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L’edizione numero 29 di Wrestlemania sbarca al MetLife Stadium di New York (East Rutherford), la casa dei New York Giants di NFL. E’ l’edizione della rivincita tra John Cena e The Rock, stavolta col titolo WWE in palio. Nuove star si stanno affacciando nel panorama della federazione. Questa è, infatti, la prima Wrestlemania della stable dello Shield, composta da tre wrestler che faranno parlare di sé in futuro: Roman Reigns, Seth Rollins e Dean Ambrose.

RISULTATI PRE-SHOW

  • The Miz batte Wade Barrett (c) e diventa WWE Intercontinental Champion

 

RISULTATI

  • Six Men Tag Team match: The Shield [Roman Reigns/Seth Rollins/Dean Ambrose] battono Sheamus/Randy Orton/Big Show
  • Mark Henry batte Ryback
  • Team Hell No [Kane/Daniel Bryan] (c) battono Dolph Ziggler/Big E Langston e rimangono WWE Tag Team Champions
  • Fandango batte Chris Jericho
  • Alberto Del Rio (c) batte Jack Swagger e rimane World Heavyweight Champion
  • The Undertaker batte CM Punk
  • No Holds Barred Triple H’s Threatening match: Triple H batte Brock Lesnar
  • John Cena batte The Rock (c) e diventa WWE Champion

 

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Questa è la prima Wrestlemania per una delle stable più dominanti dell’ultimo decennio: lo Shield. Il trio composto dalle giovani promesse Roman Reigns, Seth Rollins e Dean Ambrose, ha fatto il suo esordio alle Survivor Series, favorendo CM Punk nella sua vittoria su Ryback. Da qui hanno iniziano una clamorosa escalation, che li ha portati ad avere già un ruolo da protagonisti. Ma lo Shield ha accumulato anche molti nemici, tra questi Sheamus e Randy Orton, che annunciano di volerli sfidare a Wrestlemania e reclutano come partner Ryback, in cerca di rivincita dopo il ‘furto’ delle Series. Ma ben presto sarà sostituito da Big Show, visto che Ryback subirà vari attacchi da Mark Henry e si troverà coinvolto in altra faida. Il match apre Wrestlemania 29. Nulla di clamoroso, ma serve allo Shield per ribadire il dominio e proseguire la sua ascesa.

Segnaliamo anche la vittoria del debuttante Fandango su Chris Jericho e il Team HellNo di Kane e Daniel Bryan che conserva i titoli di coppia, battendo Dolph Ziggler e Big E Langston.

lo Shield si impone alla sua prima apparizione a Wrestlemania

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Il match per il titolo mondiale pesi massimi è il quartultimo della serata e mette di fronte il campione, Alberto Del Rio, e lo sfidante, Jack Swagger. Un fiero messicano contro un fiero americano: una sorta di derby tra nazioni. Del Rio ha vinto il titolo in una puntata di inizio gennaio 2013 di SmackDown. Swagger si è guadagnato, invece, l’opportunità di sfidare il campione, vincendo nella ‘camera di eliminazione’ a Elimination Chamber. Il feud gioca molto sul patriottismo di Swagger e del suo manager Zeb Colter, che rimarcano l’errore americano di far entrare troppi stranieri e minacciano il pericolo messicano. Il match che ne viene fuori è bruttino. La vittoria va ad Alberto Del Rio, che rimane campione.

Alberto Del Rio resiste all'assalto di Jack Swagger e rimane World Heavyweight Champion
Alberto Del Rio resiste all’assalto di Jack Swagger e rimane campione mondiale pesi massimi

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Per The Undertaker l’età avanza e dopo ben venti match disputati a Wrestlemania, tutti vinti, circolano voci su una sua clamorosa assenza all’evento e su un suo ritiro dal ring. Ma è Triple H, ora con incarichi dirigenziali, a dire a tutti che il ‘Deadman’ ci sarà ancora per tanti anni, anche se ormai part-time. Così viene indetto un Fatal 4 Way match per decretare, addirittura, il suo sfidante nella nuova edizione di Wrestlemania. A spuntarla è CM Punk, uno dei più grandi ed emozionanti wrestler visti negli ultimissimi anni, nonché l’unico da due decenni a questa parte a detenere un titolo, il WWE Championship, per oltre un anno. Il suo regno da campione, infatti, è terminato solo alla Royal Rumble, sconfitto da The Rock. La settimana seguente alla vittoria di Punk nel Fatal 4 Way match, Undertaker si palesa per decretare un degno tributo al suo storico manager, Paul Bearer, scomparso e con lui ha la storica urna da cui acquisirebbe una forza mistica. Ma proprio quest’urna gli viene sottratta da CM Punk e dal suo manager Paul Heyman. E’ l’inizio della faida, che sfocia nel match dello ‘Showcase of Immortals’. Con un mix di tecnica, agilità e gioco sporco, CM Punk riesce a mettere in difficoltà il becchino. Ma alla fine sembra fatta quando Undertaker rifila la sua micidiale Tombstone Piledriver al ‘Best of the World’. Ma nello stupore generale, Punk riesce a resistere. Segue una fase favorevole, in cui CM Punk va anche vicino a infliggere la GTS al rivale. La svolta per Punk sembra esserci quando l’arbitro finisce ko e Taker viene colpito con l’urna. Arriva un nuovo arbitro, parte il conteggio, ma il ‘Deadman’ resiste. La sequenza finale vede un continuo alternarsi di prese, ma alla fine prevale quella del becchino, che mette a segno una nuova Tombstone Piledriver, stavolta vincente. La ‘streak’ continua: 21-0 per The Undertaker, sempre più leggenda.

Il solito immenso The Undertaker porta sul 21-0 la sua 'streak' battendo un ottimo CM Punk
Il solito immenso The Undertaker porta sul 21-0 la sua ‘streak’ battendo un ottimo CM Punk

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Subito dopo la scorsa edizione di Wrestlemania, ha fatto il suo storico ritorno nella WWE il leggendario Brock Lesnar, che non si vedeva in federazione dal 2004. Ritorno in pompa magna, correlato anche da alcune faide con big della federazione. Prima John Cena (contro cui perde a Extreme Rules) e poi Triple H, che batte in un no disqualification match a Summerslam. Ma poco prima di Wrestlemania ‘The Beast’ alza il tiro, attaccando il numero uno, Vince McMahon. A quel punto interviene la leggenda, Triple H, che da buon genero va all’attacco di Lesnar. Parte una rissa, che sfocia nella sfida lanciata da ‘The Beast’ a ‘The Game’. Il manager di Lesnar, Paul Heyman, fissa le condizioni: No Holds Barred match con la carriera di Triple H in palio; se perde va via. Si arriva all’incontro, dove a supportare Triple H c’è l’amico fedele Shawn Michaels. Lesnar è una macchina da guerra e più volte sembra sul punto di distruggere il rivale. ‘The Beast’ sembra avere anche una resistenza clamorosa visto che riesce a non cedere neanche quando, in una fase favorevole a ‘The Game’, viene schiantato sulle scale d’ingresso, portate sul ring, oppure quando viene sottoposto a una sottomissione, oppure quando subisce innumerevoli sediate. Alla fine, però, il Pedegree, dopo una dose interminabile di sediate, decide l’incontro. Triple H salva la carriera in un match gradevole contro un avversario fortissimo.

Triple H e Brock Lesnar protagonisti di un No Holds Barred match
Triple H e Brock Lesnar protagonisti di un No Holds Barred match

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Ed eccoci al main event. Dove eravamo rimasti? The Rock contro John Cena? Ebbene sì, la storia si ripete. The Rock ha fatto per l’ennesima volta ritorno nella WWE, nel bel mezzo della sua carriera cinematografica, e dopo ben 11 anni dall’ultima volta, è tornato campione WWE ponendo fine, alla Royal Rumble, al lunghissimo regno di CM Punk, durato un anno e due mesi (un record per i tempi di oggi: meglio anche del terzo regno di John Cena, durato poco più di un anno, terminato nel 2007). Sempre alla Royal Rumble, però, succede che John Cena si aggiudica per la seconda volta in carriera la rissa reale e, ovviamente, tra i due titoli principali sceglie di competere per quello detenuto dal ‘People’s Champion’, anche per una rivincita per il ko dell’anno prima. Rispetto all’anno prima si crea meno l’atmosfera del grande incontro, ma è pur sempre una sfida tra due leggende arricchita, poi, dal WWE Championship in palio, ora nelle mani di The Rock che non lo deteneva da oltre una decade contro un Cena che non lo rivince da quasi due anni, troppo per uno come lui. Match meno bello di quello dell’anno precedente. C’è comunque una bella sequenza di emozioni: prima la STF di Cena, a cui Rocky resiste; quindi la Rock Bottom, da cui Cena esce; poi, ancora, la AA di Cena, ma The Rock si salva ancora. Più tardi rischia di ripetersi a ruoli invertiti la storia di un anno fa: Cena è a terra e The Rock vuole irriderlo infliggendogli il suo Five Knuckle Shuffle, ma il rapper di Boston si rialza e gli rifila una AA, ma il ‘People’s Champion’ si salva al due. Più tardi altra bella sequenza: Rock è a terra e Cena, come l’anno prima vuole irriderlo con il People’s Elbow, Rock si rialza, ma Cena stavolta si ferma, memore di come andò a finire nel 2012 e prova la AA, Rock, però, inverte la mossa e va comunque a segno con la Rock Bottom. Finita? No, Cena esce al due. John Cena, però, sembra stremato. The Rock va per una nuova Rock Bottom, ma con le ultime forze a disposizione il buon John la evita e connette con la AA. Stavolta è vincente. L’ora della rivincita è scoccata: John Cena vince ed è il nuovo campione. A fine match anche The Rock dedica all’avversario i giusti onori. Un passaggio di consegne.

The Rock celebra John Cena, che stavolta lo batte nel main event e diventa WWE Champion
The Rock celebra John Cena, che stavolta lo batte nel main event e diventa WWE Champion

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns