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New York City, New York / Brooklyn, New York

  • Eight Women Tag Team match: Asuka/Sasha Banks/Bayley/Mickie James battono Nia Jax/Sonya Deville/Mandy Rose/Alicia Fox
  • The Miz batte Roman Reigns (c) e diventa WWE Intercontinental Champion
  • Bray Wyatt batte Matt Hardy
  • Rhyno/Heath Slater v Titus Worldwide [Titus O’Neil/Apollo Crews]: no contest
  • Luke Gallows/Karl Anderson battono The Revival [Scott Dawson/Dash Wilder]

 

Eventi principali
Ultimo episodio di Raw prima della Royal Rumble, ma questo è un episodio speciale. Infatti stavolta non è la solita puntata, ma è Raw 25 Years, l’episodio in cui si celebrano i 25 anni dalla nascita di questo storico show. Puntata in cui si registrerà una straordinaria passerella di stelle della WWE. Si comincia e al centro del ring ci sono Stephanie McMahon, commissioner di Raw, e suo fratello Shane, commissioner di SD Live. Entrambi ringraziano il pubblico e ogni singola superstar che ha calcato il ring in questo show. Quindi chiamano sul ring loro padre, il chairman della WWE, Vince McMahon. Anche il buon Vince si lascia andare, non senza commozione a un monologo di ringraziamento verso i fan. Poi fa per andarsene, ma viene fermato dai suoi figli che dicono di avere un regalo per lui e gli consegnano una targhetta celebrativa. Vince inizialmente sembra apprezzare, ma poi ci ripensa e dice che si sarebbe meritato di più, rifiutando il regalo e iniziando a tirare fuori l’ ‘heel’ che è in lui, con i tipici insulti ai fan. A quel punto ecco il segmento vintage. Entra di gran carriera il nemico di sempre, Stone Cold Steve Austin. Vince prova a ragionare col ‘Rattlesnake’, dicendo che ora deve prendersela col figlio Shane perché è lui il principale. Austin sembra capire e rifila a Shane una Stunner. Stone Cold e Vince brindano insieme con le consuete birre di Austin, ma nel bel mezzo degli abbracci ecco che Stone Cold rifila una Stunner anche a Vince, mandandolo ko. Quindi ne piazza un’altra ancora su Shane e festeggia col pubblico.

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Segue il primo match della serata, che è una sfida quattro contro quattro tra donne. Le ‘face’ Asuka, Sasha Banks, Bayley e Mickie James vincono, battendo Alicia Fox, Nia Jax e le due della Absolution, Sonya Deville e Mandy Rose, grazie alla Bank Statement di Sasha su Alicia. Ma a fine match Asuka entra in clima Royal Rumble e attacca tutte le sue compagne di team, facendo piazza pulita sul quadrato e facendo capire che è lei la donna da battere. Seguono altri divertenti segmenti nel backstage: Kurt Angle raggiunto da alcuni storici manager come Jonathan Coachman, Brother Love, Teddy Long, ma anche dal sempre disgustoso The Boogyeman; o anche il grande tavolo da poker con gli APA (JBL e Ron Simmons o, se preferite, Bradshaw e Faarooq, ndr), Jeff Hardy, il New Day, i WWE SD Champions Usos, Rhyno e Heath Slater che perdono tutto e l’indimenticato ‘Million Dollar Man’ Ted DiBiase, che invece si porta a casa l’intera posta.

Ma se quello che è successo finora accade a Brooklyn, al Manatthan Center il primo angle della serata vede in scena un’altra leggenda amatissima. E’ passato quasi un anno dal suo ritiro a Wrestlemania 33 dopo la sconfitta contro Roman Reigns. Ora The Undertaker è qui, col suo celebre ring attire da uomo dell’oscurità. Il ‘Deadman’ è protagonista di un breve monologo in cui ricorda a tutti che 25 anni fa qui sono andate in scena alcune delle sue prime epiche battaglie e che qui tutte le più grandi leggende sono cadute contro di lui: Stone Cold, Mankind e perfino suo fratello Kane. E a tutti loro dice di ‘riposare in pace’.

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E siamo, forse, al match più atteso della serata. Si torna a Brooklyn. Preceduto dall’ingresso di storici general manager come John Laurinaitis, William Regal, Eric Bischoff e l’attuale gm di SD Live, Daniel Bryan, fa il suo ingresso The Miz. L’ ‘A-Lister’ è pronto a sfidare il campione Roman Reigns per il titolo intercontinentale. Miz, che poco prima ha anche annunciato che parteciperà alla Royal Rumble, è pronto a riprendersi quello che fino a due mesi fa era suo. Sfida in cui parte meglio Reigns, con il ‘Big Dog’, che rifila colpi durissimi non solo a Miz ma anche al Miztourage a bordo ring, a suon di Drive By e di Uppercut. Il match si accende quando The Miz per poco non porta a casa la vittoria con un Roll-Up con tanto di schienamento appoggiato alle corde, ma Reigns prima esce al due e poi quasi vince con una violentissima Sit-Out Powerbomb. Poco dopo Reign vicinissimo ancora alla vittoria con un Superman Punch, ma il pin si ferma al due. Allora è il Miztourage che prova a intervenire: Reigns li scaccia via e poi è proprio l’arbitro a invitarli ad abbandonare la ringside area. Nella distrazione Reigns prova il Roll-Up, ma poi Miz connette con la Skull Crushing Finale. Parte il pin, ma il campione esce al due. Il Miztourage prova ancora a inteferire, ma Reigns attacca tutti col suo Superman Punch, per poi lanciarsi contro The Miz per la Spear, ma l’ ‘Awesome One’ si scansa all’ultimo e Reigns finisce contro il paletto. Quindi Miz piazza la Skull Crushing Finale e vince il match. The Miz è il nuovo campione intercontinentale e per lui è il regno numero otto, uno solo in meno del recordman Chris Jericho.

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Altri bei segmenti vintage si susseguono. Prima il ‘Peep Show’ condotto da Christian, con ospiti i Raw Tag Team Champions Seth Rollins e Jason Jordan, che vengono attaccati con successo dai loro prossimi sfidanti Cesaro e Sheamus. Poi quello di Elias, che prima nel backstage incontra Chris Jericho, che lo prende in giro chiamandolo ‘stupid idiot’ e poi lo inserisce nella sua immancabile lista; poi sul ring viene raggiunto da John Cena, con cui ha inizio uno scontro, dove però è proprio Elias ad avere la meglio. Proseguirà il feud alla Royal Rumble? Quindi altri angle interessanti sono le interviste nel backstage. In una la campionessa femminile di Raw, Alexa Bliss, viene raggiunta dalla campionessa femminile di SD, Charlotte Flair, in compagnia di suo padre, il 16 volte campione mondiale Ric Flair, che le ricordano che Charlotte è la migliore. Quindi l’intervista al campione WWE AJ Styles, intervistato nientemeno che dal leggendario ‘Mean’ Gene Okerlund, con ‘The Phenomenal’ che per un attimo quasi imita Hulk Hogan nel dare risposta e dire che sarà ancora lui il campione alla Royal Rumble. Infine due match: in uno Bray Wyatt batte Matt Hardy e in un altro i Dudley Boyz interrompono lo scontro tra Rhyno e Heath Slater e il Titus Worldwide, con il povero Slater che subisce la 3D su un tavolo, marchio di fabbrica dei Dudleyz.

Il Manatthan Center apre le porte per un altro supersegmento vintage. Sul ring salgono i due capi storici della DX, Shawn Michaels e il COO della WWE, Triple H. I due si divertono a raccontare alcuni storici episodi della loro stable e poco dopo vengono raggiunti da altri tre storici membri della DX. Prima i New Age Outlaws, Billy Gunn e Road Dogg. Poi il bravissimo peso leggero X-Pac. Ma non sono soli. Ben presto vengono interrotti dall’arrivo di un’altra leggenda, Razor Ramon (Scott Hall in WCW, ndr). Ma nessun attacco, Razor Ramon si unisce a loro nelle celebrazioni. Tutto finito? No. Perché arriva il Balor Club con Finn Balor, Luke Gallows e Karl Anderson. Sembrano pronti allo scontro e invece concedono il ‘Too Sweet’. Tutti amici? Neanche per idea. Arrivano i Revival, che vogliono sfidare tutti. Alla fine viene sancito un match tra i Revival e la coppia composta da Luke Gallows e Karl Anderson. Dopo pochi minuti sono i ‘Good Brothers’ a vincere la sfida grazie alla decisiva Magic Killer su Dash Wilder. A fine match, però, tocca a Scott Dawson prendersi gli attacchi da parte di tutti. Prima il lancio dello stuzzicadenti in faccia da parte di Razor ramon, poi la X Factor di X-Pac, poi una serie di jab e calci di Billy Gunn, quindi il Famouser di Road Dogg, poi la Sweet Chin Music di Shawn Michaels, poi ancora il Pedegree di Triple H e per finire la Coupe de Grace di Finn Balor. Non una gran serata per i Revival.

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L’ultimo angle della serata vede salire sul ring di Brooklyn il general manager, Kurt Angle, con a bordo quadrato tutto il roster di Raw, o quasi. Sì, perché stanno per avere l’ultimo faccia a faccia prima della Rumble i tre colossi che lotteranno per il titolo universale. Ma se all’ingresso di Kane e Braun Strowman il roster riesce a creare una sorta di muro, quando entra il campione universale Brock Lesnar, gli animi si surriscaldano. Brock arriva come una furia e attacca Strowman. Poi sale sul ring, spazza via tutti e rifila una devastante F5 su Kane. Quindi se la prende ancora con Strowman, ma stavolta ha la peggio. Il ‘Monster Among Men’ prende il sopravvento e schianta Lesnar fuori dal ring. Quindi termina l’opera con una devastante Running Powerslam su ‘The Beast’ sul tavolo di commento. Braun si gode il finale di serata da dominatore. Sarà così anche domenica notte?

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Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns