Anticipiamo i tempi e partiamo con il primo numero de ‘Il punto’ già oggi, senza aspettare l’inizio del nuovo anno. La nostra rubrica settimanale di approfondimento su uno o più punti delle varie storyline WWE parte con la grande novità: la prima assoluta di Matt Hardy nella sua versione Woken.
Di cosa parliamo. Per chi non lo sapesse, a metà anni Duemila, gli Hardy Boyz, storico tag team, famoso per le sue manovre estreme sono stati ‘splittati’. Matt Hardy e Jeff Hardy hanno condotto una carriera da singoli con alterni successi. Mentre Jeff è riuscito a togliersi molte soddisfazioni, portandosi a casa anche tre regni (molto brevi, anzi uno di pochi minuti, ndr) da campione mondiale (uno da WWE Champion e due da World Champion, ndr) e ben quattro da campione intercontinentale; non si può dire lo stesso per Matt, a cui non sono mancati alcuni regni da campione (uno da ECW Champion e uno da campione statunitense, ndr), ma poca roba rispetto al fratello, oggettivamente più bravo sul ring e più carismatico, almeno fino alla svolta in TNA. Infatti nel 2011 i fratelli Hardy si sono ritrovati nuovamente insieme nella TNA, principale antagonista della WWE nel mondo del wrestling (doveva essere la nuova WCW, non lo è stato, ma non sono mancati ottimi momenti, ndr). Qui i due si sono tolti diverse soddisfazioni in coppia, mentre da singolo è Matt a funzionare meglio. Ma non solo per le vittorie ottenute sul ring (con la vittoria del massimo titolo TNA), ma anche per l’epocale svolta ‘Broken’. Matt interpreta un personaggio psicopatico, con seri problemi di instabilità mentale, molto teatrale e che amava parlare di se stesso come una persona dall’animo distrutto, appunto ‘broken’. Si inizia a parlare di Broken Matt e, dopo una faida vinta col fratello (su cui non ci dilunghiamo perché bisognerebbe aprire un capitolo a parte, ndr), anche il buon Jeff cambia la sua gimmick, adeguandosi a quella di Matt e prendendo il nome di Brother Nero. Il filo conduttore è il famoso “delete” che viene spesso pronunciato da Broken Matt, a cancellare il passato di quelli che ormai sono i Broken Hardys. Gimmick fortunata e indovinatissima, che ha riscosso grandissimo successo ad Impact (attuale nome della vecchia TNA, ndr).
Ma in WWE funzionerà? Serviva davvero? A Wrestlemania, nello stupore generale, Matt e Jeff hanno fatto il loro ritorno, con tanto di un paio di mesi di regno da campioni tag team del roster di Raw. L’hanno fatto con la gimmick storica degli Hardy Boyz per via di alcuni problemi legati alla paternità della gimmick Broken tra Matt Hardy e Impact. In un primo momento ha funzionato. L’effetto nostalgia ha sempre il suo perché e infatti al risuono della musica del caro vecchio ‘Team Xtreme’ la gente per qualche mese ha sobbalzato. Poi questo effetto è chiaramente svanito perché la gente vuole novità e i fan sono attenti a ciò che avviene fuori dalla WWE e consapevoli di quanto sensazionale sia stata la formula ‘Broken’. Certo, l’atteggiamento, il look e le movenze di Matt non hanno aiutato a far perdere interesse verso l’universo ‘Broken’. Se Jeff ha tenuto fede al copione, rispettando lo stile del ‘Team Xtreme’, Matt ha sempre fatto sul ring riferimenti più o meno velati al personaggio ‘Broken’. L’infortunio di Jeff e la rinuncia di Impact hanno fatto il resto. Non sarà Broken, ma Woken, ma cambia poco. La svolta è iniziata. E quale avversario migliore di un altro psicopatico come Bray Wyatt per il nostro Woken Matt? Una sfida nel segno della follia, che ci saprà dire molto sul reale potenziale di questa gimmick nuova in WWE, ma tutt’altro che nuova nel mondo del wrestling, soprattutto oggi, che internet non nasconde nulla e il fan meno casual sa già perfettamente di cosa si sta parlando. Il punto è questo: la svolta ci voleva perché gli Hardy Boyz propriamente detti ormai stavano già stancando e soprattutto stavano penalizzando proprio Matt, che senza la nuova gimmick è un midcarder e nulla di più. Quindi, bene la gimmick Woken, ma ora viene il bello. Si dovrà cercare di tener fede al personaggio per non deludere i fan, ma allo stesso tempo dare quel tocco di originalità e di diversità rispetto a quanto visto a Impact. Non modificare i tratti fondamentali del personaggio, ma allo stesso tempo sorprendere. Su questo si giocherà la partita della WWE e di Woken Matt Hardy. Perché la WWE è diversa dalle indies; basta davvero poco per cadere nell’oblio. L’hype è alto e il controllo creativo del personaggio affidato al buon Matt fa ben sperare, ma ricordiamoci che non siamo di fronte a un elemento nuovo nel panorama del wrestling, ma nuovo solo per la WWE e si dovrà cercare di inserire almeno un elemento di novità per sorprendere anche quei fan che conoscono anche realtà diverse da quella di Stamford.