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  • AJ Styles batte Chad Gable ed è ammesso alla Indipendence Day Battle Royal
  • Naomi (c) batte Lana e rimane WWE SmackDown Women’s Champion
  • Aiden English batte Randy Orton per squalifica
  • Indipendence Day Battle Royal: AJ Styles vince e diventa #1 contender per il WWE United States Championship – altri partecipanti in ordine di eliminazione: Dolph Ziggler, Viktor, Epico, Jason Jordan, Fandango, Tyler Breeze, Sin Cara, Konnor, Luke Harper, Erick Rowan, Zack Ryder, Mojo Rawley, Tye Dillinger, Sami Zayn

 

Eventi principali
Gli Stati Uniti celebrano il giorno dell’indipendenza e per l’occasione fa il suo ritorno dopo mesi di assenza (da Wrestlemania 33), il pluridecorato campione John Cena. Il 16 volte campione mondiale è carico e risponde a chi lo accusa di essere una mascotte che compare ogni tanto a causa dei suoi impegni hollywoodiani. John ricorda a tutti che non è un part-timer, ma un Free Agent e che può combattere in ogni show e lo farà. Si mettano in fila i vari AJ Styles, Shinsuke Nakamura, Randy Orton, Jinder Mahal, Brock Lesnar, Seth Rollins, Roman Reigns: vuole batterli tutti. Ma ‘The Franchise’ viene interrotto da un altro ritorno. Dopo lo Shake Up ancora non era comparso, eccolo ora: Rusev compare sullo stage con una bandiera bulgara, che scatena i cori “USA USA” del pubblico. Rusev si scatena in una serie di accuse agli Stati Uniti, con Cena che sminuisce i suoi discorsi, finché non decide di invitarlo sul ring per un Flag match. Rusev accetta, ma non subito, ma quando e dove vorrà lui e se ne va. Cena saluta il pubblico facendo partire il coro “USA USA”. Più tardi una grafica dà l’annuncio: a Battleground John Cena e Rusev si sfideranno in un Flag match.

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Seguono tre segmenti interessanti. Il primo è quello riguardante l’ennesimo rematch per il titolo femminile. Sul ring sale prima la Miss Money in the Bank Carmella, che però ben presto lascia la scena dopo la minaccia di Daniel Bryan di privarla ancora della valigetta se James Ellsworth non lascerà l’arena. Quindi inizia il match tra la campionessa, Naomi, e Lana, che ha chiesto e ottenuto l’ennesima rivincita dopo un’irregolarità nel pin del match scorso. Incontro farsa visto che Naomi vince facile ancora. A fine match arriva Tamina, che con lo sguardo sfida Naomi e poi invita Lana a seguirla nel backstage. Proprio nel backstage si assiste a una scazzottata senza esclusione di colpi tra Shinsuke Nakamura e il Mr Money in the Bank, Baron Corbin. Alla base ci sarebbero le dichiarazioni del giapponese di una settimana fa, in cui diceva che Corbin avrebbe dovuto aver paura di lui. E siamo, dunque, al divertente siparietto della rap battle. Il rapper Wale fa da giudice alla sfida tra i campioni di coppia, gli Usos, e i New Day. I samoani si presentano seguiti da un plotone di bad boys, mentre i New Day da una serie di personaggi bizzarri travestiti a stelle e strisce o comunque rappresentativi degli States. Sfida a suon di prese in giro, che fanno irritare i campioni, che provano a far partire la rissa e proprio per questo vengono esclusi da Wale, che dichiara la vittoria dei New Day.

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La card della serata prevede un match tra Randy Orton e Aiden English. Il primo a salire sul ring è quest’ultimo, che inizia col solito teatrino, interrotto dall’arrivo di ‘The Viper’. English non la prende bene e inizia a picchiare Randy, dando inizio al match. Però dopo un po’ prende il sopravvento e Aiden viene messo letteralmente fuori causa quando la contesa si sposta fuori dal ring. L’arbitro richiama più volte i due ma Orton non ne vuole sapere, anzi colpisce English con gli step d’acciaio, costringendo il direttore di gara a chiamare la squalifica. Randy Orton conclude l’opera sul ring con una RKO. A fine incontro arriva sullo stage il campione WWE, Jinder Mahal, accompagnato dai Singh Brothers. L’indiano riparte col solito sproloquio antiamericano e dice che nel Punjabi Prison match di Battleground metterà fine alla dinastia Orton. Randy però risponde dicendogli che Mahal non piace alla gente non per lingua o colore di pelle, ma perché è un asino e a Battleground glielo dimostrerà.

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E giungiamo, quindi al main event, la Indipendence Day Battle Royal che sancirà lo sfidante ufficiale al WWE United States Championship, detenuto da Kevin Owens. A inizio serata AJ Styles e Chad Gable degli American Alpha si sono sfidati per accedere al match, con ‘The Phenomenal’ che ha avuto la meglio. In totale le superstar presenti sono 15. Tra questi molti della divisione tag team, alcuni midcarder e lowcarder in cerca di gloria (Luke Harper, Erick Rowan e Tye Dillinger) ed essenzialmente tre big: Dolph Ziggler, Sami Zayn e, soprattutto, AJ Styles. Partenza col botto con subito un’eliminazione eccellente: il primo a lasciare la contesa è, infatti, Dolph Ziggler. Seguono altre uscite di scena finché non si arriva al momento clou. Rimangono in cinque: AJ Styles, Sami Zayn, Tye Dillinger e i due Hype Bros (Mojo Rawley e Zack Ryder). E’ qui che si consuma il tradimento: Mojo Rawley, che già nel backstage si era mostrato scontento della situazione dei suoi Hype Bros, elimina il suo migliore amico Ryder, ma di tempo per esultare ne ha poco, perché viene a sua volta eliminato da Tye Dillinger. Il ‘Perfect 10′ sembra in serata di grazia e rifila una Tye Breaker agli altri due rimasti in gioco, andando vicino a eliminarli. Ma poco dopo, Sami Zayn solleva Dillinger per un Backbody Drop che lo fa volare fuori dal ring. Rimangono in due: Sami Zayn e AJ Styles. Scambi di colpi continui, con Zayn che sembra potercela fare, ma a un tratto si trova sull’apron ring. Styles è in difficoltà, ma è all’interno del quadrato. L’ ‘Underdog from the Underground’ prova dall’apron a realizzare il Suplex che dovrebbe buttare ‘The Phenomenal’ fuori, ma AJ estrae dal cilindro un Pelé Kick, che fa balzare fuori Zayn. Vince AJ Styles, che dopo lo sfortunato assalto di Backlash, avrà una nuova chance contro Kevin Owens per il titolo statunitense. Subito dopo il match, Owens irrompe sul ring per malmenare Styles, che però reagisce con un Pelé Kick e si prepara alla Styles Clash. Il campione, però, riesce a scappare via in tempo, lasciando la cintura sul ring, con AJ che lo irride alzandola al cielo.

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Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns