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Il Citrus Bowl di Orlando, Florida, davanti a una straordinaria cornice di pubblico di oltre 75 mila spettatori, apre le porte all’evento dell’anno: Wrestlemania 33. Tanti i match in programma per un’edizione che regala vari momenti da ricordare.

RISULTATI PRE-SHOW

  • Neville (c) batte Austin Aries e rimane WWE Cruiserweight Champion
  • ‘Andre The Giant Memorial’ Battle Royal: vince Mojo Rawley – Altri partecipanti in ordine di eliminazione: Primo, Kalisto, Simon Gotch, Heath Slater, Jey Uso, Goldust, Konnor, Big Show, Viktor, Braun Strowman, Curt Hawkins, R-Truth, Rhyno, Curtis Axel, Aiden English, Jimmy Uso, Jason Jordan, Chad Gable, Tyler Breeze, Fandango, Sin Cara, Mark Henry, Tian Bing, Epico, Bo Dallas, Apollo Crews, Dolph Ziggler, Luke Harper, Titus O’Neil, Sami Zayn, Killian Dain, Jinder Mahal
  • Dean Ambrose (c) batte Baron Corbin e rimane WWE Intercontinental Champion

 

RISULTATI

  • AJ Styles batte Shane McMahon
  • Kevin Owens batte Chris Jericho (c) e diventa WWE United States Champion
  • Four Way Elimination match: Bayley (c) batte Charlotte Flair, Sasha Banks e Nia Jax e rimane WWE Raw Women’s Champion – Ordine di eliminazione: Nia Jax, Sasha Banks, Charlotte Flair
  • Fatal Four Way Tag Team Ladder match: The Hardy Boyz [Matt Hardy/Jeff Hardy] battono Luke Gallows/Karl Anderson (c), Enzo Amore/Big Cass e Cesaro/Sheamus e diventano WWE Raw Tag Team Champions
  • John Cena/Nikki Bella battono The Miz/Maryse
  • Non-Sanctioned match: Seth Rollins batte Triple H
  • Randy Orton batte Bray Wyatt (c) e diventa WWE Champion
  • Brock Lesnar batte Goldberg (c) e diventa WWE Universal Champion
  • Six Pack Challenge match: Naomi batte Alexa Bliss (c), Becky Lynch, Mickie James, Natalya e Carmella e diventa WWE SmackDown Women’s Champion
  • No Holds Barred match: Roman Reigns batte The Undertaker

 

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Gli Hardy Boyz tornano in WWE e sono subito campioni di coppia di Raw

Prima di entrare nel dettaglio dei match che ci interessano più da vicino, facciamo una panoramica sugli altri eventi verificatisi allo ‘Showcase of Immortals’, dove non sono mancati degli straordinari Wrestlemania Moments. Il kick-off regala tre incontri. Neville riesce a resistere all’assalto di Austin Aries e si conferma WWE Cruiserweight Champion. Sorprendente è stata la quarta edizione della ‘Andre The Giant Memorial’ Battle Royal. AI wrestler annunciati se ne sono aggiunti alcuni di NXT, il territorio di sviluppo della compagnia. I due giganti, Big Show e Braun Strowman, sono usciti di scena: il primo eliminato nel grande scontro proprio con Strowman, quest’ultimo, invece, fatto fuori da tutti gli altri rimasti sul ring. Il grande momento della battle royal si ha quando il giocatore dei New England Patriots, Rob Gronkowski, entra nel ring e rifila un tackle devastante su Jinder Mahal, che risulterà essere l’ultimo eliminato. Ad aggiudicarsi il match è Mojo Rawley, che ora si proietta in primo piano nella federazione. L’ultimo match del pre-show vede Dean Ambrose riuscire a confermarsi WWE Intercontinental Champion, battendo contro ogni pronostico lo sfidante, Baron Corbin. Ci sono poi i match dello show principale sui quali non ci dilunghiamo, ma che vanno citati, anche perché si sono verificati alcuni momenti importanti. Partiamo dalle donne: Bayley si conferma WWE Raw Women’s Champion vincendo il match a eliminazione contro Charlotte Flair (ultima a cedere, ndr), Sasha Banks e Nia Jax, quest’ultima eliminata per prima e schienata da tutte le sfidanti, che si coalizzano dopo i primi minuti di dominio di Nia; quanto al Six Pack Challenge per il WWE SmackDown Women’s Championship, che precede nientemeno che il main event, nella confusione generale Naomi torna campionessa sottomettendo la detentrice del titolo Alexa Bliss, mettendo fuori causa anche le altre rivali. Il Ladder match per il WWE Raw Tag Team Championship si apre con un colpo di scena da capogiro: viene annunciato che non si tratterà di un Triple Treath match, ma di un Fatal Four Way e che la quarta coppia a entrare in scena è quella degli Hardy Boyz, che fanno il loro spettacolare ritorno. Match senza un attimo di pausa, in cui Matt e Jeff Hardy regalano due incredibili spot dall’alto delle scale: il primo una Twist of Fate, il secondo una Seanton Bomb. Alla fine sono proprio gli Hardyz a vincere e a conquistare i titoli. Infine il match di coppia misto: a lunghi tratti la sfida riguarda solo John Cena e The Miz, con le rispettiva partner, Nikki Bella e Maryse, che rimangono a guardare; la svolta si ha quando Cena e Bella connettono insieme con la AA e la Rack Attack 2.0 rispettivamente su The Miz e Maryse. Ma il vero momento da ricordare è a fine incontro, quando John Cena chiede a Nikki Bella di sposarlo, prendendosi l’ovazione del Citrus Bowl.

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John Cena, alla fine del match vinto in coppia con Nikki Bella contro The Miz e Maryse, chiede alla sua partner di sposarlo

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Il match che apre Wrestlemania 33 è la sfida tra AJ Styles e il commissioner di SmackDown, Shane McMahon. Match ricco di belle manovre e spot importanti. Shane O’ Mac si conferma bravo e avvincente quando chiamato in causa, così come ‘The Phenomenal’, che dimostra ancora una volta di essere uno dei migliori in circolazione. Vari i momenti chiave: Shane resiste alla Calf Crusher; poi ribalta uno Springboard 450 Splash in una Triangle Lock; ‘The Phenomenal’ resiste e risponde con una Styles Clash, che non basta però a vincere; quindi, con l’arbitro ko fortuitamente, AJ utilizza dei bidoni dell’immondizia per colpire Shane con la Coast to Coast, che però non va a segno, a differenza di quella che realizza Shane su Styles, che però resiste. Il finale è bellissimo: Shane pone Styles sul tavolo dei commentatori per colpirlo con un incredibile Flying Elbow, ma Styles si sposta. AJ riporta il rivale sul ring per finirlo col Phenomenal Forearm, ma Shane ribalta la mossa in un DDT, che però ancora una volta non basta. Shane ci prova allora con una Shooting Star Press, ma ancora una volta Styles si sposta. L’impatto è violento, Shane è stordito e stavolta il Phenomenal Forearm di AJ va a segno e vale la vittoria. Grande inizio e grande match.

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una fase del bellissimo incontro tra AJ Styles e Shane McMahon

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Il secondo match della serata è quello per il WWE United States Championship tra i due ex amici: il campione, Chris Jericho, e lo sfidante, Kevin Owens. Anche questo incontro si rivela molto bello e avvincente. Inizio super con Jericho che subito inchioda Owens nella Walls of Jericho, ma il ‘Prize Fighter’ arriva alle corde. Scambi di colpi da una parte e dall’altra. I due non si risparmiano e danno spettacolo anche quando evitano le mosse del rispettivo rivale: Owens alza le ginocchia quando Jericho prova a connettere col Lionsault, Y2J si sposta quando KO prova a realizzare il Frog Splash, poco dopo evita la Popup Powerbomb e stavolta va a segno col Lionsault, ma non basta a vincere. Owens, più tardi, esce anche dalla Walls of Jericho e riesce ad andare a segno con la Popup Powerbomb, ma anche lui non riesce a chiuderla. Nuovo sussulto del campione, che evita una nuova Popup Powerbomb e connette con il Codebreaker. Ma Owens tocca le corde e si salva dal conteggio. La contesa si sposta fuori dal ring, ma solo per poco. Il tempo che Owens metta a segno la Apron Powerbomb sul rivale, riportandolo sul quadrato per il conteggio vincente. Kevin Owens è il nuovo campione degli Stati Uniti.

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Kevin Owens esulta: è il nuovo campione statunitense

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E siamo alla resa dei conti tra Seth Rollins e il suo vecchio mentore Triple H. Unsanctioned match: nessuna squalifica, nessun countout, colpi proibiti e nessuna responsabilità della compagnia per eventuali infortuni. Altro incontro notevole. Partenza razzo di Rollins, che mette in difficoltà ‘The Game’, ma è quando la contesa si sposta fuori dal ring che le cose cambiano. Il ‘Cerebral Assassin’ connette con un DDT sul tavolo dei commentatori ai danni di ‘The Architect’ e da questo momento inizia una lunga manovra volta a infortunare il ginocchio già messo male di Seth. Rollins ha una reazione e riesce a realizzare un Superplex e un Falcon Arrow, una volta tornati sul ring, senza riuscire a vincere. Seth riesce a regalare altri ottimi spot, come un Backbody Drop e un gran volo dal paletto fuori dal ring. Ma è ancora Triple H a insistere sul suo ginocchio, approfittando della sofferenza di ‘The Architect’, che non sempre riesce a connettere con le sue mosse a causa delle difficoltà fisiche. ‘The Game’ inchioda il rivale in una Figure Four Leglock invertita. Rollins grida per il dolore e prova a interrompere l’avversario prendendo qualcosa sotto il ring, ma erroneamente prende l’oggetto preferito da Triple H, lo Sledgehammer. ‘The Game’ molla la presa e porta l’oggetto sul ring, ma Rollins si riprende e prova lui a colpire il rivale, ma lo blocca Stephanie McMahon, che favorisce il marito, che connette col Pedegree. Ma non basta. Nuovo sussulto di Rollins, che va a segno col Phoenix Splash, senza successo. Altra fase calda con entrambi che evitano a vicenda i rispettivi Pedegree, finché Rollins colpisce ‘The Game’ alle gambe. Mentre, però, si lancia verso le corde viene ancora bloccato da Stephanie: Triple H interviene, ma ‘The Architect’ si sposta, ‘The Game’ si ferma all’ultimo istante, evitando di colpire la moglie, che sarebbe finita schiantata sul tavolo a bordo ring. Ma sulla stessa azione Triple H subisce un Enzenguiri Kick e stavolta finisce addosso a Stephanie, stavolta ko sul tavolo. Triple H ora è una furia, ma quando si gira subisce il Pedegree vincente di Seth Rollins, che si aggiudica un ottimo match.

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Seth Rollins vince il suo match contro l’ex mentore Triple H

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Il WWE Championship è in palio nel match tra i due ex compagni nella Wyatt Family. Da una parte Bray Wyatt, laureatosi per la prima volta campione a Elimination Chamber, dall’altra Randy Orton, vincitore della Royal Rumble e che, dopo un’iniziale rinuncia, si è riguadagnato la shot per il titolo nelle settimane successive battendo AJ Styles. Rispetto agli altri tre incontri narrati e a qualche altro visto in precedenza, lo spettacolo stavolta non è dei migliori. Non manca, però, qualche bel momento. Su tutti il gioco di luci e laser che sembra coprire il ring di vermi e che sembra essere il preludio a una Sister Abigail del campione. Quindi le due rispettive finisher move che vanno a segno fuori dal ring: Sister Abigail di Wyatt su Orton contro le barriere protettive, RKO di ‘The Viper’ su Bray a bordo ring. La fase finale è quella decisiva. Il campione sembra riuscire a prendere il sopravvento quando evita un Punt Kick e va per la Sister Abigail. Con un nuovo gioco di luci e laser il ring sembra ricoprirsi, stavolta, di insetti: sembra fatta per ‘The Eater of Worlds’, ma Orton evita la mossa e dal nulla tira fuori la RKO, come sempre devastante. È la mossa della vittoria. Randy Orton porta a termine la sua opera distruttiva della Wyatt Family e per la tredicesima volta (la nona più le quattro del vecchio World Heavyweight Championship, ndr) diventa campione. Suo il massimo alloro della WWE.

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Randy Orton torna campione WWE battendo il suo ex maestro Bray Wyatt. E’ per lui il tredicesimo regno da campione mondiale

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Ed eccoci alla sfida tra le macchine da guerra. La resa dei conti per il WWE Universal Championship: il campione, Goldberg, sfida ancora Brock Lesnar, che cerca la sua rivincita dopo il ko record delle Survivor Series e l’eliminazione lampo subita alla Royal Rumble. Match breve, ma di un’intensità e di una potenza incredibili. Lesnar punta sull’aggressione immediata e connette subito con ben tre German Suplex. Goldberg, però, non accusa il colpo: si rialza e connette con la Spear. Lesnar si rialza e si prende un’altra Spear, rotolando fuori dal ring. Ma non c’è tregua, ancora Spear sulle barriere. Si torna sul ring, Goldberg prova a chiuderla col Jackhammer, Lesnar ribalta e va per la F5, Goldberg la evita e realizza un’altra Spear. Ora va per il Jackhammer e stavolta va a segno. La fine è vicina? No. Stavolta no. ‘The Beast’ resiste e rimane nel match. Goldberg va per una nuova Spear, ma stavolta Brock evita l’impatto e ‘Da Man’ finisce contro il paletto. Qui inizia il massacro di Lesnar: ben dieci German Suplex consecutivi che stordiscono il campione. Ora Lesnar va per la F5 e connette. Parte il conteggio ed è quello vincente. Storico ko per Goldberg, che in carriera raramente ha perso in modo pulito e quasi mai è stato sconfitto in un confronto uno contro uno. Brock Lesnar si prende la sua rivincita ed è il nuovo WWE Universal Champion.

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Scocca l’ora della rivincita per Brock Lesnar, che batte finalmente Goldberg e diventa campione universale

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E giungiamo al main event della serata, la cui stipulazione a sorpresa viene modificata. Non si tratta un semplice uno contro uno ma di un No Holds Barred match: nessuna squalifica, nessun countout e colpi proibiti garantiti; si può vincere solo per sottomissione o pinfall. Da una parte la nuova stella della compagnia, Roman Reigns, dall’altra la leggenda vivente, The Undertaker, colui che ha perso per la prima e unica volta a Wrestlemania dopo aver vinto per 21 volte consecutive e con uno score in questo evento di 23-1. Subito il ‘Deadman’ fa capire chi comanda e per due volte scaraventa ‘The Big Dog’ fuori dal ring, urlandogli “Questa è casa mia”. Reigns risponde riuscendo anche lui una volta a buttare fuori dal quadrato ‘The Phenom’. La contesta si sposta proprio fuori dal ring, dove la potenza di Undertaker si manifesta tutta quando connette con una Chokeslam sul tavolo dei commentatori. Taker prova a disintegrare Roman con una Tombstone Piledriver proprio sul tavolo, ma Reigns ha un sussulto e schianta il rivale con una Spear devastante sull’altro tavolo dei commentatori. Segue una serie di colpi proibiti: Reigns sembra in controllo, ma The Undertaker solleva il suo rivale e gli rifila una Last Ride Powerbomb, forse non perfetta stilisticamente, ma sempre devastante, ma Roman resiste. Il ‘Deadman’ va a prendere una sedia per far male al rivale, ma ‘The Big Dog’ rinviene e lo colpisce due volte col Superman Punch. Va per il terzo, ma si becca una Chokeslam, che fa finire Reigns con la schiena sulla sedia. Parte il conteggio, ma Roman c’è. Allora The Undertaker prova a chiuderla con la Tombstone Piledriver, che va a segno. Nuovo conteggio, ma la resistenza di Roman Reigns non ha limiti: si continua. La vittoria di Undertaker sembra e va per una nuova Tombstone; Reigns prova ribaltarla, ma non ce la fa e alla fine connette “solo” col Superman Punch, per poi rifilare al ‘Deadman’ una Spear. Ma Taker evita il pinfall sottomettendo Roman nella Hell’s Gate. A fatica Reigns arriva alle corde. Undertaker più volte vicino alla vittoria, ma in evidente difficoltà a causa di una forma fisica che non è più quella dei tempi migliori. Prova a prendere la sedia che è sul ring, ma arriva prima Reigns, che lo colpisce ripetutamente. Quindi connette con la Spear, ma Undertaker resiste al conteggio. Reigns si rialza e connette con un’altra Spear violentissima. Ma Undertaker non vuole saperne di cedere e resiste anche a questo conteggio. The Undertaker è stremato. Prova a regalare un gran momento ai fan rialzandosi, ma stavolta ricade mentre si sta rialzando. Il ‘Deadman’ si riscopre umano e quando riesce con grande fatica a rimettersi in piedi crolla ancora sotto un nuovo Superman Punch. Undertaker è in ginocchio ma parla a Roman Reigns, che risponde con due pugni. Quindi, quando il ‘Deadman’ è di nuovo in piedi, ‘The Big Dog’ si lancia per tre volte alle corde per prendere il giusto slancio per una nuova violentissima Spear. Stavolta non c’è più storia. Vince Roman Reigns, che si prende la scena e scrive una pagina di storia di questa disciplina. Ma il momento epico deve ancora arrivare. A fine match Undertaker prima si riveste e si prende comunque l’ovazione del pubblico, poi mentre sta uscendo decide di lanciare un segnale emblematico. Si toglie prima un guanto, poi un altro, poi il mantello e infine il cappello, sbarrando gli occhi per un’ultima volta. Quindi esce dal ring e saluta la moglie, come un comune essere umano, non più come il ‘Deadman’ che abbiamo visto in questi anni. Non pronuncia parole, come spesso in carriera, ma il segnale è evidente: la sua carriera leggendaria finisce qui. I rintocchi di campana della sua theme song risuonano nell’arena, un’ultima volta.

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La scena è tutta per Roman Reigns: battuto The Undertaker nel main event della serata

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns