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  • Guitar on a Pole match: Jason Jordan batte Elias
  • Asuka batte Stacy Coates
  • Finn Balor v Samoa Joe: doppio countout
  • Sasha Banks & Bayley battono Nia Jax & Alicia Fox
  • Non Title match: Braun Strowman batte The Miz per squalifica
  • Champion v Champion match: Pete Dunne batte Enzo Amore
  • Cesaro & Sheamus battono Seth Rollins & Dean Ambrose (c) e diventano WWE Raw Tag Team Champions

 

Eventi principali
Le Survivor Series sono sempre più vicine e Raw si prepara all’evento con un nuovo grande show, che si tiene in Inghilterra, dove la compagnia è in tour. L’evento è aperto dal Miz TV. Il campione intercontinentale, The Miz, e il Miztourage sono sul ring per accogliere l’ospite della settimana, ossia il general manager di Raw, Kurt Angle. Dopo qualche attacco verbale al campione degli Stati Uniti, Baron Corbin, suo prossimo avversario alle Series, Miz si concentra sul suo ospite. Angle dice comunque di sostenerlo nel suo match essendo questa una battaglia di brand tra Raw e SmackDown, ma l’ ‘Awesome One’ non si impietosisce e ricorda ad Angle che la commissioner Stephanie McMahon lo rimuoverà dall’incarico di general manager in caso di sconfitta e tutto questo solo per la sua smania di protagonismo. Miz provoca Kurt dicendo che non si stupirebbe di un nuovo attacco del roster di SmackDown stasera e che l’attacco subito dal povero Daniel Bryan la settimana scorsa è stato sicuramente orchestrato da Angle per farlo fuori così come lui ha orchestrato il ritorno di Braun Strowman per far fuori lui e il Miztourage. Angle sbotta e rivela il perché Strowman è tornato e perché è stato inserito nel team di Raw alle Series: perché in cambio il gigante vuole un match contro The Miz e lo avrà stasera. Il campione intercontinentale ora è terrorizzato, ma Kurt Angle ha deciso.

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Seguono vari segmenti. Il primo è il particolare incontro tra Jason Jordan ed Elias, vinto dal primo: un Guitar on a Pole match, dove per vincere bisognava fracassare una chitarra sospesa a un angolo del ring, sul corpo del rivale. Quindi si registra una nuova vittoria di Asuka, stavolta su un’altra lottatrice locale, che convince Alicia Fox ad aggiungere la giapponese nel team di Raw per la sfida a squadre femminile.

La serata prosegue ed è in programma una sfida tra Samoa Joe e Titus O’Neil, con quest’ultimo che vuole vendicare sia la sconfitta subita da Apollo Crews sia l’attacco post-match da lui stesso subito a opera del samoano. Ma la sfida non inizia mai: al suo ingresso, Titus viene brutalmente attaccato da Samoa Joe, che lo mette fuori causa con una Coquina Clutch fuori dal ring. ‘The Destroyer’ sale sul ring e dice di essere pronto ad affrontare chiunque. Dal backstage ecco arrivare allora nientemeno che Finn Balor. Inizia un match che si preannuncia spettacolare. Prima fase controllata da Joe, ma poi Balor viene fuori alla distanza e il match diventa interessante. L’irlandese sembra sulla strada giusta quando mette a segno una serie di manovre: Pelé Kick, Suicide Dive, Soccer Kick, fino alla consueta accoppiata composta da Slingblade e Hesitation Kick, che sembrano anticipare la Coupe de Grace. Ma Joe gioca d’anticipo, afferra Finn dal paletto e lo butta giù con un Uranage. Più tardi lo imprigiona nella Coquina Clutch. Sembra finita, ma Balor è bravissimo a liberarsi e a mandare a terra il rivale con un fantatisco Double Foot Stomp. La sfida prosegue con ferocia fuori dal ring. L’arbitro applica alla lettera il regolamento e alla fine, al conto di dieci, sancisce il doppio countout. Dopo qualche secondo di stop per lo stupore di entrambi, i due contendenti riprendono a darsele, finché non arrivano vari arbitri a separarli e il general manager Kurt Angle, che li invita a riflettere sul match a squadre delle Series e li inserisce entrambi nel team di Raw. Ma non sembra comunque esserci alleanza tra i due: Finn Balor fa uno scatto incrediile e va a colpire Joe in volo. I due si scambiano minacce a distanza: non il modo migliore per fraternizzare tra componenti dello stesso team.

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Nei segmenti successivi si compongono definitivamente i team di Raw per i due match a squadre delle Series. Prima nel backstage Kurt Angle riceve la visita del suo figlio illegittimo Jason Jordan e si congratula con lui per la vittoria, inserendolo poi nel team di Raw per la sfida a squadre. Quindi, più tardi, si assiste al match tra Bayley e Sasha Banks contro Alicia Fox e Nia Jax. Sfida in cui con grande cuore Bayley e Sasha riescono a ribaltare una situazione difficile. Bel gioco di squadra: la ‘Hugger Girl’ riesce a tenere a bada fuori dal ring Nia, mentre la ‘Legit Boss’ piazza la Bank Statement su Alicia, costretta a cedere. A fine match, un’Alicia Fox sofferente si convince e annuncia che Sasha Banks farà parte del team di Raw per il match femminile a squadre.

Ed eccoci alla sfida annunciata in apertura di serata: match non titolato tra Braun Strowman e il campione intercontinentale, The Miz. La sfida inizia e Strowman demolisce tutto e tutti. Miz più volte viene tramortito e sbattuto fuori dal ring, mentre Bo Dallas e Curtis Axel provano a interferire nel match, ma sempre senza successo. Troppo grosso Strowman. Ma nel momento di dominio del gigante ecco arrivare Kane, che qualche settimana fa aveva attaccato verbalmente Strowman definendosi come l’unico vero mostro della WWE. Appena la ‘Big Red Machine’ tocca Braun, l’arbitro chiama la squalifica. Ma Strowman reagisce e mette ko Kane con la Running Powerslam. Kane però si rialza; Strowman lo butta fuori dal ring, ma Kane è ancora in piedi, anche se rinuncia a un nuovo attacco e se ne va. Intanto Strowman si prende di nuovo “cura” di The Miz e lo schianta al tappeto con una Running Powerslam devastante.

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Prima del main event si segnala un interessante segmento. Il campione dei pesi leggeri, Enzo Amore, sta tenendo il suo solito monologo, ma viene interrotto da un ingresso a sorpresa. Kurt Angle annuncia l’ingresso dell’idolo di casa, Pete Dunne, campione del Regno Unito, titolo che viene difeso esclusivamente in live show organizzati dalla WWE o nel roster di sviluppo NXT. Dunne si conferma uno dei più grandi atleti emergenti e un grande performer e si sbarazza di Enzo, prendendosi l’ovazione del pubblico inglese.

Ed eccoci al main event. Nel backstage Cesaro e Sheamus si sono rivolti a Kurt Angle dicendosi sicuri di poter battere gli Usos e di poter rappresentare da campioni di coppia il roster di Raw alle Series; per questo vogliono una chance contro Rollins ed Ambrose. Angle cede alle richieste e annuncia per il main event una sfida titolata per il WWE Raw Tag Team Championship tra i campioni Seth Rollins e Dean Ambrose, ancora una volta contro Cesaro e Sheamus, ricordando però ai due europei che sarà la loro ultima chance. Parte il match, con Cesaro e Sheamus che si prendono bordate di fischi per essersi presentati al pubblico di Manchester (casa del City e dello United, ndr) con la maglia del Liverpool. La sfida inizia e i quattro danno vita al solito match senza soste e con molta azione. Dopo una buona prima parte in favore degli sfidanti, i campioni prendono il controllo. Con due Superkick, Rollins mette fuori causa Cesaro, che finisce fuori dal ring. Quindi Ambrose piazza la Dirty Deeds su Sheamus e Seth conclude l’opera con un fantastico Frog Splash sull’irlandese. Parte il conteggio, ma al conto di due ecco risuonare nell’arena la musica del New Day. Incredibile: uno dei tag team di punta di SmackDown è qui. Il roster si mobilita nel backstage perché si teme una nuova invasione. Il match è temporaneamente sospeso e tutti guardano il New Day, che è in mezzo al pubblico. Big E, Kofi Kingston e Xavier Woods dicono che la seconda invasione è imminente, ma stavolta gli uomini di Raw non si fanno trovare impreparati e arrivano a bordo ring, pronti per l’assalto. Il New Day scappa via, il match riprende e dal nulla Sheamus rifila un Brogue Kick a Ambrose; fuori dal ring Cesaro blocca Rollins, che prova a interrompere il pin, che intanto arriva al tre. Nel modo più assurdo e con furbizia incredibile, Cesaro e Sheamus tornano campioni di coppia del roster di Raw. Beffati i due dello Shield.

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Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns