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Probabilmente queste Survivor Series sono state il miglior evento dell’anno. Chiudiamo un occhio sul fatto che ormai si siano ridotte esclusivamente allo scontro tra Raw e SD Live e chiudiamo anche un occhio sullo shockante 6-0 per il roster rosso, che in pochi avrebbero immaginato. L’evento è stato davvero bello, ben raccontato e con pochi punti deboli. Non sarà certo il ritmo infernale e la qualità eccelsa dei Take Over di NXT, ma sicuramente nel main roster uno show così ben riuscito e costante nella qualità media dei match non lo si vedeva da un po’. Neanche gli eventi da noi giudicati migliori in questo 2018 hanno questa continuità; anzi anche i migliori avevano vissuti di fasi e momenti evitabili.

Quanto ai pronostici, che comprendono anche il kick-off, siamo andati decisamente bene: sei su otto. Avevamo dato fiducia a Nakamura contro Rollins, sbagliando, e al team femminile di SmackDown contro quello di Raw, sbagliando anche qui. Il resto tutto tranquillamente indovinato. Ma ora andiamo a vedere nel dettaglio i vari match.

 

1) 5-5 Women’s Survivor Series match : Team Raw v Team SD Live – L’opener della serata parte piano e poi decolla. Buona la scelta di Raw di far fuori Natalya e Ruby Riott e tirar dentro le molto più brave Bayley e Sasha Banks. Bene la gestione, con la più grossa Nia Jax, rimasta fuori a lungo e intervenuta solo nel finale. Finalmente assistiamo al ritorno a una grande prestazione di Asuka, anche se stavolta viene spazzata via da Nia, quando quest’ultima era l’ultimo ostacolo da superare. Non ce ne ricorderemo forse a vita, ma non siamo rimasti delusi. Soprattutto dall’eliminazione di Mickie James in poi, abbiamo assistito a un incontro ricco di colpi di scena. Brave. – voto: 6,5

2) Champion v Champion match : Seth Rollins v Shinsuke Nakamura – C’era curiosità intorno alla compatibilità tra ‘The Architect’ e il ‘King of Strong Style’. Ebbene c’è chimica tra i due. E’ stato un buonissimo match, che si lascia ricordare per i tanti reverse di metà incontro. Finale di match accesissimo e a suon di colpi schivati e poi dati. Per Nakamura è uno dei suoi match più belli nel main roster. Rollins, invece, conferma il suo momento magico. Grande incontro. – voto: 7,5

3) Champions v Champions match : AOP v The Bar – Unica vera nota stonata della serata. Incontro molto fisico e poco tecnico. E questo ce lo potevamo aspettare. Ma la scrittura, il modo in cui gli AOP vincono, uniti a un pubblico abbastanza menefreghista, rendono questa sfida un passo falso completo. – voto: 5

4) per il WWE Cruiserweight Championship : Buddy Murphy (c) v Mustafa Ali – Incontro solido, con ottimi spot, tipici della loro divisione, da una parte e dall’altra. Il minutaggio basso li limita e gli impedisce di offrire quello spettacolo che durante l’anno già hanno dimostrato di saper regalare. Bello, troppo corto. – voto: 6,5

5) 5-5 Men’s Survivor Series match : Team Raw v Team SD Live – Il livello continua a salire col match a squadre maschile. Gestito benissimo nella fase centrale. Dopo il pronti-via e fuori Samoa Joe, si assiste a una lunga fase in cui vediamo le liti nel team di Raw contrapposti all’unione del team di SD, che si coalizza interamente contro Braun Strowman e fa sentire la sua voce nel match con gli straordinari voli di Shane McMahon. Coerentemente alla storia da narrare, però, è quando rinviene Braun Strowman perché sono dolori. In quattro vengono letteralmente annichiliti dalla potenza del ‘Monster Among Men’. Conclusione coerente con la storyline, match ben gestito. – voto: 7

6) Non Title match : Ronda Rousey v Charlotte Flair – Signori, che match. Il finale per squalifica forse rovina tutto, ma abbiamo assistito a un incontro incredibile. Charlotte doveva sostituire Becky Lynch e l’ha fatto in modo straordinario, effettuando anche il turn heel con tanto di attacco a suon di sedie e kendo stick. Qualità molto alta tra un’atleta che conferma le enormi qualità in ring, come Charlotte, e una che alla prima vera prova del nove si è fatta trovare preparata fornendo una grande prestazione. Rivedremo questo match? Forse, ma se questo è solo il primo assaggio è già di pregevole fattura. – voto: 8,5

7) Champion v Champion match : Brock Lesnar v Daniel Bryan – Fino alla reazione di Bryan poteva essere tranquillamente un 5 o un “senza voto” per essere buoni. La reazione dell’ ‘American Dragon’ cambia tutto e il match diventa favoloso. Se nei vari match contro AJ Styles e in quello di Summerslam contro The Miz avevamo visto un Daniel Bryan ancora molto bravo nel ring, ma non più trascinatore come prima; ora contro ‘The Beast’ abbiamo finalmente visto il Bryan che sa far innamorare con la sua forza d’animo. E lo valutiamo ancor meglio perché ora è un heel. Bravissimo tra l’altro nell’interpretare questo ruolo. Lesnar devastante come sempre, ma che non disdegna nel subire qualche bump anche riscioso in vista del match contro Daniel Cormier in UFC. Grande incontro, con il risultato che non intacca minimamente lo status e la credibilità di Daniel Bryan da campione WWE e che allo stesso tempo rinforza ancora quello di Lesnar. – voto: 8

 

Complessivamente si può affermare con un margine di errore bassisimo, che questo è stato il miglior ppv dell’anno in casa WWE per quanto riguarda il main roster. Di match brutti ne contiamo solo uno, ed è una cosa rara. Vero anche che non abbiamo il match a cinque stelle, anche se gli ultimi due sono da top 10 dell’anno tranquillamente. In generale però non ci sono stati incontri da buttare via. I match a squadre, che sono il tema dell’evento, sono stati di buonissima fattura e il livello dell’evento è stato in crescendo. Si può al massimo discutere sulla scelta narrativa di far non solo vincere, ma dominare e trionfare Raw, che chiude la battaglia dei brand con un perentorio 6-0. Ha vinto in ogni singolo match della serata. Lo snodo narrativo vuole essere certamente il rilancio di Raw, che negli ascolti è in costante ribasso a differenza del ‘fratello minore’ SmackDown. Altro snodo probabilmente sarà un rimescolamento delle carte e delle gerarchie nello show blu. Ma a parte ciò che verrà dopo l’evento è stato molto positivo. Forse l’unico show che può tener testa è Summerslam, dove però qualche squash match di troppo e un main event sufficiente e nulla di più penalizzano un evento che sarebbe stato ottimo. Qui ci siamo superati. E se Nakamura contro Rollins non ha deluso, ma si ferma oltre la sufficienza, di Ronda contro Charlotte e Lesnar contro Bryan probabilmente ne sentiremo parlare nei prossimi anni. Bene così. – voto: 8

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns