- Braun Strowman batte Seth Rollins
- Elias batte Titus O’ Neil
- Mickie James batte Nia Jax per squalifica
- Luke Gallows & Karl Anderson battono Matt Hardy & Jason Jordan
- Roman Reigns batte The Miz (c) per squalifica – The Miz rimane WWE Intercontinental Champion
- Sasha Banks & Bayley battono Emma & Alicia Fox
Eventi principali
La serata si apre con la commemorazione delle vittime della tragedia di Las Vegas di pochi giorni fa da parte di tutto il roster di Raw. Quindi si passa all’azione e, come annunciato, Braun Strowman sfida anche l’altro campione tag team, ossia Seth Rollins. Il ‘Kingslayer’ si batte ed è protagonista di una gran bella prestazione contro un avversario decisamente più grosso e potente. Straordinaria la sequenza di due Suicide Dive, due Springboard Clothelsine e una Blockbuster, che mettono incredibilmente al tappeto il gigante. Niente da fare: addirittura solo conto di uno. Rollins prova lo Spinning Heel Knee, ma si becca una gomitata e poi una Running Powerslam che gli costa il match. Vince Braun Strowman. Ma non finisce qui. Il ‘Monster Among Men’ torna sul ring per un’altra Running Powerslam, che va a segno. A quel punto interviene Dean Ambrose, ma anche lui fa la stessa fine. Devastato e steso da un’altra Running Powerslam. Va via Strowman ed ecco arrivare Cesaro e Sheamus, che si divertono a ‘sparare sulla croce rossa’. Cesaro mette ko Ambrose con una Neuralizer, mentre Sheamus colpisce Rollins con un Brogue Kick. Festanti i due ex campioni vanno via.
Dopo un match in cui Mickie James batte Nia Jax per squalifica per via dell’interferenza della campionessa femminile, Alexa Bliss; e dopo che la stessa James respinge l’attacco di Alexa, guadagnandosi poi per volere di Kurt Angle, una title shot a TLC proprio contro la ‘Goddess’, passiamo al segmento successivo.
Già in precedenza è apparso in video un Bray Wyatt turbato, che parla della Sister Abigail, la sorella di Satana che dà ispirazione al suo personaggio. Dice che lei gli ha detto di ‘combattere l’uomo’ (riferito a Finn Balor, ndr), ma non è servito e si chiede se possa mai avergli mentito. Finn Balor entra nel ring e irride Wyatt, dicendogli che ha perso sia contro il demone a Summerslam sia contro l’uomo a No Mercy e che ora ha solo paura. Wyatt a quel punto si palesa ancora in video e dice che non è stata la Sister Abigail a mentirgli, ma proprio Balor. A No Mercy non era ancora un uomo: era diverso, aveva ancora il demone dentro di sé perché non basta travestirsi per tirar fuori il demone che è in lui. Wyatt chiede ancora all’irlandese di mostrare il suo vero volto e intanto gli mostra il suo lato più tenebroso, quello della Sister Abigail che sta morendo dentro di lui. Bray saluta Balor ridendo, ma mentre ride la risata si fonde con quella di una donna e il suo volto si deforma, prendendo le sembianze della sorella Abigail.
E siamo al match per il titolo intercontinentale. Dopo la vittoria nel match non titolato di una settimana fa, Roman Reigns sfida il WWE Intercontinental Champion, The Miz. Poco prima del match Reigns non era stato tenero, in un’intervista, con Cesaro e Sheamus, mostrandosi fiducioso che i suoi ex compagni di team dello Shield, Seth Rollins e Dean Ambrose, avrebbero trovato il modo per prendere ancora il sopravvento. Intanto si arriva alla sfida e il Miztourage irride ancora il vecchio Shield, entrando tra il pubblico. Ma Roman individua subito la strategia giusta: annientare il Miztourage per vedersela poi col campione. Così prima dell’inizio del match, il ‘Big Dog’ disintegra sia Bo Dallas che Curtis Axel, per poi iniziare finalmente la contesa contro The Miz. Il campione si mostra subito in difficoltà, ma è costretto a reagire con le sole sue forze. La fase cruciale regala ben tre near falls. Il primo è per Reigns, che connette con una Powerbomb, ma Miz esce al due dal conteggio. Poi tocca al campione, che evita un Superman Punch e piazza la Skull Crushing Finale, ma Reigns si salva al due. Quindi tocca ancora a Reigns mettere a segno un Superman Punch, che però vale ancora solo un conto di due. Ma la vittoria sembra vicina e Reigns si prepara alla Spear. Proprio in quel momento, però, irrompono Cesaro e Sheamus, che lo colpiscono e fanno scattare la squalifica. Reigns vince, ma non serve a nulla perché il titolo rimane a The Miz. Quindi inizia la mattanza, con Roman che si becca una Neutralizer da Cesaro, un Brogue Kick da Sheamus e anche una Skull Crushing Finale dal redivivo The Miz. Quindi i tre si divertono a irridere il vecchio Shield, mettendo ancora ko Reigns con una Triple Powerbomb. Roman Reigns, come la settimana scorsa, chiude il segmento al tappeto, mentre i tre sopra di lui (Miz, Cesaro e Sheamus) si salutano con i pugni chiusi, proprio come faceva lo Shield.
E siamo al main event, che è un segmento con protagonista il campione dei pesi leggeri Enzo Amore. Il ‘Certified G’ si diverte a insultare il pubblico e l’intera divisione cruiser e si dice solo per non essere stato difeso da nessuno durante l’attacco dell’intera divisione di una settimana fa. Enzo dice che la gente è solo invidiosa e che i suoi avversari non hanno tenuto conto del documento che lui aveva con sé, in cui era scritto che chi lo avrebbe attaccato non avrebbe avuto più chance titolate. Ora ne ha un altro: chi lo attaccherà sarà anche licenziato. Entra Neville, a questo punto, insieme al resto dei pesi leggeri. Tutti circondano il ring, ma non attaccano per evitare il licenziamento. A quel punto, mentre Enzo si prende gioco di loro, ecco arrivare Kurt Angle. Il general manager conferma le parole di Enzo Amore, ma lo avverte anche dell’introduzione di un nuovo wrestler nella categoria pesi leggeri, ossia Kalisto. Il ‘luchador’ sale sul ring ed essendo l’unico su cui questa clausola non fa effetto, perché appena inserito nella categoria, attacca il campione, mettendolo ko.
La serata si chiude con Roman Reigns che si sta curando nel backstage, ma viene raggiunto dai suoi ex compagni dello Shield, gli attuali campioni di coppia Dean Ambrose e Seth Rollins. Nessuna parola, solo una serie di sguardi e di cenni di intesa che lasciano intendere che lo Shield sta per tornare.