La TD Garden Arena di Boston apre le porte all’ultimo evento speciale dell’anno, riservato al solo roster di SmackDown, ossia Clash of Champions. Evento atteso, vediamo cosa è successo,
- Mojo Rawley batte Zack Ryder
- Triple Treath match: Dolph Ziggler batte Baron Corbin (c) e Bobby Roode e diventa WWE United States Champion
- Fatal Four Way match: The Usos [Jimmy Uso & Jey Uso] (c) battono The New Day [Big E & Kofi Kingston], Chad Gable & Shelton Benjamin e Rusev & Aiden English e rimangono WWE SmackDown Tag Team Champions
- Lumberjack match: Charlotte Flair (c) batte Natalya e rimane WWE SmackDown Women’s Champion
- The Bludgeon Brothers [Harper & Rowan] battono Breezango [Tyler Breeze & Fandango]
- Kevin Owens & Sami Zayn battono Randy Orton & Shinsuke Nakamura [special referee: Shane McMahon e Daniel Bryan]
- AJ Styles (c) batte Jinder Mahal e rimane WWE Champion
Altri eventi
La serata è aperta da una grande sorpresa. Al termine di un buonissimo incontro a tre, Dolph Ziggler torna a indossare una cintura, diventando campione degli Stati Uniti, battendo Baron Corbin e Bobby Roode. Vittoria di furbizia che arriva mentre Corbin era intento a eseguire la End of Days su Roode, ma lo ‘Show-Off’ arriva alle spalle e connette col la Zig-Zag vincente. Ziggler chiude benissimo un anno che era stato finora tutto tranne che eccezionale. Si confermano campioni, invece, gli Usos, che vincono un incontro tanto confusionario quanto incerto contro il New Day, la coppia composta da Shelton Benjamin e Chad Gable e il team di Aiden English e Rusev. Si segnala, infine, l’ennesimo squash dei Bludgeon Brothers, stavolta ai danni dei Breezango, che lancia nel panorama tag team Harper e Rowan.
Charlotte la spunta
Uno dei match più attesi è quello per il titolo femminile tra Natalya e la campionessa Charlotte Flair. Si tratta di un Lumberjack match, ma le lumberjacks sembrano tutte dalla parte di Natalya. Fin da subito, infatti, succede che l’unica ad attaccare la canadese quando finisce a bordo ring è la sola Naomi. Mentre quando è la ‘Queen’ a finire out, viene attaccata indistintamente sia dalla Riott Squad sia dal trio composto da Lana, Carmella e Tamina. Incontro bruttino, dove la strategia di Nattie sembra chiara: mandare fuori dal ring la campionessa più volte possibile per farla aggredire e stancare. La svolta però sembra arrivare quando Charlotte evita una Sharpshooter e riesce a colpire la sfidante con un Big Boot, per poi imprigionarla nella Figure Eight Leglock. Ma la manovra non riesce perché Natalya sfila via fuori dal ring. Charlotte si lancia contro di lei e la Riott Squad e inizia una rissa, che coinvolge tutta la divisione femminile a bordo ring. A dare manforte all’azione ci pensa Naomi, che si lancia dalla terza corda contro tutte le lumberjacks. Confusione totale: Charlotte riporta Natalya nel ring, ma si becca un calcione da Tamina. La canadese prova a chiuderla, allora, e imprigiona la ‘Queen’ nella Sharpshooter. Charlotte si salva a fatica toccando le corde, ma viene trascinata fuori da Lana, Carmella e Tamina, che l’attaccano. Arriva anche la Riott Squad, che però fa partire la rissa anche con le altre. La confusione aumenta ed ecco il colpo di scena: Charlotte è l’unica sul ring ed è al tappeto tramortita, entra nel quadrato Carmella, che sta consegnando la sua ‘briefcase’ del Money in the Bank all’arbitro per incassare, ma neanche stavolta incassa perché arriva Ruby Riott ad attaccarla. La confusione tra le lmberjacks è interrotta definitivamente da un gran bel Moonsault di Charlotte. La Flair, però, sul ring subisce di nuovo l’iniziativa di Natalya, che si prepara alla Sharpshooter. Ma la campionessa la respinge e poi chiude la canadese nella Figure Eight Leglock, con Natalya che alla fine cede. Vince Charlotte Flair, che si conferma WWE SD Women’s Champion. A fine match Natalya attacca verbalmente il pubblico, dicendo che è arrivato il momento di voltargli le spalle per il loro poco rispetto.
Zayn e Owens salvi… grazie a Daniel Bryan
Il match più atteso della serata è, però, quello di coppia. Randy Orton e Shinsuke Nakamura sfidano Sami Zayn e Kevin Owens. Ben due arbitri speciali a condurre il match: il commissioner di SD Live, Shane McMahon, e il general manager dello stesso show, Daniel Bryan. Si parte e fin dalle prime battute si vede una certa tensione e incomprensione tra i due arbitri. Infatti in ben due occasioni entrambi effettuano un pin contemporaneamente, fermandosi sempre al due e discutendo su chi debba contare. Alla fine si mettono d’accordo, ognuno conterà in base all’area del ring in cui sarà schienato uno dei contendenti. Fase senza un vero dominatore che viene interrotta da Nakamura, che più volte mette in difficoltà Owens, ottenendo due pin di due con un Knee Strike e un calcio al volto. Altra tensione tra gli arbitri poco dopo: Nakamura applica la Triangle Choke su Owens, ma lo fa con le spalle a terra. Shane si accerta delle condizioni di Owens per vedere se cede, mentre Bryan conta il pin ai danni del ‘King of Strong Style’, costretto a mollare la presa per evitare di perdere. Shane e Daniel discutono con sempre più astio vista la divergenza di opinioni. Ne approfitta il ‘Prizefighter’ che mette ko Nakamura con un Superkick, ottenendo un pin di due. Cambio per Zayn, che non riesce a chiuderla con l’Halluva Kick, ma che evita un calcio del giapponese, piazzando la Blue Thunder Bomb, che porta a un altro pin di due. Ci prova allora Owens, che va su Nakamura con una Senton Bomb, ma al conto di due salva tutto Orton. L’azione prosegue con Orton e Zayn e con il primo che mette a segno un fantastico Superplex, con cui va vicinissimo alla vittoria. Lo scontro si sposta fuori dal ring, dove Orton finisce contro i gradoni, mentre Owens viene lanciato contro le barricate da Nakamura, ma è decisivo l’attacco di Zayn. Il giapponese viene steso sul tavolo di commento e Kevin Owens lo finisce con un Frog Splash che fa collassare il tavolo. Nakamura è out, ma è fuori causa anche Owens. Sul ring rientrano Orton e Zayn, con ‘The Viper’ che prende il sopravvento con la classica sequenza: Powerslam e Silver Spoon DDT, che anticipano la RKO. Orton va a schienare l’ ‘Underdog from the Underground’, il conteggio la fa Shane, ma al due, Daniel Bryan più o meno volontariamente crolla su McMahon interrompendo il conteggio. Shane già assaporava il licenziamento dei due canadesi e per questo si infuria con Daniel Bryan, dicendo che era un conto di tre certo e che lui l’ha interrotto. Anche Randy Orton si avvicina a muso duro contro Bryan e Kevin Owens prova ad approfittarne provando a colpirlo alle spalle, ma si becca anche lui la RKO. Ne approfitta allora Sami Zayn con un Roll-Up, conto di due. Scambio reciproco di Roll-Up tra Zayn e Randy, con vari conti di due. Poi Zayn sembra farcela con un Roll-Up dal quale Orton non sembra uscire, Shane va ancora a contare e stavolta al due si ferma da solo. Stavolta è Bryan ad arrabbiarsi perché anche questo era un certo conto di tre e lo stop di Shane è ancora più scandaloso di quello di Bryan poco prima. Bryan e Shane si spintonano, con Shane che finisce a terra. Intanto nel giro di pochi secondi, mentre il commissioner finisce a terra, Orton prova la RKO, Zayn schiva e piazza un Roll-Up. Stavolta conta Daniel Bryan e conta in modo velocissimo, consegnando la vittoria ai canadesi. Sami Zayn e Kevin Owens vincono ed evitano il licenziamento. Ma un grande ringraziamento dovranno farlo a Daniel Bryan.
AJ Styles batte ancora il ‘Marajah’
E siamo al main event. Jinder Mahal prova a riconquistare il massimo alloro del roster sfidando il WWE Champion, AJ Styles. Incontro fin da subito durissimo per ‘The Phenomenal’. Mahal è aggressivo e determinato e fa valere il suo maggiore peso. Fuori dal ring le suona di brutto a Styles, schiantandolo contro le barricate. Il ‘Modern Day Marajah’ mostra anche un discreto repertorio in-ring, chiudendo anche AJ in una Bodyscissor. Segue anche una Abdominal Stretch. Il campione si libera ma rimane in balia dello sfidante, che prova a metterlo ko con una mossa dalle corde, ma AJ è bravissimo a colpirlo in volo con un Dropkick. Lo scontro prosegue fuori dal ring, Styles sembra avere la meglio e riporta il rivale sul quadrato per il Phenomenal Forearm, ma Jinder intercetta e realizza una fantastica Gutbuster, che porta a un conto di due. AJ non molla e risponde con una Powerbomb e con un Running Forearm. Quindi prova a chiuderla con uno Hushigoroshi, che porta a un conto di due. Bella fase con Mahal che intercetta un altro Running Forearm alzando le ginocchia e mettendo poi a segno una Shell Shocked. Ma il pin si ferma ancora al due. Prova a chiuderla con la Khallas, ma ‘The Phenomenal’ piazza un Pelé Kick; prova un Tornado DDT allora, ma il ‘Marajah’ risponde con un ottimo Side Kick, ottenendo un altro pin di due. AJ evita ancora una Khallas e lo fa ancora un Pelé Kick. Piazza poi anche lo Springboard 450 Splash, che sembra chiudere i giochi. Ma a pin in corso, i Singh Brothers sfilano l’indiano via dal ring, interrompendo tutto. Allora AJ reagisce e li mette fuori causa colpendo Samir con un Phenomenal Forearm fuori dal quadrato e Sunil con una Styles Clash a bordi ring. Respinge anche l’assalto del rinvenente Mahal, colpendolo con un Hangman sulla corda. Mahal arretra e AJ prepara il Phenomenal Forearm. Ma l’indiano evita e abbranca il campione per la Khallass, che stavolta va a segno. Parte il conteggio e incredibilmente AJ Styles esce al due. Jinder non ci crede e prova a rifarla, ma ‘The Phenomenal’ inverte la presa e chiude Jinder nella Calf Crusher. Mahal arriva quasi a toccare le corde, ma AJ molla e riprende in pochi secondi la presa, spostandolo al centro del ring. Jinder soffre maledettamente e alla fine cede. Vince ancora AJ Styles, che si conferma campione WWE.