Tutti avranno visto il Re Scorpione, Fast & Furious o, più recentemente, Jimanji. Tutti avranno conosciuto l’attore Dwayne Johnson, uno dei più pagati di Hollywood. Eppure non tutti, almeno chi non segue il wrestling, che stiamo parlando di un’autentica leggenda di questo sport-spettacolo, non tutti sanno che stiamo parlando del campione del popolo, la superstar più elettrizzante del business, in due parole The Rock.
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FOCUS SULLA CARRIERA (solo major e principali indies)
- 8 volte WWE Champion [con le denominazioni di WWF Champion, WWE Undisputed Champion, WWE Champion]
- 2 volte WCW Champion*
- 2 volte Intercontinental Champion
- 5 volte World Tag Team Champion* [con la denominazione di WWF Tag Team Champion; 3 volte con Mankind, 1 con The Undertaker, 1 con Chris Jericho]
- 1 volta vincitore della Royal Rumble
- Triple Crown Champion
- PWI ‘match dell’anno’ 1999 (Royal Rumble: vs Mankind)
- PWI ‘match dell’anno’ 2002 (Wrestlemania X8: vs Hollywood Hulk Hogan)
- PWI ‘più popolare dell’anno’ 1999, 2000
- PWI ‘wrestler dell’anno’ 2000
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Figlio d’arte: l’esordio come Rocky Maivia
Dwayne Douglas Johnson nasce nel 1972 da una famiglia nota nel mondo del wrestling. Suo padre è Rocky Johnson, figlio a sua volta di Peter Maivia. Appartiene dunque alla dinastia samoana degli Anoa’i, da cui sono fuoriuscite anche altre celebri superstar come gli Headshrinkers, i Wild Samoans, i 3-Minute Warning, gli Usos, Yokozuna, Umaga, Rikishi, Roman Reigns. Eppure all’inizio il buon Dwayne si concentra più sul football americano, almeno finché la sua carriera non decolla. A quel punto si dà allo sport di famiglia, venendo così notato dal celebre Pat Patterson, che lo fa allenare con Chris Candido. Dwayne brucia le tappe e firma con la WWF, che però lo manda nella federazione satellite della USWA. Nel 1996 debutta finalmente in WWF venendo pubblicizzato come wrestler di terza generazione, essendo nipote di Peter Maivia e figlio di Rocky Johnson. Siamo alle Survivor Series del 1996 e durante un classico match a eliminazione viene annunciato un nuovo componente per il team composto da Marc Mero, The Stalker e Jake Roberts: entra appunto Dwayne con il ringname di Rocky Maivia, un mix tra quello di suo padre e suo nonno. La popolarità di Rocky sale subito alle stelle.
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La Nation of Domination
Il crescere della sua popolarità lo porta ben presto a ricevere un importante push, tanto da ambire al secondo titolo della compagnia, quello intercontinentale. Dopo aver fallito vari tentativi, riesce durante un episodio di Raw del 10 febbraio 1997 a battere il campione Hunter Hearst Helmsey (più tardi noto come Triple H, ndr) e a vincere il suo primo storico titolo in WWF, diventando campione intercontinentale. Rocky riesce a difendere con successo il suo titolo in più circostanze. Una di queste è la sua prima Wrestlemania, la 13, dove batte The Sultan (dopo noto come Rikishi, ndr). Ma proprio durante questi mesi si verifica il primo ‘cortocircuito’ della sua carriera. Pur essendo proposto come ‘face’, la gente, dopo i primissimi apprezzamenti, lo fischia. La sua gimmick non è amata. I fan iniziano ad andare alla ricerca di una tipologia di face più atipica, come dimostra il successo di Stone Cold Steve Austin, face sì ma irrispettoso della legge e ribelle. La carriera di Rocky qui inizia a cambiare. Prima perde il titolo intercontinentale in una puntata di Raw del 28 aprile del 1997 contro Owen Hart, poi si infortuna e rimane fuori per qualche mese. Poche settimane prima di Summerslam, però, Rocky Maivia, che da un po’ di tempo viene chiamato col soprannome coniatogli da Jim Ross, ossia The Rock, fa il suo ritorno. Ma è tutto diverso. Maivia ora è un ‘heel’, disprezza i fan e fa parte della stable della Nation of Domination insieme a Faarooq (in passato Ron Simmons, ndr), D’Lo Brown e Kama Mustafa (in futuro The Godfather, ndr). Qui sviluppa benissimo il suo personaggio, diventando un maestro al microfono nei promo e facendosi riconoscere per parlare di sé stesso in terza persona e per autoproclamarsi il ‘People’s Champion’ (il campione della gente, ndr) anche se i fan lo fischiano (stavolta giustamente perché è un heel, ndr). Ormai anche il suo nome ufficiale diventa The Rock, per suo stesso volere, e diventa ben presto un uomo di fiducia per il numero uno della compagnia, Vince McMahon, che punta su di lui come scudo contro l’altro astro nascente, Stone Cold Steve Austin. Nella puntata di Raw dell’8 dicembre 1997, Vince McMahon ordina all’allora campione intercontinentale Stone Cold Steve Austin, di difendere il suo titolo contro The Rock, ma il ‘Texas Rattlesnake’ si rifiuta e allora McMahon gli toglie la cintura assegnandola di diritto a The Rock, che per la seconda volta in carriera e nel giro di un anno diventa campione intercontinentale. E’ passato solo un anno di attività, ma The Rock è già uno dei volti di punta della WWF.
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La prima volta da WWF Champion e l’ingresso nella Corporation
Il 1998 è l’anno della consacrazione per The Rock. Parte all’insegna di una faida con Ken Shamrock, dalla quale esce bene riuscendo a uscire vincitore grazie a due vittorie per squalifica. La prima arriva alla Royal Rumble, dove nasconde un tirapugni nella livrea del rivale; in quello stesso evento partecipa per la prima volta alla ‘rissa reale’, dove il campione intercontinentale viene eliminato solo da Stone Cold Steve Austin dopo ben 50 minuti di permanenza sul ring. La seconda vittoria su Shamrock arriva a Wrestlemania XIV, dove in realtà perde, ma visto che Shamrock non molla la presa della Ankle Lock dopo lo stop dell’arbitro, questi ribalta il verdetto in una vittoria per squalifica di Rocky, che conserva il titolo intercontinentale. Inizia poi un feud interno alla Nation of Domination, dovuto alla gelosia di Faarooq, che non accetta che la stable riconosce The Rock come nuovo leader. Feud che si risolve in favore del ‘People’s Champion’ con una vittoria a Over the Edge. The Rock partecipa anche al King of the Ring, dove si spinge fino alla finale eliminando tra gli altri il campione europeo e leader della DX, Triple H, nei quarti. In finale, però, proprio Triple H interferisce, favorendo la vittoria di Ken Shamrock. The Rock ricambia il ‘favore’ facendo perdere il titolo europeo a Triple H durante un match contro D’Lo Brown. Naturale che tutto sfoci in una resa dei conti. A Fully Loaded i due si sfidano per il titolo intercontinentale in un 2 Out of 3 Falls match, che termina in pareggio. La rivincita arriva a Summerslam in un grandioso Ladder match. Sfida bellissima dove il leader della Nation of Domination e il leader della DX danno spettacolo con colpi durissimi. Alla fine ha la meglio Triple H, che strappa il titolo intercontinentale a The Rock, che però con questo match si consacra. Il suo personaggio si è sviluppato a tal punto da essere finalmente apprezzato dai fan. Dopo Summerslam, infatti, la gente acclama The Rock, che ben presto viene posto contro i big del momento Kane, The Undertaker, Mankind. Ben presto diventa primo sfidante al WWF Championship di Stone Cold Steve Austin, battendo Ken Shamrock e Mankind in un match a tre a Breakdown. A Judgment Day, il primo sfidante al massimo titolo della compagnia, perde contro Mark Henry, venendo tradito dalla Nation of Domination e sancendo il definitivo turn face di The Rock. Ma quel titolo di primo sfidante rimane nel vuoto perché accade qualcosa di inatteso. Nello stesso evento, Judgment Day, il titolo WWF viene reso vacante a causa di un finale controverso del match a tre che mette di fronte il campione Stone