile. Nelle settimane successive sembra partire un feud con lo Shield, che però si perde nel vuoto. Lo Shield interrompe una nuova cerimonia in ricordo di Bearer, attaccando il ‘Deadman’, soccorso dal Team Hell-No di Kane e Daniel Bryan. Ma non si avrà mai un vero e proprio match di resa dei conti, a parte una vittoria di Taker su Dean Ambrose in una puntata di SmackDown, dove il ‘Phenom’ torna a lottare dopo tre anni, da quando praticamente è terminata la brand extension, con Taker che era apparso più spesso a Raw. Al termine del match comunque lo Shield mette ko Undertaker con una Triple Powerbomb sul tavolo dei commentatori.
Segue un nuovo lungo stop, col solito ritorno in prossimità di Wrestlemania. Una nuova sfida viene lanciata. Brock Lesnar, dopo anni nelle MMA, è tornato in WWE ed è sicuro di poter interrompere la streak di Undertaker allo ‘Showcase of Immortals’. Il ‘Deadman’ torna e accetta la sfida. L’incontro tra i due va in scena a Wrestlemania XXX. Non è al livello delle ultime grandi sfide di Taker allo ‘Showcase of Immortals’, né al livello dei passati confronti tra Taker e Brock. Eppure il match passa alla storia. Dopo ben tre F5, ‘The Beast’ compie l’impresa che non era riuscita a nessuno in quasi 30 anni di carriera del ‘Deadman’. Brock Lesnar batte The Undertaker a Wrestlemania e mette fine alla streak. Sembra impossibile, ma è accaduto. Il silenzio surreale del pubblico dopo il conto di tre e l’ovazione dedicata al ‘Phenom’ a fine match sono emblematici. Ancora oggi la fine della streak è considerato uno degli eventi più shockanti della storia della WWE. Successivamente si apprende che Undertaker è svenuto nel backstage ed è stato ricoverato in ospedale per una commozione cerebrale dovuta a un Suplex subito a inizio incontro.
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Il 2015, l’ultimo grande anno del ‘Phenom’
Eppure Undertaker non smette. Anzi, come suo solito, ritorna in occasione di Wrestlemania 31. Un nuovo personaggio oscuro, Bray Wyatt, in alcuni suoi promo invoca il ‘Deadman’ e lo sfida a un match. Taker torna, anche se quello che appare a Wrestlemania 31 è un atleta ormai fuori forma. Il match, non eccezionale, viene comunque vinto dal ‘Deadman’, che torna a vincere allo ‘Showcase of Immortals’ dopo lo shock dell’anno precedente. Ma il 2015 di Undertaker non si limita a Wrestlemania. Infatti riappare a Battleground per interrompere un match tra Brock Lesnar e il campione WWE Seth Rollins. Taker attacca Lesnar, facendo scattare la squalifica e impedendogli di vincere il titolo. Il ‘Deadman’ spiega di averlo fatto non perché Brock ha interrotto la streak, ma perché ha permesso a Heyman di vantarsene. I due si attaccano vincendevolmente nel backstage e viene indetto così un rematch tra i due a Summerslam. Incontro intenso e controverso: Lesnar fa cedere Taker con la Kimura Lock, la campana suona, ma l’arbitro non aveva visto nulla e ordina al timekeeper di far ripartire il match; l’incontro prosegue con il ‘Deadman’ che colpisce Brock con un colpo basso e poi lo chiude nella Hell’s Gate facendolo svenire. Vince Undertaker, che per la prima volta in carriera batte Brock Lesnar. Necessaria una resa dei conti tra i due, che va in scena a Hell in a Cell in un Hell in a Cell match. L’incontro è davvero sensazionale, degno della grandissima carriera di Undertaker. Brock per avere la meglio deve ricorrere a un colpo basso e a ben tre F5. Vince Brock Lesnar, che chiude in suo favore il feud, ma Undertaker riceve una standing ovation, prima di essere attaccato dalla Wyatt Family. Si riapre, dunque, il feud con Bray Wyatt, ma stavolta viene coinvolto anche Kane. Si riuniscono ancora i Brothers of Destruction, che alle Survivor Series battono la Wyatt Family di Bray Wyatt e Luke Harper. E’ l’ultimo incontro dell’ultimo anno a tempo (quasi) pieno di Undertaker: il 2015.
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Il ‘ritiro’ di Wrestlemania 33
Il 2016 vede il ‘Deadman’, tornare di nuovo in prossimità di Wrestlemania. A chiamarlo è nientemeno che il chairman Vince McMahon. Suo figlio Shane chiede più considerazione e il controllo dello show di Raw. Il padre glielo concede a patto che batta a Wrestlemania 32 nientemeno che The Undertaker in un Hell in a Cell match. Incontro davvero grandioso anche questo, che passa alla storia per l’incredibile volo subito da Shane O’Mac dalla cima della gabbia, schiantandosi contro il tavolo di commento; per poi subire la decisiva Tombstone nel ring, che decreta la vittoria del ‘Deadman’. Salvo un’apparizione spot a sostegno del Team SmackDown nell’omonimo show, il 2016 di Undertaker è tutto qui.
L’ennesimo ritorno si ha a inizio 2017 e stavolta ben prima di Wrestlemania. Il ‘Deadman’ annuncia, infatti, dopo anni, la sua partecipazione alla Royal Rumble. Undertaker entra con il numero 29 ed elimina nientemeno che Goldberg. Ma subisce una clamorosa eliminazione a opera di Roman Reigns. Undertaker cova la vendetta e intanto attacca più volte Reigns, sancendo così un match tra i due a Wrestlemania 33. La sfida è il main event dello show ed è un No Holds Barred match. Qualitativamente non è il massimo, ma passa anch’essa alla storia perché Roman Reigns ‘umanizza’ il ‘Deadman’, battendolo e rendendolo incapace di reagire. A fine incontro Undertaker sorprende tutti con un lungo promo non parlato, in cui si sveste di cappello, guanti e mantello e lascia lo stage. Tutti pensano che è il suo ritiro. E infatti da questo momento non si vedrà più.
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Taker esce dal ritiro: la leggenda continua
Nel 2018, tolta un’apparizione spot con un promo fine a sé stesso, nella puntata del venticinquesimo anniversario di Raw, Undertaker sembra davvero essersi ritirato. Ma una leggenda inizia a nominarlo spesso. Si tratta di John Cena. Il bostoniano ha fallito tutti i tentativi per arrivare a Wrestlemania da campione WWE o universale o da sfidante a uno dei due titoli massimi e pur di non passare una Wrestlemania da spettatore, lancia la sfida a The Undertaker, chiedendogli di uscire dal ritiro. Il ‘Deadman’ non risponde e si arriva a Wrestlemania 34 con Cena davvero nelle vesti di spettatore. Ma a show in corso viene annunciato che Undertaker sembra esserci. Cena sale sul ring, ma Undertaker non si presenta e John si avvia verso il backstage sconsolato. Poi, d’un tratto, ecco che si spengono le luci, si riaccendono e sul ring ci sono cappello, guanti e mantello del ‘Deadman’. Di nuovo giù le luci ed ecco finalmente arrivare The Undertaker. Il ‘Phenom’ è tornato. Il tanto richiesto match ha inizio ed è uno squash, con il ‘Deadman’ che in appena due minuti o poco più liquida il bostoniano. Il resto del 2018 vede Undertaker apparire solo nei tre eventi promozionali tenuti lontano dagli Stati Uniti: prima Greatest Royal Rumble in Arabia Saudita, dove Taker batte Rusev in un Casket match; poi Super Show Down, dove torna a sfidare nientemeno che Triple H in un No Disqualification match, vinto da ‘The Game’; e poi a Crown Jewel, di nuovo in Arabia, stavolta in un match perso in coppia con Kane nei Brothers of Destruction contro la DX con Triple H e Shawn Michaels, per una sera di nuovo sul ring dopo il ritiro causato anni prima proprio da Undertaker.
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Il ritorno dell’ ‘American Badass’
Il 2019 è un anno particolare. Per la prima volta dopo decenni, il ‘Deadman’ non prende parte a Wrestlemania. Ma in compenso continua a partecipare agli eventi WWE organizzati in Arabia Saudita, vincendo un match tra stelle contro Goldberg, molto criticato per le precarie condizioni fisiche di entrambi. Viene anche chiamato in causa da Roman Reigns, colui che apparentemente lo costrinse al ritiro. Taker fa coppia col ‘Big Dog’ in un no holds barred tag team match a Extreme Rules, dove insieme battono la coppia composta da Shane McMahon e Drew McIntyre. Ma è nel 2020 che stupisce tutti. Viene tirato in ballo da AJ Styles. Undertaker attacca due volte il ‘Phenomenal One’ per mettere le cose in chiaro. Ma Styles rincara la dose e lo sfida a Wrestlemania, facendo leva sulla sua condizione fisica precaria che ha spento tutta l’aura da ‘Deadman’ che aveva. AJ accusa Taker di essere ormai un vecchio, che mette a rischio la sua carriera lottando ancora perché obbligato da sua moglie. Undertaker abbocca alle provocazioni e accetta la sfida, che AJ trasforma in un boneyard match, ossia la versione moderna del buried alive match. Il match è il main event della prima serata di Wrestlemania 36 e sorprende tutti. Anzitutto perché non è un vero match nel senso tradizionale, ma è più che altro un film a sfondo wrestling. Ma la vera sorpresa è il ritorno di Undertaker in versione biker, quella dell’ ‘American Badass’. Match fantastico, dove Undertaker, a un passo dalla sconfitta, ritrova i suoi poteri e appare alle spalle di AJ Styles quando sta per essere seppellito. Inizia la sua riscossa e alla fine vince, seppellendo l’avversario e raggiungendo lo score record di 25-2 a Wrestlemania.
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La carriera di The Undertaker oggi volge al termine, ma rimane senza alcun dubbio una delle più incredibili mai realizzate. Un personaggio longevo e clamorosamente indovinato. Capace di galoppare tra le generazioni e le ere del wrestling. Undertaker non è stato il cardine di nessuna delle ere della WWE, eppure c’è sempre stato. Non c’è una persona che quando pensa al wrestling non pensi al ‘Deadman’. Ma non solo il personaggio. Anche l’atleta. Difficile trovare uno grosso come lui capace di ottimi gesti atletici, che nel corso degli anni ha saputo migliorarsi, grazie anche agli apprendimenti di brazilian ju jitsu e a una certa passione per le MMA. E poi la streak di Wrestlemania. Ci sono voluti 22 incontri per batterlo. Quando si ritirerà davvero non lo sappiamo. Forse presto, ma ormai è leggenda.
Dieci match da vedere di THE UNDERTAKER in ordine cronologico
- WWF Summerslam 1997 : The Undertaker (c) v Bret Hart [per il WWF World Heavyweight Championship]
- WWF Badd Blood 1997 : The Undertaker v Shawn Michaels [Hell in a Cell match]
- WWF King of the Ring 1998 : The Undertaker v Mankind [Hell in a Cell match]
- WWE No Mercy 2002 : The Undertaker v Brock Lesnar (c) [Hell in a Cell match per il WWE Undisputed Championship]
- WWE Wrestlemania XXIV (2008) : The Undertaker v Edge (c) [per il World Heavyweight Championship]
- WWE Summerslam 2008 : The Underaker v Edge [Hell in a Cell match]
- WWE Wrestlemania XXV (2009) : The Undertaker v Shawn Michaels
- WWE Wrestlemania XXVI (2010) : The Undertaker v Shawn Michaels [No Disqualification No Countout Streak v Career match]
- WWE Wrestlemania XXVII (2011) : The Undertaker v Triple H [No Holds Barred match]
- WWE Wrestlemania XXVIII (2012) : The Undertaker v Triple H [Hell in a Cell match]