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  • Fatal Four Way Tag Team match: Chad Gable & Shelton Benjamin battono Hype Bros [Mojo Rawley & Zack Ryder], Breezango [Tyler Breeze & Fandango] e The Ascension [Viktor & Konnor] e diventano #1 contender per il WWE SmackDown Tag Team Championship
  • Becky Lynch batte Carmella
  • Shinsuke Nakamura & Randy Orton battono Rusev & Aiden English
  • Baron Corbin (c) batte AJ Styles e rimane WWE United States Champion

 

 

Eventi principali
Hell in a Cell è alle spalle, ma negli occhi di tutti noi sono rimasti impressi i due fantastici match nella gabbia: il main event e l’opener. Lo show di stasera si apre proprio con coloro che dall’opener sono usciti come nuovi (neanche tanto, ndr) campioni di coppia, gli Usos. I samoani chiamano sul ring i tre del New Day, ma stavolta non per fare la guerra, ma per complimentarsi per lo spettacolo dell’ultimo incontro e per manifestare il loro rispetto. Questo bel momento viene interrotto dall’ingresso di vari tag team che pretendono una chance titolata: prima gli Hype Bros, poi Gable e Benjamin, quindi i Breezango e infine gli Ascension. A risolvere tutto ci pensa l’arrivo del general manager, Daniel Bryan, che ordina a Usos e New Day di uscire dal ring perché sta per iniziare un Fatal Four Way match tra i quattro tag team citati: chi vincerà sarà sfidante ufficiale degli Usos. Il match è gradevole, con poche pause, ma fin dall’inizio sembra chiaro che i maggiormente dotati siano Gable e Benjamin. Fase cruciale quando dopo varie Spinebuster di Benjamin su vari avversari e dopo un’altra Spinebuster di Gable su Tyler Breeze, i due si preparano a chiudere la contesa: Benjamin solleva Breeze e Gable sale sulla terza corda per l’azione combinata, ma interviene Fandango a salvare il compagno colpendo Chad. Breeze si riprende e atterra Benjamin, ma il Leg Drop di Fandando va a vuoto. Reazione: Moonsault di Gable su Fandango, Hurracarana di Benjamin, che infine solleva ancora Fandango e stavolta Gable connette con la Fall Tech, che vale la vittoria. Chad Gable e Shelton Benjamin sono gli sfidanti ufficiali degli Usos per il WWE SD Tag Team Championship.

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Il successivo segmento vede salire sul ring un soddisfatto Kevin Owens, che, sebbene ancora malconcio per la battaglia con Shane McMahon, si dice contento per aver fatto male al commissioner, che sarà lontano per un po’. Quindi invita a salire sul ring l’uomo che clamorosamente l’ha aiutato a vincere a Hell in a Cell, ossia Sami Zayn. Owens prima di farlo parlare lo ringrazia dal profondo del cuore. Zayn spiega i motivi della sua azione e dice che per anni ha cercato di fare il bravo ragazzo, di fare sempre la cosa giusta e di piacere alla gente, ma questo non l’ha portato a nulla. Mentre Owens con i suoi metodi ha raggiunto grandi traguardi. Zayn ha sperato fino all’ultimo che Shane McMahon gli desse la giusta opportunità, ma nulla. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando nello SmackDown che ha preceduto Hell in a Cell, Sami ha provato a mettere in guardia Shane sulla pericolosità di Owens ed è stato ignorato. A quel punto ha realizzato l’indifferenza del commissioner nei suoi confronti e guardando il match ha capito anche Shane voleva solo mettere fine alla carriera del suo amico Kevin e per questo ha deciso di aiutarlo. I due si salutano con vari abbracci.

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Prima del main event si segnalano alcuni interessanti segmenti. Uno è la rissa tra Charlotte Flair e la campionessa femminile, Natalya, nel backstage, che apre a nuovi scenari nella loro faida. L’altro è il match che Shinsuke Nakamura e Randy Orton, in coppia, vincono contro Rusev e Aiden English, grazie alla rapida accoppiata: RKO di Orton su Rusev e Kinshasa di Nakamura su English. Segue anche un angle con protagonista Bobby Roode, che si dice contento per aver vinto al suo esordio in un ppv della WWE. Ma sullo stage irrompe anche Dolph Ziggler, che gli ricorda il modo in cui ha vinto, barando con un Roll-Up irregolare. Roode si dice disponibile a un rematch immediato, ma lo ‘Show-Off’ rinvia tutto alla prossima settimana.

Il main event vede messo in palio il titolo degli Stati Uniti appena conquistato da Baron Corbin. Infatti AJ Styles ha deciso di sfruttare immediatamente la clausola di rematch che spetta appena si perde un titolo. ‘The Phenomenal’ vuole riprendersi la cintura dopo che a Hell in a Cell gli è stata letteralmente rubata la vittoria e ha perso il titolo senza subire il pin decisivo. Baron Corbin però ci tiene a difendere quel titolo conquistato dopo tante amarezze. Match molto piacevole dove si alternano le fasi favorevoli al campione e quelle favorevoli allo sfidante. Bene AJ quando mette a segno un Hushigoroshi che porta al conto di due. Reazione di Corbin con una Deep Six, ma il ‘Lone Wolf’ prova a strafare ponendo Styles sulla terza corda. Ma ‘The Phenomenal’ gli sfila via e e lo schianta contro le corde per poi piazzare lo School Boy Pin, ma il conto si ferma al due. AJ insiste e lo imprigiona nella Calf Crusher. Momento delicato, Corbin soffre, ma alla fine si libera dalla presa. Non è finita: ancora Calf Crusher, ma Corbin resiste stoicamente. Il campione si riprende e prova la End of Days, ma va a vuoto e si becca un Pelé Kick. Momento favorevole a Styles, che quando vede Baron rifugiarsi fuori dal ring prova a colpirlo con una ginocchiata dall’apron, ma viene intercettato da Corbin, che lo schianta al tappeto. Poi lo riporta sul ring per la decisiva End of Days, che vale la vittoria. Soffre, ma respinge l’assalto. Baron Corbin rimane WWE US Champion.

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Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns