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  • Six Women Tag Team match: Charlotte Flair & Becky Lynch & Naomi battono Natalya & Tamina & Lana
  • Non Title match: Sin Cara batte Baron Corbin per countout
  • Dolph Ziggler batte Bobby Roode
  • Kevin Owens & Sami Zayn battono Shinsuke Nakamura & Randy Orton

Eventi principali
Tralasciando per un po’ il segmento iniziale (di cui si parlerà quando parleremo del main event, ndr), la puntata di SmackDown fa registrare alcuni angle interessanti. Anzitutto il match a sei tra donne, chiuso con la vittoria di Charlotte Flair, Becky Lynch e Naomi ai danni di Tamina, Lana e della campionessa Natalya. La WWE SD Women’s Champion a fine match è anche costretta a scappare dalle grinfie di Charlotte. Quindi le prime schermaglie nel backstage tra i campioni di coppia Usos e i loro prossimi sfidanti Chad Gable e Shelton Benjamin, che li irridono imitandoli nel rap. Infine si segnala anche una sorprendente vittoria di Sin Cara in un match non titolato contro Baron Corbin, con il messicano che con un Suicide Dive molto bello costringe il campione statunitense a rimanere a bordo ring, costringendolo così alla sconfitta per countout.

Ma il primo grande angle che andiamo a vedere è quello che vede protagonista il WWE Champion, Jinder Mahal. Scorrono le immagini del suo viaggio nella sua patria India, dove è stato acclamato come pochi. Il ‘Modern Day Marajah’, accompagnato dai fedelissimi Singh Brothers, si autocelebra e lancia una sfida a un avversario preciso alle Survivor Series. L’indiano ha deciso, vuole sfidare il campione universale Brock Lesnar (sarebbe un match interbrand, essendo Lesnar del roster di Raw, ndr). Ma a quel punto entra nel ring AJ Styles. ‘The Phenomenal’ si dice stupito della scelta di Mahal e lo sfida apertamente, ma il campione rifiuta dicendo che Styles è un perdente e che non gli darà una possibilità. Ma AJ ci scherza su provocandolo; Mahal si arrabbia e si prepara ad attaccarlo, ma Styles è velocissimo e in pochi secondi mette fuori causa sia i Singh Brothers che Mahal con un Pelé Kick. Il campione e i suoi scagnozzi scappano via con AJ sorridente sornione sul ring. Nel backstage Mahal è su tutte le furie e chiede vendetta al general manager, Daniel Bryan, chiedendo per la prossima settimana un match tra Samir Singh e AJ Styles. L’ ‘American Dragon’ accetta, mentre il povero Samir sembra un po’ spiazzato dalla scelta del campione.

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Ci siamo. Va in scena la grande rivincita di Hell in a Cell tra Bobby Roode e Dolph Ziggler. Nello special event era stato Roode a vincere con una furbata, attraverso un Roll-Up aggrappandosi al costume di combattimento dello ‘Show-Off’. Match che parte bene, ma poi si perde e non offre lo spettacolo che ci si aspetta. Il finale è ancora una volta a sorpresa, ma stavolta a ruoli invertiti: Roll-Up di Ziggler, che si aggrappa al costume dell’avversario, e ottiene la vittoria. Il conto ora è pari.

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E torniamo al segmento di apertura. Sul ring sale il general manager Daniel Bryan, che chiama sul quadrato Sami Zayn. Zayn interrompe subito Bryan dicendo che sa benissimo che è un bravo ragazzo, ma che a differenza sua il pubblico non gli ha dato nulla: Bryan grazie al pubblico è giunto nel 2014 al main event di Wrestlemania, mentre lui è ancora nel limbo e allora ha deciso di voltare le spalle. Arriva poi anche Kevin Owens, che rincara la dose contro Bryan dicendo che è un ipocrita: per una vita ha combattuto l’Authority ma ora è lui stesso ai posti di comando. Zayn ringrazia Owens per avergli aperto gli occhi. I tre si ritrovano poi nel backstage, dove Bryan si vendica fissando per il main event un match di coppia: Zayn e Owens contro Randy Orton e Shinsuke Nakamura.

Si arriva, dunque, al main event della serata. Incontro piacevole. Nella prima fase è sfida tra Nakamura e Zayn con i due che se le suonano per bene. Poi tocca a Orton e Owens, che si spostano fuori dal ring quando Kevin riesce a evitare una RKO di Orton. Tornati sul quadrato Zayn è provvidenziale nel salvare Owens da una ginocchiata di Nakamura, che colpisce col ginocchio contro il turnbackle. A quel punto sia Owens che Zayn insistono nelle loro azioni contro il ginocchio di Nakamura, che però alla fine si riprende e dopo una ginocchiata su Owens, dà il cambio a Orton. Randy è bravo a capire le intenzioni dei rivali e a metterli sempre fuori causa, in particolare Zayn, schiantato sul tavolo dei commentatori. ‘The Viper’ si prepara per il Silver Spoon DDT su Sami, ma Owens distrae l’arbitro, permettendo all’amico di rifilare un colpo basso a Orton. A quel punto con Randy all’angolo, Sami Zayn connette con l’Halluva Kick, che vale la vittoria. Sami Zayn e Kevin Owens vincono il match e irridono i loro avversari.

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Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns