- Baron Corbin batte Tye Dillinger per countout
- The Usos [Jimmy Uso & Jey Uso] battono Hype Bros [Mojo Rawley & Zack Ryder]
- Charlotte Flair batte Carmella
- Kevin Owens batte Sami Zayn per ko
Eventi principali
Ci avviciniamo a grandi passi a Hell in a Cell e SmackDown spara le ultime cartucce in vista dello special event riservato allo show blu. Tralasciamo il segmento iniziale, che riprenderemo alla fine, e passiamo al match tra Baron Corbin e Tye Dillinger, protagonisti di vari screzi nelle ultime settimane nei match in cui entrambi hanno fallito l’assalto al titolo statunitense di AJ Styles. Al tavolo di commento c’è proprio ‘The Phenomenal’ che assiste all’incontro. Match in cui il ‘Perfect 10’ si comporta molto bene, ma in cui alla lunga il ‘Lone Wolf’ prende il sopravvento. Momento topico quando entrambi sono a bordo ring e Corbin prima butta dell’acqua in faccia ad AJ Styles e poi getta Tye contro il campione statunitense. Il ‘Lone Wolf’ torna sul ring giusto in tempo per spazzare ancora fuori Dillinger. L’arbitro fa partire il conteggio, che arriva al dieci e sancisce la vittoria di Baron Corbin per countout. A fine match Styles irrompe nel ring, ma Baron scappa e prende il microfono annunciando di voler sfidare AJ per il titolo degli Stati Uniti a Hell in a Cell.
Per la terza volta in poche settimane si assiste al solito promo parodia di Jinder Mahal e dei Singh Brothers ai danni di Shinsuke Nakamura. Il campione WWE continua a irridere il giapponese, suo prossimo sfidante a Hell in a Cell, mostrando ancora vari volti bizzarri del nipponico. Sull’ultimo frammento, però, viene sorpreso. Infatti non si tratta di una foto, bensì proprio di Nakamura che era collegato in video e inizia a muoversi e a parlare, preannunciando il suo arrivo sul ring. Subito Shinsuke fa fuori i Singh Brothers, ma viene attaccato brutalmente dall’indiano, che lo porta sul ring. Qui però è il ‘King of Strong Style’ a prendersi la scena a suon di calci, chiudendo la sequenza con una violenta Kinshasa. Ancora meno di quindici giorni e ci sarà la tanto attesa resa dei conti.
Seguono altri angle interessanti. Il primo vede il battibecco tra gli Usos e i campioni di coppia del New Day, che si conclude con i campioni che sanciscono la stipulazione per il match per i titoli di coppia che li metteranno ancora una volta di fronte e sarà un Hell in a Cell match.
Quindi la celebrazione di Rusev come padrone della Bulgaria per essersi preso la rivincita su Randy Orton una settimana fa, battendolo in dieci secondi proprio come aveva fatto ai suoi danni ‘The Viper’ a Summerslam. Celebrazione interrotta a suon di RKO proprio dall’accorrente Orton, che poi nel backstage chiede di far sapere a Rusev che vuole sfidarlo a Hell in a Cell.
Da diverse settimane Dolph Ziggler, insoddisfatto della considerazione scarsa che ha nel roster, si diverte a imitare ingressi di superstar del passato e del presente. Ma stavolta si supera e attira su di sé l’odio del pubblico perché imita l’ingresso nientemeno che di The Undertaker. E mentre Dolph irride il pubblico ecco comparire sullo stage Bobby Roode. L’ex campione NXT, da circa un mese nel main roster, interrompe lo ‘Show-Off’ dicendo che è un ipocrita perché dice di odiare il WWE Universe, ma prova in tutti i modi a convincerlo della sua bravura. E allora lo sfida a mettere in pratica ciò che dice in un match tra loro a Hell in a Cell. Ziggler accetta.
A inizio serata Kevin Owens chiede a gran voce dove sia Shane McMahon, che lui affronterà in un Hell in a Cell match che si preannuncia cruento nell’ominimo ppv. Ma il suo monologo viene interrotto dall’ex amico e da diversi mesi rivale storico, Sami Zayn. L’ ‘Underdog from the Underground’ dice di conoscerlo da anni e che ormai è schizzato e deve darsi una calmata. Il ‘Face of America’ risponde dicendo che Zayn è lì solo per invidia perché in meno anni di lui Owens ha vinto di più: campione intercontinentale, statunitense e universale. Sami ammette che ciò è vero, ma accusa Kevin di essere arrivato lì grazie a scorrettezze e che lui un giorno arriverà al top, invece, nel modo giusto. La diatriba viene interrotta da Daniel Bryan. Il general manager sancisce per il main event della serata una sfida tra i due.
Si parte, dunque. Grande incontro con i due che non si risparmiano. Owens ci va giù pesante, ma l’agilità e i reverse sono l’arma migliore di Zayn. I due canadesi mostrano le loro qualità e più volte ottengono dei near falls: Owens dopo un Superkick, Zayn dopo un’accoppiata composta da Tornado DDT e Blue Thudner Bomb. Zayn prova l’Halluva Kick, ma Kevin esce dal ring, beccandosi allora un Top Con Hilo. Si torna ancora fuori dal ring e qui Owens rifila ben due Superkick al rivale, prendendo il sopravvento e annientandolo con una Apron Powerbomb, appunto sull’apron ring. Zayn è visibilmente dolorante, l’arbitro si sincera delle condizioni e dichiara lo stop del match: vince Kevin Owens per ko. Ma Owens non si ferma e afferra una sedia, malmenando ancora Zayn e incastrando il suo collo nella sedia stessa. Provvidenziale l’intervento di Shane McMahon, che corre verso Owens, che però gli lancia contro Zayn e fugge via tra il pubblico.