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  • Roman Reigns batte Jason Jordan
  • Sasha Banks batte Emma
  • Bray Wyatt batte Goldust
  • Elias batte Kalisto
  • John Cena batte Braun Strowman per squalifica
  • Non Title match: Enzo Amore batte The Miz per squalifica
  • Eight Men Tag Team match: Seth Rollins & Dean Ambrose & The Hardy Boyz [Matt Hardy & Jeff Hardy] battono Cesaro & Sheamus & Luke Gallows & Karl Anderson

Eventi principali
Si parte con un match molto interessante. Jason Jordan, giovane talento, una settimana fa ha costretto nientemeno che John Cena a impiegare ben venti minuti per batterlo. Ora prova a fare lo stesso con Roman Reigns. L’inizio è tutto per il ‘Big Dog’, che dopo aver subito un Belly to Belly Suplex reagisce e va a segno con varie manovre. Poi però sbaglia un Superman Punch e JJ lo rovescia in una Crossface, dalla quale Reigns esce a fatica. Jordan fa la sua parte, ma Roman è in controllo nuovamente e piazza tra le varie mosse uno splendido Suplex, che porta a un conto di due. Jordan rinviene e piazza un altro Belly to Belly e una Clothesline, che precedono di qualche minuto il doppio Northen Side Suplex, sul quale Reigns sembra capitolare. Jordan prova anche la Crossface, ma Roman riesce ancora a salvarsi. La svolta si ha quando il ‘Big Dog’ si sposta quanto basta per far urtare Jason contro il paletto, per poi dar vita a una rapida sequenza. Prima un calcione sull’apron ring, poi un Superman Punch, seguito dalla solita devastante Spear, che porta al pin decisivo. Vince Roman Reigns, ma Jason Jordan fa ancora un’ottima figura, tanto da meritarsi la stretta di mano del ‘Big Dog’. Irrompe sul quadrato John Cena, che deride Reigns, ricordandogli come solo una settimana fa questi diceva che Cena per poco non perdeva contro Jason Jordan e ora è lui che per poco non stava facendo quella fine. Parte uno scambio di battute in cui Reigns dice a Cena che questo è stato un gran match, come lui è abituato a farne a differenza di John in 15 anni; Cena risponde dicendo che Reigns si crede al top perché nessuno gli ha dato una lezione e sarà lui a farlo e se ne va. Mentre va via, Roman lo provoca ancora dicendo che lui sa che Reigns fa vendere oggi più biglietti di quanti ne ha fatti vendere lui in 15 anni e che Cena è ancora qui non per dargli una lezione ma perché non sfonda a Hollywood e ha bisogno della WWE. John chiude dicendo che è stato superato il limite e che Roman avrà la sua lezione a No Mercy.

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Ed ecco che sul quadrato arriva il WWE Universal Champion, Brock Lesnar. A prendere la parola, come sempre, è Paul Heyman, il suo manager. Paul è onesto e ammette che per la prima volta da tantissimo tempo l’avversario del campione è un ostacolo importante. Un pezzo grosso, più grosso di ‘The Beast’. Per la prima volta da Wrestlemania XXX di qualche anno fa, quella in cui Lesnar distrusse la streak di Undertaker, i pronostici sono a sfavore del campione. Ma Heyman assicura che Lesnar è cattivo abbastanza e che batterlo non sarà facile. Quindi carica il suo assistito, chiedendogli se è pronto e, una volta ricevuto l’ok, invita Braun Strowman a salire sul ring. Il ‘Monster Among Men’ non si fa attendere e parte lo scontro. Brock sembra in palla e riesce a piazzare un fantastico German Suplex sul gigante. Il campione si carica, ma alle sue spalle Strowman è già in piedi e inizia la controffensiva: Chokeslam prima e Running Powerslam poi. Lesnar ancora una volta al tappeto e Braun Strowman se ne va soddisfatto. L’ostacolo stavolta sembra davvero grosso.

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Dopo un segmento in cui Bray Wyatt batte Goldust e si diverte a dire che non è un demone dorato ma è solo un uomo come Finn Balor, salvo scappare quando proprio l’irlandese irrompe sul ring, si passa al grande match successivo. John Cena se la vede proprio contro l’uomo (o il mostro, ndr) del momento: Braun Strowman. Braun è davvero grosso e ogni colpo di Cena viene frenato. La reazione del gigante è sempre veemente e John subisce colpi pesantissimi. John prova a reagire e solleva anche Strowman per la AA, ma non ce la fa. Strowman lo schiena, ma il conto si ferma al due. Esattamente come dopo una violentissima Spinebuster di Braun sul rivale. Ma dal nulla, incredibilmente, John Cena trova le energie e la forza per piazzare la AA, che stavolta va a segno. Ma Strowman si lascia scivolare fuori dal ring. Qui si rialza e afferra gli step d’acciaio e uno lo butta addosso a Cena, per poi buttarlo nel ring. L’arbitro osserva tutto ed è pronto a chiamare la squalifica. Strowman si disinteressa di tutto: solleva Cena e lo schianta sullo step d’acciaio con la Running Powerslam, venendo squalificato. Vince John Cena, almeno formalmente. Visto che la scena è tutta per Braun Strowman. Reigns osserva tutto da un monitor e sembra soddisfatto.

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Prima del main event si segnala l’angle in cui The Miz, nel Miz TV prima annuncia che presto diventerà papà perché sua moglie Maryse è incinta, poi viene sfidato da Enzo Amore, che interrompe il loro bel momento. Nel match non titolato vince l’italoamericano per squalifica dopo l’attacco del Miztourage. Enzo, che nel backstage viene deriso dal WWE Cruiserweight Champion, Neville, suo prossimo avversario a No Mercy.

Ed eccoci al main event. Poco prima Seth Rollins e Dean Ambrose, i due WWE Raw Tag Team Champions, hanno impedito l’inizio dell’incontro tra Cesaro e Sheamus contro Luke Gallows e Karl Anderson, attaccando i primi due e scatenando una rissa. Viene indetto così un match tag team quattro contro quattro. Da una parte Cesaro, Sheamus, Gallows e Anderson, dall’altra i campioni di coppia con due partner da cercare. Poco prima del match ‘The Architect’ e il ‘Lunatic Fringe’ riescono a trovare i loro partner negli Hardy Boyz. Si arriva al match, ricco di azione, con una prima parte in cui sono gli Hardyz a rubare la scena grazie alle loro manovre, tra cui un fantastico Poetry in Motion di Jeff Hardy su Cesaro e Sheamus fuori dal ring. Segue, poi, una lunga fase in cui Dean Ambrose fatica perché in balia degli avversari e ne prende di brutto. La svolta quando finalmente riesce a dare il cambio a Rollins, che connette con un Suicide Dive su Gallows, una Flying Clothesline su Anderson, che si becca anche un Superkick. Parte il conteggio, interrotto al due da Gallows. Ma Luke si becca ben due Twist of Fate, prima da Jeff e poi da Matt Hardy. Sheamus e Cesaro abbandonano il ring per evitare guai, lasciando gli altri due partner in inferiorità numerica contro avversari in pieno controllo. Gallows è ko, Anderson subisce una Dirty Deeds da Ambrose e il pin decisivo da Rollins, che portano alla vittoria del team face. Vincono Seth Rollins, Dean Ambrose e gli Hardy Boyz.

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Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns