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Tra i fan più critici di questa disciplina, nelle scorse settimane è impazzata una domanda: non sarà forse troppo presto per lanciare già Ronda Rousey in un match per il titolo femminile (di Raw in questo caso, ndr)? La domanda sorge spontanea perché a onor del vero di match vero e proprio ‘Rowdy Ronda’ ne ha fatto solo uno, quello comunque straordinario di Wrestlemania 34 in coppia con Kurt Angle, contro Triple H e Stephanie McMahon. Da lì solo vari promo e qualche match, comunque mai uno contro uno, nei live event svoltisi in Europa. Eppure va già a sfidare Nia Jax per il massimo titolo della sua categoria, mentre altre che sono lì da tempo non riescono ad avere questa chance. Due nomi su tutti: Sasha Banks e Bayley. Ma cerchiamo di capirci di più.

La divisione femminile di Raw vive una situazione particolare. Nia Jax dopo una lunga rincorsa è arrivata al titolo e il suo regno non sembra così male. Alexa Bliss è una delle principali star del roster, ma dopo un anno da campionessa può giustamente essere messa un attimo da parte. Ember Moon è bravissima, ma è appena arrivata da NXT, meglio valorizzarla al meglio per poi proporla nel giro titolato. Natalya e Mickie James sono le veterane che devono trascinare le nuove leve e di certo non hanno bisogno di un titolo. La Riott Squad ha solo in Ruby Riott una valida proposta per il giro titolato, ma per lei vale lo stesso discorso di Ember Moon. Stringendo tutto rimangono solo Bayley e Sasha Banks, ma a quanto pare si stanno impelagando in un feud basato sull’amicizia tradita, che prima o poi sfocerà. Rimane solo Ronda Rousey. La si poteva inserire nel Money in the Bank match, ma solo a patto di farla vincere. Ma diciamolo chiaramente: il primo titolo di ‘Rowdy Ronda’ vinto con un incasso della briefcase che roba è? La grande Ronda, la leggenda delle MMA, che per vincere il titolo si affida al gioco sporco della valigetta? Ha poco senso e serve solo a distruggere il personaggio.

Quindi sintetizzando, sembrerà strano e forse ingiusto, ma la risposta più coerente era proprio questa. Andava piazzata Ronda Rousey nel match per il titolo contro Nia Jax. Al massimo le domande da porsi sono altre. Perché senza una vera costruzione e con uno scialbo annuncio agli NBC Upfronts? Non si rischia di bruciare il personaggio, un po’ come accaduto a Roman Reigns? Rispondiamo alla prima domanda, più facile, dicendo che effettivamente è questa la vera pecca di questo feud, che può solo decollare con un gran lavoro delle due protagoniste nelle prossime tre puntate di Raw. E’ l’unico modo per rifarsi di uno scialbo annuncio in tv, improvviso e prima ancora che venisse creata una storyline.

Quanto al discorso del personaggio, dividiamo la risposta in punti. Perché Ronda non farà, o almeno non dovrebbe fare, la fine di Roman Reigns? Un motivo semplice: sul ring già ha fatto vedere quello che sa fare e il suo background è ben noto a tutti; sa lottare e già questo basta per non farsi odiare oggi. Il problema potrebbe più che altro essere legato alla sua possibile vittoria su Nia. Se vince e alla prima prova, senza alcuna esperienza, da campionessa non dovesse convincere nel carisma, allora il suo personaggio sarebbe bello che andato. Dipenderà molto dal booking team. Certo, però, un regno lungo e magari con una bella striscia di imbattibilità dietro, se da un lato danneggerebbe l’intera divisione “rosa” di Raw, dall’altro eleverebbe enormemente lo status della Rousey. Ma c’è anche un’altra strada per far crescere ulteriormente il personaggio di Ronda. Quale? Far vincere Nia con un turn heel e magari grazie al gioco sporco di Stephanie McMahon, tutt’altro che rassegnata alla superiorità della ribelle Ronda. Strada più che percorribile e la migliore di tutte per rendere sempre più over un personaggio: la brava atleta, amatissima dal pubblico, che viene osteggiata dall’autorità, ma che alla fine la spunta. E magari quella di Money in the Bank sarà solo la prima tappa di un’ascesa inevitabile. Staremo a vedere. Ronda a Wrestlemania ha messo a tacere tutti gli scettici, ora è chiamata a confermarsi. Siamo fiduciosi.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns