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371 giorni da campione. Un record non da poco. Nono regno da campione WWE (decimo da campione mondiale, considerando tutti i titoli esistiti ed esistenti, ndr) più lungo di sempre al pari del primo di un grande del passato come ‘Macho Man’ Randy Savage. Terzo regno da campione WWE più lungo dell’era moderna: meglio hanno fatto solo CM Punk con 434 giorni tra il 2011 e il 2013 e John Cena con 381 tra il 2006 e il 2007 (ci sarebbero anche i 505 giorni da campione universale di Brock Lesnar tra il 2017 e il 2018, considerando tutti i titoli mondiali, ndr). AJ Styles ha fatto la storia. Arrivato fin da subito da protagonista in WWE dopo anni di dominio nelle ‘indies’ o nelle major secondarie come ROH, TNA e NJPW. Ha lasciato un segno indelebile nella compagnia e ha dimostrato davvero di essere ‘The Phenomenal’. Andiamo a ripercorrere le tappe di questo fantastico regno in questo speciale de ‘Il Punto’, con tutte le sue difese.

 

7 novembre 2017, episodio di SD Live: batte Jinder Mahal (c) e diventa campione. Siamo alla vigilia delle Survivor Series e dello scontro tra brand. Le strade sembrano segnate. AJ Styles, dopo un buon periodo trascorso a battagliare per il titolo statunitense, vinto, perso, rivinto e riperso a più riprese, decide che è arrivato il momento di sfidare Jinder Mahal, a sorpresa dal nulla diventato campione WWE e detentore del titolo da diversi mesi. L’indo-canadese ha resistito ai tentativi di riconquista di Randy Orton e agli assalti di Shinsuke Nakamura e si pubblicizza come ‘The Beast-Master’ in vista dello scontro tra campioni contro il campione universale Brock Lesnar, all’interno della battaglia tra brand. Il ‘Phenomenal One’ si è guadagnato l’accesso nel team di SD Live per il match a squadre. Eppure la faida con Mahal è in fase avanzata e il commissioner Shane McMahon decide di sparigliare le carte: nella penultima puntata di SD Live prima delle Survivor Series, a Manchester nel Regno Unito, indice un match per il titolo WWE tra i due. In un’atmosfera incredibile, AJ Styles mette fine al regno del terrore del ‘Modern Day Marajah’, conquistando per la seconda volta il titolo WWE e cambiando tutto in vista delle Survivor Series. Sarà lui a sfidare Brock Lesnar e sarà un gran match.

 

17 dicembre 2017, Clash of Champions: batte Jinder Mahal. La faida è tutt’altro che chiusa. Archiviata la parentesi Survivor Series, dopo una sconfitta a testa altissima contro Brock Lesnar, AJ Styles è pronto alla prima difesa. Jinder Mahal, infatti, annuncia che sfrutterà la sua clausola di rematch e lo farà nell’ultimo special event dell’anno: Clash of Champions. Incontro molto buono, uno dei pochi positivi di Jinder. Il finale è un po’ fotocopiato rispetto alla sfida avutasi tra i due a SD Live, ma è comunque un buon incontro. AJ Styles vince e si conferma campione chiudendo il 2017 esattamente come aveva chiuso il 2016: con la cintura WWE in vita.

 

28 gennaio 2018, Royal Rumble: batte Kevin Owens/Sami Zayn in un 2-on-1 Handicap match. Con il nuovo anno una nuova sfida si affaccia all’orizzonte per ‘The Phenomenal’. Si fanno avanti ben due rivali, ossia Kevin Owens e Sami Zayn. I due canadesi, storici amici, poi storici rivali e ora di nuovo amici, stanno facendo di tutto per ritagliarsi un posto che conta a SD Live, mettendosi anche di traverso alla dirigenza, con il commissioner Shane McMahon in testa, cercando invece di ammaliarsi il general manager Daniel Bryan. Durante i vari episodi di SD Live il campione sfida più volte i due canadesi, precisamente tre in match sempre non titolati. Perde contro Sami Zayn, ma vince contro Kevin Owens, per poi riperdere contro Zayn grazie alle solite interferenze. Alla fine viene decisa una curiosa stipulazione per un match titolato alla Royal Rumble: AJ Styles difenderà la sua cintura solo contro Sami e Kevin in un Handicap match. Incontro che apre il primo special event dell’anno. Nulla di scoppiettante, ma neanche brutto. Incontro lineare, dove AJ riesce a sfruttare le occasioni che gli si parano davanti e ottiene la vittoria con il pin decisivo su Owens.

 

11 marzo 2018, Fastlane: batte John Cena, Kevin Owens, Sami Zayn, Dolph Ziggler, Baron Corbin in un Six Pack Challenge match. La Royal Rumble dà il via alla Road to Wrestlemania e lo dà con un colpo da biliardo: Shinsuke Nakamura vince la rissa reale e sceglie di sfidare AJ Styles allo ‘Showcase of Immortals’ per il titolo WWE. In attesa però c’è ancora un ppv di mezzo e ci sono faide ancora non chiuse. Owens e Zayn entrano in leggera collisione perché entrambi pensano di poter competere ancora per il titolo WWE. Ottengono entrambi una nuova chance, ma stavolta in un Triple Treath match. In realtà non sarà esattamente così. Nell’episodio di SD Live appena successivo a Elimination Chamber, compare John Cena, che vuole giocarsi le sue carte per avere un ruolo di punta a Wrestlemania e non potendolo avere da sfidante, avendo perso sia la Royal Rumble che l’Elimination Chamber, perché non provare a diventare campione? Cena batte AJ in un match non titolato e si guadagna l’inserimento nel match di Fastlane, che diventa a quattro. Due settimane dopo Baron Corbin vince un match contro Rusev e viene anche lui aggiunto all’incontro. La stessa sera AJ sfida Dolph Ziggler in un altro incontro non titolato, che termina in pareggio. Così anche lo ‘Show-Off’ entra nel match. Six Pack Challenge match, preceduto pochi giorni prima a SD Live da un ottimo Fatal Five Way (stessi contendenti, tranne John Cena, ndr) non titolato e vinto da Zayn. Insomma, non una grande Road to Wrestlemania per il ‘Phenomenal One’, costretto a vedersela contro altri cinque ottimi rivali nel main event di Fastlane. Incontro acceso e divertente, dove Styles la spunta di rapina sfruttando varie situazioni favorevoli. Ziggler e Corbin si perdono a lottare in mezzo al pubblico ed escono di scena; Owens e Zayn vanno vicinissimi alla vittoria, ma vengono entrambi interrotti dalle interferenze di Shane McMahon, decisivo nel negare loro il successo; Cena anche sembra vicino alla vittoria, ma viene sorpreso da Owens, a sua volta colpito dal Phenomenal Forearm del campione, che la spunta ancora. E’ stata dura, ma è andata anche questa. AJ Styles andrà a Wrestlemania da campione WWE e sfiderà Shinsuke Nakamura.

 

8 aprile 2018, Wrestlemania 34: batte Shinsuke Nakamura. Il match che tutti attendevano in WWE. Dopo l’epico scontro del 2014 in NJPW, due superstar amatissime come AJ Styles e Shinsuke Nakamura finalmente collidono e lo fanno nell’evento principale dell’anno: Wrestlemania. Atmosfera alle stelle, nonostante il feud non sia mai decollato. Entrambi sono dei face e quindi la faida prosegue nel rispetto reciproco. Si arriva al match, che non è affatto male, ma effettivamente lascia tutti con l’amaro in bocca. Chi ha visto i precedenti in Giappone sa di cosa sono capaci i due se vanno a sfidarsi. Non che sia male, ma l’attesa era per un match da 8-9 e ci ritroviamo invece un match da 6,5. Belli comunque alcuni spot e il finale, con AJ che intercetta una Kinshasa e la trasforma in una Styles Clash con cui vince il match e rimane campione. Ma è il post-match il vero colpo di scena. I due si abbracciano, sembra tutto concludersi nel rispetto totale e invece ecco che Nakamura rifila un low blow al campione e se ne va. Tra i due non è finita qui.

 

27 aprile 2018, Greatest Royal Rumble: no contest (doppio countout) contro Shinsuke Nakamura. La storia si ripete pochi giorni dopo Wrestlemania, a SD Live. Paige, nelle sue nuove vesti di general manager, indice un supermatch non titolato tra AJ Styles e Daniel Bryan. Gran bell’incontro, che subisce però un’interruzione, con Nakamura che attacca ancora AJ, stendendolo con l’ennesimo low blow. E’ chiaro che il giapponese vuole una rivincita e l’avrà. I due si riaffrontano a fine mese nello scenario saudita di Greatest Royal Rumble. Incontro che, sebbene leggermente superiore, segue la struttura e la falsa riga del match di Wrestlemania. La variante è data dal finale, dove Nakamura riesce a far scattare qualcosa nella mente di AJ Styles, che impazzisce e sposta l’incontro sui binari della rissa fuori dal ring. Doppio countout e termina tutto in no contest. Necessario un nuovo match.

 

6 maggio 2018, Backlash: no contest contro Shinsuke Nakamura in un No Disqualification match. Il nuovo incontro arriva già la settimana successiva, visto che per Backlash viene sancito il match che dovrebbe decretare la chiusura del feud. Si tratta di un match senza squalifiche, dove tutto è lecito. Il livello delle sfide tra i due si alza ancora e ne viene fuori un incontro molto buono. Ma ancora una volta il finale non risolve niente. Tra sediate e furbate, alla fine entrambi si colpiscono contemporaneamente con un low blow e rimangono stecchiti a terra. L’arbitro conta e quando arriva al dieci non può fare altro che decretare un nuovo no contest.

 

17 giugno 2018, Money in the Bank: batte Shinsuke Nakamura in un Last Man Standing match. Ma questo feud deve avere una conclusione. E allora, subito dopo Backlash, la general manager Paige decide che è arrivato il momento di chiudere i conti. A Money in the Bank ci sarà l’ennesima sfida tra il ‘Phenomenal One’ e il ‘King of Strong Style’, ma prima ci sarà un match non titolato a SD Live, dove il vincitore avrà il diritto di scegliere la stipulazione del match titolato a Money in the Bank. Nell’episodio di SD Live del 15 maggio i due si sfidano e stavolta a vincere è Nakamura, ancora una volta grazie a un low blow (non visto dall’arbitro, ndr), seguito da una Kinshasa. Incontro ottimo, che alza ancora il livello tra i due. Il giapponese non vince il titolo, che non è in palio, ma può scegliere la stipulazione del match titolato di Money in the Bank e sceglie il Last Man Standing match. E’ il match più bello e intenso della loro faida. Vengono utilizzati anche tavoli e sedie. I due non si risparmiano e il finale è epico. AJ Styles sembra avercela fatta dopo aver resistito a una Kinshasa e dopo aver messo a segno una straordinaria Styles Clash dai gradoni d’acciaio. Nakamura si rialza, ma è sfinito. Chiede al rivale di farsi avanti e, chiudendo il cerchio, AJ gli rifila un low blow, prima di finirlo definitivamente con un Phenomenal Forearm dall’apron, che schianta Shinsuke sul tavolo dei commentatori. Trionfo per Styles, che rimane campione. Faida chiusa.

 

15 luglio 2018, Extreme Rules: batte Rusev. Chiusa la pratica Nakamura, viene indetto un Gauntlet match tra vari atleti per decretare il prossimo sfidante di AJ Styles per il titolo WWE a Extreme Rules. Ci sono tutti: The Miz, Daniel Bryan, Samoa Joe, Big E del New Day; ma a spuntarla a sorpresa è Rusev. Il bulgaro quasi dal nulla ottiene la sua title shot ed è pronto a giocarsi le sue carte. Incontro che non vive né di un grande feud (essendo palesemente una faida di transizione in attesa di Summerslam, ndr) né di una grande attesa. Eppure il match che i due tirano fuori a Extreme Rules non è affatto male ed è uno dei pochissimi a salvarsi in quel pessimo special event. AJ Styles alla fine riesce ad avere la meglio, ma bisogna riconoscere a Rusev l’onore delle armi per la gran bella prestazione.

 

19 agosto 2018, Summerslam: perde per squalifica contro Samoa Joe. Ma è tempo di guardare oltre. AJ Styles fa capire di essere in gran forma e batte Andrade ‘Cien’ Almas in un gran bel match non titolato nell’episodio di SD Live appena successivo a Extreme Rules. La settimana seguente Paige è pronta ad annunciare colui che sfiderà AJ Styles a Summerslam per il titolo WWE, ma viene anticipata sul tempo. Prima ancora di fare il suo nome, irrompe Samoa Joe, che attacca il campione. E’ lui il prossimo. I due hanno dato vita a sfide straordinarie in TNA e sono pronti a ripetersi anche in WWE. Faida che si accende con Joe che scende nel personale, arrivando a minacciare la moglie e i figlioletti del campione. La sfida di Summerslam è qualcosa di straordinario. Fin da subito ritmi alti e tanto striking. Non si risparmiano e il match è veramente di pregevole fattura. Il finale, vede AJ tirar fuori il suo lato più nascosto e cattivo. Samoa Joe provoca ancora prendendo un microfono e dicendo alla moglie che presto avranno un nuovo “paparino”. Il ‘Phenomenal One’ non ci vede più e scatta come un forsennato addosso a Joe, colpendolo ripetutamente a sediate e facendo scattare la squalifica. Un finale che rovina un po’ quello che era stato un grande match, ma che è coerente con una faida tutt’altro che conclusa, anzi, appena iniziata. AJ Styles alla fine si rende conto di non essere stato un buon esempio col suo scatto d’ira e chiede scusa.

 

16 settembre 2018, Hell in a Cell: batte Samoa Joe. La rivincita è comunque ovvia, avendo Joe vinto per squalifica al ‘Biggest Party of Summer’. La location è quella di Hell in a Cell e per settimane Joe continua a provocare Styles tirando in mezzo la famiglia e dicendo che presto AJ tornerà a casa. La sfida di Hell in a Cell non è male, anche se forse si piazza uno o anche due passi indietro rispetto all’incontro di Summerslam. La sequenza finale è comunque un capolavoro. Samoa Joe sembra essere riuscito a sfinire il campione e lo chiude nella terribile Coquina Clutch. Non c’è scampo, ma AJ con le ultime forze a sua disposizione trasforma tutto in un Roll-Up, anche se Joe mantiene la presa. L’arbitro si concentra sulle spalle a terra di Joe e conta fino al tre, con AJ Styles che sebbene distrutto può festeggiare la vittoria. Ma il replay parla chiaro: mentre l’arbitro stava contando, AJ stava cedendo alla Coquina Clutch. Vince, dunque, Styles, ma il finale è controverso. Joe non si fermerà qui.

 

6 ottobre 2018, Super Show-Down: batte Samoa Joe in un No Disqualification No Countout match. E infatti Samoa Joe non si ferma. Reclama la rivincita perché è il vero vincitore della sfida di Hell in a Cell. E la rivincita la ottiene per lo special event che si terrà in Australia, ossia Super Show-Down. Ma anche Paige ne ha abbastanza di questa storia e sancisce che il match sarà senza squalifiche e senza countout. Dovrà esserci un vincitore. Una volta per tutte. Il feud prosegue ancora con provocazioni sempre più pesanti. Due puntate prima di SSD, Joe addirittura si spinge fino ad arrivare a casa di Styles; una settimana dopo AJ diserta SD Live per stare con la sua famiglia e tenerla al sicuro. Tutta questa tensione sfocia in un grandioso match, tra i migliori dell’anno, nel ppv australiano. Tavoli, sedie e scale la fanno da padrone. Anche un po’ di sana rissa fuori dal ring. Stipulazione rispettata in pieno e storytelling ottimo. Conclusione epica: AJ Styles si concentra sulla gamba di Samoa Joe e sfrutta il dolore che si acuisce a match in corso, per chiuderlo nella Calf Crusher. Incredibile: la ‘Submission Machine’ viene sottomessa. AJ Styles sottomette Joe e si aggiudica anche questa faida. Il campione è ancora lui. Solo lui.

 

30 ottobre 2018, episodio di SD Live: batte Daniel Bryan.A Super Show-Down, poco dopo l’impresa di AJ su Joe, Daniel Bryan si è aggiudicato furbescamente un match contro The Miz valido per decretare lo sfidante ufficiale al titolo WWE. Un nuovo avversario, stavolta face, si profila all’orizzonte, dunque. AJ Styles e Daniel Bryan vengono annunciati come rivali per lo special event saudita di Crown Jewel. Ma nelle settimane che precedono l’evento i due collidono più o meno inavvertitamente. Entrambi infatti perdono due match di coppia, sempre contro gli Usos: una volta per colpa di Bryan che colpisce Styles e una volta per colpa di Styles che colpisce Bryan. Necessario un chiarimento, ma come spesso accade, vai per chiarire e non chiarisci proprio nulla. Nell’episodio di SD Live appena precedente a Crown Jewel Daniel Bryan decide di anticipare i tempi e sfruttare subito la sua title shot. AJ Styles accetta e la sfida inizia. Match molto bello. Tra i migliori dell’anno, certamente tra i migliori negli show televisivi. Grande equilibrio e grande qualità tra due atleti che sembrano intendersi benissimo. Alla fine vince AJ Styles che riesce a sottomettere anche Bryan nella Calf Crusher. Ormai il traguardo dei 365 giorni è vicinissimo. Ma a fine match si riaffaccia un vecchio rivale. Samoa Joe ci crede ancora e attacca AJ Styles. Il campione chiede ancora un match, proprio a Crown Jewel, per chiudere una volta per tutte i conti con il samoano.

 

2 novembre 2018, Crown Jewel: batte Samoa Joe. La sfida è un po’ improvvisata e questo ne risente. Effettivamente la faida tra i due si era chiusa in Australia e appena cinque giorni prima di Crown Jewel è stato sancito l’ennesimo match tra i due. Buono, ma assolutamente nulla a che vedere con gli ottimi scontri di Summerslam e Super Show-Down o con il comunque buonissimo match di Hell in a Cell. Alla fine vince ancora AJ Styles, che supera l’ultimo ostacolo verso il traguardo dei 365 giorni da campione. Da qui fino a martedì scorso il ‘Phenomenal One’ non difende più il suo alloro, arrivando a quota 371 giorni; come ‘Macho Man’ Randy Savage a cavallo tra Wrestlemania IV e Wrestlemania V (tra il 1988 e il 1989, ndr).

 

13 novembre 2018, episodio di SD Live: perde contro Daniel Bryan e perde il titolo. Si avvicinano le Survivor Series e lo scontro tra brand. AJ Styles è ancora campione WWE, mentre sul fronte Raw il titolo universale, dopo la spiacevole vicenda legata a Roman Reigns, è tornato nelle mani di Brock Lesnar. Si profila, dunque, una rivincita dell’epico scontro di un anno fa: Brock Lesnar contro AJ Styles. Ma appena cinque giorni prima dell’evento ecco il colpo di scena. Il manager di Lesnar, Paul Heyman, fa capolino e provoca AJ dicendo che è a un passo dall’essere il migliore, che a suo parere però è Daniel Bryan. L’ ‘American Dragon’ si sente chiamato in causa e arriva sul ring. Non vuole sentire ragioni e si azzuffa con AJ Styles. La dirigenza lo estromette dal team di SD per le Series, dove era co-capitano insieme a The Miz; ma in compenso fissa per la stessa sera una sfida per il titolo WWE tra Bryan ed AJ. Ne viene fuori un altro grandissimo match, dove stavolta si verifica il colpo di scena: Daniel Bryan gioca sporco e, non visto dall’arbitro, colpisce Styles con un low blow, per poi chiudere il disorso con in Knee Plus. Vince Daniel Bryan e a sorpresa termina il lunghissimo regno di AJ Styles, il terzo da campione WWE più lungo dell’era moderna.

Un regno straordinario, come pochi si vedono negli ultimi tempi. Nell’ultimo decennio, di regni solidi così si ricordano solo quello di CM Punk tra il 2011 e il 2013 e quello di Seth Rollins nel 2015. Un regno che si ricorderà. AJ Styles di diritto tra le leggende della WWE.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns