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Se oggi il wrestling e in particolare la WWE sono quello che sono lo devono soprattutto a un uomo. Uno che col suo carisma ha lasciato il segno in generazioni e generazioni di appassionati: Hulk Hogan.

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FOCUS SULLA CARRIERA (solo major e principali indies)

  • 6 volte WWE Champion [con le denominazioni di WWF Champion, WWE Undisputed Champion]
  • 6 volte WCW Champion* 
  • 1 volta World Tag Team Champion* [con Edge]
  • 2 volte vincitore della Royal Rumble
  • 1 volta vincitore del IWGP Tournament
  • 2 volte vincitore del MSG Tag Team Tournament [con Antonio Inoki]
  • 2 volte WWE Hall of Famer (come singolo e come membro della NWO)
  • PWI ‘ritorno dell’anno’ 1994 e 2002 
  • PWI ‘feud dell’anno’ 1986 (con Paul Orndorff)
  • PWI ‘match dell’anno’ 1985 (Wrestlemania: con Mr T v Paul Orndorff/Roddy Piper)
  • PWI ‘match dell’anno’ 1988 (The Main Event: v Andre The Giant)
  • PWI ‘match dell’anno’ 1990 (Wrestlemania VI: v The Ultimate Warrior)
  • PWI ‘match dell’anno’ 2002 (Wrestlemania X8: v The Rock)
  • PWI ‘più odiato dell’anno’ 1996 e 1998
  • PWI ‘più influente dell’anno’ 1983 e 1999
  • PWI ‘più popolare dell’anno’ 1985, 1989, 1990
  • PWI ‘wrestler dell’anno’ 1987, 1991 e 1994
  • primo nella PWI 500 del 1991

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Gli inizi
Terrence Gene Bollea nasce nel 1953 da famiglia con origini italiane, in quanto suo padre è figlio di un immigrato italiano e sua madre è italo-franco-panamense. Si avvicina al wrestling quando viene notato dai fratelli Jack e Gerald Brisco in una palestra per il suo fisico prestante. Fin da ragazzo, allora, si affida alle cure del suo coach, il leggendario wrestler giapponese Hiro Matsuda. Dopo anni di allenamento esordisce nel 1977 con il nome di The Super Destroyer in Florida contro Brian Blair, pareggiando. Nei primi anni si esibisce sia come The Super Destroyer sia come Terry ‘The Hulk’ Boulder sia come Sterling Golden. Nel giro di poco tempo conquista già qualche importante titolo in circuiti locali della NWA.

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L’ascesa di Hulk Hogan
Ma la compagnia di punta sta diventando sempre più la WWF e nel 1979 Terry Bollea sbarca proprio qui, dove assume il celebre nome di Hulk Hogan, trovando in ‘Classy’ Freddy Blassie il suo manager. Hogan vince tutti i match, compreso l’esordio al Madison Square Garden contro Ted DiBiase. La sua popolarità cresce a dismisura, grazie anche ai primi match contro Andre The Giant, suo grande amico nella vita reale. Ma diventa una vera star quando viene chiamato a interpretare Thunderlips (Labbra Tonanti) in una scena del film di Sylvester Stallone, Rocky III. Si distacca poi dalla WWF per andare a lottare in Giappone nella NJPW, dove vince due tornei tag team in coppia con l’idolo di casa Antonio Inoki e un torneo da singolo, in finale proprio contro Inoki. Segue un brevissimo periodo nella AWA, dove nonostante la grande popolarità non gli viene concessa la chance per il titolo principale, così nel 1983 Hulk Hogan torna in WWF.

Hulk Hogan nel ruolo di Thunderlips nel film Rocky III

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La nascita della Hulkamania e la storica vittoria su Andre The Giant
Il suo grande ritorno ufficiale nella compagnia che lo porterà al massimo successo arriva in uno show al MSG del 3 gennaio 1984. Poche settimane dopo inizia la leggenda. Hogan batte The Iron Sheik e diventa WWF World Heavyweight Champion per la prima volta. Inizia quello che sarà un regno lunghissimo, in cui nasce la leggenda della Hulkamania, il movimento dei fan a sostegno di Hogan. In tutte le arene il biondo baffuto che si veste di giallo e di rosso viene acclamato a gran voce e manda tutti in visibilio quando, dopo averne prese tante, schianta al tappeto ogni avversario. Per tre anni nessuno sembra fermare la sua corsa: Paul Orndorff, Roddy Piper e il grosso King Kong Bundy i suoi principali avversari. Ma nel 1987 arriva l’ostacolo più grande. Il suo grande amico, il gigantesco Andre The Giant, si lamenta del fatto che da 15 anni non perde un match ma i riflettori sono sempre e solo per Hogan e lo attacca, dicendosi sicuro di strappargli la cintura di campione del mondo che detiene da anni. La resa dei conti arriva in un’atmosfera unica nel main event di Wrestlemania III. Qui Hogan scrive la storia quando solleva e schianta al tappeto un gigante di 220 chili e va a vincere il match. E’ il punto più alto dell’Hulkamania e della popolarità di Hulk Hogan, che entra di diritto nella storia del wrestling.

Hulk Hogan ancora campione WWF dopo una clamorosa vittoria nel main event di Wrestlemania III su Andre The Giant

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Nascita e fine dei Mega Powers
Il regno da campione dura anche tutto il 1987, ma nel 1988 finisce. Alla fine Andre The Giant ce la fa, battendo Hogan però in modo poco pulito a The Main Event. Hogan alza la spalla durante un pin, ma l’arbitro, che si rivela corrotto da Ted DiBiase, conta ugualmente il tre. Andre diventa campione, ma anche lui è stato corrotto e cede la cintura a Ted DiBiase; il titolo viene subito reso vacante. A Wrestlemania IV Hogan e Andre si sfidano ancora nel primo turno del torneo per la riassegnazione del titolo, ma vengono eliminati per doppia squalifica; nel main event c’è la finale e Hulk aiuta ‘Macho Man’ Randy Savage a vincere dando inizio ai Mega Powers. L’unione tra Hogan e Savage è amatissima dal pubblico, ma ben presto a causa di presunte attenzioni di Hogan verso Miss Elizabeth, manager del team e moglie di ‘Macho Man’, arriva lo split. Savage attacca l’amico e alla fine si arriva alla resa dei conti. Nel main event di Wrestlemania V Hulk Hogan si prende la sua rivincita e in un match molto intenso batte Randy Savage, diventando per la seconda volta WWF World Heavyweight Champion.

Randy Savage e Hulk Hogan uno di fronte all’altro per il match per il WWF World Heavyweight Championship

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Il passaggio di consegne a The Ultimate Warrior
Anche questo regno di Hogan è molto lungo. Dura un anno, durante il quale l’Hulkster conquista sempre più popolarità grazie alle presenze in vari film e vince anche la Royal Rumble. Proprio nella ‘rissa reale’ nasce un feud contro un altro amatissimo dal pubblico, considerato da molti il futuro Hogan: The Ultimate Warrior, campione intercontinentale. Naturale l’epilogo. Con la carriera di Hogan sempre più lanciata verso il cinema, sembra che il ritiro sia imminente, così come il passaggio di consegne verso Warrior. La sfida tra i due, raro esempio di ‘face v face’, avviene in un incredibile incontro nel main event di Wrestlemania VI, dove The Ultimate Warrior vince, unificando i due titoli in palio e ricevendo la cintura da Hogan in persona a fine match.

Hulk Hogan e The Ultimate Warrior prima dell’epico main event di Wrestlemania VI

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Ancora il volto della WWF
Ma non sarà il passaggio di consegne. Infatti Hogan ha prima una faida con Earthquake, poi vince ancora la Royal Rumble nel 1991, lanciandosi in una sfida nel nome degli USA contro il sergente traditore, Sgt Slaughter, che è riuscito a strappare il titolo mondiale all’amatissimo Warrior. A Wrestlemania VII Hulk Hogan batte Slaughter e per la terza volta è WWF World Heavyweight Champion. Dura qualche mese, prima dello scambio di titoli rapido con l’astro nascente The Undertaker. A Survivor Series 1991 Taker batte Hogan grazie all’interferenza di Ric Flair, ma soli quattro giorni dopo l’Hulkster diventa di nuovo WWF World Heavyweight Champion battendolo, ma in modo scorretto. Il titolo gli viene revocato e viene messo in palio alla Royal Rumble del 1992. Hogan arriva quasi fino alla fine, ma stavolta viene eliminato dall’amico Sid Justice, con cui dà inizio a un feud che si conclude a Wrestlemania VIII. Dopo questo evento Hogan sparisce dalle scene per un po’, per poi tornare nel 1993 con un nuovo colpo di scena. La WWF ormai sta puntando sulle nuove leve e Hogan non è più il fulcro. Eppure a Wrestlemania IX regala ancora un colpo di scena ai fan. Yokozuna ha appena battuto Bret Hart nel main event, conquistando il titolo mondiale, ma l’ha fatto gettando del sale negli occhi di ‘Hitman’. Hulk Hogan interviene e sfida immediatamente il neocampione. Con l’aiuto di Mr Fuji, Yokozuna prova a vincere allo stesso modo, ma stavolta il sale negli occhi finisce a lui e Hogan sfrutta il momento per vincere e diventare ancora una volta WWF World Heavyweight Champion. Durerà comunque poco perché a King of the Ring 1993 Yokozuna batte Hogan, tornando campione. Questa sfida sancisce la fine dell’esperienza di Hogan nella WWF.

Nel pieno della Guerra del Golfo, Hulk Hogan festeggia la vittoria nella Rumble sventolando la bandiera americana

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Lo storico passaggio in WCW
Dopo qualche mese di pausa, nei quali ammetterà di aver assunto steroidi nel processo che vede coinvolta la WWF, Hulk Hogan sorprende ancora tutti. Nel mese di giugno 1994 sbarca in quella che sta diventando la principale rivale della WWF, ossia la WCW, compagnia che ha già assunto molte ex superstar di Stamford. Fin da subito le attenzioni dell’Hulkster vanno al titolo principale, detenuto dalla leggenda Ric Flair. A Bash at the Beach 1994, Hulk Hogan batte Ric Flair ed è per la prima volta WCW World Heavyweight Champion. Il regno dura un anno fino a quando non lo perde contro The Giant (oggi noto come Big Show, ndr) in un match dove avrebbe potuto perdere la cintura anche perdendo per squalifica, come effettivamente accade. Da qui in poi appare solo saltuariamente e perde drasticamente in popolarità. La gimmick dell’eroe buono e integro non funziona più, la gente si sta stancando. E allora c’è bisogno di mischiare le carte e scrivere ancora la storia.

Hulk Hogan contro Ric Flair per il titolo WCW a Bash at the Beach 1994: primo grande scontro dell’Hulkster in WCW

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Il tradimento ai fan: nasce la NWO
Bash at the Beach 1996. E’ in programma un match tre contro tre. Da una parte ci sono i beniamini del pubblico: Randy Savage, Lex Luger e soprattutto Sting. Dall’altra gli Outsiders: Kevin Nash e Scott Hall, noti in WWF come Diesel e Razor Ramon. Nash e Hall annunciano che avranno un partner misterioso ma intanto iniziano il match da soli. La sfida li vede prevalere e così ecco arrivare dal backstage Hulk Hogan, pronto a venire in soccorso. Ma non è così. Hogan attacca Savage e aiuta gli Outsiders a vincere, rivelandosi lui il partner misterioso. A fine match Hogan è protagonista di un monologo storico, dove attacca i fan, dove rinnega il suo passato da eroe in giallo e rosso, dove dice di essere una star del cinema e che deve farsi chiamare Hollywood Hogan e dove afferma che la WCW sarà stravolta da un nuovo ordine mondiale, il New World Order o più semplicemente NWO. Partita con Hogan, Nash e Hall, la NWO si arricchisce sempre più di nuovi membri, arrivando a dominare la scena e a favorire la crescita degli ascolti della WCW, che diventa la compagnia più seguita, anche più della WWF. Il turn-heel di Hogan lo porta a raggiungere altri straordinari successi. A suon di scorrettezze Hollywood Hogan si prende la sua rivincita su The Giant, diventando WCW World Heavyweight Champion per la seconda volta, e dopo circa un anno perdendo e riconquistando in pochi giorni lo stesso titolo contro Lex Luger. 

Hulk Hogan si allea con Scott Hall e Kevin Nash e fonda la nWo: il più grande turn heel della storia

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Leader della NWO, campione del mondo
In questi anni sono tante le faide che vedono Hogan protagonista. Il feud principale è comunque con Sting, idolo del pubblico, contro cui Hogan perde il titolo a Starrcade 1997, dove però stavolta è lui a subire una scorrettezza. Bret Hart, da poco acquistato dalla WCW, interviene nel match diventandone arbitro speciale e sancendo la vittoria del ‘Vigilante’. Il titolo viene revocato e una nuova resa dei conti arriva a SuperBrawl VIII, dove però è ancora Sting a vincere. Hogan torna però WCW World Heavyweight Champion qualche mese dopo, quando accetta una sfida lanciatagli da Randy Savage, diventato campione il giorno prima, e battendolo. Qui, però, arriva la spaccatura nella NWO, in seguito a un attacco di Kevin Nash. La stable si spacca in NWO Hollywood, con a capo Hogan, e NWO Wolfpack, con a capo Kevin Nash. Hogan riesce comunque a mantenere il suo status di campione, fino alla sconfitta contro l’astro nascente imbattuto della federazione, Goldberg. ‘Da Man’ pone fine al regno di Hollywood Hogan, che da qui in poi è comunque protagonista di altre faide, come quella che lo vede affiancato alla star della NBA Dennis Rodman contro DDP e Karl Malone o quella, a dire il vero poco riuscita, con The Warrior (ex The Ultimate Warrior, ndr), che doveva essere il rifacimento in chiave WCW del vecchio feud degli anni Novanta.

Hollywood Hogan in una delle tante immagini da campione WCW e leader della nWo

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L’ultimo anno e mezzo in WCW
Il 1998 si chiude con Hogan che annuncia di essere vicino al ritiro e di pensare a diventare presidente degli Stati Uniti. Ma nel 1999 l’ennesimo colpo di scena. E’ sancito un match tra Kevin Nash, che battendo Goldberg è diventato campione mondiale, e Hollywood Hogan. L’incontro è una farsa: Hogan tocca con un dito Nash, che si stende a terra perdendo il match. Hollywood Hogan è per la quinta volta WCW World Heavyweight Champion e la NWO si ricompatta. Ma ormai anche la formula della NWO ha stancato, tanto che la WWF torna in cima agli ascolti e la WCW inizia il suo declino. Hogan da campione dura pochi mesi, finché perde in circostanze controverse a Uncensored 1999 contro Ric Flair, in un incontro dove torna ‘face’ riprendendo negli atteggiamenti le movenze storiche di quando era stato beniamino dei fan. Proprio in questa fase, però, Hogan si infortuna e rimane fuori dalle scene per qualche mese. Poi torna a sorpresa per sfidare Randy Savage, diventato campione il giorno prima. Hollywood Hogan, grazie all’interferenza decisiva di Kevin Nash, diventa per la sesta e ultima volta in carriera WCW World Heavyweight Champion. Si allea con Sting e Goldberg contro Rick Steiner, Sid Vicious e Kevin Nash e proprio contro ‘Big Sexy’ apre un feud che si chiude in modo favorevole per Hogan, che torna a tutti gli effetti Hulk e torna in giallo e rosso come ai bei tempi. L’ultimo regno da campione in WCW si chiude con un feud che si apre con Sting, che a Fall Brawl 1999 diventa campione, rimanendo tale poi anche a Halloween Havoc, dove Hogan sorprende tutti presentandosi in abiti civili e facendosi schienare. Il motivo di questa scelta è dovuto a tensioni col leader del booking team Vince Russo, che da lì a qualche mese diventa anche protagonista delle varie storyline. L’ultimo periodo in WCW è nel 2000 quando, dopo le prime rivalità ‘revival’ con Lex Luger e Ric Flair, Hogan è coinvolto nel feud tra il club dei ‘Billionaries’, di cui fa parte, e il New Blood. Hollywood Hulk Hogan vince la faida con il giovane Billy Kidman, guadagnandosi una shot per il titolo mondiale contro Jeff Jarrett. Ma a Bash at the Beach 2000, Vince Russo ricambia il ‘favore’ ordinando a ‘The Chosen One’ di farsi schienare e tenendo poi un discorso contro Hogan, dicendo che quella che ha appena vinto è solo la ‘Hogan Memorial Belt’, che lui rappresenta il passato e che gente come lui è un ostacolo alle nuove leve. Nello stupore generale la vittoria di Hogan viene, dunque, invalidata e l’Hulkster si allontana, mettendo fine al suo rapporto con la WCW.

Hollywood Hulk Hogan chiude in modo polemico il suo rapporto con la WCW con un discorso contro Vince Russo a Bash at the Beach 2000

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Storico ritorno in WWF e la sfida con The Rock
Hogan si prende un anno di pausa, dove fa una sola apparizione sul ring, nella XWF battendo Curt Hennig. Ma la grande sorpresa arriva in prossimità di Wrestlemania nel 2002. Il numero uno della WWF, Vince McMahon è in preda al delirio, in piena faida con le due stelle The Rock e Stone Cold Steve Austin, e medita di distruggere la sua creatura. Come? Ingaggiando una stable pronta a distruggere tutto: la NWO. A No Way Out ricompaiono dopo anni di assenza dalla WWF, Kevin Nash, Scott Hall e Hollywood Hulk Hogan, che aiutano Chris Jericho a difendere il titolo mondiale contro Stone Cold Steve Austin. Ben presto, però, le mire di Hogan vanno verso colui che è definito il ‘People’s Champion’, il più amato dal pubblico, per molti il nuovo Hogan, anche per via dei successi cinematografici: The Rock. A Wrestlemania X8 va in scena un match epico. Le due icone di diverse generazioni: Hollywood Hulk Hogan contro The Rock; l’eroe della Hulkamania nelle vesti di heel come leader della NWO contro il campione del popolo. Durante la sfida il pubblico volta quasi le spalle a The Rock, schierandosi con Hogan nonostante sia heel. Va in scena un match bellissimo, che viene vinto con molta sofferenza da The Rock. A fine incontro i due si stringono la mano e poi Rocky aiuta Hogan a sventare l’attacco di Nash e Hall, accanitisi proprio contro Hogan. 

Hollywood Hulk Hogan si congratula con The Rock, che l’ha appena battuto in un match epico

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Campione, nove anni dopo e il feud con Vince McMahon
Il ritorno in WWF, oltre a sancire l’immediato ritorno ‘face’ e in vesti giallo-rosse, vede anche lo storico ritorno di Hulk Hogan in cima al mondo. Infatti a Backlash batte Triple H e diventa WWF Undisputed Champion, conquistando il suo sesto titolo mondiale in WWF a distanza di 9 anni dall’ultima volta. Dura pochissimo, visto che un mese dopo il titolo gli viene strappato da The Undertaker. Hogan si toglie comunque qualche altra soddisfazione, come vincere il suo primo titolo di coppia (il WWE Tag Team Championship) in coppia con Edge contro Billy e Chuck, prima di perderlo contro gli Un-Americans (Christian e Lance Storm). Poi se la vede contro l’astro nascente Brock Lesnar, che lo disintegra durante un match, infortunandolo seriamente alla schiena e costringendolo a uno stop. Hogan, però torna, a inizio 2003 e per lui inizia una nuova faida con The Rock, anche lui rientrato dopo un periodo di lontananza per impegni cinematografici. Stavolta è The Rock l’heel e Hogan in face e l’incontro avviene a No Way Out 2003. Il match non è neanche lontanamente simile a quello dell’anno prima, ma Hogan sembra vicinissimo a vincere, finché non subisce un tranello da parte di Vince McMahon, che lo porta a perdere il match anche stavolta. Inizia la vera faida, quella con il chairman, Vince McMahon, che sfocia in un intenso Street Fight match a Wrestlemania XIX, vinto da Hulk Hogan, che ottiene finalmente giustizia. McMahon decide così di licenziarlo e Hogan per qualche periodo combatte mascherato con lo pseudonimo di Mr America, finché non viene smascherato e definitivamente licenziato. In realtà questa è la storyline, ma Hogan è in dissidio con la federazione e lascia di sua spontanea volontà; quello di Mr America è solo un modo per giustificare il tutto in chiave storyline.

Hulk Hogan e Mr McMahon faccia a faccia prima del loro selvaggio street fight match

 

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Saltuarie apparizioni
Hogan non si ferma, però, e inizia una breve avventura nella nascente TNA. Qui inizia un feud con Jeff Jarrett, ma a causa di un infortunio tutto salta. Ben presto Hogan lascia la TNA e torna per singole e saltuarie apparizioni in WWE. Lo fa nel 2005 quando viene introdotto nella Hall of Fame e nello stesso anno è protagonista di un feud con Shawn Michaels, che nasce da un tradimento di ‘HBK’ nei confronti di Hogan, che viene tradito dopo alcuni match combattuti fianco a fianco. La resa dei conti è a Summerslam in un match tra icone dove è proprio l’Hulkster a vincere. L’anno dopo Hogan lotta ancora a Summerslam, stavolta contro colui che viene definito il ‘Legend Killer’ Randy Orton: anche qui è Hogan ad avere la meglio. 

L’ennesimo ritorno in WWE, il licenziamento e la riabilitazione
Da qui in poi le apparizioni in ring sono sempre minori. C’è comunque tempo per un nuovo stint in TNA dove è protagonista di due faide con due vecchi amici/rivali come Ric Flair e Sting. In occasione di Wrestlemania XXX, nel 2014, fa l’ennesimo ritorno in WWE ed è protagonista dell’angle iniziale con The Rock e Stone Cold Steve Austin. Nella Wrestlemania successiva si riunisce ancora con Nash e Hall per aiutare Sting nel suo match contro Triple H. Diventa poi giudice del reality della WWE Tough Enough, fino allo scandalo del luglio 2015 che lo porta al licenziamento. La causa è un video vecchio in cui si sente Hulk Hogan pronunciare delle frasi razziste. La compagnia, da sempre contro posizioni di questo tipo e molto rigida sul tema, lo punisce e lo allontana, addirittura rimuovendolo dalla Hall of Fame. Ma tutto rientra qualche anno dopo, quando nel 2018 si riappacifica con la compagnia chiedendo scusa per le sue frasi e tornando a comparire saltuariamente negli show WWE.

tre leggende come The Rock, Hulk Hogan e Stone Cold Steve Austin aprono Wrestlemania XXX con un fantastico angle a tre

Tecnicamente mai una cima, ma straordinario al microfono e carismatico come pochissimi alti. I John Cena e i The Rock devono molto a lui. Il wrestling deve molto a lui. Piaccia o non piaccia Hulk Hogan è la storia. Piaccia o non piaccia la Hulkamania cavalcherà sempre selvaggia su di noi.

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Dieci match assolutamente da vedere di HULK HOGAN in ordine cronologico

  1. NJPW show del 20/05/1983 : Hulk Hogan v Antonio Inoki [finale del IWGP League]
  2. WWF Wrestlemania III (1987) : Hulk Hogan (c) v Andre The Giant [per il WWF World Heavyweight Championship]
  3. WWF Wrestlemania V (1989) : Hulk Hogan v Randy Savage (c) [per il WWF World Heavyweight Championship]
  4. WWF Wrestlemania VI (1990) : Hulk Hogan (c) v The Ultimate Warrior (c) [Winner Takes All match per WWF World Heavyweight e WWF Intercontinental Championship]
  5. WWF Wrestlemania VII (1991) : Hulk Hogan v Sgt Slaughter (c) [per il WWF World Heavyweight Championship]
  6. WCW Bash at the Beach 1994 : Hulk Hogan v Ric Flair (c) [per il WCW World Heavyweight Championship]
  7. WCW Halloween Havoc 1994 : Hulk Hogan (c) v Ric Flair [Steel Cage Retirement match per il WCW World Heavyweight Championship]
  8. WWF Wrestlemania X8 (2002) : Hollywood Hulk Hogan v The Rock
  9. WWE Wrestlemania XIX (2003) : Hollywood Hulk Hogan v Mr McMahon [Street Fight match]
  10. WWE Summerslam 2005 : Hollywood Hulk Hogan v Shawn Michaels

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns