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Chicago e la Allstate Arena ospitano l’evento Backlash, ppv esclusivo del roster di SmackDown Live. Attesa tutta per l’esordio su un ring WWE di Nakamura, ma anche per il main event a sorpresa in cui Jinder Mahal, fino a poche settimane fa in ombra, lotterà per il WWE Championship.

  • Tye Dillinger batte Aiden English
  • Shinsuke Nakamura batte Dolph Ziggler
  • The Usos [Jimmy Uso & Jey Uso] (c) battono Breezango [Tyler Breeze & Fandango] e rimangono WWE SmackDown Tag Team Champions
  • Sami Zayn batte Baron Corbin
  • Six Women Tag Team match: Natalya & Carmella & Tamina battono Naomi & Charlotte Flair & Becky Lyncg
  • Kevin Owens (c) batte AJ Styles per countout e rimane WWE United States Champion
  • Luke Harper batte Erick Rowan
  • Jinder Mahal batte Randy Orton (c) e diventa WWE Champion

Altri eventi accaduti
Prima di addentrarci nei principali incontri dello show, si segnalano altri match di rilievo. Prima di tutto gli Usos rimangono WWE SmackDown Tag Team Champions, superando l’ostacolo Breezango in un incontro divertente. Quindi si sottolinea l’ennesima affertmazione del nuovo trio heel della divisione femminile. Infatti nel match tre contro tre tra donne sono Natalya, Carmella e Tamina ad avere la meglio sul terzetto composto da Becky Lynch, Charlotte Flair e la campionessa femminile Naomi. Ma la bella sorpresa della serata è la vittoria cercata e sofferta di Sami Zayn, che resiste alla potenza di Baron Corbin e lo batte dopo un match combattuto. Per l’ ‘Underdog from the Underground’ è un piacevole ritorno al successo dopo mesi di delusioni.

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Sami Zayn trova finalmente una vittoria importante in un ppv, battendo Baron Corbin in un match difficile

Nakamura vince al debutto
Lo show è aperto dall’attesissimo debutto di Shinsuke Nakamura. Il pluridecorato wrestler giapponese sfida Dolph Ziggler. Incontro dove Ziggler tiene testa alla grandissima al ‘King of Strong Style’. Dopo un inizio leggermente favorevole al nipponico è lo ‘Show Off’ a dirigere le operazioni e ad andare più volte vicino al successo. Dolph ribalta spesso le mosse al rivale e connette prima con un bellissimo DDT, che vale solo un conto di due. Più tardi realizza un Famouser, ma è ancora due. Quindi, dopo esser andato a vuoto col Superkick, sorprende ancora ‘The Artist’ con una Zig Zag. Ma ancora una volta Nakamura resiste. Shinsuke sembra riprendersi e passare al contrattacco, ma Dolph riesce ancora una volta a rialzare la cresta e a connettere con un Superkick dietro la nuca del giapponese. Ancora una volta il conteggio, però, si ferma al due. Ziggler si stizzisce e arriva addirittura a sputare in faccia a Nakamura, che a quel punto reagisce veementemente con calci e gomitate, seguite da una ginocchiata sull’apron ring. Ziggler è stordito, ma evita una mossa dalle corde del rivale. Nulla può, però, pochi secondi dopo, quando Nakamura estrae dal cilindro la sua Kinshasa, che pone fine al match. Soffre più del previsto, ma alla fine Shinsuke Nakamura vince al suo debutto in WWE.

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Non basta un ottimo Dolph Ziggler per tener testa a Shinsuke Nakamura, che vince nel suo esordio in WWE

AJ Styles contato fuori, Kevin Owens si conferma ‘face of America’
Si arriva, quindi, a uno dei match più interessanti sulla carta, quello per il titolo statunitense tra il WWE US Champion, Kevin Owens, e lo sfidante, AJ Styles. La hype per questo incontro è davvero alta. Nella prima fase sembra più in palla il ‘Prize Fighter’, che connette con ben tre Running Senton, che valgono solo un conto di due. Quindi segue una bella fase per ‘The Phenomenal’, che arriva due volte al conto di due, prima con un Suplex frontale e poi con una Ushigoroshi. Il campione ha di nuovo un sussulto, quando riesce a evitare una Styles Clash dall’apron ring, passando al contrattacco e facendo seriamente male al ginocchio di Styles. Serie insistita di colpi, anche contro i gradoni di ingresso, per finire poi con due Cannoball, la seconda delle quali intrappolando la gamba di AJ tra le corde e colpendola in pieno. Quindi le sottomissioni: prima la Boston Crab e poi la Ankle Lock. Ma Styles, pur soffrendo tantissimo, ne esce sempre. La reazione dello sfidante, claudicante, arriva con un Pelé Kick, ma dura poco perché più tardi Owens realizza un bellissimo Fisherman Suplex dalle corde, che però vale solo un conto di due. La contesa si sposta fuori dal ring, dove Styles scivola per riprendere fiato. Saggia decisione, visto che qui la sfida prende una piega più favorevole a ‘The Phenomenal’, che regala lo spot della serata: dopo esser stato buttato dal ‘Prize Fighter’ al di là delle barricate, dal nulla rinviene e connette con un bellissimo Phenomenal Forearm. L’arbitro ne ha abbastanza e fa partire il countout, ma Styles vuole fare le cose in grande e prova la Styles Clash sul tavolo dei commentatori ai danni del campione. Ma Owens riesce a evitarla e a colpire AJ, che rimane incastrato con la gamba tra i cavi del tavolo stesso. Owens torna sul ring in tempo per il conto di dieci, mentre Styles rimane fuori. Finale a sorpresa: Kevin Owens vince solo per countout, ma basta per rimanere campione statunitense. A fine match, comunque, il campione colpisce Styles, appena liberatosi, con un Superkick alla nuca.

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Kevin Owens resiste all’assalto di AJ Styles al suo WWE US Championship, ma vince solo per countout

Jinder Mahal nella storia: è campione WWE
Ed eccoci al main event. Randy Orton per difendere il suo WWE Championship, Jinder Mahal per entrare nella storia. Partenza-razzo. Mentre lo speaker sta ancora presentando i contendenti, Orton attacca con brutalità Mahal e sembra quasi metterlo fuori causa. L’arbitro si deve accertare delle condizioni dell’indocanadese prima di ufficializzare l’inizio del match. Incontro lento, dove Orton dimostra di avere più qualità, ma dove anche il ‘Marajah’ ha il suo momento favorevole. Jinder subisce da ‘Viper’ sia un Back Suplex sul tavolo dei commentatori, sia un Superplex sul ring, che vale solo un conto di due. Lo sfidante è in balia del campione, che connette anche con una Powerslam e poco dopo con un Backbreaker. Quando, poi, Randy Orton realizza il Viper DDT e annuncia la RKO sembra davvero calato il sipario sul match. Ma saggiamente Mahal scivola fuori dal ring. Qui entrano in gioco i suoi accompagnatori, i Singh Brothers. Orton non ci mette molto a sbarazzarsi di loro, ma Mahal rinviene e lo attacca, riportandolo sul ring. Dura poco, però, perché dal nulla Randy Orton tira fuori la RKO che va a segno. Ma non c’è tempo per il pin, perché i Singh Brothers tirano Mahal fuori dal ring, evitando il conteggio. A questo punto il campione va su tutte le furie e si scatena sui due fratelli. L’opera si compie definitivamente quando i Singh Brothers si beccano un doppio Viper DDT, che li mette fuori causa. Ma ancora una volta il gioco sporco dei due favorisce lo sfidante. Mahal rinviene alle spalle di Randy Orton al centro del ring e gli rifila una Khallas (Cobra Clutch Slam, ndr), che vale incredibilmente la vittoria. Nessuno l’avrebbe mai detto, ma è così. Jinder Mahal è il nuovo WWE Champion. Una nuova era è iniziata. L’era dell’India.

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Jinder Mahal entra nella storia. Batte Randy Orton ed è il nuovo WWE Champion, per la prima volta nella sua carriera

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns