fbpx
Condividi

  • Natalya & Carmella battono Charlotte Flair & Becky Lynch
  • Bobby Roode batte Mike Kanellis
  • Tye Dillinger batte Baron Corbin
  • Randy Orton batte Aiden English

 

Eventi principali
Come a Raw anche a SmackDown Live si parte con la commemorazione di tutto il roster per le vittime dell’attentato di Las Vegas. Quindi si parte per l’ultimo episodio dello show blu che precede Hell in a Cell. Shinsuke Nakamura è intervistato sul ring e dice apertamente che domenica notte sarà lui il nuovo campione WWE, ma viene interrotto dai Singh Brothers, che annunciano l’entrata del WWE Champion, Jinder Mahal. L’indiano  attacca Nakamura alle spalle, ma subisce la controffensiva. Il ‘King of Strong Style’, però, viene nuovamente attaccato dai Singh Brothers e nulla può contro la furia di Mahal, che lo stende al tappeto, poi, con la Khallass.

Dopo un angle in cui Dolph Ziggler annuncia battaglia a Bobby Roode, dopo che quest’ultimo ha squashato Mike Kanellis, passiamo oltre.

Sul ring salgono gli Usos, che si dicono pronti allo Hell in a Cell match di domenica, dove sfideranno i New Day per i titoli di coppia e si dicono sicuri che quelle cinture torneranno a loro. Entrano proprio i New Day, a quel punto, e dicono che loro sul ring danno sempre il massimo e che anche a Hell in a Cell non ci sarà storia. Saranno ancora loro a vincere e ridurranno in poltiglia gli Usos.

Dopo gli scontri delle ultime settimane ecco che Baron Corbin e Tye Dillinger si sfidano uno contro uno. Match senza particolari sussulti. Non succede nulla di particolare: discreta prestazione a livello tecnico di Dillinger, solita prestazione da distruttore per il ‘Lone Wolf’. Alla fine la sfida è risolta nel modo più balordo possibile, con il ‘Perfect 10’ che esegue un improvviso Roll-Up, che porta Corbin alla sconfitta. Vince Tye Dillinger e a fine match in video compare il WWE US Champion AJ Styles, che attacca verbalmente Corbin dicendogli di essersi divertito a vederlo perdere ancora e lo irride ricordandogli i recenti passi falsi e preannunciandogliene un altro, quello nel loro prossimo match per il titolo degli Stati Uniti a Hell in a Cell.

E siamo al main event, che prevede il faccia a faccia tra Shane McMahon e Kevin Owens prima del grande scontro di domenica notte. Il commissioner  chiama a gran voce il canadese, che non si presenta, e allora illustra una modifica alle regole del loro Hell in a Cell match, che sarà anche un Falls Count Anywhere match: non ci saranno impedimenti e le cadute saranno valide anche fuori dal ring e fuori dalla gabbia. Owens a quel punto compare tra il pubblico, ma annuncia di andarsene e di non volere scontri fino a domenica. Shane non ci sta e lo rincorre sugli spalti. Ne scaturisce una rissa furibonda nell’area bar dell’arena, con il commissioner che viene schiantato su un tavolo. Kevin Owens torna nell’arena e sale sul ring e dice che farà a pezzi Shane a Hell in a Cell. Ma un eroico Shane torna ancora verso il ring. Owens lo rincorre, ma stavolta subisce la reazione. Almeno finché non si torna sul ring, dove Shane subisce ancora e viene schiantato al tappeto da un Superkick e da una Popup Powerbomb. Un Kevin Owens soddisfatto torna nel backstage.

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns