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Santa Clara, California, e il Levi’s Stadium ospita la trentunesima edizione di Wrestlemania. Edizione ricca di buonissimi incontri, ma soprattutto che segna l’esordio (nonché unico match) nel principale show della WWE di una leggenda sì del wrestling, ma principalmente operante nella vecchia WCW, ossia Sting. Ma sarà anche ricordata per il pazzesco finale del main event, dove per la prima volta il Money in the Bank viene incassato durante lo ‘Showcase of Immortals’

RISULTATI PRE-SHOW

  • Fatal Four Way match: Tyson Kidd/Cesaro (c) battono Los Matadores [Diego/Fernando], The New Day [Big E/Kofi Kinsgton] e The Usos [Jimmy Uso/Jey Uso] e rimangono WWE Tag Team Champions
  • Andre The Giant Memorial Battle Royal: Big Show vince

 

RISULTATI

  • Ladder match: Daniel Bryan batte Bad News Barrett (c), Dean Ambrose, Dolph Ziggler, Luke Harper, R-Truth e Stardust e diventa WWE Intercontinental Champion
  • Randy Orton batte Seth Rollins
  • Pinfall and Submission Only match: Triple H batte Sting
  • AJ Lee/Paige battono The Bella Twins
  • John Cena batte Rusev (c) e diventa WWE United States Champion
  • The Undertaker batte Bray Wyatt
  • Triple Treath match: Seth Rollins batte Brock Lesnar (c) e Roman Reigns e diventa WWE World Heavyweight Champion
    *: originariamente doveva essere un incontro singolo tra Brock Lesnar e Roman Reigns, ma Seth Rollins, a match in corso, incassa il ‘Money in the Bank’ ed entra nella contesa

 

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L’evento viene aperto da un avvincente ladder match con in palio il titolo intercontientale. Incontro molto dinamico, dove non c’è un attimo di tregua. C’è tutto. Fisicità con Luke Harper. Comedy con R-Truth. Aggressione selvaggia con Dean Ambrose e col campione Bad New Barrett. Tecnica e agilità con Daniel Bryan, Dolph Ziggler e Stardust. A trionfare è l’amatissimo Daniel Bryan, che dopo aver chiuso in bellezza la Wrestlemania precedente, apre benissimo anche quella nuova.

Daniel Bryan apre Wrestlemania vincendo il ladder match e diventando campione intercontinentale

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Seth Rollins, dopo aver tradito lo Shield, ponendo fine alla stable, è diventato il pupillo dell’Authority. Ma all’interno della stessa si creano dei dissidi tra lo stesso Rollins e Randy Orton. Dopo alcuni attacchi a Seth, inizialmente Randy chiede solo di sfidarlo in un match e viene accontentato. Ma quando attacca anche gli altri membri dell’Authority, Orton viene cacciato. E’ poi Rollins a chiedere un match contro di lui a Wrestlemania. Incontro solido e combattuto dove lo stile esplosivo di ‘The Architect’ ben si adatta alla potenza di ‘The Viper’. Il finale è bellissimo: Randy intercetta una manovra aerea di Rollins e la trasforma in una RKO al volo, con cui vince il match. Spettacolo.

Randy Orton si prepara alla RKO al volo con cui vince il bel match contro Seth Rollins

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Diversi mesi prima di Wrestlemania 31, alle Survivor Series del 2014, ha per la prima volta fatto la sua apparizione in WWE una leggenda della NWA e della WCW, nonché della TNA. Si tratta di Sting. Il leggendario ‘Vigilante’ in quell’occasione interviene attaccando Triple H, favorendo la vittoria del Team Cena. Due mesi dopo, in una puntata di Raw, Sting si ripete attaccando l’Authority (Kane, Big Show e Seth Rollins) in un handicap match dove il solo John Cena era contrapposto a questi avversari. Da lì Triple H, capo dell’Authority, chiede spiegazioni e Sting si palesa ancora a modo suo, senza parlare, ma facendo capire che vuole un match contro Triple H a Wrestlemania. Per l’occasione viene scelto un Pinfall and Submission Only match, ossia un incontro senza squalifiche e countout, dove si può vincere solo con pin o sottomissioni. Belle le entrate: Sting introdotto da musicanti giapponesi a suon di gong e percussioni; il ‘Cerebral Assassin’ preceduto da un video che si rifà a Terminator, celebre film di Arnold Schwarzenegger, che compare anche nel video annunciando di aver identificato il nemico. Incontro non spettacolare, ma sentito sia per la presenza del sempre leggendario Triple H, sia per l’esordio assoluto di Sting, pluridecorato e ammirato campione in altre federazioni, ma alla prima assoluta in un match in WWE, nonostante l’età non più giovanissima. A rendere il match più gradevole, non tanto per la qualità del lottato, quanto per gli ‘spot’, sono gli interventi a sostegno dell’uno e dell’altro. Per Triple H interviene la vecchia D-Generation X, composta dai New Age Outlaws, da X-Pac e soprattutto dal fedele amico Shawn Michaels. Questo intervento favorisce il sopravvento del ‘Cerebral Assassin’, che connette con un Pedegree, al quale però Sting riesce a resistere. Sembra comunque difficile spuntarla, ma anche Sting ha i suoi ‘difensori’ e si tratta della vecchia nWo, ossia Kevin Nash (ex Diesel in WWE, ndr), Scott Hall (ex Razor Ramon in WWE, ndr) e il leggendario Hollywood Hulk Hogan. Interventi che si annullano tra loro, visto che ben presto finiscono per darsele fuori dal ring tra loro. Tutti tranne Shawn Michaels, decisivo nel colpire Sting con la Sweet Chin Music mentre sta applicando la Scorpion Deathlock sul rivale. A decidere il match è una furbata di Triple H, che colpisce Sting con quel che rimane del suo Sledgehammer, spezzato in due dalla mazza da baseball di Sting, per poi schienarlo. A fine incontro c’è comunque la stretta di mano sportiva di ‘The Icon’ a ‘The Game’.

Triple H osserva Sting. La leggenda della WCW per la prima volta in un match di Wrestlemania
Triple H osserva Sting. La leggenda della WCW per la prima volta in un match di Wrestlemania

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Dopo la bella vittoria della coppia composta da AJ Lee e Paige sulle Bella Twins, in una sfida tra pioniere della Women’s Revolution, arriva il momento di John Cena. Da diversi mesi sta esplodendo in WWE un atleta grosso di stazza, che non perde mai. Si tratta di Rusev. Dietro la sua immagine di terribile uomo dell’est, accompagnato dalla bella e magnetica moglie Lana, Rusev arriva ben presto a vincere il titolo statunitense. A sfidarlo a Elimination Chamber è però l’eroe, John Cena. Ma anche lui crolla sotto i colpi del ‘Bulgarian Brute’. Cena chiede però una rivincita, che Lana e Rusev non vogliono concedergli. Così a poche settimane da Wrestlemania, John costringe con la forza il campione a concedergli una seconda chance, imprigionandolo nella STF e mollando la presa solo quando Lana gli dà l’ok al match. La sfida di Wrestlemania vede Rusev entrare a bordo di un carro armato, con in mano la bandiera russa, con l’inno russo in sottofondo e con soldati in atteggiamento da parata a precederlo. Entrata spettacolare. Il match però vede il grande cuore di John Cena prevalere. Il leader della Cenation disputa un incontro coraggioso e alla fine ha la meglio diventando campione statunitense a distanza di 11 anni da quel trionfo su Big Show che diede inizio alla sua sfavillante carriera. Per Rusev è la prima sconfitta in WWE.

John Cena mette fine all’imbattibilità di Rusev e diventa campione statunitense

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Sul ring tornano Triple H e Stephanie McMahon, stavolta in borghese. Prima annunciano il dato sugli spettatori, ma poi partono con le solite autocelebrazioni, rese ancor più grandi dalla vittoria di ‘The Game’ su Sting di poche ore prima. Stephanie dà il benvenuto a Ronda Rousey, stella delle arti marziali miste in UFC, che è in prima fila tra il pubblico. Ma il promo viene interrotto dall’arrivo di The Rock. Rocky decide di regalare al pubblico un Wrestlemania Moment e invita sul ring Ronda. Insieme si prendono gioco di Triple H e Stephanie, finché i due vicepresidenti della WWE rispondono. Inevitabile la rissa con The Rock che mette ko Triple H e Ronda che dà un assaggio del suo potenziale al mondo WWE, sottomettendo Stephanie nella Armbar. Il segmento si chiude con The Rock e Ronda Rousey che si salutano al centro del ring.

The Rock e la stella della UFC, Ronda Rousey, si salutano dopo aver interrotto il promo di Triple H e Stephanie McMahon

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Il penultimo match della serata è quello che vede tornare sul ring a un anno di distanza dalla clamorosa fine della ‘streak’, nientemeno che The Undertaker. L’oscuro personaggio, Bray Wyatt, inizia a prendere di mira con alcuni promo criptici il ‘Deadman’, spingendolo a tornare, convinto di poterlo battere. Dopo qualche settimana di attesa, il ‘Phenom’ si fa vivo bruciando la sedia a dondolo dell’ ‘Eater of Worlds’ e accetta la sfida. Il match di Wrestlemania non è particolarmente esaltante, ma vede Taker tornare immediatamente alla vittoria allo ‘Showcase of Immortals’, dopo lo shock di un anno prima.

una fase del match dove Bray Wyatt affronta The Undertaker, al suo ritorno sul ring dopo la fine della ‘streak’ dell’anno precedente

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Dopo aver interrotto la storica ‘streak’ di The Undertaker nella precedente edizione di Wrestlemania, l’ascesa di Brock Lesnar verso la riconquista del titolo mondiale WWE si è fatta inarrestabile e a Summerslam 2014 il titolo è stato conquistato, demolendo John Cena. Da lì è iniziato un regno senza grossi contrasti da mesi. La nuova minaccia alla cintura di ‘The Beast’, però, si chiama Roman Reigns. L’ex leader dello Shield ha vinto la Royal Rumble e ha anche difeso la sua shot a Fastlane, battendo Daniel Bryan. E’ dunque Brock Lesnar contro Roman Reigns. Il match ha inizio, ma per Reigns si tratta di un massacro. Troppo forte Lesnar. Subito vari Suplex e una F5 a cui seguono altri  Suplex e una seconda F5, che sembra disintegrare l’avversario. Reigns incredibilmente riesce salvarsi al conto di due. E si salva anche dopo un’altra F5. Il massacro di Lesnar non sembra avere fine, ma la resistenza dello sfidante è tale che alla fine Roman riesce a riscattarsi. Dopo una lunga fase pro-Lesnar, Reigns riesce a riscattarsi e a colpire il rivale con tre Superman Punch e con la Spear, ma stavolta è il campione a resistere. Lesnar non ha più grandi energie, ma riesce a tirar fuori dal cilindro un’altra F5 (la quarta, ndr). Non riesce però a schienare Reigns e i due sono stecchiti al tappeto. A questo punto ecco il colpo di scena. Sullo stage appare Seth Rollins, che da quasi un anno detiene il ‘Money in the Bank’, ossia la shot mobile che permette di lottare per il titolo principale in qualsiasi momento nell’arco di un anno dalla sua conquista. Rollins, che poche ore prima aveva perso un bel match contro Randy Orton, cambia il corso della sua serata e incassa il suo ‘MIB’. La sfida si trasforma in un Triple Treath match. Rollins caccia subito fuori dal ring Reigns e rifila un Curb Stomp a Lesnar. Va per realizzarne un altro, ma il campione lo solleva per una F5. Rinviene, però, Reigns, che mette fuori causa Lesnar con una Spear, salvando di fatto Rollins. Seth ringrazia a modo suo, rifilando un Curb Stomp proprio a Reigns e ottenendo la vittoria. Entrato a sorpresa nel main event, Seth Rollins vince ed è il nuovo WWE World Heavyweight Champion.

Seth Rollins esulta. Si intrufola nel main event tra Brock Lesnar e Roman Reigns, incassando il Money in the Bank, e conquistando il WWE World Heavyweight Championship
Seth Rollins esulta. Si intrufola nel main event tra Brock Lesnar e Roman Reigns, incassando il Money in the Bank, e conquistando il titolo mondiale WWE

Di Mario Grasso

Ex giornalista, ora scrivo solo per passione su questo sito. Laureato in Giurisprudenza. Buyer presso Autostrade per l'Italia. Da sempre appassionato di wrestling, ho dato vita nel 2017 a WWEMania, in cui mi diletto in report e qualche editoriale, oltre che all'archivio storico di titoli ed eventi. Scegliere i miei preferiti di sempre è abbastanza dura, ma faccio 4 nomi: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome. Tra quelli di oggi senza dubbio Seth Rollins, Cody Rhodes e Roman Reigns