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Baltimora e la Royal Farms Arena sono pronte a ospitare l’evento estremo della WWE: Extreme Rules, che quast’anno si presenta con una card di tutto rispetto e un main event a cinque uomini, il cui vincitore sfiderà Brock Lesnar per il WWE Universal Championship.

  • Kalisto batte Apollo Crews
  • The Miz batte Dean Ambrose (c) e diventa WWE Intercontinental Champion
  • Sasha Banks & Rich Swann battono Alicia Fox & Noam Dar
  • Kendo Stick on a Pole match: Alexa Bliss (c) batte Bayley e rimane WWE Raw Women’s Champion
  • Steel Cage match: Cesaro & Sheamus battono The Hardy Boyz [Matt Hardy & Jeff Hardy] (c) e diventano WWE Raw Tag Team Champions
  • Submission match: Neville (c) batte Austin Aries e rimane WWE Cruiserweight Champion
  • Fatal Five Way match: Samoa Joe batte Roman Reigns, Finn Balor, Seth Rollins e Bray Wyatt e diventa #1 contender per il WWE Universal Championship

Altri eventi accaduti
Prima di scendere nel dettaglio dei match più attesi si segnalano alcuni incontri comunque importanti. Si tratta delle due difese dei titoli femminile e dei pesi leggeri. Nel primo, che era un Kendo Stick on a Pole match, la campionessa Alexa Bliss è più cattiva di Bayley nell’uso dell’arma contundente e alla fine distrugge letteralmente la sfidante, confermandosi in pochi minuti WWE Raw Women’s Champion. Rimane campione, e il suo regno dura da oltre 4 mesi, Neville. Il WWE Cruiserweight Champion ha la meglio su Austin Aries nel Submission match: tante le manovre di sottomissione che si vedono, ma alla fine è quella del ‘King of the Cruiserweight’ a fare la differenza.

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Alexa Bliss ‘squasha’ Bayley e conserva il WWE Raw Women’s Championship

The Miz sette volte campione intercontinentale
L’apertura di Extreme Rules è affidata a un match che, paradossalmente, non ha regole estreme. Si tratta del match per il titolo intercontinentale tra il campione, Dean Ambrose, e lo sfidante, The Miz. Sfida dove, tra l’altro, Ambrose deve stare attento a non farsi squalificare perché la stipulazione prevede il passaggio di titolo anche in caso di ko per squalifica. E proprio questo rende il match fantastico. Non tanto per il lottato, quanto per la narrazione. Nella prima parte The Miz provoca il ‘Lunatic Fringe’, che più volte rischia la squalifica per reazione, salvo poi redimersi sempre e mantenere la calma. Poi c’è una buona parte di scambio di colpi puliti, fino al finale stupendo. The Miz le prova tutte per far squalificare il campione, ma senza successo, così si affida al tentativo disperato. Sua moglie Maryse sale sull’apron ring, Miz la guarda e le chiede di schiaffeggiarlo, lei esegue. L’arbitro dovrebbe squalificare Ambrose, perché teoricamente è un aiuto in suo favore, ma il direttore di gara capisce tutto e allontana Maryse. Mentre la bella e l’arbitro discutono, The Miz abbranca il ‘Lunatic Fringe’ e lo scaraventa contro l’arbitro. Quest’ultimo, stavolta, ci casca e si avvia a grandi passi a bordo ring per chiamare la squalifica. Ambrose lo supplica, l’arbitro va dritto per la sua strada, ma a togliere le castagne dal fuoco ci pensa proprio ‘The Awesome One’, che applica la Skull Crushing sul distratto Dean e l’arbitro a quel punto va a effettuare il conteggio decisivo. The Miz è il nuovo WWE Intercontinental Champion, per la settima volta in carriera.

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con un mix di furbizia e bravura, The Miz fa suo il WWE Intercontinental Championship, superando Dean Ambrose nel match d’apertura

Nella gabbia finisce il regno degli Hardyz
Altra sfida attesa è quella per il WWE Raw Tag Team Championship. I campioni, Hardy Boyz, sfidano di nuovo Cesaro e Sheamus, stavolta in uno Steel Cage match. Prima che la sfida inizi la speaker annuncia che non vale la variante dello schienamento o sottomissione, quindi si può vincere solo uscendo dalla gabbia. Sfida che sembra buona nella prima parte, quando Matt e Jeff Hardy faticano non poco a contenere la strategia degli sfidanti, che alla prima occasione buona provano sempre a scavalcare la gabbia che circonda il ring. Da una serie di scambi di colpi sembra uscirne meglio di tutti Jeff Hardy, che nello scavalcare la gabbia è il più veloce e riesce ad uscire. Ma non basta. Devono essere entrambi i componenti della coppia fuori dal ring. La strategia dei campioni si rivela, infatti, ben presto un fallimento. Matt Hardy rimane solo sul ring in balia di Cesaro e Sheamus, che alternano fasi in cui provano a uscire, con il povero Matt che a fatica li contiene, a fasi in cui si divertono a far valere la loro superiorità numerica. Proprio in un momento del genere, con Matt in chiarissima difficoltò, Jeff decide di tornare nella contesa. Risale la gabbia dall’esterno e dal punto più alto vola per un Whisper in the Wind su Cesaro e Sheamus. Sono tutti al tappeto. Matt Hardy si rialza e va verso la porta, trascinandosi l’esausto Jeff. Cesaro e Sheamus si riprendono e decidono di non rincorrere i rivali, ma di anticiparli nell’uscita, scavalcando la gabbia insieme. Matt è fuori, ma suo fratello è un peso morto e non collabora, facendosi trascinare. Cesaro e Sheamus portano, invece, a termine la loro scalata, mettendo entrambi i piedi fuori dal ring con quel secondo d’anticipo rispetto agli avversari e andando a conquistare le cinture. Sono loro i nuovi campioni di coppia del roster di Raw.

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Dopo vari tentativi a vuoto, Cesaro & Sheamus tornano WWE Raw Tag Team Champions

La grande occasione di Samoa Joe
E siamo all’attesissimo main event. Cinque big del roster si sfidano per conquistare la shot per sfidare Brock Lesnar per il WWE Universal Championship. Entrano nell’ordine: Bray Wyatt, Seth Rollins, Samoa Joe, Finn Balor e Roman Reigns. Fatal Five Way match: nessuna squalifica e nessun countout, vince il primo che realizza un pin o una sottomissione vincente. La sfida inizia con Reigns che risparmia le energie al centro del ring, mentre fuori Samoa Joe si prende cura di Seth Rollins e Bray Wyatt fa altrettanto con Finn Balor. Superati i primi ostacoli i due heel di turno vanno all’attacco di Reigns. Ma il ‘Big Dog’ riesce a farla franca prima su Wyatt e poi su Joe. Non su Finn Balor. Il ‘Demon King’ rinviene e mette fuori causa Roman. Fase positiva per Balor, che attacca tutti con dei pestoni, ma finisce poi per subire la reazione di Reigns. La confusione regna sovrana finché Wyatt e Joe decidono di allearsi e malmenare tutti. Grazie anche all’utilizzo dei gradoni di accesso al ring, i due mettono ko i vari Balor, Rollins e Reigns, continuando la loro azione anche utilizzando sedie. Tutto questo finché non arriva la reazione di Rollins, che riesce a mettere fuori causa Joe. Duello tra il ‘Kingslayer’ e Wyatt: Falcon Arrow di Seth su Wyatt, ma fallisce il Flying Knee e sul ‘reverse’ l’ ‘Eater of Worlds’ applica la Sister Abigail e va per il pin. Schienamento interrotto da Samoa Joe, che si arrabbia con Wyatt, che non rispetta l’alleanza. Ne scaturisce uno scambio di colpi tra i due, che culmina con la Coquina Clutch di ‘The Destroyer’, ma provvidenziale è l’arrivo di Finn Balor, che passa all’attacco e interrompe la presa. Balor ne ha per tutti e la sfida si sposta fuori dal ring, dove Finn schianta Wyatt sul tavolo dei commentatori. La fase positiva del ‘Demon King’ si interrompe quando, sempre fuori dal quadrato, Joe applica la Coquina Clutch, ma dalle retrovie rinviene Roman Reigns, che realizza una Spear vuolentissima su entrambi, che sfascia il guard rail. Dall’altra parte rinviene anche Seth Rollins, che vede Wyatt tramortito sul tavolo dei commentatori e si lancia per uno spettacolare Frog Splash. Tutti ko, ma Reigns e Rollins riescono a trascinarsi sul ring. E’ la fase più intensa, con i due ex alleati che si scambiano colpi continui. Clothesline di Rollins a vuoto, Superman Punch di Reigns a segno. Reigns pronto alla Spear, ma si becca un Roll-Up, ma il conto di ferma a due. Così come dopo un kick del ‘Kingslayer’, che allora prova il Frog Splash. A segno anche questo, ma è ancora conto di due. Prova allora la Phoenix Splash, ma Reigns la evita. Rientra Bray Wyatt, che prova la Sister Abigail su ‘The Architect’, ma è costretto a lasciar perdere percheé sta arrivando la Spear di Reigns. Mossa evitata, ma il ‘Big Dog’ prende la rincorsa dalle corde e riesce a piazzarla poco dopo. Arriva Rollins, che abbranca Reigns e lo lancia all’angolo con la Buckle Bomb, ma sullo slancio arriva il Superman Punch del ‘Big Dog’. Fase bellissima. Rientra anche Finn Balor, in tempo per prendersi anche lui un Superman Punch. Ma quando Reigns va per la Spear, si becca prima una Slingblade e poi un Running Dropkick. Balor va sulle corde e piazza anche la Coupe de Grase. E’ fatta. Anzi no. L’ultimo a rientrare nella contesa è Samoa Joe, che applica la Coquina Clutch su Balor, che rimane stordito e non reagisce neanche. Nessuno ha la forza per interrompere la sottomissione e Samoa Joe vince il match. E’ lui lo sfidante ufficiale al titolo universale di Brock Lesnar.

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Samoa Joe trionfa nel Fatal Five Way match, sottomettendo Finn Balor. Gli altri rimangono ko, ‘The Destroyer’ si lancia verso la grande sfida a Brock Lesnar

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns