Glendale, Arizona, e il suo University of Phoenix Stadium ospitano la ventiseiesima edizione del grande evento Wrestlemania. Dopo diversi anni, l’ultima volta era stata nel 1995 (Wrestlemania XI e il deludente match tra Lawrence Taylor e Bam Bam Bigelow), il main event non è un match che riguarda uno dei due titoli principali. Ma stavolta vale davvero il prezzo del biglietto. In un match epico si concluderà la carriera di uno dei più grandi di sempre: Shawn Michaels. Si segnala, inoltre, anche il ritorno sul ring di Bret Hart, che vince un match senza squalifiche contro Mr McMahon, come fatto già da Hulk Hogan e Shawn Michaels in passato.
RISULTATI PRE-SHOW
- Battle Royal: Yoshi Tatsu vince
RISULTATI
- Show-Miz [Big Show/The Miz] (c) battono John Morrison/R-Truth e rimangono WWE Tag Team Champions
- Triple Treath match: Randy Orton batte Ted DiBiase Jr e Cody Rhodes
- 10-Men Money in the Bank Ladder match: Jack Swagger batte Christian, Matt Hardy, Kane, Dolph Ziggler, Kofi Kingston, Drew McIntyre, Shelton Benjamin, Evan Bourne e MVP e conquista la title-shot per il WWE Championship o per il World Heavyweight Championship da sfruttare entro un anno
- Triple H batte Sheamus
- Rey Mysterio batte CM Punk
- No Hold Barred Lumberjack match: Bret Hart batte Mr McMahon [Bruce Hart special referee]
- Chris Jericho (c) batte Edge e rimane World Heavyweight Champion
- 10-Diva Tag Team match: Michelle McCool/Vickie Guerrero/Alicia Fox/Layla/Maryse battono Beth Phoenix/Kelly Kelly/Mickie James/Gail Kim/Eve Torres
- John Cena batte Batista (c) e diventa WWE Champion
- No Disqualification No Countout Streak v Career match: The Undertaker batte Shawn Michaels. Shawn Michaels è costretto a ritirarsi
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Tra i principali match di questa edizione, prima di entrare nel vivo, vediamo la vittoria di Randy Orton nella resa dei conti con i suoi ex discepoli Cody Rhodes e Ted DiBiase jr, che tradendolo prima alla Royal Rumble e poi a Elimination Chamber, hanno messo fine alla Legacy. Randy regola i conti nel triple treath match in cui batte entrambi. Ma non solo. Vediamo anche la vittoria di Triple H su Sheamus in un match che è un regolamento di conti dopo che ‘The Game’ a Elimination Chamber aveva eliminato l’irlandese, facendogli perdere il titolo WWE. Il promettente Jack Swagger vince il primo Money in the Bank match a 10 uomini. E infine anche la vittoria di Rey Mysterio su CM Punk, che vendica settimane di attacchi da parte di Punk e della sua Straigh-Edge Society, dove Rey sarebbe stato costretto a entrare in caso di sconfitta.
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Ma questa edizione vede, dopo anni, un grandissimo ritorno, quello del mai dimenticato Bret ‘Hitman’ Hart. Dopo l’addio travagliato dopo Survivor Series del 1997, il canadese è tornato e ha chiarito tutto con Shawn Michaels, l’eterno rivale. Non con il chairman Vince McMahon, che lo attacca ancora alle spalle durante un episodio di Raw. Così ‘The Excellence of Execution’ annuncia di voler sfidare McMahon in un no holds barred match. L’incontro che va in scena, , dove Stu Hart è arbitro speciale, non è nulla di eccezionale, condizionato dal limitato parco mosse di Hart (che da tempo si è ritirato dopo varie commozioni cerebrali gravi, ndr). Ma è comunque un momento che serve per scaldare gli animi dei fan. Vince ovviamente Bret, che chiude i conti personali con Vince McMahon.
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Il match che va in scena dopo è quello per il titolo mondiale pesi massimi. Per via di un brutto infortunio nel mese di giugno dell’anno precedente, Edge è stato costretto allo stop, mentre insieme a Chris Jericho era campione di coppia. Ma ‘Y2J’ piuttosto che rendere vacanti i titoli decide di rimpiazzarlo con Big Show come partner. I titoli li perderanno tempo dopo, ma questa è un’altra storia. Intanto a sorpresa Edge torna alla Royal Rumble, dove elimina proprio Jericho e va a vincere. Nel frattempo a Elimination Chamber, ‘Y2J’ sfrutta l’interferenza di Shawn Michaels, in faida con l’allora campione mondiale Undertaker, e va a vincere il match, diventando il nuovo campione. A questo punto Edge sceglie di sfidare proprio l’ex partner a Wrestlemania. Incontro di buon livello, che però non decolla mai. Alla fine Jericho riesce a rimanere campione, battendo la ‘Rated R Superstar’, che fallisce quindi l’assalto al titolo. Chris Jericho prosegue nel suo regno.
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Particolarissima è la faida che porta al match per il titolo WWE , che precede il main event di Wrestlemania XXVI. John Cena è in faida con la dirigenza e con Mr McMahon, che gli gioca un brutto scherzetto a Elimination Chamber. Cena, infatti, vince l’incontro nella ‘camera di eliminazione’ e diventa campione, ma a fine match Mr McMahon impone l’inizio di un nuovo incontro dove Cena dovrà sfidare nientemeno che Batista. Batista vince il titolo contro un avversario stremato, ma il rapper di Boston ora medita vendetta. A Wrestlemania si arriva così con Batista campione e John Cena sfidante. Match molto intenso dove i due non si risparmiano. E’ uno scontro tra due che hanno avuto un percorso simile esplodendo quasi allo stesso momento (quella magica notte di Wrestlemania 21). Il match vede prevalere Cena, che va a riprendersi quella cintura ingiustamente sottrattagli un mese prima.
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Il main event, come raramente accade a Wrestlemania, non è un match titolato. Ma è la vera attrazione della serata. Tutto inizia quando a dicembre 2009, Shawn Michaels ritira il premio ‘match dell’anno’ per l’incontro di Wrestlemania XXV contro The Undertaker, perso. In quella sede HBK chiede ufficialmente un rematch al campione mondiale The Undertaker, che viene però rifiutato. Michaels prova a guadagnarselo da solo, ma per un soffio perde la Rumble. HBK va su tutte le furie e inizia a dire che la sua carriera non ha più senso senza un rematch contro Taker a Wrestlemania e non si dà pace per quel Monsault sbagliato, da cui è nata la Tombstone che gli è valsa la sconfitta. Ma se il ‘Deadman’ rifiuta c’è un solo modo per ottenere il suo sì e HBK lo trova a Elimination Chamber. Nel match titolato gli ultimi due rimasti sono Taker e Jericho; Shawn interviene e colpisce il campione, facendogli perdere la cintura. A quel punto Undertaker non si tira più indietro ma obbliga Shawn a mettere in palio la carriera. Si arriva così a un fantastico No Disqualification No Countout Streak v Career match: nessuna squalifica, nessun countout e la carriera di Shawn Michaels in palio in caso di sconfitta. Incontro stupendo. Sui livelli del precedente. Superiore per alcuni, leggermente inferiore per altri. Comunque sia un’altro classico. Già a inizio match Michaels provoca Undertaker. I due si scambiano colpi a volontà. Taker si becca un Monsault e una Sweet Chin Music fuori dal ring; Michaels resiste a Chokeslam e Last Ride Powerbomb. Ma l’apoteosi è nella sequenza finale. Prima HBK va vicinissimo al trionfo connettendo con la Sweet Chin Music, ma Taker resiste. A quel punto il ‘Deadman’ connette con la Tombstone Piledriver, ma incredibilmente Shawn Michaels resiste. Undertaker è incredulo e annuncia di nuovo la sua mossa. Michaels è stremato e si aggrappa all’avversario. A quel punto Undertaker ha un attimo di esitazione in segno di rispetto verso un avversario glorioso, la cui carriera sta finendo. Ma Shawn lo provoca ancora, sebbene senza più forze, e allora ecco la nuova Tombstone Piledriver, con cui si chiude definitivamente il match. La ‘streak’ di The Undertaker arriva sul 18-0. La carriera di Shawn Michaels finisce qui, celebrata anche con la stretta di mano dell’avversario a fine incontro.