- Kofi Kingston batte Sami Zayn
- Randy Orton batte Rusev
- Intergender match: Becky Lynch batte James Ellsworth
- Chad Gable & Shelton Benjamin battono The Usos [Jimmy Uso & Jey Uso] (c) per countout. The Usos rimangono WWE SmackDown Tag Team Champions
- AJ Styles batte Jinder Mahal (c) e diventa WWE Champion
Eventi principali
Survivor Series sempre più vicine e anche SmackDown Live fa tappa in Inghilterra, sempre a Manchester, per una nuova importantissima puntata. Si comincia col commissioner Shane McMahon che sale sul ring per ricordare ancora una volta al roster di Raw e in particolare a Kurt Angle e a sua sorella Stephanie McMahon che alle Series sarà la loro fine. In particolare ricorda che dopo il grave attacco subito da Daniel Bryan la sfida è scesa a livelli personali. Ma il general manager la prossima settimana ci sarà. Poi introduce il New Day, che appena 24 ore prima è stato protagonista dell’irruzione a Raw che ha portato alla clamorosa distrazione e conseguente sconfitta e perdita di titoli tag team per Seth Rollins e Dean Ambrose. Ma queste, dicono i tre ragazzotti, sono le conseguenze dell’assedio (Under Siege, ndr). Ecco però entrare anche Sami Zayn e Kevin Owens che, invece, si dissociano dalle invasioni e dalla battaglia di brand di Shane e che anzi accusano il commissioner di utilizzare il roster di SD Live per coprire le sue sconfitte, come quella di Hell in a Cell. Scambi di battute al vetriolo, nel quale si inseriscono anche i tre del New Day, in particolare Kofi Kingston che accusa Zayn di essere un pagliaccio e Owens un lecchino. Alla fine Shane McMahon decreta un match tra Sami Zayn e Kofi Kingston. Match carino con buone trame da entrambe le parti anche se è Kofi che sembra avere le redini del gioco. Kingston vicino alla vittoria con la SOS, ma poi sbaglia il Trouble in Paradise e si becca una potentissima Blue Thunder Powerbomb. Ma vale solo un conto di due per Sami. Kofi restituisce il “favore” più tardi: evita uno Snapmare e connette con lo Springboard Crossbody, che vale la vittoria. A fine match, però, Kevin Owens sale sul ring per attaccare Kingston, anche se poi lui e Zayn se la danno a gambe all’arrivo di Big E e Xavier Woods, arrivati in soccorso del loro partner.
Al team di SmackDown per le Survivor Series manca ancora un componente. Una settimana fa era stato annunciato un match tra Rusev e AJ Styles, in cui il vincitore sarebbe entrato a far parte della squadra. Ma ci sono stati dei cambiamenti e AJ stasera lotterà contro Jinder Mahal per il WWE Championship. Così è stato indetto un match tra Randy Orton, che fa già parte dei 5 di SD Live per la sfida a squadre delle Series, e Rusev. Se Rusev batterà Orton entrerà nel team. La sfida inizia e Orton prova subito a piazzare la RKO, ma il bulgaro è bravo a sfuggire alla mossa e prende in mano il match con un Roundhouse Kick, che vale un conto di due. Inizio bomba. Rusev è determinato e va due volte vicino alla vittoria: prima con uno Spinning Wheel Kick, poi con un Due Elbow Drop e poi ancora con un altro calcione alla schiena. Ma il pin per il ‘Bulgarian Brute’ si ferma sempre al due. La vittoria sembra comunque vicina perché Orton a mala pena sta in piedi. Ma quando Rusev gli si avvicina per chiudere la contesa, Randy, come spesso accade, dal nulla tira fuori la RKO e va a vincere il match. Niente da fare per Rusev, che non entra nel team di SmackDown Live per le Series. Il team di Shane rimane ancora con un posto libero ed entro la prossima settimana dovrà occuparlo.
Segue un bel segmento. Dopo vari attacchi via Twitter in settimana è stato annunciato un Intergender match, maschio contro femmina. Da una parte James Ellsworth, il “cagnolino” di Carmella; dall’altra Becky Lynch, capitano del team femminile di SmackDown nel prossimo match a squadre tra donne alle Series. Sfida in cui Ellsworth prova a dimostrare alla sua Carmella di essere uno con gli attributi e, sebbene con qualità tecniche imbarazzanti, prova tra spintoni e calci a impensierire Becky. Poi, però, quando è in difficoltà prova a chiedere pietà baciando anche le mani alla rossa irlandese, che però risponde con la sua Dis-Arm-Her, che porta James a cedere. A fine match irrompe sul quadrato Miss Money in the Bank, Carmella. Tutto sembra portare allo scontro, ma invece Carmella colpisce con un Superkick proprio Ellsworth e se ne va nello stupore generale.
Il match successivo vede gli Usos difendere i titoli di coppia del roster contro Chad Gable e Shelton Benjamin, che da tempo si erano guadagnati il titolo di primi sfidanti. Match prende il via con gli insulti degli Usos, che danno il loro “benvenuto” agli avversari. Eppure Gable e Benjamin si difendono benissimo con soprattutto Benjamin in grande spolvero: Spinebuster su Jey Uso e Paydirt su Jimmy. La risposta dei campioni è tutta in uno Schoolboy Pin, che si ferma al conto di due. Poi Shelton manda Jey Uso fuori dal ring, dove c’è Gable che lo colpisce con una Shoulder Block alla gamba. Il samoano prova a risalire sul ring, ma fatica. L’arbitro col conteggio arriva al dieci e Shelton Benjamin e Chad Gable si aggiudicano la sfida, ma solo per countout. I titoli rimangono agli Usos. Ma questo finale sembra prepararci a nuove sfide tra i quattro.
E ci siamo. Main event della serata. In palio il WWE Championship. AJ Styles, dopo aver battuto entrambi i Singh Brothers e dopo aver subito un violento attacco dal campione, sfida il campione Jinder Mahal. ‘The Phenomenal’ contro il ‘Modern Day Marajah’. Il match ha inizio e nelle prime fasi è l’indiano a comandare i giochi: attacco fuori dal ring con AJ che finisce sul tavolo di commento, poi si torna dentro al quadrato e ‘The Phenomenal’ subisce vari Knee Drop dalle corde. Armbar interrotta, ma poi ripresa dopo uno Snapmare e una ginocchiata. Jinder controlla. Sussulto di Styles con una Clothesline e un Jumping Forearm, quindi anche la Hushigoroshi, che porta a un conto di due. Ma quando sembra che AJ possa prendere in mano il match, Mahal torna ancora e piazza una Lift Up, che porta a un near fall. AJ reagisce e riesce a imprigionare il campione nella Calf Crusher: ma niente da fare; Mahal si libera schiantando la testa di Styles al tappeto. Jinder prova ancora a riprendere in mano la sfida, ma AJ sfugge via da un tentativo di Superplex; anche Jinder è bravo a sfuggire a un Tornado DDT e a rifugiarsi fuori dal ring, dove però si becca uno Slingshot Forearm Splash. AJ riporta il rivale sul ring e piazza un fantastico Springboard 450 Splash. Sembra fatta, ma ecco, come al solito, l’intervento decisivo dei Sing Brothers, che trascinano AJ fuori dal ring evitando il pin. Styles reagisce andando a colpire in corsa Sunil, poi rifilando una Flying Clothesline a Samir e poi mettendo ancora ko Sunil con un Running Knee sull’apron. Ma l’interferenza sembra portare i risultati sperati per Jinder Mahal, che afferra AJ per la Khallass. AJ si libera con una gomitata e prova il Phenomenal Forearm, ma il ‘Modern Day Marajah’ lo evita e connette con la Khallass. Parte il pin, ma al due AJ tocca la corda con un piede. Stavolta no. Stavolta Mahal non la fa franca. Jinder allora prova a piazzare di nuovo la Khallass, ma dalla terza corda. ‘The Phenomenal’ la evita a suo di gomitate e connette poi con la Hangman. Mahal è stordito e AJ prova il Phenomenal Forearm, che stavolta va a segno. Parte il pin ed è vincente. Incredibile. A due settimane dalle Series e dall’epico scontro contro l’altro campione mondiale, Brock Lesnar, finisce il regno di Jinder Mahal. Abbiamo un nuovo WWE Champion. AJ Styles è il nuovo campione. Il titolo WWE non cambiava mano a SmackDown dal 2003 (quando Brock Lesnar batté Kurt Angle nel più bel match televisivo di sempre, ndr) e per la settima volta nella storia il titolo WWE cambia di mano fuori dagli Stati Uniti. AJ Styles nella storia.