Ed eccoci col consueto appuntamento con le pagelle. Parliamo di Fastlane, primo e unico ppv dell’anno esclusivo del roster di SD Live. Evento che è effettivamente un passo indietro rispetto a quanto avevamo visto con Royal Rumble ed Elimination Chamber. Gli ultimi due-tre match salvano la faccia a uno special event fino a quel momento poco avvincente. Sui pronostici stavolta qualcuno l’abbiamo toppato. Non prevedevamo la vittoria di Carmella e Natalya, così come non prevedevamo il no contest tra Usos e New Day. Indovinato a metà il pronostico sul match per il titolo degli Stati Uniti, dove ha vinto sì Randy Orton, ma non per squalifica (e senza cambio di titolo) come credevamo noi. Tre pronostici indovinati pienamente, uno a metà. Su un totale di sei match.
Prima delle pagelle, ricordiamo che nel pre-show c’è stato un ulteriore incontro, che però non era previsto nella card. Si tratta del match vinto da Tye Dillinger e dai Breezango contro Mojo Rawley, Chad Gable e Shelton Benjamin. Ma ora facciamo il punto sul main show.
1) Shinsuke Nakamura v Rusev – Opener match non eccezionale. Nakamura, nonostante la vittoria della Royal Rumble, continua a non stupire come fatto a NXT o in NJPW. Ma vince, soffrendo e reagendo a un avversario over come mai in carriera prima d’ora. Un vero peccato per Rusev non riuscire a ritagliarsi spazi importanti in questo momento in cui la gente è dalla sua parte. Ma la WWE sta puntando forte sul ‘King of Strong Style’ che a Wrestlemania si giocherà molto della sua credibilità e affidabilità. Una grande vittoria, magari dopo un grande match lo ergerà finalmente a star di punta. Quanto al match, prevedibile nel risultato, non scontato nell’andamento. – voto: 5,5
2) per il WWE United States Championship : Bobby Roode (c) v Randy Orton – Due grandi star, una celebre nel mondo delle indies, l’altra prodotto storico della WWE. Entrambe non proprio dei fulmini sul ring, dove alla tecnica da sempre preferiscono altre caratteristiche. Ne viene fuori un incontro bello perché incerto, ma non per qualità del lottato. A sorpresa vince Randy Orton, che riesce finalmente a vincere il titolo statunitense, unico che mancava nella sua incredibile carriera. ‘The Viper’ trionfa con la sua RKO e lo fa in modo pulito. Infatti l’interferenza di Jinder Mahal arriva solo a match concluso, quasi a preannunciare un futuro scontro a tre per il titolo a stelle e strisce in quel di Wrestlemania. Termina un regno quasi abulico di Bobby Roode, Randy invece mette un altro importante tassello nel suo palmares. Nulla di straordinario, ma bella sorpresa. – voto: 6
3) Becky Lynch/Naomi v Natalya/Carmella – Non sembrava neanche male per essere un match organizzato all’ultimo e senza grande costruzione. Ma il finale improvviso e l’inutilità della vittoria delle une e della sconfitta delle altre rendono il tutto trascurabile. No sense. – voto 5
4) per il WWE SD Tag Team Championship : The Usos (c) v The New Day – Nel 2017 ci avevano abituato bene. Anche stavolta non hanno tradito le attese. Usos e New Day quando vanno contro si confermano una garanzia. Anche se, a dirla tutta, pur nella positività generale, la sfida è sembrata un passo indietro rispetto ai grandi match disputati con continuità disarmante nell’anno passato. Sembrava comunque che il match potesse decollare, ma l’intervento dei Bludgeon Brothers ha rovinato tutto. O forse no. Di certo ha rovinato un buon match. Ma a conti fatti è coerente con la storia che a SD Live stanno raccontando e poi una faida Usos/New Day oggi non ha molto senso visto che si è conclusa lo scorso ottobre. Troppo presto per riprenderla. Giusto così. – voto: 6,5
5) per il WWE SD Women’s Championship : Charlotte Flair (c) v Ruby Riott – Gran bel match. Sia chiaro. Potrebbe tranquillamente essere un incontro da show settimanale ben fatto, ma nella media generale spicca. Charlotte brava a rendere credibile un’ottima rivale. La Riott sapeva di essere un’avversaria di transizione per la ‘Queen’ e ha saputo interpretare ottimamente il ruolo. Una prestazione che può far ben sperare e che potrà renderla un futuro punto di riferimento. Ma Charlotte è Charlotte e nessuno può fermarla. Bello anche il post-match con l’arrivo di Asuka, che forte della sua imbattibilità, manifesta la sua scelta e lancia la sfida alla Flair a Wrestlemania per un supermatch. La regina rimane sul trono… per ora. – voto: 6,5
6) Six Pack Challenge match per il WWE Championship : AJ Styles (c) v John Cena v Kevin Owens v Sami Zayn v Dolph Ziggler v Baron Corbin – Il pezzo forte doveva essere il main event e lo è stato. I sei sul ring dovevano garantire spettacolo e intensità e l’hanno fatto. Gran bel match, dove a turno tutti hanno avuto la loro chance e i loro momenti di gloria. Bella la storia raccontata su John Cena, il più determinato di tutti, ma che alla fine, dopo Rumble e Chamber, fallisce anche qui, rimanendo in preda allo sconforto a fine match. La sua Road to Wrestlemania per ora è un flop. Bella la storia che coinvolge Kevin Owens, Sami Zayn e Shane McMahon: i due amici si ignorano finché si ritrovano soli nel ring e se le danno di santa ragione, coinvolgendo però nel loro scontro anche l’odiato Shane O’Mac. Il commissioner che, per tutta risposta, toglie prima a Kevin e poi a Sami una vittoria ormai in tasca. Insomma, una storia destinata ad avere un seguito. E poi il finale. Molti avrebbero previsto la vittoria di AJ Styles, visto che tutti più o meno avevano capito che a Wrestlemania avremmo visto ‘The Phenomenal’ contro Nakamura. Eppure pochi avrebbero previsto una vittoria di rapina di AJ. Lontano dal ring per diverso tempo, dopo esser stato schiantato su un tavolo di commento da una AA di Cena. Per poi tornare solo per piazzare il Phenomenal Forearm finale su Kevin Owens, che sembrava pronto a vincere la sfida. Grande storytelling. Un piccolo capolavoro. – voto: 7
In sintesi si può dire che se non fosse per l’ultima parte della card, l’evento ha lasciato molto a desiderare. Ma il solito buon lavoro di Usos e New Day, la buona sinergia mostrata da Charlotte e da una molto brava Ruby Riott e il fantastico main event hanno alzato decisamente la media. Prima parte di show decisamente da dimenticare, però. E questo incide inevitabilmente sulla riuscita dello show. Si è costruita comunque bene la strada verso Wrestlemania, con nuove rivalità e nuove storie da raccontare da qui a un mese. Per questo almeno la sufficienza ci sentiamo di darla – voto: 6