Cold contro The Undertaker e Kane. Si decide di mettere il titolo in palio in un grande torneo che va in scena alle Survivor Series. The Rock è tra i partecipanti ed è tra i favoriti. Nel primo turno elimina Big Boss Man, nei quarti batte Ken Shamrock, mentre in semifinale fa fuori per squalifica The Undertaker a causa di uno scontro con Kane, che in realtà non è intervenuto per difendere il fratello ma per attaccarlo. Spinto dal pubblico The Rock arriva in finale, nel main event, contro Mankind, che a sorpresa, grazie ai magheggi di Vince McMahon, è riuscito a eliminare Stone Cold Steve Austin in semifinale. La finale è un bel match, dove i due non si risparmiano e dove The Rock tira fuori tutta la grinta per diventare campione. Ma durante il match arrivano di gran carriera Vince McMahon e suo figlio Shane con la divisa da arbitro. Tutti pensano a un’interferenza ai danni di Rocky, ma invece ecco il colpo di scena. The Rock chiude Mankind nella Sharpshooter, ma il buon Foley non sembra cedere. Tuttavia Vince McMahon ordina all’arbitro di sancire la fine del match (come l’anno prima nello Screwjob di Montreal, ma stavolta è un work, ndr). The Rock vince e diventa per la prima volta campione WWF. In due anni è sul trono della compagnia. Il neocampione si abbraccia con Vince e Shane McMahon e turna ancora heel, entrando a far parte di una nuova stable, quella della Corporation. Ormai è un mostro sacro.
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Il feud con Mankind e ‘Rock v Stone Cold chapter I’
Il pubblico torna a fischiare The Rock, ma stavolta non con un atteggiamento di sfida, ma in sintonia con la storyline, che vede il ‘People’s Champion’ trasformarsi in ‘Corporate Champion’. Da campione WWF funziona bene e inizia un feud con il finalista sconfitto del torneo, Mankind. A Rock Bottom il folle Mankind riesce a chiudere Rocky nella Mandible Claw, ma il verdetto viene modificato: non più una vittoria per sottomissione, ma un no contest perché il campione, The Rock, avrebbe perso i sensi. La faida prosegue con The Rock sempre campione WWF. Ma l’inizio del 1999 è segnato da continui colpi di scena. Nella prima puntata dell’anno di Raw, a sorpresa, Mankind batte The Rock e diventa campione per la prima volta in carriera. La rivincita tra i due è sancita per la Royal Rumble in un I Quit match: vince il primo che fa dire all’avversario “io cedo”. Ne viene fuori un incontro violentissimo, dove alla fine Rocky riesce a far esclamare le due fatidiche parole al suo rivale e a vincere il match. The Rock è di nuovo campione WWF. Ma dura poco. Altro rematch, stavolta in una location particolare. Durante il break del Superbowl di football americano va in onda Halftime Heat, dove va in scena un match in un’arena vuota (Empty Arena match, ndr). Qui è Mankind a prendersi la rivincita e a tornare campione. E’ necessaria una resa dei conti, che arriva a St. Valentine’s Day Massacre in un Last Man Standing match. Incontro anch’esso molto duro, che termina in parità. Mankind rimane col titolo, ma non ha battuto Rocky. Così il giorno dopo il titolo viene messo ancora in palio nella puntata di Raw. Viene scelta la stipulazione del Ladder match. Stavolta il vincitore c’è ed è proprio The Rock, che una volta per tutte si aggiudica il feud con Mankind e arriva all’evento dell’anno, Wrestlemania XV, da campione WWF. Dopo appena tre partecipazioni allo ‘Showcase of Immortals’, The Rock arriva a disputare il main event del più importante show della WWF e lo fa da campione mondiale. Il suo avversario è il beniamino del pubblico Stone Cold Steve Austin in un match senza squalifiche. Ne viene fuori un match molto intenso e senza esclusione di colpi. E’ questo il primo capitolo della trilogia dei match di ‘Mania contro Stone Cold. Sfida molto bella, che viene vinta da Austin al termine di un match con un susseguirsi straordinario di emozioni.
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Royal Rumble winner
E’ l’ennesima svolta nella carriera di The Rock, nonostante la sconfitta e la perdita del titolo. Infatti la gente inizia ad acclamarlo nonostante i suoi promo da heel. La svolta naturale di questo apprezzamento non può che essere l’uscita dalla Corporation e il definitivo turn face, che stavolta durerà pressoché per tutta la carriera. Inizia un feud con Triple H, entrato a far parte della Corporation di McMahon. A questa rivalità ne affianca anche un’altra, quella con il leader di un’altra stable, il Ministry of Darkness, ossia The Undertaker. La vittoria a Over the Edge su Triple H lancia The Rock verso un match per il titolo WWF contro The Undertaker a King of the Ring, dal quale però esce sconfitto a causa di un’interferenza di Triple H. Naturale che il feud con ‘The Game’ vada avanti. In questa fase The Rock stringe un’alleanza con Mankind, dando vita al team del Rock ‘n’ Sock Connection. I due si aiutano a vicenda e iniziano una faida con i campioni di coppia che sono il leggendario The Undertaker e il gigantesco Big Show. Nel giro di due mesi il duo bizzarro conquista ben tre volte i titoli di coppia. Prima in una puntata di Raw del 30 agosto 1999, battendo la Unholy Alliance di Show e Taker; successo che permette a The Rock di diventare un Triple Crown Champion. Il regno dura pochissimo, visto che una settimana dopo a SmackDown la Unholy Alliance si riprende le cinture in un Buried Alive match. Passano altre due settimane e la Rock ‘n’ Sock Connection rivince i titoli a Raw in un Darkside Rules match (dove tutti i membri del Ministry of Darkness sono autorizzati a intervenire, ndr). Passano appena tre giorni e Rocky e Mankind riperdono i titoli, stavolta a SmackDown contro i New Age Outlaws. Poche settimane dopo l’ultimo acuto dei Rock ‘n’ Sock Connection con la vittoria a SmackDown; ma dura ancora poco. Due settimane dopo i due riperdono ancora le cinture ad opera degli Holly Cousins. Rimane comunque un ricordo bellissimo di una coppia divertentissima con Rock e Mankind che si imitano a vicenda e raccolgono uno straordinario apprezzamento dei fan. Dopo questa fase le attenzioni di The Rock si rivolgono di nuovo al titolo WWF, arrivando a sfidare il campione Triple H e il grosso Big Show in un match a tre alle Survivor Series, vinto proprio da Big Show. Il nuovo anno, il 2000, riparte con lo stesso obiettivo. Per raggiungere il titolo WWF, che intanto è già tornato nelle mani di Triple H, The Rock prende parte alla Royal Rumble. Il finale di match è controverso. The Rock con un colpo di reni riesce a eliminare Big Show, ultimo rimasto, e a vincere la Royal Rumble per la prima e unica volta in carriera, guadagnandosi la title shot per il titolo WWF a Wrestlemania 2000. E’ l’ennesima vetta della sua straordinaria carriera.
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Vari regni da campione fino a ‘Rock v Stone Cold chapter II’
Ma non tutto sembra filare liscio. Vari replay mostrano che in realtà è stato proprio Rocky a toccare per primo con i piedi a terra, quindi la vittoria della Rumble spetterebbe a Big Show. La decisione che viene presa è quella di lasciare vittoria della rissa e title shot a The Rock, ma concedendo la chance di lottare per il titolo WWF anche a Big Show. E non finisce qui. Viene introdotto nel match anche Mick Foley (ex Mankind, Cactus Jack e Dude Love, ndr). Il main event di Wrestlemania 2000 è un match a quattro a eliminazione tra il campione WWF Triple H contro The Rock, Big Show e Mankind. Ognuno sostenuto da un membro della famiglia McMahon: il campione è affiancato dalla sua fidanzata (oggi moglie, ndr) Stephanie; il gigante Big Show è il prescelto di Shane; la leggenda Foley è sostenuto da Linda (moglie di Vince). The Rock ottiene il supporto del numero uno, Vince McMahon. Ma è tutto un inganno. Big Show e Mick Foley vengono eliminati, ma Triple H viene aiutato nella vittoria da Shane, Big Show e proprio da Vince. Tradimento e sconfitta. Ma The Rock sa rialzarsi e inizia la faida con Triple H e con tutto lo staff di McMahon. Rocky trova in questa fase un alleato in Stone Cold Steve Austin. Dopo appena un mese, a Backlash, il ‘People’s Champion’ si prende la sua rivincita e per la quarta volta in carriera diventa campione WWF battendo Triple H. Dura circa un mese. Infatti a Judgment Day va in scena la rivincita in un 60-Minute Iron Man match con Shawn Michaels, storico partner di Triple H nella DX, arbitro speciale. ‘HBK’ punisce un’interferenza di Undertaker contro Triple H, senza dar peso a tutte le interferenze a favore di quest’ultimo; alla fine il conteggio è di 6 cadute a 5 per ‘The Game’ e Rocky riperde il titolo. Ma passa un mese e a King of the Ring, The Rock si riprende ciò che gli spetta. Viene sancito un match tre contro tre: da una parte Triple H, Vince McMahon e Shane McMahon; dall’altra The Rock, The Underaker e Kane. La stipulazione prevede che in caso di vittoria di Rocky e dei Brothers of Destruction, colui che effettua il pin o la sottomissione vincente, diventerà campione. Nonostante il tradimento di Kane, ma grazie alla lealtà di Undertaker, che mette ko Triple H, The Rock realizza il pin decisivo ai danni di Vince McMahon e per la quinta volta diventa campione WWF (come lui solo Hulk Hogan in quel momento, ndr). Riesce a resistere a vari assalti, spesso in match dove sono coinvolti molti rivali. Tutto finché a No Mercy, a causa di un’interferenza errata di Rikishi, The Rock perde il match contro un astro nascente: Kurt Angle, arrivato da ex campione olimpico di lotta greco-romana. Inizia il 2001 e The Rock punta dritto a riprendersi il titolo WWF, prendendo parte alla Royal Rumble. Fa una grandissima figura, ma è il penultimo a essere eliminato, ad opera di Kane. La rissa è vinta da Stone Cold Steve Austin. Ma The Rock al titolo WWF ci arriva lo stesso. A No Way Out sfida il campione Kurt Angle e riesce a vincere al termine di un gran bel match. The Rock è campione WWF per la sesta volta (in quel momento record assoluto di regni, ndr). La storia si ripete. Come due anni prima, The Rock arriva al main event di Wrestlemania XSeven da campione WWF per sfidare ancora Stone Cold Steve Austin e ancora una volta in un match senza squalifiche. Ne viene fuori una sfida ancora più bella di quella del 1999, con uno storico colpo di scena. A match in corso irrompe sul quadrato Vince McMahon. Non si sa cosa voglia fare, dal momento che sia Rocky che Austin sono due ‘face’ e nemici del chairman, storico heel. Ma Vince attacca The Rock, che viene letteralmente subissato di sediate da Austin, che dopo anni di storica rivalità si allea con Vince McMahon e turna heel ai danni di The Rock, che perde il titolo.
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The Rock mette fine all’Invasion
Dopo aver fallito un nuovo assalto al titolo, The Rock viene sospeso a tempo indeterminato dalla WWF. E’ chiaramente una storyline, visto che nella realtà Rocky in questo periodo dà inizio alla sua fortunata carriera cinematografica nel film La Mummia – Il Ritorno. Ma la WWF e Vince McMahon hanno bisogno di lui. Da qualche mese la WWF ha acquistato la WCW, ma ha subito l’invasione degli atleti WCW ed ECW, sostenuto dai figli di Vince, Shane e Stephanie e dal manager Paul Heyman. La stable dell’Alliance prende sempre più il predominio della WWF, grazie anche al tradimento di Stone Cold Steve Austin, campione WWF, che ha tradito Vince McMahon nonostante il decisivo aiuto di quest’ultimo a Wrestlemania XSeven. In prossimità di Summerslam viene revocata la sua sospensione e The Rock fa il suo ritorno. The Rock si affianca a Kurt Angle, Chris Jericho, Undertaker, Kane, Big Show e altri veterani nella faida contro gli invasori. Così se l’Alliance ha strappato il massimo titolo WWF, Rocky punta a strappare all’Alliance il loro massimo titolo; le sue mire vanno sul titolo WCW di Booker T. A Summerslam The Rock riesce nell’impresa e diventa per la prima volta in carriera campione WCW. Detiene il titolo per un po’, finché non vengono fuori attriti interni alla fazione di Vince McMahon; Chris Jericho avvia un feud con The Rock, che sfocia nel match di No Mercy, vinto proprio da Y2J. Ma passano appena 15 giorni e in un episodio di Raw, The Rock batte Jericho e per la seconda volta è campione WCW. Ma la storyline dell’invasion deve giungere al termine e la resa dei conti arriva in un epico match a eliminazione alle Survivor Series. Il team dell’Alliance è capitanato dal campione WWF Stone Cold Steve Austin, affiancato dal campione hardcore Rob Van Dam, da Booker T, dal traditore Kurt Angle e da Shane McMahon. Il team WWF punta tutto sul campione WCW The Rock, capitano della squadra; al suo fianco l’astro nascente Chris Jericho (che si è riappacificato con Rocky, ndr) e le leggende Undertaker, Kane e Big Show. L’Alliance sembra farcela visto che Jericho si rivela essere un infiltrato e favorisce l’alleanza WCW-ECW. Ma anche Vince ha il suo asso nella manica: anche Kurt Angle è un infiltrato e aiuta la WWF nel segmento finale. Gli ultimi due rimasti sono proprio i due leader, The Rock e Stone Cold, con Rocky che si prende la sua rivincita riuscendo a realizzare il pin vincente su Austin e sancendo la fine dell’Invasion. La WWF è salva e lo è grazie a The Rock.
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Sfida tra icone con Hulk Hogan e sempre più star del cinema
Ora c’è però da definire il campione indiscusso. A Vengeance, ultimo ppv del 2001, vengono prima messi in palio singolarmente i titoli WWF e WCW e poi in finale viene decretato il campione indiscusso. Se Austin riesce a difendere il suo titolo WWF da Kurt Angle, The Rock non riesce a fare lo stesso col titolo WCW contro Chris Jericho, che batterà poi anche Stone Cold in finale diventando campione indiscusso. The Rock, però, lancia la sua sfida a Chris Jericho, affrontandolo alla Royal Rumble. Ma con l’astuzia, al termine di un ottimo incontro, Jericho ha ancora la meglio. Ma per Rocky ci sono nuove sfide all’orizzonte. Prima c’è una breve faida con The Undertaker, chiusa con la vittoria a No Way Out. Ma poi ecco che irrompe in WWF la NWO con Kevin Nash, Scott Hall e soprattutto il leggendario Hollywood Hulk Hogan, tornato dopo 9 anni in WWF. Ben presto Hogan lancia la sfida a quello che molti definiscono il suo erede, sia per popolarità sia per carriera nel cinema, The Rock. Lo scenario non può che essere quello epico di Wrestlemania X8, dove il leader della NWO e il ‘People’s Champion’ si sfidano in un incontro epico, definito ‘Icon v Icon’. Sfida sensazionale, dove i due non si risparmiano e dove il pubblico si divide generando una reazione mista dove l’heel di turno, Hogan, ottiene più acclamazioni di Rocky che è il face. Alla fine, dopo un incontro straordinario, vince The Rock, che a fine match si riappacifica con Hogan, sancendo il definitivo passaggio di consegne. Ma The Rock dopo questo acuto si allontana per qualche mese dalla WWF, che intanto diventa WWE, per poi tornare in scena a King of the Ring per lanciare la sfida al campione indiscusso The Undertaker. L’assalto fallisce, ma un mese dopo a Vengeance, The Rock risfida Taker in un match a tre che vede coinvolto anche Kurt Angle. Dopo un incontro davvero bello, The Rock vince e per la settima volta diventa campione indiscusso. Non dura molto, però. Negli ultimi mesi si sta facendo strada, a suon di vittorie contro big, tra cui un successo contro Hulk Hogan e la vittoria del King of the Ring, un grande atleta: Brock Lesnar. Il fortissimo Brock, che viene definito come ‘The Next Big Thing’ lancia la sua sfida a The Rock e al suo titolo a Summerslam. Rocky tiene testa benissimo al più giovane e fortissimo avversario, ma alla fine è proprio Lesnar a vincere. Da questo momento in poi, The Rock si allontana dalla compagnia per le riprese del suo grande successo cinematografico, Il Re Scorpione. Il wrestling inizia a finire in secondo piano per Rocky, che però saprà ancora regalare qualche altro bel momento.
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Il ritorno e la rivincita su Stone Cold Steve Austin
Ma il wrestling e la WWE rimangono un riferimento per The Rock, che di gran carriera fa il suo ritorno nel gennaio del 2003. Ma è un ritorno diverso dal solito perché dopo anni da face e da beniamino del pubblico, ‘The Great One’ torna da ‘heel’ e concede la rivincita ad Hollywood Hulk Hogan. La sfida va in scena a No Way Out, ma è solo la brutta copia del leggendario match dell’anno precedente. Vince ancora The Rock, grazie all’aiuto di Vince McMahon. Questo match serve solo a Hogan a concentrare le sue mire verso McMahon e a The Rock per proporsi per il terzo capitolo da mandare in scena a Wrestlemania XIX contro un rivale storico che non ha mai battuto allo ‘Showcase of Immortals’, ossia Stone Cold Steve Austin. Stavolta è un normale match singolo e non c’è alcun titolo in palio, ma la notorietà dei due è ormai tale che è superfluo mettere in scena un incontro titolato. Al terzo tentativo, dopo quelli falliti nelle edizioni XV e XSeven, The Rock riesce a battere Stone Cold Steve Austin in un altro incontro sensazionale. Altro straordinario sigillo nell’eccezionale carriera di ‘The Brahma Bull’. Ma per Rocky è in arrivo una nuova faida. In WWE fa il suo storico esordio una leggenda della WCW, l’uomo della streak di 173 vittorie consecutive, Goldberg. ‘Da Man’ lancia subito la sua sfida al ‘People’s Champion’, battendolo a Backlash. Per The Rock può considerarsi l’ultimo capitolo della carriera da wrestler. Da qui in poi per lui ci saranno solo alcune sporadiche apparizioni, come quella del 2004 a Wrestlemania XX dove torna a far coppia con Mick Foley nei Rock ‘n’ Sock Connection, in un Handicap match perso contro la Evolution. Ma ormai la sua carriera si sposta a Hollywood.
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Il grande ritorno e il ‘once in a lifetime’ contro John Cena
Ma il primo amore non si scorda mai. Così nel febbraio 2011 The Rock, annunciato come special host dell’edizione di Wrestlemania XXVII, fa il suo ritorno a Raw ed esordisce con un iconico “Finally…. The Rock is come back…. home!”. Qui prende di mira i due protagonisti del main event del ‘Grandstage of Them Hall’, il campione WWE The Miz e l’uomo che di fatto ha raccolto la sua eredità in tutti questi anni, John Cena. The Rock è protagonista nel main event di Wrestlemania XXVII. Il match tra Cena e Miz è ufficialmente finito in parità con un doppio countout, ma The Rock entra in scena facendo ripartire il match con la stipulazione di No Countout e No Disqualification, mettendo ko John Cena favorendo la vittoria di The Miz e poi attaccando anche The Miz, prendendosi le luci della ribalta. Ma non finisce qui. Fin dalla sera successiva viene sfidato da John Cena, ma The Rock accetta per l’edizione successiva di Wrestlemania. Con un anno di anticipo viene sancito il main event di Wrestlemania XXVIII. Tra un film e una serie tv The Rock torna di tanto in tanto a far capolino in WWE, come in occasione delle Survivor Series 2011, dove vince in coppia proprio con Cena contro gli Awesome Truth e attaccando John a fine match, prendendo le misure per la grande sfida di Wretslemania XXVIII. Passano mesi ma alla fine il grande evento va in scena. The Rock contro John Cena; il passato e il presente; due icone. Il match è pubblicizzato come epico, ‘once in a lifetime’ (una volta nella vita, ndr). Certo, Rocky non è più quello di una volta sul ring, ma è ancora un maestro in interpretazione e l’atmosfera fa tutto il resto. Epilogo da film: John Cena prova a irridere il ‘Brahma Bull’ provando a finirlo con la sua manovra conclusiva, il People’s Elbow; ma nell’ultima fase della mossa, The Rock si rialza e rifila a ‘Big Match John’ una devastante Rock Bottom che vale la vittoria. La sfida tra leggende se l’aggiudica ‘The Great One’.
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Campione 11 anni dopo e il nuovo addio
A distanza di qualche mese, nel luglio 2012, The Rock compare nuovamente in WWE e lo fa in occasione della millesima puntata di Raw. In questa puntata il campione WWE, l’amatissimo CM Punk, deve sfidare John Cena che ha annunciato di incassare in quella sera il suo Money in the Bank. Ma The Rock non sembra curarsene e interviene per dire che tornerà ancora alla Royal Rumble e lo farà per sfidare colui che deterrà quel titolo. Passano mesi e CM Punk è ancora il campione, così in prossimità della Royal Rumble, The Rock torna ancora pronto per la grande sfida. Il match tra The Rock e CM Punk viene vinto da quest’ultimo, grazie al decisivo attacco dello Shield ai danni di ‘The Great One’, ma la sfida viene fatta ripartire e quando riparte è The Rock a vincere. Incredibile ma vero: undici anni dopo l’ultimo titolo conquistato, The Rock è per l’ottava volta in carriera campione WWE, ponendo fine al lunghissimo regno (434 giorni, ndr) di CM Punk. Quest’ultimo chiede e ottiene una rivincita a Elimination Chamber, perdendo ancora. A Wrestlemania 29 The Rock ci arriva da campione WWE. Il suo avversario come l’anno prima è ancora una volta John Cena, che ha conquistato la title shot vincendo la Royal Rumble. La sfida è meno epica, ma non meno significativa, di quella dell’anno precedente. Stavolta vince John Cena, che diventa campione WWE, con un post-match che sembra un vero passaggio di testimone, con The Rock che riconosce il ruolo e l’importanza di John Cena. Da qui in poi le presenze di The Rock in WWE si limitano solo a qualche apparizione a Wrestlemania: il segmento con Hulk Hogan e Steve Austin in apertura di Wrestlemania 30; quello con la stella delle MMA Ronda Rousey a Wrestlemania 31; lo squash match di pochi secondi contro Erick Rowan della Wyatt Family a Wrestlemania 32. Ma dopo il periodo 2011-2012 che l’aveva visto nuovamente protagonista (sebbene da part-timer) nel wrestling, la vita di Rocky è sempre più dedicata al cinema.
Seguiranno, infatti, solo alcune apparizioni sporadiche, prevalentemente a Wrestlemania: il promo a tre con Hulk Hogan e Stone Cold Steve Austin in apertura della trentesima edizione, quello con Ronda Rousey nella trentunesima, quello della trentaduesima (con promo singolo, match di appena 6 secondi contro Erick Rowan e assalto alla Wyatt Family insieme a John Cena, ndr), qualche presenza spot in puntate speciali di Raw o SmackDown.
Questa è la storia di un grandissimo, tra i principali artefici della Attitude Era. Uno dei più grandi. Un’autentica icona. Uno dei più grandi al microfono, un caposaldo della storia del wrestling.
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Dieci match da vedere di THE ROCK in ordine cronologico
- WWF Summerslam 1998 : The Rock v Triple H (c) [Ladder match per il WWF Intercontinental Championship]
- WWF Survivor Series 1998 : The Rock v Mankind [Tournament Final match per il WWF Championship]
- WWF Royal Rumble 1999 : The Rock v Mankind (c) [‘I Quit’ match per il WWF Championship]
- WWF Wrestlemania XV (1999) : The Rock (c) v Stone Cold Steve Austin [No Disqualification match per il WWF Championship]
- WWF Wrestlemania XSeven (2001) : The Rock (c) v Stone Cold Steve Austin [No Disqualification match per il WWF Championship]
- WWE No Mercy 2001 : The Rock (c) v Chris Jericho [per il WCW Championship]
- WWF Wrestlemania X8 (2002) : The Rock v Hollywood Hulk Hogan
- WWE Vengeance 2002 : The Undertaker (c) v The Rock v Kurt Angle [Triple Treath match per il WWE Undisputed Championship]
- WWF Wrestlemania XIX (2003) : The Rock v Stone Cold Steve Austin
- WWE Wrestlemania XXVIII (2012) : The Rock v John Cena