Non tragga in inganno il titolo. Non vogliamo chiedervi chi sia meglio tra i campioni massimi delle categorie maschili e femminili di Raw e SD Live, ma vogliamo cogliere la palla al balzo per analizzare le due sfide principali che ci saranno tra poco più di una settimana alle Survivor Series, l’ultimo grande evento del 2018.
Da ormai due anni le Survivor Series si sono trasformate nello scontro tra i due brand. Un nuovo modo di promuovere il quarto super evento della stagione WWE nell’anno solare. Se nella vecchia brand extension lo scontro tra roster è stato solo saltuario, ora è una costante. E se nel 2016 ha riguardato solo match a squadre, dall’anno scorso ai match classici a eliminazione sono affiancati vari incontri tra i campioni dei due roster, senza titoli in palio. E non potevano non risaltare all’occhio i due supermatch, quello tra i due campioni mondiali e quello tra le due campionesse femminili. Analizziamoli.
Brock Lesnar vs AJ Styles. E’ indubbiamente un incontro dall’appeal straordinario. Chi l’avrebbe mai detto? Un anno dopo l’epico scontro tra ‘The Beast’ e ‘The Phenomenal’, vinto dal primo ma dopo una splendida prestazione del secondo, siamo di nuovo allo stesso punto. Cosa è cambiato? AJ Styles è rimasto al suo posto: il suo regno, iniziato proprio poco prima delle scorse Series, prosegue e ha sfondato il tetto dei 365 giorni. Si avvia a raggiungere il primo regno da campione WWE di Randy Savage e il terzo sempre da campione WWE di John Cena; destinato, dunque, il ‘Phenomenal One’ a essere il settimo campione WWE di sempre per longevità e destinato a puntare dritto ai 434 giorni di CM Punk tra il 2011 e il 2013. Un regno straordinario, fatto di difese e retto da tre grandi faide: la prima con il duo Kevin Owens-Sami Zayn, poi è stato il turno di Shinsuke Nakamura e infine di Samoa Joe, con qualche intermezzo di tanto in tanto. Grandi prestazioni e grande qualità per un atleta immenso, da soli tre anni in WWE, ma ormai un caposaldo. Regno che è stato l’esatto contrario di quello di Brock Lesnar da campione universale, terminato dopo 505 lunghissimi giorni, dove ha difeso il suo alloro raramente. Nel 2018 solo alla Royal Rumble, a Wrestlemania, alla Greatest Royal Rumble e a Summerslam; i grandi eventi e quello dove pagavano bene, per capirci. Tutto sembrava concluso a Summerslam, ma la vicenda Roman Reigns ha mandato la compagnia in panico e così ecco che si è deciso di tornare al punto di partenza, incoronando Brock a Crown Jewel. Il regno sarà pressoché simile, lungo e con poche difese viste le poche presenze. ‘The Beast’ è anche alle prese con gli allenamenti per un ormai quasi certo match in UFC contro Daniel Cormier a gennaio. Ed è forse proprio questo che genera attrazione. Il fan hardcore non capirà o fingerà di non capire, ma l’appeal di un ex campione di MMA, pronto a tornare nelle MMA e a tornarci mentre è campione anche in WWE è qualcosa di unico e di commercialmente vincente. Il campione WWE è quello che affascina per le qualità nel lottato e per il carisma; il campione universale è lo “spaccaculi” che ha fatto la storia anni fa, che è ormai una leggenda e che non lo è solo nel wrestling. AJ Styles è l’attrazione per chi ama il wrestling; Brock Lesnar è l’attrazione a prescindere. Un anno fa è stato spettacolo. Speriamo sia lo stesso anche stavolta.
Ronda Rousey vs Becky Lynch. Qui invece è un inedito assoluto. Ma è forse il primo vero grande banco di prova per la ‘Baddest Woman on the Planet’. Già, perché Ronda Rousey ha finora convinto, ma onestamente non ha ancora avuto il match della consacrazione. L’esperienza WWE dell’ex campionessa di judo e di MMA nella UFC può sintetizzarsi così: fantastico esordio a Wrestlemania 34 nel match a coppie miste con Kurt Angle contro Triple H e Stephanie McMahon; poi quasi subito lanciata per il titolo femminile di Raw, con l’assalto che fallisce al primo tentativo contro Nia Jax in circostanze discutibili, ma che poi va a buon fine contro Alexa Bliss, contro cui lotta due volte, la prima è stata uno squash, l’altra appena qualcosa in più; quindi la difesa nel main event di Evolution contro Nikki Bella, brava, ma incontro fin troppo “facilotto” nella sua scrittura. Ronda è stata bravissima a interpretare il suo personaggio finora. Per essere agli inizi in questo mondo, sta facendo passi da gigante: sul ring era scontato fosse brava, ma anche come teatralità è davvero molto avanti. Ma dicevamo che questa delle Series sarà la sua prima vera grande prova. Infatti di fronte avrà una delle migliori superstar della divisione femminile della WWE: la donna del momento, colei che è heel ma che tutti amano, la ‘Irish Lass Kicker’, lei che si fa chiamare ‘The Man’, Becky Lynch. Per mesi e mesi abbiamo sperato nel suo push perché è bravissima sul ring ed è straordinaria nelle mic skills. Lo era da face, ha confermato di esserlo da heel. Un match meglio dell’altro nella sua faida contro Charlotte Flair, conclusasi con quello che forse è il match dell’anno in WWE. Insomma, sarà bello vedere come sarà gestito l’incontro. Due atlete che possono completarsi benissimo con il loro background. Sarà curioso vedere anche il pubblico come si schiererà. Se dalla parte della donna dell’anno, dell’attrazione a prescindere, Ronda Rousey. Oppure se la ‘Beckymania’ sarà troppo forte e resisterà anche al fascino della Rousey.
Due supermatch che sono anche uno scontro tra il mondo delle MMA e quello del wrestling tradizionale. Non solo uno scontro tra roster, ma anche l’emblema dello spettacolo. Hype a palla. Forza Brock, forza AJ, forza Becky, forza Ronda. Regalateci spettacolo.